Offrite i vostri cuori: questa titanica città della Baviera vi porterà in alto sulle sue mura (e nel suo cratere)
Nordlingen è una cittadina che sta in Franconia, Baviera, Germania. La si riconosce molto molto facilmente sia se sei un appassionato di storia o di serie famose. Costruita dentro il Ries-Krater, quello che in effetti è un cratere derivante dall’impatto di un asteroide di 15 milioni di anni fa, la città ha qualcosa che la rende distinta e unica rispetto a tutti: le proprie mura. I muri di Nordlingen sono completamente intatti e percorribili e risalgono al 1300, e proteggono ancora una popolazione sulle 20.000 anime. Il tutto in un paesaggio che racconta millenni di storia, dalla fondazione nel 898 d.C., ma la storia sarà comunque travagliata. Oltre a ciò, potreste averne sentito parlare per la sua Chiesa di San Giorgio e diversi altri edifici che sono stato creati con pietre contenenti microscopici diamanti, nati appunto dalla pressione dell’impatto del meteorite.
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Mura Titaniche per un cratere titanico
Nordlingen dall’alto con le mura
Le mura medievali di Nordlingen sono di sicuro la prima cosa che si nota e si ricorda. Sono lunghe 2.7 km e le puoi percorrere gratuitamente in neanche troppo tempo. Le mura comunque nascono dal XIII secolo, o meglio, quelle attuali sono del 1327 mentre quelle originali furono del 1215, quando Federico II offrì a Nordlingen i diritti di una città e divenne poi città imperiale del Sacro Romano Impero. Dalle prime mura del 1215 passa qualche anno e si arriva al 1238, in cui un incendio distrusse gran parte della città.
Dall’incendio si sono ripresi, ma tre generazioni dopo moltissimi conciatori si stabilirono oltre le mura. Ciò porta alle mura attuali, che sono state costruite quadruplicando le sezioni murate della città. E lungo le torri ci sono un totale di cinque porte d’accesso e dodici torri, che sono a dir poco straordinarie per l’impegno e l’ingegno architettonico dell’epoca. Le mura hanno protetto Nordlingen a lungo, specie durante la Guerra dei Trent’anni.
Le porte hanno ognuna una propria storia e un proprio ruolo difensivo: la Reimlinger Tor, del XIV secolo, è la più antica e proteggeva la strada verso Augsburg. La Deininger Tor serviva la strada verso Regensburg ed è stata ricostruita dopo la distruzione nella Guerra dei Trent’anni. La Baldinger Tor, fatta nel 1430, collegava Nördlingen a Würzburg e Francoforte ma subì crolli nel 1703. La Berger Tor del 1435 proteggeva la strada verso Ulm e dentro ha ancora un cannone del XVII secolo. Poi infine c’è la Löpsinger Tor, alta 42 metri, fu ricostruita nel 1592 e oggi ospita il Museo delle Mura.
Furono a dir poco cruciali in due battaglie, fra quelle più importanti di tutto il conflitto: la prima fu la Battaglia di Nordlingen del 1634 in cui Sacro Romano Impero e Spagna cattolica si scontrarono contro l’esercito protestante svedese e tedesco, dove vinsero i cattolici con una vittoria schiacciante, segnando la fine dell’influenza svedese in Germania. La seconda battaglia invece è del 1645 e fu un tentativo dei protestanti per riprendere il controllo, ma ebbe un impatto ben minore rispetto alla prima. Entrambe lasciarono cicatrici profonde che influenzarono di molto il modellamento successivo di Nordlingen, cosa che si vede nel Kinderzeche, un festival estivo che viene da una leggenda secondo cui i bambini della città aiutarono a salvarla durante un assedio.
Accostaci assieme la geologia e si capisce parte dell’unicità di Nordlingen: come detto prima, sorge in mezzo al Ries-Krater, cratere nato dall’impatto di un asteroide di 15 milioni di anni fa. Tale impatto ha generato una pietra che si chiama suevite, che è fatta da frammenti di rocce e minerali, diamanti microscopici inclusi. Le rocce sono piene di diamantini, anche se sono troppo piccoli per avere un valore economico, ma molti edifici ne fanno uso. L’impatto non venne ben capito fino agli anni ’60, aprendo le porte alla curiosità di molti scienziati perché il cratere Ries è uno dei meglio conservati del mondo. Di recente sono riusciti a scovare una spada di bronzo di 3.500 anni fa. La vedete? Brilla ancora.
Nordlingen: cosa vedere?
Nordlingen, ecco “Daniel”
Tra i simboli più iconici di tutta Nordlingen c’è decisamente la Chiesa di San Giorgio, capolavoro di architettura gotica nato tra il 1427 e il 1505. La chiesa è ben famosa per la torre col campanile “Daniel”, che si erge a 90 metri di altezza. Salendo un bel po’ di gradini, ben 350 gradini (se non li ricordate, li ricorderanno le vostre gambe) si raggiunge la piattaforma panoramica da dove si vede un meraviglioso panorama sulla città e sulle colline che fanno il bordo del cratere Ries.
E a proposito di Daniel… conoscevate la sua gatta? Wendelstein, o meglio Katze Wendelstein, è la gatta del campanile di Daniel ed ha da poco ricevuto, da parte del sindaco Wittner, un certificato di onorificenza per il quindicesimo anno di me(ow)ritato servizio. Di solito i dipendenti di Nordlingen lo ricevono dopo 25 anni.
…tornando a noi, ci sono anche vari musei interessanti, in primis (per coerenza) è il Rieskrater Museum che è dedito alla storia dell’impatto meteoritico. C’è una grossa collezione di reperti geologici, di meteoriti… e un campione di roccia lunare che viene dalla missione Apollo 16. Gli astronauti di Apollo 14 e 17 si addestrarono infatti nel cratere di Ries per prepararsi alla superficie lunare, il che è tutto dire.
Altro da vedere è decisamente il Museo della Ferrovia Bavarese, nato nel 1985. È uno dei più grandi della Germania ed offre una vasta collezione di locomotive e carrozze ferroviarie d’epoca, e sta in un’ex rimessa per locomotive. Se invece c’è bisogno di qualcosa di più tranquillo c’è sempre la Romatische Strasse, una strada romantica che incontra Nordlingen, di suo un percorso da 460 km e si fa 29 località diverse.
Volendo ci sono le Ofnethohlen, che sono grotte preistoriche vicine a Nordlingen famose per i ritrovamenti del Paleolitico. Qua sono stati rinvenuti dei teschi disposti in cerchio, e sono un’ottima opzione per chi ha voglia di un po’ di natura, oltre all’aspetto archeologico che è un tema ricorrente. Sempre da vedere in zona c’è la Hexenfelsen, la Roccia delle Streghe, un sito naturale sempre in ambito escursioni ma legato a superstizioni sulla stregoneria. Verso il centro città c’è il Kriegerbrunnen, la fontana del guerriero, fatta in memoria della guerra franco-prussiana del 1870.
Nordlingen, la città dell’Attacco dei Giganti
Da qualche parte si scorge un Levi Ackerman in vena di pulizie
Nordlingen ha una rilevanza enorme nella cultura popolare contemporanea per via della connessione con un manga ed il successivo anime chiamato Shingeki no Kyojin, Attack on Titan, da noi tradotto come l’Attacco dei Giganti. L’autore, Hajime Isayama, ha preso ispirazione dalla struttura delle mura di Nordlingen per creare l’ambientazione di una città protette da alte mura nell’universo della sua opera. Ciò ha naturalmente attirato appassionati da tutto il mondo, curiosi di vedere la città, che pullula di cosplayer. Il che è un po’ un problema per la popolazione più anziana del luogo, che si ritrova confusa da persone travestite in cosplay che girano e che, purtroppo, ogni tanto danneggiano le mura della città.
Oltre ad Attack on Titan Nordlingen è un’ottima meta per la sua atmosfera medievale conservata benissimo e all’accessibilità delle mura. Combinando passato storico, geologia e cultura pop la rende fruibile per molte persone, e difatti la città pullula spesso di turisti per uno o per l’altro motivo.