Appunti di viaggio in Terra Santa

PALESTINA Israele ai tempi di Gesù si divideva grosso modo in 4 zone: Galilea, comandata da Erode, Giudea, la zona delle alture del Golan appartenente alla Tetrarchia di Filippo e la Samaria. Siamo arrivati con l’aereo a Tel Aviv, nella zona della antica Cesarea. Una delle peculiarità dello stato di Israele è che esso si approvvigiona di...
Scritto da: Pierpaolo Lombardi
appunti di viaggio in terra santa
Partenza il: 10/05/2000
Ritorno il: 20/05/2000
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 1000 €
PALESTINA Israele ai tempi di Gesù si divideva grosso modo in 4 zone: Galilea, comandata da Erode, Giudea, la zona delle alture del Golan appartenente alla Tetrarchia di Filippo e la Samaria.

Siamo arrivati con l’aereo a Tel Aviv, nella zona della antica Cesarea.

Una delle peculiarità dello stato di Israele è che esso si approvvigiona di acqua unicamente dal fiume Giordano e dal lago di Tiberiade. Esso ha sviluppato perciò grandi opere di irrigazione dettate dalla necessità di trasformare una zona pressoché desertica, a parte alcune oasi e la zona del Giordano, in una luogo fertile e quindi abitabile. Purtroppo il lago di Tiberiade si sta pian piano asciugando perché il fabbisogno di acqua è molto elevato.

Ho imparato a risparmiare acqua in questo periodo perché in fin dei conti noi non ce ne rendiamo conto ma ne sprechiamo parecchia, anche solo per lavarci i denti ne buttiamo troppa. Per loro è quasi sacra, infatti è molto costosa. Inoltre ha un sapore particolare che non a tutti piace quindi lamentele su lamentele, particolare che ha caratterizzato tutto il viaggio; c’era gente che prendeva birra perché l’acqua era amara. Da parte mia ho cercato, nonostante il sapore amaro dell’acqua, di assaporare tutto di questa terra, per entrare a pieno nella vita e nelle usanze della gente, e come potevo se non facevo mio anche il gusto della fonte di vita maggiormente apprezzata in questo posto desertico? Una delle prime tappe, a parte il Giordano dove abbiamo rinnovato il nostro battesimo, è stato una chiesa ortodossa a Kfar, la antica Cana, luogo delle famose nozze.

Qui parecchie chiese sono gestite da ortodossi che si contendono con i cattolici i posti più sacri. Nonostante questo i musulmani hanno come per dispetto costruito le loro moschee con i minareti quasi a ridosso delle chiese e quindi capita sovente di trovarsi durante la messa ad ascoltare anche il canto del muezzin.

Le chiese ortodosse sono caratterizzate dall’avere una spessa parete in legno molto ben decorata che separa la gente dalla zona in cui è custodita l’ostia e dietro questa è celebrata l’eucaristia, secondo loro funzione troppo solenne per essere visibile ai partecipanti. Il contatto con le persone avviene solo durante la Liturgia della Parola.

MONTE DELLE BEATITUDINI Questa tappa mi ha fatto molto riflettere: “Beati i poveri in spirito”, cioè coloro che sono semplici e non si creano troppe complicazioni, coloro che sorridono alla vita e la vivono senza troppi pensieri perché alla fine è più il tempo che perdiamo fasciandoci la testa per sciocchezze che per risolvere veramente i problemi reali che ci troviamo davanti.

Tutto questo l’ho provato anche lavorando all’ ANFFAS, il contatto con quelle persone mi ha cambiato e mi faceva vedere con un’altra luce le faccende di tutti i giorni, senza essere menefreghista, ma solo dando alle cose la giusta importanza. Credo che debba essere così. La vicenda delle beatitudini mi ha sempre colpito e il fatto di trovarmi in questo posto mi ha come acquietato e mi ha fatto entrare in me.

Ho pensato ad alcune persone del mio passato La visita continua e io pian piano mi innamoro di questa terra. Il clima è una cosa seducente, fa veramente caldo ma il vento fresco del mare lo rende gradito. Gli occhi sono rilassati guardando il giallo tiepido del deserto e il verde dei campi; allo stesso tempo però sono enormemente stimolati dalla varietà di fiori che impazziscono nei giardini.

Che dire poi dell’odore dell’aria impregnato di sale, di profumo di frutta e fiori, aromatizzato dagli incensi, dalle candele che hanno ormai lasciato un segno nella terra stessa.

La santità poi è una cura per l’anima. Ci si sente a casa anche solo camminando per strada, anche solo fermandosi su una panchina ad osservare la gente che passa.

Purtroppo però c’è anche il rovescio della medaglia.

Il discorso delle religioni e delle razze non è molto semplice.

Quello che racconto ora è un riassunto molto stilizzato della storia. Gli ebrei sono arrivati in questa terra con Abramo scacciando le popolazioni autoctone; sono poi scappati in Egitto a causa della famosa carestia e da qui sono tornati nella Terra Promessa con Mosè.

Anche qui terribili guerre per riprendersi una terra che, scusate il sacrilegio, non era più loro. Ci sono rimasti fino alla deportazione a Babilonia. Sono poi tornati grazie alla misericordia di Ciro che li ha lasciati andare a casa. Ci sono poi rimasti fino alla diaspora dopo la distruzione del Tempio. Da allora si sono sparsi in tutto il mondo. Sono tornati grosso modo negli anni sessanta ricchi e potenti e cosa hanno trovato? Tribù di poveri musulmani, giordani, egiziani ecc. Che logicamente non è che sono restati fuori dai confini della Terra Santa perché Dio l’aveva promessa agli israeliti!! Questi nomadi logicamente ne hanno preso possesso e così gli ebrei in quattro e quattr’otto, spalleggiati dagli americani e dai loro denari si sono ripresi la terra e hanno Creato lo Stato d’Israele.

Ora cominciano le rappresaglie di chi aveva costruito una casa in 1900 anni e logicamente da lì non si voleva muovere.

E via col dire che i musulmani sono terroristi. Comunque gli ebrei non sono da meno visto e considerato che in genere nelle manifestazioni i palestinesi sono armati di sassi mentre i soldati israeliani hanno una buona scorta di mitragliatrici e idranti e lacrimogeni.

Ora si crea l’OLP che rivendica giustamente la terra e Gerusalemme, città sacra anche per i musulmani.

Ottengono la striscia di Gaza sul Mediterraneo e pian piano piccole terre all’interno dello stato di Israele. Immaginate una terra con poche macchie separate fra loro di un altro colore che non sono altro che il mitico stato palestinese.

Il passaggio tra le varie frontiere colpisce, lascia di stucco! Ma dimenticavo, i territori palestinesi sono di due tipi che chiameremo A e B. Nella zona di tipo A abbiamo terra palestinese ma parzialmente controllata dall’esercito israeliano, ed è qui dove avvengono i maggiori scontri. Nella zona di tipo B invece c’è la completa autonomia. Insomma chiamatelo stato, piccole riserve, tre o quattro in cui spazzare dei palestinesi convinti della loro causa.

Naturalmente nello Stato d’Israele ci sono comunque musulmani ma non sono palestinesi…È chiaro! Dicevo quindi siamo passati per andare a visitare il pozzo di Giacobbe dove secondo il Vangelo Gesù ricevette da bere dalla Samaritana. E’ una zona di tipo A.

Si passa innanzitutto per la frontiera ebrea e poi per quella palestinese. Il distacco è incredibile, prima tutto bello pulito, decorato, organizzato, poi sporcizia, gente che lavora in condizioni pessime, disordine, povertà immensa.

E’ quasi commovente ma è impossibile provare ripugnanza pensando al perché di questa situazione…Lo stato palestinese è giovane, non ancora organizzato e soprattutto povero, molto povero, disperatamente povero, e logicamente non appoggiato politicamente dall’ America…Anche se in apparenza…

Certo, c’è da spezzare una lancia in favore di Israele, in quanto ha portato almeno un po’ di civiltà nei territori palestinesi prima che questi fossero indipendenti.

Passando dal deserto di Giuda, principalmente roccioso si vedono beduini.

Essi si accampano sempre vicino ad un pozzo logicamente. Vivono allevando capre; le donne tessono e svolgono le faccende nella tenda mentre gli uomini pascolano le capre. Si sposano tra cugini.

MASADA La fortezza di Masada, all’inizio era stata costruita come roccaforte perché era in una zona strategica. Poi è stata usata dagli zeloti come ultimo rifugio per combattere i romani.

Questi li hanno assediati per lungo tempo.

Gli zeloti erano ebrei e nell’arrivare a Masada hanno visto tutto il fasto lasciato da Erode nella sua fortezza; hanno quindi deturpato i mosaici e gli arricchimenti del potere per poter dare spazio alla loro austerità.

Quando per loro non c’è stato più niente da fare e hanno capito che dovevano arrendersi questi hanno estratto fra loro 9 persone su 800 per uccidere tutti gli altri. Tra questi otto terminato il “lavoro” hanno poi estratto una perspna che ha dovuto uccidere i sette e che poi a sua volta si è suicidato.

Morirono tutti pur di non accettare la schiavitù romana.

JERICHO A Jericho ci sono i resti della città più antica del mondo.

Interessante è una torre risalente a 6000 anni fa secondo gli scavi ma 6000 anni fa non esisteva una cultura capace di riuscire in un impresa del genere, infatti la torre è immensa e perfetta e costruita in mattoni cotti mentre negli strati superiori ci sono i resti della città in mattoni crudi, è impossibile perché prima sono stati scoperti i mattoni crudi che quindi dovevano essere negli strati più profondi.

I resti della Jericho biblica non sono ricuperabili a causa delle alluvioni che scendevano dalle montagne alle spalle di Jericho.

La chiesa dell’ascensione è stata trasformata in moschea perché anche i musulmani credono nell’ascensione di Gesù, detto ISSA Getsemani, in ebraico Get Sheman, frantoio.

Il Pellicano è il simbolo di Gesù che come questo uccello porta la carne ai figli. Esso si trova nel cenacolo che però da vecchia chiesa bizantina che era è stata trasformata in Moschea perché sotto di esso si dice si trovi la tomba di Davide e quindi non può essere una chiesa. Accanto allora è stata costruita una chiesa detta Cenacolino.

Il Sepolcro lascia un’impressione strana… È incredibile vedere quanta gente si accinge ad onorare il luogo in cui è morto Gesù, però si rischia di attaccarsi troppo al posto, alla pietra stessa come fanno gli Ortodossi. L’interno è sicuramente carico di ricordi e di emozioni e non si può restare indifferenti però alcune cose, alcuni atteggiamenti lasciano l’amaro in bocca.

Il Muro del pianto è la parte di Tempio ancora in piedi che si trovava più vicino al Sancta Sanctorum. C’è da chiedersi il perché gli ebrei, essendo così attaccati all’Arca dell’Alleanza se la siano lasciata sfuggire e non sappiano più che fine ha fatto.

Il monte Moria è il luogo scelto per costruire il tempio. Sulle mura esterne si affacciava il Sacerdote con il Shafar, il corno e lo suonava per indicare l’inizio del sabato.

Sulla spianata del tempio succ. Sono state costruite la Moschea di El Aqsa e la Moschea della Roccia, dentro la quale c’è il Pozzo delle Anime, il luogo da cui Maometto è stato assunto in cielo. Prima delle Moschee c’è il Sebil, una fontana con pitali dove ci si lava i piedi e le altre parti del corpo impure prima di entrare in moschea. All’ interno della moschea della Roccia c’è un unico tappeto cucito d’un pezzo C’è una chiesetta detta chiesa di S. Anna, non distrutta dai musulmani e con un’acustica particolare, molto profonda infatti è preferita dalle corali e il Saladino non la distrusse per questo, proclamandosi poi inventore della chiesa stessa.

Il Litostroto era in pratica una parte della strada romana fatta a zigrinature in modo da non far scivolare gli zoccoli dei cavalli.

La Chiesa di S. Caterina è particolare perché sotto di essa c’è la grotta nella quale secondo la tradizione S. Girolamo ha tradotto la Bibbia.



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