Bretagna e Normandia on the road 2
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MONT SAINT-MICHEL, NORMANDIA E DINTORNI (17-21/05/2018)
Mont Saint-Michel è sempre stato per me un luogo magico, ma chissà perché anche un luogo difficile da raggiungere e un po’ dimenticato, là in un angolino chiuso tra Normandia e Bretagna. Ma era lì, sempre presente nel mio (e non solo mio, ma anche della mia audace compagna di vita) enorme cassetto dei sogni. Ed così che alla fine è venuto fuori un’occasione di un ennesimo anniversario di nozze. Per dire la verità e con un po’ di fatica, avevo organizzato il viaggio utilizzando i mezzi pubblici dopo aver raggiunto Parigi Buvais in aereo. C’è anche un treno speciale le Train du Mont S. Michel da Parigi Monparnasse a buon prezzo, ma Macron e SNCF ci hanno messo lo zampino e allora abbiamo deciso di noleggiare un’auto cambiando itinerario e includendo naturalmente le spiagge del D-Day che erano nel solito cassetto.
Si arriva presto a Buveais da Pisa e così ci si mette in strada velocemente. Si sfiora Ruen e con l’autostrada A 13 si raggiunge Caen e da qui si devia verso Bayeux per ammirare la famosa Tapisserie. Bayeux è una bella cittadina su cui svetta la maestosa cattedrale medioevale di Notre Dame iniziata in stile romanico e terminata in gotico, fra le più belle di Francia. Ma l’attrattiva principale è senza dubbio il grande arazzo ricamato nel XI secolo che narra la storia del duca normanno Guglielmo il conquistatore che nel 1066 sottomise l’Inghilterra dopo la battaglia di Hasting. L’arazzo è lungo circa 70 metri e largo circa 60 cm e in 58 scene narra fatti e antefatti inerenti alla conquista. Questo è un documento storico importantissimo perché è contemporaneo delle vicende e soprattutto perché documenta con precisione quali erano gli usi i costumi del tempo. C’è anche le Mont in costruzione e la cometa di Halley che fu visibile i quegli anni. Se siete da queste parti non perdetelo! Da Bayeaux scendiamo verso St-Lo, Avraces e raggiungiamo Saint-Malo in Bretagna. Una bella cavalcata attraverso la verdeggiante e ondulata Normandia: le strade sono buone e il traffico non eccessivo. Durante il nostro girovagare di questi giorni attraversiamo spesso una campagna tranquilla e riposante, incontrando fattorie, piccoli paesetti e cittadine non molto animate con le tipiche case e villette in pietra grigia dai tetti aguzzi e grandi camini. Qua e là gruppetti di mucche pezzate e cavalli (i famosi normanni…) al pascolo. Non male!
La sorpresa però, è Saint-Malo o meglio il suo nucleo storico completamente isolato dal resto della città e circondato da possenti mura di granito grigio. Le facciate dei bei palazzi con le caratteristiche finestre a tetto e le torri emergono dalle fortificazioni conferendo alla città un profilo veramente spettacolare. Saint Malo, fondata nel XII sec., fu sede di navigatori, pescatori e corsari e un suo cittadino, Jaques Cartier (non il gioielliere…) fu lo scopritore del Canada. Assolutamente da non perdere la passeggiata sui bastioni dai quali si gode un magnifico panorama sulla baia e le sue isolette , la città e le spiagge ai piedi delle mura. Durante la bassa marea si può raggiungere a piedi le fortificate isolette du Grand e Petit Bè. Intra Muros tra le strette vie e gli alti palazzi si può visitare la bella cattedrale di Saint Vincent e cenare nei tanti ristorantini di Pl.Chateaubriand, che è sepolto a Grand Bè e Rue Cartier (a prezzi così,così!).
La grande meta del giorno dopo e naturalmente Le Mont… Ce la prendiamo comoda e percorriamo tutta la costa fino a nordico capo Grouin con faro e albergo dove i turisti prendono il sole con coperta sulle gambe! Il paesaggio è bello ma, appunto di tipo nordico e anche se c’è il sole fa freschetto e il mare non è come il nostro Tirreno! Proseguiamo in piano lungo la strada che costeggia le fangose spiagge che spariscono e riemergono con l’alternarsi della marea tra piccoli paesi e mulini dismessi. Finalmente ecco Le Mont. Passiamo i cancelli automatici con il pass gratuito fornito dall’hotel dove passeremo la notte. C’è bassa marea, ma Mont Saint-Michel è splendido, raccolto sull’isoletta di granito si slancia verso l’alto fino ai 157 mt fino alla guglia dell’angelo guerriero. È l’edificio della “Merveille”, patrimonio dell’umanità e grande esempio di architettura abbaziale costruito su diversi piani e in diverse epoche. Ai piedi dell’abbazia si formò un piccolo centro abitato che divenne col tempo una piazzaforte mai espugnata. Le mura e le maree tenevano lontano i malintenzionati! Dopo la Rivoluzione Francese e l’allontanamento dei religiosi divenne prigione, ma dal 1863 l’abbazia, dopo notevoli restauri, tornò al suo splendore ed è paragonata, come lo era nel MedioEvo, all’immagine del Paradiso. E in effetti così può apparire… La strada che termina nel nuovo ponte che permette alle acque di circondare tutto Le Mont è lunga più di due km e si può percorrere con la navetta gratuita, con una carrozza a cavalli o, naturalmente, a piedi che è il modo più piacevole per godere della passeggiata con così splendido panorama. Con la bassa marea si può avventurarsi (con la guida) sulle spiagge emerse e raggiungere la terra ferma in vari punti della baia. La visita completa all’abbazia vi prenderà un po’ di tempo (€ 10 a persona e 3 di audioguida), ma ne vale assolutamente la pena non fosse altro che per il chiostro sospeso. Fate poi il giro delle mura e dei torrioni per ammirare i diversi scenari. Purtroppo per arrivare all’abbazia si deve percorrere la suggestiva e stretta Gran Rue con le sue case medioevali spesso a graticcio ma rovinata dalle miriadi di negozi di souvenir e di ristorazione ( prezzi salati…) e tantissimi turisti. Ma il trucco c’è… Noi siamo tornati al Mont dopo cena verso le 8,30 e tutto è cambiato. Poca gente, pochi negozi aperti e il sole che cala dopo le dieci quando la marea sale: è questo il momento magico! Informatevi sul livello delle maree: quel giorno in effetti era abbastanza importante tanto da non permettere l’ingresso dalla porta principale. Le Mont sembrava un’sola! Splendido, come la sua visione notturna ! Dicono che quando la marea sale lo fa come una mandria di cavalli al galoppo e se avete un po’ d’immaginazione è proprio così!
Il giorno seguente si ritorna verso nord fino a St Lo e poi verso la costa e le spiagge del D-Day il Giorno più lungo (6 giugno 1944). Chi ha letto il libro di Rayan e visto il film mi capirà facilmente! La visita inizia dal famoso Pointe du Hoc, le poderose fortificazioni che dominano la lunga spiaggia di Omaha dove sbarcarono gli Americani e che furono messe a tacere dopo una cruenta battaglia… Proseguiamo poi sulla strada litoranea che tocca le spiagge dello sbarco fino a Arromanches con i resti del grande porto artificiale costruito per i rifornimenti. La memoria dell’impresa è presente lungo tutta la costa con musei,monumenti e resti di fortificazioni e di armamenti. Il momento più suggestivo e commovente è certamente la visita al Cimitero Militare Americano che raccoglie i resti di 9387 soldati noti e 1557 ignoti posto in bellissima posizione nei pressi del villaggio di Colleville. Nei pressi della spiaggia di Juno lasciamo la litoranea e sfiorando Caen raggiungiamo Rouen per il meritato riposo!
Rouen è una bella città sulla Senna, dicono che abbia cento campanili e mille case a graticcio colorate e un po’ sbilenche, ma veramente caratteristiche. È ricordata perché qui mandata al rogo, durante la Guerra dei Trent’anni, la Pulzella d’Orleans, Giovanna d’Arco divenuta poi patrona di Francia. La città la ricorda con un bel museo e una strana e moderna chiesa. Da vedere naturalmente la bella cattedrale con la scenografica facciata in gotico fiammeggiante e i due campanili costruiti in epoche divere. Ma il centro storico offre molto altro come il Gros-Horloge posto su un arco rinascimentale che scavalca l’omonima rue e che indica anche le fasi lunari e quindi le maree e conseguentemente l’arrivo delle grandi navi a vela. Allora come ora è un importante porto fluviale anche se la città è piuttosto lontana dal mare. Poco discosto si trova il bellissimo Palais de Justice costruito in varie epoche,in gotico civile e rinascimentale. Alle spalle del duomo in una piccola e deliziosa piazzetta si trova la piccola chiesa di St Maclou e, poco distante, l’Aitre, caratteristico cortile tra le case a graticcio un tempo abitate dai becchini. Poco distante potrete visitare la sfarzosa chiesa abbaziale benedettina di St-Ouen e per finire nella bella place S.Marc ai margini del centro storico troverete un bel fornito e colorito mercato.
In breve, con l’autostrada, eccoci ad Amiens, ora siamo in Piccardia. È domenica e tutto è molto tranquillo! L’attrattiva principale è la cattedrale di Notre-Dame (ricorrente da queste parti…) che è anche il più grande edificio gotico di Francia con la stupenda facciata ricca di sculture. Purtroppo la città manca di un adeguato centro storico devastato dalla due guerre. Un angolo molto carino è il quartiere di Saint-Leu, la piccola Venezia, così dicono, con le casette colorate e caffè, ristoranti e pub che di affacciano sui canali della Somme. Poco distante troviamo gli Hortillonages e cioè i giardini galleggianti, piccole isolette coltivate tra i canali. Si possono percorrere a piedi o con le tradizionali barche a fondo piatto. Se avete tempo visitate la casa di Jules Verne restaurata molto bene qualche anno fa e che vi riporterà un po’ indietro, nei vostri anni, attraverso i suoi fantasiosi racconti.
Da Amiens attraversando una bella campagna e piccoli paesetti eccoci nuovamente a Beauveais, il che vuol dire che anche questa piccola, interessante e intensa avventura è terminata!
LE SOLITE NOTERELLE
Solito trasferimento aereo con Rynair da Pisa a Beauvais a meno di 100 € a/r in due. Panda a noleggio, che si è comportata benissimo, a 110 € per cinque giorni (Fireflay). Abbiamo percorso più di 1000 km su autostrade (celeste), super strade (rosso) e dove possibile strade dipartimentali (giallo) con traffico mai sostenuto. Fondo stradale ottimo e indicazioni chiare anche se qualche errore lo abbiamo fatto (riflessi…). La benzina costa come da noi, i distributori sono un po’ più rari, si paga con carta o cash in automatico o all’omino. Attenzione agli orari!
A Saint-Malo e Rouen abbiamo pernottato in hotel Ibis in ottima posizione e dormito sempre benissimo. Monumentale la colazione di Rouen. Ad Amiens in Maison d’hote (B&B), anche qui molto bene. A S. Michel in lussuoso hotel un po’ datato con vista sull’Abbazia, solamente perché abbiamo trovato un’occasione su Booking a un quarto del prezzo normale. Solo 72 €, compreso la colazione che sarebbe costata 15 € a persona. Mai successo! Per mangiare ci siamo trovati meglio altre volte, sia per qualità che prezzo. Ma comunque non male. Un buon Far Bretone (con le prugne), camembert e un bicchierino di calvados non fateveli mancare!
S.Malo – Ibis Styles Centro Historique Rouen – Ibis Rouen Champs de Mars S. Michel-Le Relais S.Michel Amiens- La Cour 26
Buon viaggio!