Normandia e Bretagna 2022
Diario di viaggio in Normandia e Bretagna (Francia)
Indice dei contenuti
Considerazioni generali e info utili
- Persone: 2 adulti
- Spesa finale: circa 1400 euro a testa (preventivato 1500), in media tra i 60 e 80 euro a notte.
- Mezzo: aereo (volo su Parigi) + macchina a noleggio
- Clima e vestiario: il clima generalmente è fresco e piovoso, questo anno è stato particolarmente caldo e soleggiato. Diciamo che normalmente jeans, t-shirt e maglioncino era quella più comune, ma mi è capitato di stare anche in shorts. Sicuramente da portare una giacca antipioggia/vento e scarpe comode.
- Cibo: catini di cozze, galette, sidro, pain au chocolat e croque monsieur saranno la vostra salvezza se volete mangiare bene senza spendere un capitale. In generale è facile mangiare bene, principalmente cibo locale.
- Alcune considerazioni: questo è stato per me uno dei viaggi più belli. Cibo, storia, paesaggi naturali e diversi tra di loro hanno reso questa esperienza indimenticabile, ovviamente va però a gusto. Il nostro consiglio è quello di girarla in macchina, sarete molto più liberi e comodi, le autostrade in Bretagna non si pagano e in Normandia le abbiamo sempre evitate senza grossi problemi. I nostri ritmi erano comunque abbastanza intensi e abbiamo prenotato tutto il prenotabile, potrebbe non essere il vostro stile, nel caso considerate di fare meno tappe.
- Macropiano giorno per giorno:
- Rouen
- Etretat, Fecamp, Le Havre,
- Honfleur, Triuoville, Caen
- Spiagge dello sbarco
- Bayeux, Mont Saint Michel
- Saint Malo, Cancale, Dinan
- Ile de Brehat
- Ploumanach, Huelgoat
- Penisola di Crozon
- Locronan, Quimper, Concarneau, Pont Aven
- Carnac, Vannes
- Ritorno via Rennes e Parigi
Diario di viaggio
Giorno 1: Rouen (sab 6/8/22)
- Tappe: Rouen
- Notte: Rouen – Kyriad Direct Rouen Centre Gare
- Trasporti: volo Milano-Parigi Beauvais (1.30 h), Beauvais-Rouen (1.30 h)
Partiamo dall’aeroporto di Milano-Bergamo Orio al Serio con un volo verso Parigi Beauvais. Abbiamo scelto questo aeroporto perchè è il più vicino alla Normandia, vi consigliamo di fare lo stesso se desiderate visitare queste zona in modo da non dover riattraversare l’area intorno a Parigi – bonus: spesso i voli sono anche più economici.
Arriviamo intorno alle 8 e ritiriamo l’auto a noleggio presso l’Avis interna all’aeroporto. In circa 1h e mezza siamo a Rouen, noi abbiamo scelto la strada senza pedaggi e vi consigliamo di fare lo stesso, il percorso ha durata abbastanza simile, passerete in mezzo a campi e deliziose cittadine, noi abbiamo fatto un pit stop per un pain au chocolat e una visita al Cateau de Martanville (bellissimo e con audioguida).
Per le 10.30 siamo in a Rouen, si può tranquillamente lasciare la macchina appena fuori dal centro e visitare a piedi. Le attrazioni da noi visitate sono:
- la Rue de Gros Horologe: una delle vie principali di Rouen, molto bella e caratteristica
- La cattedrale di Rouen
- Il museo di Giovanna D’arco: ci è piaciuto davvero molto, racconta bene la storia della pulzella d’Orleans. è una esperienza digitale dove viene proiettato un documentario interattivo.
- Chiesa di Saint Ouen
- Piazza del vecchio mercato
In generale vi consigliamo di girare a zonzo per le sue vie guardando le case caratteristiche. A pranzo abbiamo preso una galette, a cena siamo andati nella piazza del vecchio mercato dove ci sono tanti ristorantini con menu fissi, noi abbiamo scelto La Terrasse e ci siamo trovati bene.
Per la notte abbiamo dormito in un Kyriad, una catena francese. Ci siamo trovati male, non rappresentava per niente gli standard della catena, ma ci hanno cancellato la prenotazione precedente all’ultimo e non avevamo altra scelta.
Giorno 2: Falesie (dom 7/8/22)
- Tappe: Etretat, Fecamp, Le Havre
- Notte: fuore Le Havre – Entre Honfleur et Etretat
- Trasporti: Rouen Fecamp (1h), Fecamp-Etretat (30 min), Etretat-Le havre (40 min)
Colazione con pain au chocolat lungo la via (per risparmiare tempo e soldi), dopo 1 h di strada finalmente arriviamo sul mare. la prima tappa è Fecamp:
- Cap Fagnet: imperdibile la visione delle falesie da questo punto, vi consiglio di arrivare presto al mattino a parcheggiare su Rue du Phare
- Palais Benedectine: luogo di origine e attuale produzione del liquore Benedettino, la visita comprende un percorso all’interno del palazzo e una degustazione. Veramente buono, in alta stagione la visita va prenotata.
Dopo una crepe e un hamburger deliziosi mangiata sulla spiaggia di Fecamp (presa ad un baracchino chiamato l’Eclipse), partiamo alla volta di Etretat. Ci dirigiamo subito sulla spiaggia, da cui parte il sentiero dei doganieri verso quella meraviglia naturale che sono le falesie, noi abbiamo visto da vicino la falesia d’Aval e Manneport. Non vi consigliamo di fermarvi qui a mangiare perchè è veramente sovraprezzo e occhio ai parcheggi, noi abbiamo preso una multa salatissima.
Per cena decidiamo di dirigerci sulla spiaggia di Le Havre e scegliere lì un ristorantino, abbiamo mangiato un bel catino di cozze a Les Pied Dans L’Eau.
Per la notte abbiamo scelto il B&B Entre Honfleur Et Etretat, ci siamo trovati veramente bellissimo, posizione comodissima, la camera era stupenda, colazione ricca con prodotti fatti in casa e la cortesia della padrona è insuperabile.
Giorno 3: Porti della Normandia (lun 8/8/22)
- Tappe: Honfleur, Triouville, Caen
- Notte: Caen – Smart Appart
- Trasporti: Le Havre – Honfleur (30 min), Honfleur-Trouville (30 min), Trouville- Caen (50 min)
Attraversiamo il ponte di Normandia (io vi consiglio di farlo, risparmiate moltissimo tempo, il costo non è esagerato 5,60 euro, e comunque è molto caratteristico) ed arriviamo ad Honfleur. Spendiamo 3,80 per un parcheggio lì vicino e iniziamo a visitare uno dei porti più caratteristici.
Ci sono anche alcuni musei da visitare, ma essendo lunedì erano chiusi. Abbiamo fatto una passeggiata lungo il porticciolo e visitato la chiesa di Santa Caterina (il soffitto sembra una nave rovesciata!)
Ci spostiamo quindi a Triuoville, e passiamo un bel pomeriggio in spiaggia. Lì vicino c’è un mercato del pesce: abbiamo mangiato un fantastico piatto di ostriche fresche, il costo è decisamente più basso che al ristorante (tra 0,50 e 2 euro l’uno a seconda della varietà scelta).
Arriviamo in serata a Caen, anche se ci sarebbe piaciuto visitarne i musei. Facciamo comunque una passeggiata per le vie principali della città e all’interno del castello.
La notte la passiamo in un alloggio chiamato Smart Appart, piccolo ma economico e molto centrale, io lo consiglio.
Giorno 4: Spiagge dello Sbarco (mar 9/8/22)
- Tappe: Arromanches, Longues Sur Mer, Omaha Beach
- Notte: sopra Bayeux – Clos de l’Ancien Pressoir
- Trasporti: Caen-Arromanches (35 min), Arromanches- Longues Sur Mer (15 min), Longues Sur Mer-Omaha Beach (20 min)
Questo giorno è interamente dedicato alla storia dello sbarco in Normandia.
La prima tappa è Arromanches, dove è possibile visitare il museo dello sbarco, in cui viene spiegata la storia dietro questo evento e le modalità di sbarco, e Arromanches 360, un cinema a 360°che offre una esperienza molto toccante.
La seconda tappa è Longues Sur Mer, dove è possibile camminare tra le batterie tedesche.
Infine, abbiamo visitato il cimitero di Omaha Beach.
Due osservazioni personali: questi luoghi storici sono molto valorizzati e ben spiegati, ugualmente se avete il budget io vi consiglierei di fare un tour guidato. Inoltre noi pensavamo che il giro ci avrebbe preso tutta la giornata, ma anche andando con calma e visitando con attenzione i musei, verso il primo pomeriggio avevamo terminato (considerate anche che noi siamo partiti presto).
La cena e la notte l’abbiamo passata tra le campagne fuori Bayeux, in un luogo magico e rilassante chiamato Clos de l’Ancien Pressoir, che vi consiglio.
Giorno 5: L’Arazzo e Mont Saint Michel (mer 10/8/22)
- Tappe: Bayeux, Mont Saint Michel
- Notte: appena fuori Mont Saint Michel – Hotel Vert
- Trasporti: Bayeux-Mont Saint Michel (1.30 h)
Al mattino, ci dirigiamo nella vicina Bayeux per visitare il museo dell’arazzo. Questo manufatto è interessante e la visita è ben organizzata, c’è un’audioguida che vi descrive ogni scena dell’arazzo.
Verso l’ora di pranzo ci spostiamo verso Mont Saint Michel. Per me, questo è il posto più bello del mondo. Chiaramente ci sarà gente ad agosto, ma per me ne vale sempre la pena.
Attualmente c’è una passerella che vi permette di saltare le maree e delle navette gratuite, se volete comunque pucciare i piedi (come noi) ricordatevi di indossare vestiti facilmente lavabili e portare salviette perchè il fondale è fangoso. Noi abbiamo prima fatto un giro intorno alle mura, e poi una visita all’abbazia (vi consiglio di prenotarla, specie in alta stagione). Infine un giro per i viottoli della città.
Per cena, molti posti erano chiusi ed è sicuramente tutto molto più caro, noi abbiamo scelto moules et frites e siamo poi usciti ad aspettare il tramonto.
Per quanto riguarda la notte, noi eravamo all’hotel Vert, appena fuori. Secondo me, vale assolutamente soggiornare all’interno della baia, ci sono navette gratuite fino a MSM, è comodissimo perchè vi permette di avere accesso al parcheggio -altrimenti passerete tempo in coda al casello più indietro per parcheggiare l’auto nel parcheggio pubblico – e potete facilmente tornare anche sul tardi indietro, godendovi il tramonto. Inoltre è più economico che dormire dentro MSM, tra l’altro portare su le valigie per le viottole del monte può non essere la cosa più comoda del mondo. L’hotel secondo me è conveniente per il prezzo che ha, pulito e funzionale per il suo scopo pur essendo economico quindi in generale il bilancio è più che positivo.
Giorno 6: Città Corsare (gio 11/8/22)
- Tappe: Saint Malo, Cancale, Dinan
- Notte: Dinan – Hotel de la Porte
- Trasporti: Mont Saint Michel-Saint Malo (1 h), Saint Malo-Cancale (30 min), Cancale-Dinan (30 min)
Arriviamo finalmente in Bretagna.
Ci accoglie la città corsara di Saint Malo, lasciamo la macchina fuori dalle mura e iniziamo ad esplorarla a piedi. Il mio consiglio è di procedere in senso orario lungo le mura, e verso la metà rientrare per poter apprezzare tutte le sfumature della città, la passeggiata dura circa 1-1.30 h. I punti di interesse sono:
- Moles des Noires: da qui si può avere un bel panorama sulla città
- Bastion de la Holland, vi potrete godere una bella passeggiata sui bastioni con il panorama sulla spiaggia e sulla piscina della spiaggia di Bon Secours, una piscina naturale che si riempie con la marea.
- Place du Quebec
- Cattedrale di San Vincenzo: uno dei rosoni più belli visti
- Castello di Saint Malo: era chiuso quando eravamo lì noi
- Casa del corsaire: questa casa offre visite guidate esclusivamente in francese in una casa d’epoca corsara. Noi, non conoscendo così bene il francese e non avendo tempo, l’abbiamo saltata, ma sembrava interessante.
Per pranzo ci spostiamo a Cancale, città delle ostriche. Cercate di arrivare presto, o tutti i parcheggi saranno presi. Noi abbiamo mangiato direttamente al mercato (economico ma erano più buone quelle di Triouville) e poi abbiamo visitato la Ferme Marine, la farm di ostriche. Il parcheggio è lì davanti ed è stato molto interessante, chiaramente devono interessarvi le ostriche! La visita comprende spiegazioni, visita della farm e assaggio delle ostriche, al momento della nostra visita l’unico tour in inglese era alle 14.
Nel tardo pomeriggio arriviamo a Dinan, una cittadina medievale nell’entro terra in cui vi consiglio di passare la serata e la notte. Noi abbiamo prenotato una crociera sulla Ranche (27 euro in due) e fatto una passeggiata per le vie (in salita). Ceniamo con una galette/entrecote a La Bigoudene.
La notte la passiamo all’hotel de la Port, veramente molto bello e in una buona posizione.
Giorno 7: Ile de Brehat (ven 12/8/22)
- Tappe: Ile De Brehat
- Notte: Pelubian – AirBnB di Dominique
- Trasporti: Dinan- Paimpol (1.20min) + traghetto fino all’isola (10 min) + bici a noleggio
Partiamo da Dinan e ci dirigiamo a l’Arcouest, nei pressi di Paimpol, dove ci aspetta il traghetto per l’Ile de Brehat. Noi lo abbiamo prenotato, non è necessario selezionare un orario perchè avrete diritto ai vari traghetti che partono in giornata ma vi eviterete la coda alla biglietteria. La traversata dura una decina di minuti e sul posto abbiamo noleggiato le bici elettriche (anche qui, il mio consiglio è di prenotare, molti si sono ritrovati senza bici) per girare l’isola.
La bici vi permette di girare facilmente l’isola ed esplorarla nella sua interezza, vi sconsigliamo di farla a piedi, vedrete molto meno e con molta più fatica. Noi le abbiamo noleggiate elettriche alle Vedette De Brehat, vicino al porto, per 58 euro in due. La varietà di paesaggi all’interno di questo piccolo isolotto, dai rigidi scogli rossi alle piccole casette, dai prati verdi e spiaggette ci hanno conquistato, questi sono stati i nostri punti di riferimento per muoverci:
- La cittadina
- Birlot Tidal Mill
- Chapelle Saint Michel
- Croix de Maudez
- Faro di Paon
- Plage du Gerzido
ma il mio consiglio è quello di girare liberamente l’isola ed apprezzarne tutti i paesaggi e di fare un picnic nel vostro spot preferito, come abbiamo fatto noi. La visita di quest’isola è in parte una deviazione, perchè prende l’intera giornata ed è un po’ fuori dal tragitto, ma per noi ne è sicuramente valsa la pena.
La sera soggiorniamo nell’AirBnB a Pleubian dove ci siamo sentiti accolti dalla gentilezza dell’host e da una fantastica vista sul mare.
Giorno 8: Costa di granito rosa e Boschi di Re Artù (sab 13/8/22)
- Tappe: Ploumanach
- Notte: Huelgoat – B&B Les Glycines
- Trasporti: Paimpol – Ploumanach (45 min), Ploumanach-Huelgoat (1.20 h)
La mattinata la dedichiamo alla costa di granito rosa, che prende il nome dai colori che la popolano. Parcheggiamo a Ploumanach, vicino alla spiaggia Saint Guirec. Proprio da quella spiaggia parte un bel sentiero che vi condurrà fino al faro passando proprio sulla scogliera.
Ci spostiamo poi nell’entroterra: svolgendo tutto il giro sulle coste, eravamo curiosi di vedere anche un paesaggio un po’ diverso. Scegliamo Huelgoat, la città nei pressi dei boschi dove prendono piede le leggende su Re Artù. Arriviamo nel pomeriggio e iniziamo l’esplorazione dei boschi: ci sono diversi sentieri con varie lunghezze e difficoltà tra cui scegliere, a seconda del proprio tempo/voglia/capacità. Noi (che non siamo grandi camminatori) abbiamo fatto un giro ad anello fino alla grotta di Re Artù.
La cittadina è veramente deliziosa, con questo lago quieto al centro, ma personalmente non avrei fatto più di un pomeriggio. La sera hamburger da “Le burger d’Huel” e la notte nel B&B Les Glycines, delizioso, in ottima posizione, ed il proprietario è italiano, è stato quindi piacevole scambiare due chiacchiere.
Giorno 9: Penisola di Crozon (dom 14/8/22)
- Tappe: Penisola di Crozon
- Notte: Telgruc-sur-Mer – in campeggio
- Trasporti: Huelgoat-Crozon (1 h), giro penisola (1 h)
Dopo una intera settimana di sole a picco, ci raggiunge la pioggia. Non è un problema, è un clima che ci aspettavamo. Io ero già stata in Bretagna e avevo già visitato l’Ile D’Ouessant, per cambiare e comunque vedere l’oceano decidiamo quindi di visitare la penisola di Crozon. Anche qui, siamo andati un po’ a zonzo per la penisola, fermandoci nei punti dove più ci sembrava interessante. Ve ne elenco alcuni:
- Abbazia di Landevennec, una bellissima antica abbazia
- Forte dei cappuccini
- Camaret-sur-mer dove abbiamo anche pranzato
- Plage de Pen Hat, dove ci siamo seduti a guardare l’oceano
- Pointe de Pen-Hir
La penisola è molto bella e vedere l’oceano è stata per noi una grande emozione.
La notte l’abbiamo passata in un campeggio lì vicino, purtroppo con il brutto tempo non abbiamo potuto godere né della piscina né della vista.
Giorno 10: Cittadine bretoni (lun 15/8/22)
- Tappe: Locronan, Quimper, Concarneau, Pont Aven
- Notte: Pont Aven – Chez Yann et Valerie
- Trasporti: Crozon-Locronan (30 min), Locronan-Quimper (20 min), Quimper-Concarneau (30 min), Concarneau-Pont Aven (20 min)
Dedichiamo questa giornata alle cittadine bretoni. Sono tante tappe, ma considerate che sono tutte vicine tra loro, e per molte di queste è sufficiente un giro per le vie del centro e la visita di uno o due punti di interesse.
Partiamo da Locronan, uno dei paesini più bello della Bretagna, con le sue case in pietra e le strade acciottolate.
Segue Quimper, dove visitiamo la cattedrale di Saint Corentin – bella – e il museo di Bretagna -non ci ha entusiasmato-
Ci spostiamo sulla costa con la città portuale di Concarneau, bellissima la città murata che vi consigliamo di non perdere, e se vi interessa anche il Marinarium.
Infine arriviamo alla romantica Pont Aven, con i boschi dell’amore frequentati da Van Gogh e il suo porticciolo.
Per cena ancora cozze al Le Moulin du Grand Poulguin e dormiamo in questo confortevole B&B che vi consigliamo: Chez Yann et Valerie.
Giorno 11: I megaliti (mar 16/8/22)
- Tappe: Carnac, Vannes
- Notte: Vannes – Kyriad Vannes Centre Ville
- Trasporti: Pont Aven-Carnac (1 h), Carnac-Vannes (30 min)
Giornata dedicata alla antica storia della Bretagna: arriviamo a Carnac e, per evitare code, partiamo dalla visita del museo della preistoria.
Ci dirigiamo poi alla visita degli allineamenti: ci sono tre siti visitabili, c’è un percorso a piedi ma è anche possibile muoversi in macchina e parcheggiare nei pressi di ciascun sito. I siti sono visibili dall’esterno autonomamente, ma alla maison de magalithes (una specie di reception del sito) è possibile prenotare delle visite guidate, anche in italiano. Secondo me almeno una visita vale la pena farlo, altrimenti vi ritroverete solo a guardare dei sassi dall’esterno senza capirne bene l’importanza o il significato, con in mano solo un depliant. Noi abbiamo visitato con la guida Menec, autonomamente Kermario ed il gigante di Le Manio. Abbiamo visto anche il tumulo di Saint Michel ma tornando indietro lo salteremmo, è troppo fuori.
Nel pomeriggio ci spostiamo a Vannes dove visitiamo il centro storico e ceniamo. La notte la passiamo al Kyriad dove, al contrario della prima notte, ci troviamo molto bene.
Giorno 12: Il ritorno (mer 17/8/22)
- Tappe: Rennes, Parigi, Milano
- Trasporti: Vannes-Rennes (1.30 h in macchina), Rennes-Parigi (1.30 in treno), Parigi Orly-Milano in aereo
Dobbiamo salutare la Francia, arriviamo a Rennes in macchina in mattina e prendiamo un treno verso Parigi. Se noleggiate un auto, vi consiglio di fare come noi e lasciarla in Bretagna, tornare a Parigi sarebbe diventato troppo lungo in macchina, costoso, e non l’avremmo comunque lasciata nel luogo dove l’avevamo presa perchè non aveva senso tornare a Beauvais. Abbiamo tempo per una passeggiata sotto la tour Eiffel, poi ci dirigiamo in aeroporto e salutiamo la Francia. Sicuramente è un arrivederci.