Non siamo in Giappone, ma molto più vicino di quanto pensi: anche in Italia c’è l’isola dei gatti
È famosa come l’isola italiana dei gatti: Malamocco è un quartiere del comune di Venezia, un’isoletta situata nella parte meridionale dell’isola del Lido, uno degli insediamenti più antichi della Laguna che si trova proprio sulla lingua di terra che la divide dal mare Adriatico. Ma perché è considerata un paradiso per i gatti e i gattofili?
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Il legame speciale di Venezia e dei veneziani con i gatti
Il legame dei veneziani con i gatti è storico. Da secoli li amano e rispettano. Infatti, la presenza dei felini e il loro odore nei campi ha sempre contribuito a tenere lontani i ratti dalle navi mercantili, dalle case e dai magazzini. La presenza dei gatti era quindi fondamentale per proteggere i preziosi carichi di spezie, tessuti e altri beni commerciali dagli attacchi dei roditori.
Non solo: si credeva che portassero fortuna e protezione, e quindi molte famiglie veneziane tenevano i gatti nelle proprie case e negozi. Anche Palazzo Ducale, uno dei principali simboli di Venezia, aveva una colonia di gatti residenti che erano liberi di vagare nei giardini e all’interno del palazzo, contribuendo a controllare la presenza di roditori!
Il gatto, arrivato in laguna dall’Oriente, era quindi considerato un animale di pubblica utilità e in quanto tale è sempre stato rispettato e curato con amore.
Malamocco e il suo gattile, un’oasi di salvezza per i felini
In questa località suggestiva di Venezia, nel 1999 l’Amministrazione Comunale ha realizzato una struttura ad uso di gattile, la cui gestione è affidata all’Associazione Dingo. In un’area di 2.500 mq, a ridosso del Cimitero di Malamocco, arrivano ospiti provenienti da tutto il territorio comunale e dall’intero distretto sanitario di competenza ASL 3 Serenissima: fenili segnalati dai cittadini, malati o affetti da patologie invalidanti, cucciolate senza una famiglia e gatti affidati da persone che non possono più accudirli per diverse ragioni presso le loro abitazioni.
L’obiettivo è quello di creare un luogo di transito temporaneo per gatti vaganti sfortunati in cerca di amore o che possono rientrare nelle colonie di origine.
Cosa vedere a Malamocco?
Il nome sembra che derivi da “Malamocco”, il Medoacus Maior, ovvero l’attuale fiume Brenta, da cui Metamauco. Questa località è legata a una leggenda suggestiva: racconta che l’antica Metamauco, più vicina al mare rispetto all’attuale, venne distrutta da un maremoto intorno al 1110 e che oggi, nei giorni in cui le acque sono più calme, è possibile scorgere le sue rovine sommerse, a cui si impigliano le reti dei pescatori.
Il borgo nuovo di Malamocco oggi è un angolo suggestivo di Venezia nel quale è possibile visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta, all’interno della quale sono conservate la statua della Madonna di Marina e un Cristo proveniente da Poveglia.
Interessante il Palazzo del Podestà, il quale governò Venezia fino alla caduta della Repubblica. L’edificio del XV secolo affaccia sul campo della Chiesa e intorno ad esso sono stati effettuati degli scavi che hanno rinvenuto reperti archeologici che raccontano la lunghissima storia del borgo.