Romantische Strasse in camper, un’avventura tra borghi e natura della Germania
Hai presente quelle Domeniche pomeriggio che fuori piove e tu e tua moglie state lì, sul divano, davanti al televisore a guardare vecchi filmini? Era il 2010 quando abbiamo fatto il viaggio sulla Romantische Strasse e mentre guardiamo il filmino di quel viaggio ci siamo messi a fare la lista delle cose che non siamo riusciti a vedere, erano così tante che non avendo ancora programmato le ferie decidiamo che la meta delle nostre vacanze di Settembre 2022 sarà la Romantische Strasse. Per i soliti impegni lavorativi di Emilia, non possiamo partire prima del 9 Settembre e francamente a noi neanche dispiace, visto che il più delle persone ha finito le vacanze e i luoghi che visiti sono pressoché deserti. Qualche giorno prima di partire, organizzo il viaggio a spanne, cercando di conciliare gli spostamenti agli orari di apertura dei luoghi da vedere solamente allo scopo di non trovare il famoso cartello ”Montag Gestlossen (Lunedì chiuso)”. Appunto.
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Diario di viaggio
Venerdì 9 settembre
È il fatidico giorno della partenza: camper carico e controllato, Freddy il nostro cane che ha capito che si parte è già sul sedile di guida, ma anziché alle 14:00 come volevamo, un imprevisto ci costringe a partire che sono quasi le 19:30. Sfumata così l’idea di arrivare a Fussen tutto d’un fiato come l’altra volta e vista l’ora, decidiamo che essendo oggi il nostro anniversario di matrimonio ci fermiamo per una cenetta alla Roccia, un ristorante che ci piace tanto nelle vicinanze di Trento. Dopo mangiato guido per un altro paio d’ore, fino a quando la stanchezza inizia a farsi sentire e ci vediamo costretti a fermarci e dormire in un Autogrill.
Sabato 10 settembre
Il mattino di Sabato 10 ripartiamo, entriamo in Austria, facciamo la vignette.. e comincia a piovere! Con un tempaccio intermittente finalmente arriviamo in Germania. Essendo appena dentro il confine, il primo paese da visitare sarebbe stato Fussen, ma sotto questa pioggia non è proprio il caso. Decidiamo quindi che sarà messo come ultima tappa nel viaggio di ritorno ed andare avanti e visitare il santuario di St.Coloman, dove essendoci un matrimonio in corso abbiamo dovuto attendere per entrare. Considerato che è ora di pranzo, facciamo da mangiare e quando la cerimonia è finita e gli sposi se ne vanno siamo potuti entrare a vederlo con calma. Che dire, è quasi più bello fuori che dentro, visto che altro non è che una chiesetta “da matrimoni” persa nella campagna che è veramente carina, ma immaginavo di più. Proseguiamo ed andiamo a Wieskirche al santuario Wies dove restiamo letteralmente a bocca aperta! E’ una chiesa in stile rococcò a navata unica di forma ovale con una volta enorme, affrescatissima, di una bellezza mai vista tanto da essere annoverata tra i patrimoni dell’Unesco. Facciamo appena in tempo a vedere la piccola cappella dove una volta era esposta la statua del Cristo flagellato che ora è posizionata sopra l’altare all’interno del Santuario e fuori ci attende un vento freddo e la pioggia, così da non lasciarci altra alternativa che partire per la meta successiva. Mentre ci dirigiamo a Landsberg am Lech, cessa di piovere e addirittura sembra far capolino un timido sole, tanto che quando arriviamo possiamo goderci una bella passeggiata nel parco della torre Mutterturm ed andare verso il centro, passando sul ponte sopra le cascate spumeggianti della diga sul fiume Lech.
Domenica 11 settembre
ÈDomenica 11 ed anche se pioviggina non sto nella pelle; appena dopo colazione ci incamminiamo per visitare la torre Mutterturm, una delle cose che non abbiamo visto l’altra volta, ma è chiusa. Chiedo alla signorina del bar lì vicino il motivo visto che è Domenica; quasi scocciata mi indica un cartellino sì e no grande 10 centimetri per 10 attaccato sulla porta dove in piccolo c’era scritto: “Sonntag ab 15Hur geoffnet (Domenica apre alle 15:00)”. Beh meno male, almeno apre! Quindi niente panico! Facciamo quello che era programmato per il pomeriggio, ovvero la visita della Bayerntor, la torre che si contende il primato con Chioggia per avere l’orologio da torre più antico del mondo! In cima alla torre quasi non si può stare, il vento gelido si fa sentire e il tempo uggioso non ci fa godere del panorama come l’altra volta. Sulla strada per ritornare in centro volevamo visitare la chiesa del Collegio dei Gesuiti ma stranamente pur essendo Domenica era chiusa. Scendiamo fino alla magnifica piazza del municipio dove al centro c’è la fontana dedicata a Maria, il punto migliore da dove ammirare la maestosa torre campanaria Schmalzturm con sotto l’arco. Infreddoliti ritorniamo in camper a mangiare qualcosa di caldo e facciamo un riposino aspettando le 15:00. Oggi finalmente dopo 12 anni riesco ad entrare nella famigerata Mutterturm, quella che assomiglia alla casa delle streghe.
La prima parte, quella sopra il bar altro non è che un museo su Landsberg e la storia del farmacista che ideò e dedicò alla madre la Mutterturm, dopo di che tramite una chiave che ci ha dato la signorina della biglietteria si entra nel ponte-corridoio che porta alla torre vera e propria. Anche se la pensavo diversa, ne è valsa la pena perchè dentro ha quel certo fascino che salendo le scale e passando per le stanze ti incanta; inoltre alle pareti dell’ultimo piano si può vedere la fotostoria della costruzione della torre. Quando siamo usciti comincia a piovigginare e ne approfittiamo per dirigerci verso Augsburg. Arriviamo in quella che doveva essere l’area sosta camper ma con non più di 10 camper oltretutto messi anche fuori dagli spazi era congestionata a tal punto che con il nostro camper non proprio così grande abbiamo faticato a fare le manovre per uscire ed andarcene… cominciamo bene!
Valutato che l’opzione sarebbe stata un campeggio a 20 chilometri sorvoliamo e passiamo alla meta successiva che è Donaworth. Abbiamo pernottato in un parcheggio sulle sponde del Danubio che immaginavo un grande fiume, ma qui è ancora un semplice fiumiciattolo. All’improvviso mentre stavamo cenando, al calare delle tenebre, siamo stati destati da un rumore incredibile di uccelli! Incuriositi scendiamo dal camper per assistere ad una scena da film di Alfred Hitchcock: una nuvola di corvi tanto grande da riempire completamente il cielo che per alcuni minuti ci ha volteggiato sopra la testa per poi posarsi tra gli alberi nel bosco sull’altra sponda del fiume.
Lunedì 12 settembre
Come da copione qui a Donaworth al risveglio ci accoglie una giornata di foschia; quando siamo pronti andiamo a visitare il paese che è molto carino; vi si accede dal ponte con la imponente porta rossa e quasi per magia esce anche il sole, in fin dei conti il centro si risolve nella colorata via principale e visto il duomo ed il convento che meritano entrambe una visita, a mezzo giorno abbiamo già visto tutto ed appena finito di mangiare siamo già sulla strada verso Nordlingen dove parcheggiamo appena fuori da una delle porte principali. Nordlingen è famosa per essere stata fondata all’interno di un cratere creato dall’impatto di un meteorite caduto 15 milioni di anni fa e per l’unicità delle sue mura che sono totalmente percorribili e quasi interamente coperte. Nel primo pomeriggio facciamo il giro completo sopra le mura e saliamo su una delle torri, l’unica visitabile, dopo di che ci siamo goduti tutti gli scorci che si possono ammirare da una insolita passeggiata sopraelevata. È ormai sera e decidiamo che il giro per il centro lo faremo domani.
Martedì 13 settembre
Al centro Nordlingen è dominata dal Daniel, il campanile della cattedrale di St.Georg e questa è una tappa imperdibile per chi come me è appassionato di torri e campanili, ma a causa di un impegno del “Campanaro” l’apertura è posticipata al pomeriggio! vabbè.. questa mattina visitiamo il centro storico. Camminiamo seguendo il percorso segnato sulla cartina presa al centro di informazioni turistiche; oltre ad essere una passeggiata molto bella, si vedono le cose caratteristiche della città: portoni larghi due spanne, una casa completamente coperta dall’edera, i nidi di cicogne, i maialini in porcellana a tema dei negozi che li espongono e tanto altro! Dopo aver mangiato qualcosa al volo andiamo a visitare il campanile, ma siamo in anticipo, così cogliamo l’occasione ed entriamo nella maestosa cattedrale tardo gotica. Finalmente vediamo il portoncino del campanile aperto e possiamo salire su per quelle scale e passerelle in legno scricchiolante che ora, per sicurezza, sono completamente chiuse da pannelli e non è più possibile ammirarne la complessità costruttiva interna. Dalla cima del campanile il panorama è pazzesco si può vedere fino alla corona di colline che probabilmente sono il limite esterno del cratere generato dalla caduta del meteorite. Scendiamo dal campanile ed anche questa volta l’ultimo tratto, la strettissima e ripidissima scala a chiocciola, all’uscita, provoca a noi come agli altri turisti un momento di giramento di testa. Terminiamo di vedere le ultime cose e dopo mangiato ci mettiamo in viaggio verso Rothenburg ob der Tauber. Al nostro arrivo il tempaccio ci costringe a passare in camper un paio d’ore del pomeriggio tranne poco prima delle 17:00 che in una tregua dalla pioggia ci ha permesso di andare a fare un giro all’interno della grande porta fortificata ed andare a vedere in Marketplaze la “Bevuta del Borgomastro”. Spiego: sulla sommità della facciata del palazzo a fianco del municipio si aprono due finestrelle ai lati dell’orologio e due figure alzano un boccale di birra nel gesto di una bevuta, la si può ammirare per otto volte al giorno allo scoccare dell’ora esatta. Mettiamola così: già che sei lì è da vedere.
Mercoledì 14 settembre
Fa freddo, è nuvoloso, minaccia di piovere da un momento all’altro ma noi decidiamo che il tempo non ci fermerà! Rothenburg ob der Tauber è la perla della Romantische Strasse e ci sono molte cose da vedere ma è famosa soprattutto per essere la città del Natale tutto l’anno. Mentre 12 anni fa ai margini della Marketplaze si poteva ammirare il famoso emporio di oggetti natalizi Käthe Wohlfahrt, al suo posto ora c’è un negozio ma con un altro nome che non è più totalmente a tema Natalizio, In compenso negozi simili sono fioriti dappertutto. Fatto il giro per il centro, visitato la cattedrale ed i giardini arriva ora di pranzo quando vediamo un cameriere che esce da una specie di panificio-pasticceria con un cartellone con il menù di piatti da ristorante. Ci sistemiamo in un tavolino all’esterno sperando non piova ed ordiniamo due Viennesi con patatine ed insalata, poi presi dalla voglia di “qualcosa di buono” ordiniamo il dolce: Strudel di mele e noci annegato in crema al limone e panna montata! Solo lui è costato un botto ma sono stati i più buoni 14€ della mia vita! Finito il dessert esce anche un timido sole e continuiamo la passeggiata sopra le mura passando attraverso le torri.
Dopo esser scesi dalla torre Roderturm dalla quale si gode della vista dall’alto della bellissima porta Rodentor Anlage, scendiamo anche dalle mura e camminiamo a perderci per le viuzze quando ricomincia ancora quel venticello freddo che come abbiamo capito precede la pioggia; facciamo appena in tempo a risalire sulle mura che fortunatamente sono coperte ed a ripararci dietro un angolo di una torre che inizia il finimondo, un temporale che per mezz’ora ci tiene bloccati. Quando finalmente cessa di piovere terminiamo il nostro giro con l’ultima torre che ci era rimasta da visitare. Sfiniti e un po’ bagnati torniamo in camper e decidiamo di restare qui anche stanotte.
Giovedì 15 settembre
Piove. Guardiamo gli appunti delle cose da vedere e decidiamo di visitare la chiesa di Herrgottskirche dove c’è un incredibile e molto antico altare in legno. Piccolo Appunto: se lo avessi saputo prima l’avrei sorvolata. Arrivi lì ed è una carinissima chiesetta isolata a due chilometri dal paese, col suo bel cimitero curatissimo ed anche sotto la pioggia è davvero bella. Però quando entri la tipa ci dice che il biglietto costa 7€ e devi pagare altri 2€ per poter fotografare. Al santuario di Wies, patrimonio dell’UNESCO, che è uno spettacolo unico entri gratis, in altre cattedrali si pagano 2/3/4€ e ci stanno, ma qui in una chiesetta è esagerato! Emilia dice che sono matti e che lei resta fuori ma mi fa il biglietto di solo ingresso che tanto a sto prezzo le foto te le faccio solo per ripicca. Mi sarei rifiutato anch’io se non fosse che ero proprio curioso di vedere questi 2 altari che per quanto siano molto belli non sono così belli come molti di tutte le chiese che abbiamo visto fino ad ora e tanto meno da giustificare un biglietto del genere!
È giunta ora di pranzo e ci spostiamo a Creglingen e parcheggiamo sotto la Schlosserturm, un incredibile torre dove sopra è stata costruita una casetta che sborda dalle mura. Dopo pranzo per fortuna smette di piovere e andiamo in cerca della famosa quanto spettacolare biblioteca che è di un bianco candido realizzata con un fitto tralicciato color ceralacca e dentro il minuscolo cortile è meravigliosa. Creglingen è molto piccola ed in poco più di un’ora la si visita tutta compreso il piccolo parco della cascata sotto il ponte. A soli 10 minuti da qui c’è Rottingen, il paese delle meridiane e ci fiondiamo lì. Iniziamo il giro del paese con la mappa che abbiamo preso da una cassettina attaccata al muro del municipio che seguendola con lo scopo di trovare tutte le meridiane ti fa anche vedere tutte le attrattive del paese. A differenza di 12 anni fa che non sapevamo della mappa le abbiamo trovate tutte tranne una che si trova nel cortile del municipio che oggi era chiuso per la festività patronale. L’intenzione era di fermarci qui per la notte ma visto che siamo già passati per l’esperienza di sagre paesane in camper ci spostiamo a Weikersheim. Dove complice l’unica serata senza pioggia ci facciamo una bella passeggiata “by night”.
Venerdì 16 settembre
Almeno non piove. Weikersheim è una tappa che vale la pena se non altro per il suo bellissimo castello con le stanze dai soffitti a bassorilievo e l’enorme salone con i buffi, poiché finti, trofei di caccia, il pavimento bellissimo di assi di legno e il caminetto enorme sul fondo della sala; mentre all’esterno si può passeggiare nel giardino coloratissimo con mille fiori e la fontana delle carpe Koi. Fuori dal castello, nella piazza cosparsa da statue moderne c’è da vedere anche la chiesa che è bella ma non come le altre. Mentre stavamo per ritornare al camper una simpatica signora ci fa cenno di entrare in quello che poi si è rivelato un bel museo che in una vecchia casa, su per i quattro piani che portano alla soffitta, ad ogni piano era allestito un tema delle arti ed usanze del passato di quel territorio, notare: entrata libera!
Dopo pranzo andiamo a Tauberbischofsheim e facciamo il giro nel centro che porta dalla Marketplaze a vedere il palazzo del municipio con tutte le sue campanelle, fino a giungere alla piazza del Kurmainzisches Schloss ed ai ruderi del castello romano, tutto sommato in un paio d’ore la visiti tutta e di conseguenza ci rimettiamo in viaggio che domani dovremmo visitare Wurzburg. Purtroppo quando arriviamo troviamo il parcheggio dei camper completamente pieno e pur cercando un altro posto dove poter sostare per la notte a malincuore abbiamo dovuto rinunciare a fermarci. E’ un vero peccato poiché una delle cose che non dovevamo perdere era la visita dell’imponente castello che sovrasta la città . Un po’ amareggiati lasciamo Wurzburg e ripieghiamo sulla vicina Wertheim dove arriviamo che è già tardi.
Sabato 17 settembre
E pensare che Wertheim nemmeno la dovevamo visitare. Ci ha subito stupito il centro storico e la maestosa cattedrale medioevale in pietra rossa che dentro è incredibile, la vicina Kilianskappelle che a giudicare dall’aspetto deve essere anche più antica. E su per un ripido sentiero asfaltato saliamo ai ruderi del castello Burg Wertheim anch’esso di pietra rossa. Nella parte meglio conservata è un ristorante, mentre i ruderi per visitarli tutti ci vuole un ora abbondante. Mentre Emilia e Freddy si rilassavano sugli sdraio del belvedere io sono salito anche in cima alla torre sulla sommità della rocca da dove si gode di una vista spettacolare sulla città e sul fiume Meno! Fuori dal castello scendiamo da un altro sentiero che porta in centro e ci imbattiamo nella statua alta più di 3 metri della mascotte del paese: un omino tutto blu che fa il gesto del pollice in su dove c’è la fila per farsi una foto! Ne facciamo alcune anche noi e ricomincia “quel vento”; scappiamo letteralmente in camper appena in tempo prima che incominciasse a diluviare.
Mangiamo, facciamo un riposino e con calma ripartiamo. Durante il tragitto passiamo per Lauda Konigshofen dove le attrazioni sono l’antico ponte romanico e la enorme locomotiva, con quattro passi vedi tutto il centro ed in poco meno di un’ora vedi tutto tanto che ci spostiamo a Bad Mergentheim, dove troviamo il parcheggio dei camper pieno da non trovare posto, anche qui per la seconda volta non siamo riusciti a vedere il castello e il paese che avevano delle buone aspettative…e adesso cosa facciamo? Prendiamo direzione Schillingsfurst ma essendoci solo il piccolo parcheggio del castello non c’è posto dove pernottare; visto che è di strada e conosciamo già l’area sosta molto carina a Rottingen, abbiamo dormito lì.
Domenica 18 settembre
Quest’anno va così, arriviamo al castello di Schillingsfurst con la immancabile pioggerellina! Facciamo il biglietto con il quale si visita l’interno del castello e si assiste allo spettacolo dei Falconieri. Premessa: ci siamo già stati nel 2010 ed è stato bello tanto che abbiamo deciso di tornarci, ma questa volta è stato deludente! prima cosa la visita del castello è stata guidata da un personaggio un po’ scazzato, tanto che deve aver saltato qualche zona del castello visto che non abbiamo visto le famose stoviglie che per un errore di cottura invece che blù di Prussia sono uscite color smeraldo , poi sarà per la giornata umida, lo spettacolo dei falconieri si è risolto nel volo di 4 rapaci e tutto si è concluso forse in 20 minuti. Tanto l’altra volta siamo stati entusiasti, quanto questa volta non lo consiglierei! E visto che l’altra volta lo avevamo saltato, questa volta passiamo il pomeriggio a Feuchtwangen, paesino molto carino dove da vedere c’è il mulino sul fiume, qualche edificio particolare e un bel chiostro; con una passeggiata di un paio d’ore lo si visita tutto. L’area sosta ci piace, dormiamo qui.
Lunedì 19 settembre
Partiti da Feuchtwangen sotto l’ormai fastidiosissima quanto inevitabile pioggerellina arriviamo a Dinkelsbuhl che la giornata non promette niente di buono ma almeno qui non piove. Il mattino facciamo il percorso lungo le mura alla scoperta di tutte le torri passando dall’interno all’esterno delle mura più volte attraverso dei ponti in legno coperti, finchè ad un tratto troviamo un buco che scende al di sotto delle mura.. ma dai: ci si trova addirittura alle porte degli inferi! da una grata si sente la voce del demonio.. che siccome parlava in tedesco non abbiamo capito cosa volesse! Il percorso delle torri fa tutto il giro del paese antico e offre degli scorci bellissimi, passando attraverso le porte si fa un tratto in un giardino lungo un fiume dove troviamo anche un bel laghetto. Nel pomeriggio ci dedichiamo al centro che è meraviglioso.
La cattedrale gotica merita una visita peccato che il campanile non fosse visitabile. E complice anche la ricomparsa del sole, ci perdiamo in tutti quegli scorci che arriva sera in un attimo. Dinkelsbuhl nella nostra memoria era il paese dove abbiamo partecipato alla festa Medievale più bella tra tutte quelle che abbiamo mai visto: ma nonostante tutto è stato bello vederla anche così.. siamo talmente felici e stanchi che la notte la passeremo qui.
Martedì 20 settembre
Beh dai, almeno tra le nuvole sparse oggi si vede anche qualche spiraglio di sole. Dopo aver fatto un po’ di spesa , oggi altra meta di quelle belle, si va ad Harburg ma prima passiamo a Wallerstein dove c’è la famosa e bellissima colonna che commemora la fine della pestilenza; essendo di strada vale la pena fermarsi per ammirarla. Il paesino non è niente di chè, in mezz’ora lo si gira tutto compresa la chiesetta; pensavamo di fare anche il sentiero che porta in cima alla piccola collina che domina il paese ma era chiuso per manutenzione. Riprendiamo il viaggio verso Harburg e poco prima di mezzogiorno arriviamo nel parcheggio del castello chiamato il “Possente Burg”. Guardiamo gli orari: la prossima visita inizia tra poco ed essendoci poca gente in questo momento abbiamo deciso che posticiperemo il pranzo e visiteremo il castello ora. Abbiamo fatto il giro del castello accompagnati da una gentilissima guida che ci ha portato in un percorso che si snodava tra cripte, mura ,torri e i saloni con alla fine la possibilità di girare liberamente nel piccolo giardino ed arrivare al belvedere sulle mura che domina il paese, belvedere di nome e di fatto! Sono passate le 13:00 e scendiamo giù in paese, ci sistemiamo in un parcheggio con tre posti per i camper a mangiare qualcosa al volo e un buon gelato al furgoncino di un ragazzo Siciliano che fa la stagione estiva lì ad Harburg e ci racconta che dopodomani torna casa. Finito il gelato facciamo un giro in paese dove la parte più caratteristica è la zona del fiume con il suo ponte che collega le due sponde attraversando una minuscola isola con delle casette colorate , per il resto penso che il borgo sia caratteristico per i centrini visto che il ponte, negozi e viottoli ne erano tappezzati. Ci rimettiamo in viaggio verso Rain dove dicono ci sia un giardino bellissimo; arriviamo che sono quasi le 18:00 e alle 19.00 chiude; così facciamo un giro veloce e ci sembra proprio bello tanto da farci decidere che domani ci torneremo con tutta calma. Ci spostiamo per la notte nella tranquilla area camper fuori dal paese.
Mercoledì 21 settembre
Ci svegliamo nella nebbia, ma nel mentre che facciamo colazione e le varie operazioni di carico e scarico del camper la nebbia si alza e finalmente oggi c’è il sole! Il paesino di Rain lo abbiamo visto dai finestrini del camper, ma essendo un po’ anonimo passiamo subito al pezzo forte: il giardino! Cercherò di spiegarmi: arrivi lì e sei davanti a una specie di vivaio barra centro commerciale, entri e a sinistra hai il fornaio con annesso salumiere dove ti puoi far farcire dei superbi panini, a destra il fruttivendolo poi il ristorante tavola calda dove ci sono degli immensi acquari con carpe e pesci rossi, più avanti un grande negozio dove vendono tutto per il giardino, oggettistica da arredo e non solo, articoli per animali e pesci di mille varietà e piante di ogni specie…. e poi a questo punto esci nel giardino e passando per un corridoio nel verde ti si spalanca il parco delle meraviglie: tra fenicotteri rosa nella loro oasi, laghetti cristallini dove nuotano le carpe Koi, immersi in giardini giapponesi e un infinità di angoli a tema tra fiori piante e corsi d’acqua con cascate e fontane a forma di carpa. Girato il giardino in lungo e in largo e poi di traverso ci facciamo fare un super panino dal fornaio e dal salumiere. Quando siamo ben pasciuti ci perdiamo all’interno del negozio dove comperiamo alcune piante ed un sacchetto da 50 bulbi di tulipani assortiti per soli 9€. Lasciamo questo posto bellissimo e ci dirigiamo a Shongau dove troviamo l’area camper più assurda mai incontrata: la sosta è vincolata all’allacciamento della corrente, se non ti allacci alla colonnina non ti da il biglietto per la sosta ma essendo tutte le prese occupate, non posso fare il biglietto e alla luce di ciò.. mi attacco!! mi girano un po’ e a questo punto per la notte ci fermiamo a Peiting. Prima di cena facciamo una passeggiata lungo il torrente ed un giro per il piccolo centro dove all’interno della chiesa di S.Michele ho conosciuto la perpetua che vedendomi fare foto mi ha accompagnato a vedere la chiesa dal balcone dei nobili e la statua della madonna del 1400 nascosta sopra la volta di una nicchia e nel mentre mi raccontava che veniva spesso in vacanza dalle nostre parti.
Giovedì 22 settembre
Ci svegliamo col rumore di decespugliatori; erano degli operai che facevano manutenzione del verde lungo il torrente alle 7:00 di mattino. Alla luce di tutto ciò decidiamo di alzarci e dopo fatto colazione accendiamo il camper con direzione castelli di Ludovico II. Arriviamo molto presto al parcheggio di Shwangau e visto che non potremo portarlo con noi prepariamo il camper per lasciare tranquillo Freddy. Alla biglietteria non c’è nessuno, forse siamo i primi e facciamo i biglietti. Facciamo a piedi il sentiero che porta dentro le mura del castello di Hohenschwangau e prima di entrare abbiamo anche un quarto d’ora per poter fare un giro nel cortile della fontana del cigno. Quando arriva il turno del nostro gruppo è il minuto preciso che c’era scritto sul biglietto! All’ingresso ci danno gli apparecchi per sentire le spiegazioni ognuno nella propria lingua, così che la guida ci accompagna per le magnifiche sale ed aziona in ogni stanza la spiegazione giusta! Che dire: il castello è molto bello e gli arredi sono tenuti maniacalmente: le sale affrescate, la stanza del cannocchiale dove Ludwig guardava la costruzione del suo castello e il clavicembalo dove suonava l’amico Wagner, tutto spettacolare ma per le troppe protezioni con cordoni e teche, forse i gruppi sono troppo numerosi e ci si sposta un po’ ostacolandosi a vicenda. Prima di andare all’altro castello abbiamo tutto il tempo per andare a farci un giro giù al lago e a mangiare un misero panino ma carissimo rispetto a quello di ieri che era il doppio più grande, il triplo farcito e per metà del prezzo… comunque sia siamo ai castelli di Ludvig II e ci mettiamo in conto anche la fregatura.
Abbiamo ancora tempo e prendiamo il bus navetta che ci porta al bivio dei sentieri del castello di Neuschwanstein e il ponte Marianebruke sopra la gola del torrente Pollat che facciamo per primo. Anche qui , anche se il ponte era a transito limitato c’era un mare di persone che a furia di gomitate si mettevano sul lato della vista al castello per farsi i selfie. Fatte anche le nostre foto ci incamminiamo per il sentiero panoramico che porta al castello ma essendo molto in anticipo sull’orario scritto nel biglietto e poiché per limitare l’affollamento nel cortile del castello ci lasciano entrare solamente un quarto d’ora prima dell’ingresso, andiamo al chiosco dei souvenir a prenderci un gelato.. mancano 15 minuti: fatto il giro dei due livelli del cortile interno arriva l’ora del nostro gruppo … meno 5, 4, 3, 2, 1, incredibile! Spaccato il secondo si apre il nostro tornello! Prese le audio guide inizia un viaggio nel tempo dove tra camere con passaggi segreti, la grotta e il giardino d’inverno si passa per la sala del trono per poi arrivare nel salone dei cavalieri che una volta era illuminato da seicento candele, cosa devo dire: uno spettacolo! i biglietti per vedere entrambi i castelli costano 36€ a testa, ma ne valgono ogni centesimo!
Adesso che abbiamo visto anche i castelli di Shwangau non ci resta che spostarci a Fussen, ultima tappa del nostro viaggio (forse). Siamo alla periferia di Fussen e quasi non ci si può muovere dal traffico, arriviamo alla prima area di sosta dei camper ed è al completo, proviamo le altre due, idem! torniamo indietro a vedere il parcheggio del centro e manco per niente ed anche Fussen la dobbiamo saltare. E adesso cosa facciamo? È giovedì e se oggi ci sono così tanti turisti in giro tu pensa domani che inizia il weekend, sarà un macello? Valutiamo di tornare indietro ma a vedere cosa? Poi in un momento di sconforto Emilia mi dice : “cosa ne pensi se ci mettiamo sulla via di casa?” Ad un certo punto quello che abbiamo voluto vedere lo abbiamo visto e se torniamo a casa un giorno prima non è una tragedia quindi mi metto al volante e guido fino ad entrare in Italia ed al primo autogrill nei pressi di Rio di Pusteria ci siamo fermati a cenare e dormire.
Venerdì 23 durante il viaggio di ritorno verso casa facciamo le nostre considerazioni.
Nonostante il meteo avverso siamo riusciti a sfruttare i momenti in cui non pioveva e le nostre passeggiate per i borghi le abbiamo fatte comunque;
La sorpresa grossa è stata il gasolio che in Germania per la prima volta nella storia costava più che in tutto il resto d’Europa (0,45€ più che da noi nel periodo in cui ci hanno sospeso le accise);
La cosa che ci ha lasciato un po’ di amaro in bocca è che tranne i posti simbolo della Romantische Strasse che erano belli come li ricordavamo, gli altri mi sembravano leggermente scesi di livello;
Ma la cosa che ci ha sconvolto davvero è che a fine Settembre era ancora pieno di turisti, tanto che ad Augsbur, a Wurtzburg, a Bad Mergentheim, a Shongau ed a Fussen non siamo riusciti a trovare un posto, non solo nelle aree camper, ma nemmeno in un parcheggio alternativo. Vuoi che sia perché la Strada Romantica è bellissima?