Il sud degli Usa
Indice dei contenuti
4 agosto
Siamo partiti alle 10.05 da Firenze in perfetto orario. Abbiamo fatto tappa a Parigi e a Philadelphia. Arrivati all’aeroporto, dopo le incombenze doganali, siamo andati a ritirare l’auto presso la Hertz. L’avevamo prenotata alla fine di luglio su mobissimo, grazie al consiglio del sito braccinocorto. Abbiamo risparmiato notevolmente perché abbiamo scelto la data e l’importo e solo dopo aver pagato abbiamo saputo qual era la compagnia di noleggio (un po’ come succede per gli hotel con la formula roulette).
Anche le pratiche del ritiro sono state velocissime e così verso le 11 di sera siamo partiti alla volta del nostro hotel, prenotato sempre su internet l’11 giugno: il Savannah Suites Atlanta. L’aeroporto è molto vicino alla città e raggiungibile facilmente (naturalmente l’auto era munita di navigatore!). Vista l’ora e la stanchezza siamo andati subito a letto.
5 agosto
Commento sull’hotel: la cifra spesa è stata ragionevole e l’hotel era in centro, ma le persone dentro e fuori erano poco raccomandabili. All’entrata c’era sempre una guardia che chiedeva i documenti e di notte si sentivano rumori come se fosse giorno. Quando siamo usciti di notte abbiamo sempre usato l’auto. La biancheria della camera non veniva cambiata ogni giorno…
Di prima mattina a piedi siamo andati a fare colazione al Peachtree Center (con negozi e punti di ristoro), incontrando per strada l’hotel Plaza che è stato fino a pochi anni fa l’hotel più alto del mondo. Abbiamo proseguito per la piazza Five Points dove convergono 5 grandi strade: MariettaNW, Decatur SE, Peachtree NE, Edgewood NE, Whitehall SW. Continuando verso sud siamo arrivato al Georgia State Capitol, dalla cupola dorata, il cuore della vita politica di Atlanta. Siamo tornati indietro fino alla Five Points e abbiamo raggiunto il CNN Center. Abbiamo visitato gli studi con un tour ed è stato interessante vedere dove lavorano i giornalisti e come avvengono le previsioni del tempo. Abbiamo attraversato il Centennial Olympic Park, una distesa verde tenuta benissimo con una fontana che butta sprilli d’acqua e i bambini in costume ci giocano sotto. E’ stato costruito in occasione dei giochi olimpici del 1996. Vicino c’è il Georgia Aquarium, l’acquario più grande del mondo. E’ una cosa da non perdere per la varietà di animali acquatici e di attrazioni. Abbiamo visto un film in 3D molto divertente e lo spettacolo dei delfini. Abbiamo deciso di pranzare lì e dopo siamo andati all’World of Coca Cola. E’ un museo dove si vedono tutte le pubblicità, tutti i prodotti del mondo, la storia dell’azienda, come si imbottiglia e un filmato 4D divertente sulla ricetta segreta della Coca Cola, creata da un farmacista. Alla fine abbiamo assaggiato tutti i prodotti che volevamo e ci hanno regalato due bottigliette di vetro non in commercio. Alla fine di questa giornata siamo tornati in albergo e dopo una bella doccia ci siamo preparati per andare a cena. Abbiamo scelto il Brewhouse cafe, un ristorante carino e conveniente dove abbiamo mangiato molto bene. Si trova nel quartiere Little Five Points, uno dei due quartieri alternativi, sia per i negozi che per le persone. L’ambiente è giovane ed anticonformista. L’altro, separato dalla Moreland Avenue, è l’east Atlanta.
6 agosto
Con la macchina siamo andati al Piedmont Park, abbiamo noleggiato due biciclette e l’abbiamo girato per un’ora. E’ molto bello, pieno di verde e di persone che fanno le più svariate forme di attività fisica. Ci sono anche due strutture per cani, suddivise per taglie: small e large! Interessante l’education garden, dove i bambini delle scuole svolgono il giardinaggio. Sulla Peachtree st c’è la casa di Margaret Mitchell, da visitare se, come me, siete stati travolti dalla lettura di Via col vento. Nella zona denominata Sweet Auburn c’è il Martin Luther King Jr National Hisatoric Site, dedicato al leader del movimento per i diritti civili. Presso il centro visitatori ci sono tante foto che ripercorrono la sua vita, dei filmati e il carro funebre. Vicino c’è la casa natale, la chiesa Battista Ebezener dove predicava e il centro per la non violenza con la tomba che ha un fuoco perenne e una lunga vasca piena d’acqua. Dopo siamo tornati in albergo per cambiarci e siamo andati a piedi all’Underground Atlanta, centro commerciale sotterraneo a 3 livelli, con negozi e ristoranti. E’ rimasto sommerso dalla ricostruzione di Atlanta, dopo il famoso incendio riportato in via col vento.
È interessante solo perché è sotterraneo: i negozi sono scadenti, i ristoranti pure, c’è un cattivo odore e gente sporca. Dopo le 19 il centro si svuota. Abbiamo deciso di cenare all’esterno e abbiamo trovato il Ted’s Montana Grill, un locale carino dove abbiamo mangiato al bancone due buoni hamburger. Dopo passeggiata fino all’albergo e buona notte.
7 agosto
Abbiamo deciso di andare al Georgia’s Stone Mountain Park, un granito alto 27 m., commemorazione della ribellione all’Unione. Sulla facciata sono stati scolpiti i leader: Robert E.Lee, Stonewall Jackson, Jefferson Davis. Siamo saliti con un ascensore fino alla cima dove c’è una bella visuale. La discesa l’abbiamo fatta a piedi seguendo i segnali, è stato divertente anche se un po’ faticoso. Uno shattle ci ha riportato all’auto. Il parco è molto grande con laghi e piazzole. Abbiamo anche approfittato per fare shopping in due outlet delle vicinanza: Lenox e Perimeter Mall. Come sempre gli outlets americani sono convenienti!
8 agosto
Partenza per Tallahssee, ma prima visita al Cyclorama nel Grant Park, un enorme dipinto (109 m. x 12 m.) della battaglia di Atlanta del 1864. Lo vediamo seduti su una piattaforma girevole con la spiegazione audio ed effetti sonori: trombe, fucilate. E’ incredibile!
Cambiamo stato ed entriamo in Florida. Arrivati in città cerchiamo l’albergo e ci concediamo una bella cenetta messicana al Jalisco (direttore).
9 agosto
Visita alla capitale della Florida: niente di interessante, tutti uffici. L’unica cosa divertente è stato vedere agli angoli delle strade i cartelli e le persone inneggianti vari candidati alle elezioni che si svolgevano in quei giorni.
Partenza per Wakulla Spring State Park dove c’è la sorgente d’acqua più profonda del mondo. Purtroppo l’osservazione dall’imbarcazione con il fondo trasparente è stata annullata, quindi decidiamo di fare un giro in barca sul Wakulla Rivetr, il fiume che compare nei film di Tarzan e nel mostro della laguna nera. La vegetazione è spettacolare e incontriamo coccodrilli, uccelli, tartarughe.
Continuiamo per Apalachicola, piccola e graziosa cittadina marina regina delle ostriche. Dopo la visita per le strade, mio marito decide di farsi una bella scorpacciata di ostriche, oltretutto la spesa è stata veramente contenuta.
Continuiamo per Panama City Beach, ricordando di anticipare l’orologio di un’ora. Ricerca dell’hotel e …. bagno nelle calde e pulite acque della Florida! C’è molta gente in giro. Il punto di ritrovo è il Pier Park, una strada pedonale illuminata a festa e piena di bar, negozi, ristoranti, musica dal vivo. Per la cena andiamo al ristorante Thai per mangiare esotico: tutto ok.
10 agosto
Decidiamo di visitare Panama City. E’ una piccola cittadina non molto interessante. Torniamo a Panama City Beach e facciamo una passeggiata sul pontile. E’ piena di pescatori con attrezzature sofisticate. Prendono molti pesci! Nell’acqua ci sono i surfisti. Per cena andiamo ai 3J e mangiamo carne di angus eccezionale, sempre spendendo poco.
11 agosto
Partiamo seguendo la Highway 30 A, una strada panoramica che attraversa dei paesi molto carini. Arriviamo a Seaside, la cittadina dove è stato girato The Truman Show. C’è la grande piazza centrale circondata da tante casette bianche e pulite. C’è anche un mercato biologico. Continuiamo arrivando all’outlet Silver Sands Factory Stores per un po’ di shopping. Più tardi arriviamo a Pensacola Beach passando per un ponte a pagamento. E’ difficile trovare un hotel e lo troviamo a Gulf Breeze. E’ sul mare e ha una bella piscina. Pensacola Beach è una piccola cittadina di mare con in centro una grande ruota panoramica. Andiamo a visitare una delle due strisce di terra che si allungano sul mare: siamo al Gulf Island National Seashore. E’ una cosa incredibile! Ai lati della strada si vedono dune di sabbia bianca!
12 agosto
Andiamo a visitare l’altra striscia di terra e, se è possibile, qui la spiaggia è ancora più bianca, sembra di passare tra la neve. Alla fine c’è fort Pickens, risalente alla guerra di secessione; ci vennero imprigionati gli Apache, compreso Geronimo. Facciamo una visita tra le mura e i cannoni. Al ritorno ci fermiamo per un bel bagno. L’acqua è magnifica, chiara e calda. L’unico inconveniente è che, poco al largo, due pescatori hanno preso uno squaletto! Nel pomeriggio andiamo a Pensacola dove c’è l’History Pensacola Village, tanti edifici d’epoca diventati musei. Sapevamo che allestiscono una ricostruzione storica in costume, ma è Domenica ed è tutto chiuso. Dopo aver girovagato per le strade quasi deserte (abbiamo incontrato quattro italiani, cosa non facile in questa parte degli USA) andiamo a cena da Jaco’s Bayfront. E’ un bar e grille con dell’ottimo pesce. Quando si accorgono che siamo italiani, delle persone vengono a salutarci. Una cosa particolare di questa parte di America è che tutti sono disposti a darti una mano e se ti vedono in difficoltà con una cartina in mano spontaneamente ti aiutano.
13 agosto
Partiamo alla volta di New Orleans, la tappa è lunga, più di tre ore. Per strada incontriamo Biloxi, la città famosa per i Casinò e un outlet a Gulfport. L’hotel era già stato prenotato su internet, perchè volevamo trovarlo in centro. Per fortuna la scelta è stata ottimale: lo Chateau si trova nel French Quarter, ha una corte interna con piscina. La sera lasciamo la richiesta per la colazione con l’orario e la mattina dopo la troviamo pronta con giornale annesso. Oltretutto c’è il servizio valet che preleva l’auto e la porta in garage quando vuoi. Giriamo a piedi per il French Quarter attraversando la Jackson Square, con spazi verdi e piena di artisti, cartomanti, mimi, personaggi strani. Visitiamo la St Louis Cathedral, chiesa cattolica e ci aggiriamo per le strade piene di persone allegre. Entriamo da Laura’s una pasticceria magnifica con leccornie di ogni tipo. Alla cassa un’improbabile nera tutta platinata. New orleans è famosa per il Jazz, ma anche per il voodoo e si vede, sia nei negozi che nelle case! Vicino c’è il Moonwalk, la passeggiata sul lungofiume molto bella.
Per la cena cerchiamo un localino sulla Bourbon Street, piena di persone che si divertono, bevono, ascoltano musica dal vivo. Ci sono anche locali da “intrattenimento” e dai terrazzi fioriti ci buttano collane colorate. E’ una tradizione del Mardi Gras, la festa di fine carnevale e porta fortuna.
14 agosto
Utilizzando il trenino arriviamo alla fermata del battello caratteristico con la ruota rossa che ci porterà a Natchez, risalendo il Mississipi. Prima di partire la nave suona un allegro motivetto e sbuffa. La gita dura due ore ed è molto bella. Non mi ero resa conto di quanto sia grande il fiume. Dopo continuiamo sul lungofiume fino ad arrivare alla piazza dedicata alla Spagna, con la fontana e le piastrelle con gli stemmi delle province spagnole. Vicino c’è il Masketplace, un centro commerciale molto grande con negozi, bar , ristoranti a più piani. Siamo arrivato al Central Business District, la zona più moderna. Da lì prendiamo un tram e arriviamo all’università di Loyola, molto elegante, affacciata sull’Audubon Park. Tornando indietro passeggiamo lungo il French Market pieno di bancarelle e locali di musica come il Cafe du Monde. Per la cena scegliamo Fiorella’s e mangiamo il miglior pollo fritto della città e il tradizionale panino po-boys (un tempo il panino per i ragazzi poveri).
15 agosto
Partiamo per visitare le piantagioni di canna da zucchero. Per strada incontriamo un cimitero caratteristico, perché la falda freatica poco profonda rende impossibile la sepoltura sottoterra, quindi sono state costruite tante cappelle. La prima piantagione si chiama Laura Plantation a Vacherie e illustra le condizioni di vita dei creoli. L’altra si chiama Oak Alley Plantation ed ha un viale alberato con grandi querce e una bella villa.
Essendo l’ultima sera decidiamo di cenare in un locale di musica sulla Bourbon Street. Scegliamo il Cafe Beignet e mangiamo la mitica muffuletta, ripiena fino all’orlo ascoltando ottimo jazz dal vivo.
16 agosto
Salutiamo con tristezza New Orleans (ma chissà, mai dire mai…) e ci mettiamo in moto per raggiungere Birmingham, la città più segregazionista d’America, famosa per il kuklux kla. Prima passiamo dalla zona più colpita dall’uragano Katrina di qualche anno fa e i danni si vedono: molte case sono abbandonate, altre sono rattoppate alla meglio, poche sono state ristrutturate.
Birmingham è una vera delusione, brutta e deserta. Ci fermiamo a dormire nelle vicinanze in modo da ripartire il giorno dopo verso l’aeroporto di Atlanta.
17 agosto
Sveglia, colazione e via verso l’aeroporto per imbarcarci alle 15.50 verso Roma e poi Firenze. La riconsegna dell’auto è molto veloce e una ragazza ci porta fino davanti al check in .
Ciao USA, alla prossima!