4 giorni per il Carnevale di Venezia
Giorno 1 – passeggiando tra i canali
Siamo partiti con easyjet con volo economico per 3 persone, siamo arrivati con 10 minuti di anticipo all’aeroporto Marco Polo, atterrati alle ore 9.20. Appena giunti ci siamo recati all’ufficio preposto per l’acquisto biglietti bus, 45 euro 2 adulti ed un bambino andata e ritorno. Il bus parte dall’uscita dell’aeroporto ed arriva alla stazione di piazza Roma, qui abbiamo deciso di raggiungere a piedi il nostro albergo, vicino piazza San Marco. Quindi superato il ponte della Costituzione di Calatrava, grande delusione di ponte, durante il tragitto abbiamo iniziato subito ad addentrarci tra i vicoli di Venezia, tra negozi di maschere e pasticcerie con frittelle varie, ovviamente io mi sono fatta prendere per la gola, ma appena uscita dalla pasticceria un gabbiano mi ha subito rubato la frittella mentre la stavo addentando. Per cui piccolo consiglio: almeno in zona Cannaregio, mangiate in pasticceria e poi uscite!
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Passeggiando da piazzale Roma al nostro albergo (Alloggi Andreina alla Scala), abbiamo incontrato sia la bellissima chiesa di Santa Maria di Nazareth dove i frati producono l’acqua di Melissa sia la chiesa di San Geremia dove si trovano i resti mortali di Santa Lucia. La passeggiata è di circa 2 km ma tra ponticelli, umidità e valigie è stata alquanto stancante.
Il nostro albergo, Alloggi Andreina alla Scala, si trova accanto al Palazzo Contarini del Bovolo (punto turistico), la nostra camera era una tripla, con bagno interno e senza tv, 100 euro a notte + 2,5 euro di tassa di soggiorno ad adulto per notte. Ricordate che la tassa non deve essere pagata per i bambini.
Una volta acclimatati ci siamo diretti, nonostante la pioggia, verso piazza San Marco, semivuota e silenziosa, e siamo arrivati fino a Riva Sette Martiri dove purtroppo il piccolo luna park era chiuso causa pioggia; sulla via del ritorno ci siamo fermati alla biglietteria di San Zaccaria per acquistare i biglietti per le navette che portano alle isole di Murano, Burano e Torcello (50 euro per 3 persone per una giornata). L’umidità è notevole ed anche se siamo abituati a camminare tanto la stanchezza nelle ossa è notevole. Ci fermiamo poi ad un Despar poco distante per comprare acqua e qualcosa per la colazione e ci chiudiamo in albergo per riscaldarci e dormire.
Giorno 2 – Murano, Burano e Torcello
Murano
Il 2 febbraio raggiungiamo San Zaccaria per salire sulla prima navetta, direzione Murano, qui avevamo un appuntamento alle ore 11 alla Fornace Gino Mazzuccato, prenotato sul sito di Venezia (prenotando si accede gratuitamente e si ha diritto al 10% di sconto su quanto si acquista nella fabbrica). La dimostrazione è stata particolare, permettono ai bambini di provare a soffiare in un tubo di acciaio dove nella parte finale si trova il vetro riscaldato nella fornace, poi un maestro si adopera nella dimostrazione, nel nostro caso ha creato in pochi minuti un vaso ed un cavallino. Che meraviglia! Dopo gli acquisti nella fabbrica abbiamo dedicato un paio di ore all’isola di Murano e così uno dopo l’altro si sono succeduti (non in quest’ordine) la chiesa di San Pietro Martire, il faro, la splendida cometa di vetro, la chiesa di Santa Maria degli Angeli e lo splendido Duomo.
Burano
Dopo un dolcino presso un forno locale, abbiamo ripreso una navetta (passano ogni 20 minuti circa) che ci ha portato alla radiosa e colorata isola di Burano. Qui abbiamo incontrato 2 carabinieri ai quali abbiamo chiesto una foto con nostro figlio di 8 anni, anche lui in divisa… ma di carnevale. Burano è splendida e mi è rimasta nel cuore, non è solo merletti ma anche sorrisi, canali, ponti e la simpatia delle ragazze del Bar Sport con ottimi prezzi e la loro ottima cioccolata calda che ci ha ben riscaldati.
Torcello
Ripresa la navetta, anche se stanchi siamo partiti per Torcello, cupa, triste, solitaria, questa l’impressione che ha dato a me, anche perché su tutta l’isola non abbiamo incontrato nessuno ed eravamo solo noi, proprio per questo motivo a mio figlio è piaciuta molto perché ha potuto condividere la sua famiglia in un’isola che ha sentito tutta sua. Arrivati alla chiesa, trovata chiusa, così come i ristoranti, siamo tornati indietro e preso almeno 2 navette per tornare a Venezia San Marco.
Giorno 3 – Il carnevale a Piazza San Marco
Il terzo giorno è iniziato con una bella pioggia insistente, sono scesa da sola diretta verso il nulla, perdendomi tra i vicoli di questa misteriosa città, incontrando chiese, ponti, colli, campi, arrivata ad una pasticceria ho acquistato qualcosa per tutti e sono tornata in camera sollecitando marito e figlio a muoversi. Sotto la pioggia siamo arrivati a piazza San Marco dove abbiamo scoperto che causa pioggia gli eventi sono stati sospesi e spostati al pomeriggio.
Poche erano le maschere in giro per la piazza e così abbiamo deciso di dedicarci alla visita della splendida Basilica di San Marco, per quanto l’avessimo già vista anni fa, ed una volta usciti, superando il Ponte di Rialto, ci siamo diretti verso la Basilica dei Frari, dove si trovano il Mausoleo di Tiziano e la tomba di Canova e tante altre statue splendide. La Basilica è a pagamento, ma ne vale la pena. Nei dintorni una serie di negozietti di vetro di Murano, attenti alle imitazioni. Camminando con l’obiettivo di raggiungere la panetteria Giovanni Volpe, abbiamo esplorato la zona di Cannaregio, a tratti fatiscente, ma è normale vista l’acqua dei canali. Cannaregio ha un fascino particolare e sicuramente è da non perdere. Fattasi una certa ora siamo tornati verso piazza San Marco, passando per Campo dei Tedeschi e guidati dal navigatore del cellulare, che talvolta ha provato a farci cadere nell’acqua…
Alle 15 la folla a piazza San Marco era notevole, la pioggia finita ed i presentatori erano carichi di parole mentre aspettavamo le splendide 12 Marie, arrivate a seguito di un lungo corteo di sbandieratori, arcieri, tamburi, intanto la piazza era sempre più gremita di maschere e le foto fatte a molte di esse sono risultate spettacolari. Avevo sempre visto foto di maschere veneziane ma non pensavo di riuscire a farne di belle con una tale semplicità lo si deve solo alla disponibilità delle maschere ed alla loro capacità di mettersi in posa. Il tempo trascorre sempre in fretta quando ti diverti e siccome il freddo iniziava a farsi sentire, siamo andati in una vicina Coop per panini ed affettati e ci siamo ritirati in camera.
Giorno 4 – Domenica di Carnevale
La domenica i controlli erano serrati, c’erano le transenne, i militari, i metal detector, i controlli nelle borse, comunque la fila era scorrevole e l’accesso in piazza San Marco è stato veloce. Al volo dell’Angelo abbiamo preferito la Messa liturgica in basilica ed all’uscita, visto lo splendido sole che ci riscaldava, ci siamo dedicati a tante altre fotografie e corse verso le maschere più belle. Ci siamo poi fermati da Giovanni Camuffo in Via Calle delle Acque, che consiglio notevolmente per l’acquisto di prodotti in vetro di Murano originale, tra l’altro il proprietario mentre parlava con noi ha creato una serie di ciondoli magnifici.
Riprese le valigie questa volta i 2 km di ritorno, visto il sovraffollamento di turisti, ce li siamo fatti con la navetta (22,50 euro per 3 persone), siamo arrivati a piazza Roma dove abbiamo preso il pullman per l’aeroporto.
Venezia non è più cara come una volta, rispetto ad anni fa sono aumentati i fastfood ed i takeaway, è più facile trovare i supermercati nascosti grazie al navigatore del cellulare, sicuramente il tasto dolente economicamente è rappresentato dai mezzi di trasporto.