Baviera e Franconia: tanto belle e tanto vicine

Arte e storia, natura e modernità... la Baviera e la Franconia ci sono piaciute veramente tanto e, sorpresa, possono essere anche economiche
Scritto da: Marina68
baviera e franconia: tanto belle e tanto vicine
Partenza il: 15/08/2011
Ritorno il: 21/08/2011
Viaggiatori: quattro
Spesa: 500 €
Quest’anno io (Marina) e la mia famiglia (marito e due figli quasi adolescenti) abbiamo deciso di far precedere la nostra solita vacanza in montagna sulle Dolomiti da una settimana in Germania. Devo dire che questo paese ci ha conquistato: arte e storia, natura e modernità oltre alla cordialità della gente ne fanno senza dubbio una meta molto interessante, da conoscere in più tappe e, sorpresa, può essere anche economica. E veniamo al nostro viaggio con qualche indicazione pratica.

Lunedì 15 agosto

Partenza alle 7.00 dalla nostra cittadina laziale e, alle ore 12.00, arrivo a Mantova: la scelta è stata fatta un po’ per spezzare il viaggio e un po’ per il desiderio di visitare questa splendida città. Abbiamo raggiunto l’ostello a Rivalta sul Mincio, dove avevamo prenotato poco tempo prima una stanza: si tratta di una struttura semplice e carina che affaccia direttamente su un’ansa del fiume Mincio. Un posto molto riposante.

Lasciati i bagagli ci rechiamo subito a Mantova .. che dire se non che è bellissima, uno scrigno di arte rinascimentale lasciatoci dalla famiglia Gonzaga. Approfittando di un’apertura straordinaria ferragostana (perché il lunedì di solito è chiuso) visitiamo il Palazzo Ducale (e il collegato Castello San Giorgio) con audio-guida: la visita richiede circa due ore /due ore e mezza. Davvero molto bella la Camera degli Sposi con i famosi affreschi del Mantenga.

Quindi ci dedichiamo alla visita della città, soffermandoci nelle sue piazze e chiese. Tralasciamo il Palazzo Tè, preferendo tornare, verso le ore 17.30, al nostro ostello dove approfittiamo di una bella gita sul Mincio su un battello ad energia solare che è attraccato proprio di fronte alla nostra struttura. La sera, a piedi, attraverso un bel percorso pedonale, ci rechiamo al Santuario della Madonna delle Grazie, fatto costruire dai Gonzaga come ringraziamento per non essere stati colpiti da un’epidemia di peste abbattutasi sulla città: incredibile la “collezione” di storici ex-voto di mani, occhi, mammelle, cuori in cera che tappezzano le pareti, come pure la serie di statue in cartapesta rappresentanti le torture dell’epoca (inclusa l’immersione in acqua bollente). Troviamo il santuario in festa per la “Fiera delle Grazie” che si tiene ogni ferragosto e così, dopo la visita del santuario, ci soffermiamo ad ammirare i bei lavori dei “madonnari”, sul sagrato antistante la chiesa, assaggiamo le prelibatezze mantovane in una delle “trattorie” affacciate sul viale che conduce al santuario (risotto alla salsiccia, ravioli alla zucca e il cotechino) e visitiamo la fiera, brulicante giorno e notte di bancarelle e di gente.

Martedì 16 agosto

Si parte per Bolzano: breve visita e pranzo in questa bella città, che ci accoglie con un sole caldo e tanta gente nel suo bel centro pedonale e via verso l’Austria. Per visitare i castelli di Ludwing abbiamo scelto come base Reutte, un grazioso paese austriaco al confine con la Germania. La scelta si è rivelata ottima: si tratta di un tranquillo paese tirolese in una bella vallata verde. Qui pernotteremo per tre notti all’Haus Muller a Wangle (frazione di Rette)… ci troviamo veramente bene, grazie alla calda accoglienza della padrona di casa. Dopo una soddisfacente cena al gashof Kroll, vicino al nostro bed and breakfast – cucina rigorosamente tirolese, da evitare invece la pasta – e dopo una sosta in un vicino paese per assistere a balli e canti tirolesi con l’immancabile jodler, si va a nanna.

Mercoledì 17 agosto

Oggi ci aspettano i famosi castelli di Ludwig II, che raggiungiamo in circa mezz’ora di macchina (in verità scopriamo che sarebbero raggiungibili da Rette anche attraverso un bel sentiero di montagna in alcune ore). Avevamo già prenotato via internet i biglietti: credo che in agosto ne valga la pena, considerata l’incredibile folla di turisti e la lunga fila che vi è davanti alla biglietteria sin dal mattino. Visitiamo prima il castello di Hohenschwangau (dove Ludwig trascorreva da bambino l’estate con i genitori) e dopo il vicino castello di Neuschwanstein (fatto costruire da Ludwig). Sono entrambi belli, anzi stupefacenti. A me è piaciuto particolarmente il paesaggio circostante, fatto di laghi meravigliosi e boschi. Cominciamo così a penetrare lo spirito romantico, visionario e tragico di Ludwig di Baviera che percepiremo appieno il giorno seguente a Linderhof.

Dopo le foto d’obbligo sul Marienbrucke che domina una gola profonda e dal quale si può godere di uno splendido panorama sul castello di Neuschwanstein, scendiamo al lago Alpsee dietro al castello di Hohenschwangau, circondato da colline ricche di boschi. Fortunatamente è una bellissima giornata di sole e le sue acque hanno splendide tonalità di verde. Qui, in tutta tranquillità, gustiamo all’aperto, in una birreria con panche di legno all’aperto un delizioso (ed economico) pranzo bavarese a base di salsicce, patate, gulasch e birra.

Nel pomeriggio, ci immergiamo nella visita della vicina Fussen, che rappresenta la prima tappa della cosiddetta Strada Romantica: è davvero una bella cittadina, stretta intorno al castello, adagiata lungo il bel fiume Lech, circondata dalle Alpi Bavaresi e da vari laghi. Ci perdiamo tra le sue stradine medievali, ci incantiamo nel visitare il cortile del suo castello e ci rilassiamo nel suo parco lungo il fiume pulito e allegro.

Soddisfatti di questa giornata ricca di emozioni, ritorniamo al nostro tranquillo albergo e dopo un’altra ottima cena – questa volta al hotel Maximiliam – di nuovo a nanna.

Giovedì 18 agosto

Oggi si parte per il castello di Linderhof: la strada per raggiungerlo è meravigliosa. Costeggiamo infatti il bellissimo lago Plansee che fa parte proprio della regione di Reutte: ricorda i fiordi norvegesi, con le sue profonde acque verde cupo che si incuneano per chilometri tra alte montagne che si riflettono in esso.

Intono alle 11.00 siamo a Linderhof e acquistiamo i biglietti sul posto (non è infatti necessaria la prenotazione): se ai nostri ragazzi è piaciuto maggiormente il castello di Neuschwanstein, io ho preferito quello di Linderhof.

Più che un castello, lo definirei una meravigliosa piccola reggia, circondata da un immenso giardino immerso nel verde dei boschi, che Ludwig II fece costruire ispirandosi a Versailles e alla vita che vi conduceva il Re Sole.

Gli interni lasciano senza fiato per lo sfarzo e l’eleganza degli arredi ed è commovente pensare alla vita solitaria e infelice che Ludwig vi trascorse, inseguendo un modello di vita – quello del monarca assoluto – ormai tramontato in tutta Europa (e anche in Baviera ove da tempo vi era una monarchia parlamentare), al quale Ludwig probabilmente non assomigliava neppure, se si pensa alla sua propensione alla solitudine più assoluta allietata soltanto dalle musiche di Wagner (di cui era un grandissimo ammiratore), così diversa dalla rutilante vita di corte condotta da Luigi XIV.

Da visitare il parco, molto bello e curato, punteggiato di numerose costruzioni come la casa marocchina, la capanna di Hunding e la stupefacente grotta di Venere, fatta realizzare da Ludwig per ascoltarvi le opere di Wagner.

Un po’ storditi da tanta folle raffinatezza – che si respira ogni angolo a Linderhof – proseguiamo per Oberammergau nota per le sue case affrescate con immagini sacre tratte dalla Passione di Cristo e immagini di famose fiabe come Hansel e Gretel e Cappuccetto Rosso. Ciò che colpisce è l’atmosfera rilassata che vi si respira, tra prati, fattorie, botteghe di artigiani del legno e birrerie con tavoli all’aperto dove, ovviamente, facciamo una bella sosta.

Proseguiamo poi per il bel monastero barocco di Ettal e quindi per la cittadina di Garmish, nota località sciistica, piuttosto grande e con un bel centro pedonale pieno di negozi e di bar.

Volendo, a pochi chilometri, si può prendere la funivia per lo Zukspitze, la montagna più alta della Germania, da cui si gode un bel panorama sulla regione.

Venerdì 19 agosto

Oggi lasciamo Rette per iniziare la Strada Romantica (faccio presente che in tutti i paesi di questo percorso vi sono uffici turistici molto efficienti, che offrono un prezioso aiuto per organizzare il viaggio e soprattutto materiale cartaceo molto utile).

Torniamo così a Fussen che superiamo. Ci fermiamo ad ammirare la bella chiesa barocca di St. Coleman, visibile sulla destra subito dopo aver superato Schwangau, immersa nella campagna, con una bella veduta sul castello di Neuschwanstein. Ci rechiamo quindi alla bellissima chiesa di Wies (Wieskirche) dichiarata dall’Unesco patrimonio dell’umanità: effettivamente, nel suo stile rococò, è molto bella ed elegante, come bello è il paesaggio che la circonda e la strada per arrivarvi.

Proseguiamo poi per il piccolo paesino di Rottenbuch e dopo una breve sosta proseguiamo per Landsberg am Lech, antica cittadina sul fiume Lech, molto graziosa e vivace, con una bella piazza centrale circondata da belle case patrizie.

Riprendiamo il viaggio e dopo una breve sosta a Friedberg, piccolo borgo medievale che ci è piaciuto, proseguiamo per Donauworth, bella cittadina sul Danubio.

Qui lasciamo i bagagli al “Bed and Breakfast Donauworth” (veramente ottimo) e partiamo per la visita del centro. Donauworth è un elegante paese, adagiato alla confluenza dei fiumi Danubio e Wornitz: ammiriamo la strada centrale su cui si allineano bei palazzi antichi dai colori pastello. Piacevole anche la passeggiata sull’isola nel fiume Wornitz, punto di incontro degli abitanti, brulicante di pub, bar e ristoranti. Qui ceniamo in un ristorantino di cucina messicana con tavoli all’aperto (il “Buena vista”), favoriti da un tempo meraviglioso.

Sabato 20 agosto

Oggi, salutati i nostri “padroni di casa”, veramente molto gentili, ripartiamo. Ci attende la giornata che si rivelerà la più interessante dell’intero percorso della Strada Romantica: tutti i paesi visitati non sono semplicemente carini (come quelli visti il giorno precedente) ma bellissimi!! Un vero tuffo nel medioevo tedesco.

Prima tappa: Harburg

Dopo una mezz’ora di viaggio da Donaworth, arriviamo a Harburg. Ci fermiamo a visitare il piccolo centro sul fiume Wörnitz e quindi saliamo a castello che è molto caratteristico e vale sicuramente la sosta.

Seconda tappa: Nordlingen

Bel borgo medievale, realizzato all’interno di un cratere formatosi dalla caduta di un meteorite. La sua caratteristica è l’integrale cerchia di mura medievali che lo circondano, che percorriamo quasi interamente. Da non mancare, poi, la salita sul campanile Daniel, alto circa 90 metri, da cui si gode uno splendido panorama sulla fertile zona circostante e sui tetti del borgo, pieni di nidi di cicogne!!!

Terza tappa: Dinkelsbuhl

Tutto è medievale in questo borgo: la cerchia di mura che lo circonda raccoglie soltanto tipiche case dal tetto a punta, molte con la tipica struttura a graticcio così tipica dell’architettura anonima tedesca. Bella anche la piazza centrale con la chiesa.

Ultima tappa: Rothenburg ob der Tauber

Questa cittadina vale già da sola un viaggio sulla Strada Romantica! Si tratta di un autentico borgo medievale bellissimo. Tutto è stupendamente perfetto: bello il Marktplazt su cui si affaccia il Rathaus in stile rinascimentale fiammingo, bellissimo l’altare in legno di Riemenshneider (il Michelangelo tedesco) nella chiesa di St. Jacob, ovunque meravigliosi scorci. Belli anche i giardini vicini al Castello, da cui si gode una veduta fantastica sulla valle circostante e da cui parte un bel camminamento lungo le mura. Per i ragazzi, vi è poi, al centro, un incredibile grandissimo negozio di oggetti natalizi di atmosfera disneyliana. Una nota di super merito alla Pension Elke dove abbiamo pernottato: in pieno centro, in una tipica casa a graticcio, che ci riserva un’accoglienza veramente fantastica!!

Un consiglio che mi sento di dare è quello di trascorrere almeno una notte a Rothenburg, quando molti dei turisti sono andati via e si respira un’atmosfera veramente magica.

Il nostro primo viaggio in Germania per ora si ferma qui… ma torneremo senz’altro per conoscere meglio questo interessante paese.

Rimandando ad una seconda tappa la visita delle città (come Augusta, Norimberga, Ulm e ovviamente Monaco), posso dire che la Baviera colpisce per un paesaggio stupendo e per i suoi tranquilli e perfetti borghi montani oltre che per l’indelebile impronta lasciata da re Ludwig II, mentre la Franconia (più a nord) fa fare un tuffo nel Medioevo tedesco!

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Rivalta sul Mincio

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Wieskirche

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Mantova

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Mantova

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Fussen

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Rothenburg

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lago Alpsee

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Lago Plansee

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Neuschwanstein

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Hohenschwangau

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Reutte

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Linderhof



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