4 giorni a Palermo e dintorni con 175 euro: ecco come organizzare un weekend lungo (ed economico) in Sicilia

Nei quattro giorni passati a Palermo abbiamo visitato a fondo la città, spostandoci poi a Monreale e Segesta
Scritto da: luxocchio
4 giorni a palermo e dintorni con 175 euro: ecco come organizzare un weekend lungo (ed economico) in sicilia

Siamo partiti per una vacanza di 4 giorni a Palermo. Partenza il 17 febbraio con rientro il 20 febbraio 2023 con volo Ryanair da Bergamo. Spostamento in città con autobus. Pernotto in B&B in città per 3gg ed ultimo giorno presa auto a noleggio per visitare i dintorni, inclusi Monreale, Mondello e Segesta. Il tutto compreso voli (25 euro a tratta), bus per Palermo (6 euro), pernottamento (circa 60 euro a notte, totale 2 persone circa 180 euro), autonoleggio 1 giorno (34 euro) per un totale di 175 euro a persona. 

Cosa vedere in 4 giorni a Palermo 

Alcuni dei monumenti visitati nei 3 giorni passati in città sono stati il Teatro Politeama, con architettura neoclassica, realizzato tra il 1867 e il 1874. Nato inizialmente come anfiteatro, per la rappresentazione di spettacoli all’aperto, oggi è la sede dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. L’ingresso è caratterizzato da un monumentale arco trionfale, sormontato da una quadriga che rappresenta il “Trionfo di Apollo ed Euterpe. Ai lati della quadriga ci sono le statue di due cavalli. A fianco dell’arco trionfale si sviluppa il corpo semicircolare dell’edificio con due ordini di colonnati: uno in stile dorico e uno in stile ionico. Le pareti esterne presentano delle ricche decorazioni in stile pompeiano che riprendono il tema dei giochi olimpici e delle corse a cavallo.  

Il Teatro Massimo di Palermo fu inaugurato il 16 maggio 1897 con il Falstaff di Giuseppe Verdi. Con i suoi 7730 metri quadrati di area era il terzo più grande d’Europa, dietro solo ai teatri dell’Opera di Parigi e Vienna. 

La Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, molto bella, è uno dei più insigni edifici medievali di Palermo e uno dei monumenti simbolo della città, fu costruita in epoca normanna, tra il 1130 e il 1148, sotto il regno di Ruggero II, ma radicalmente restaurata nel 1882. Il modulo costruttivo interno della chiesa è dato da una struttura cubica sormontata da una cupola. L’accostamento del quadrato rappresenta la terra, il cerchio rappresenta il cielo. 

La Cappella Palatina è semplicemente stupenda. Ubicata al primo piano del Palazzo dei Normanni fu realizzata tra il 1130 ed il 1132 ai tempi del regno di Ruggero, come cappella del Palazzo Reale. Ha tre navate separate da 10 colonne, 5 per lato, di granito egiziano. Il pavimento è di mosaico. Soffitto è a stalattiti, con pitture di stile islamico. I mosaici bizantini sono formati da due lastre di vetro, tra le quali si trova uno strato sottilissimo di oro. Cristo Pantocrator cioè Signore del Creato che ci benedice alla greca con la mano sinistra mentre con la destra tiene il libro della Bibbia in cui è scritto in greco e in latino: “Io sono la luce del mondo, chi segue me non camminerà nelle tenebre ma avrà la luce della vita”. Ingresso Appartamenti Reali, Cappella Palatina, Mostra, Mura Puniche e Giardini Reali. Intero € 14,5. Da lunedì a sabato 8.30 – 16.30. Domenica 8.30-12.30. 

Il Palazzo Reale o dei Normanni è la più antica residenza Reale d’Europa. Oggi il Palazzo svolge un’importante funzione direttiva, essendo sede dell’Assemblea Regionale Siciliana. 

Nella Cattedrale ci sono le tombe di Enrico VI di Hohenstaufen dell’imperatrice Costanza d’Altavilla, imperatrice Costanza d’Aragona, Federico II, tutto in porfido rosso appoggiato su un basamento formato da due coppie di leoni che sostengono l’urna. Dietro la tomba di Federico si trova il sarcofago di Ruggero II, primo re di Sicilia. Da lunedì a sabato 7.00 – 19.00, Ingresso libero (a pagamento l’area monumentale) 

La chiesa di San Giuseppe dei Teatini fu costruita tra il 1612 e il 1645. Danneggiata dai bombardamenti del 1943, la chiesa è stata restaurata e riaperta nel 1966. La facciata principale fu ultimata solo nel 1844 in stile neoclassico; nella nicchia sopra il portale è la statua del Santo titolare; sotto è posto lo stemma dei Falegnami che qui avevano la loro chiesetta intitolata a Sant’Elia. L’interno è grandioso, ripartito in tre navate da altissime colonne monolitiche, ha profondo presbiterio con abside semicircolare. Aperta 9.30-12 ingresso libero ma in realtà c’erano persone che chiedevano un biglietto all’ingresso di 3 euro. 

Le facciate che formano la piazza dei Quattro canti, durante le ore del giorno, risultano sempre illuminate almeno da un lato, ed è per questo che sono anche conosciute con il nome di “Teatro del Sole”. Su ciascuna facciata si trova una  fontana che rappresenta uno dei 4 fiumi (Oreto-Kemonia, Pannaria, Papireto); salendo verso l’alto si trovano statue che rappresentano le stagioni, poi i re e statue delle Sante (Agata, Ninfa, Oliva, Cristina). 

Una piazza molto bella è la Piazza Pretoria, dove c’è presente una fontana che ha impianto ellittico con vasche concentriche, disposte su tre livelli. Le quattro vasche del primo livello rappresentano i fiumi palermitani: Oreto, Papireto, Gabriele e Maredolce; nella cancellata di recinzione sono riprodotti i volti del Genio di Palermo, Santa Rosalia e l’Aquila pretoria. Le statue rappresentano divinità mitologiche, mostri, animali, delfini, arpie e sirene. E’ detta “Piazza della Vergogne” per via delle statue nude. 

La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio fu edificata nel 1143 da Giorgio di Antiochia, ammiraglio di re Ruggero II. Nel XV secolo fu concessa al vicino convento delle suore benedettine, fondato nel 1194 da Goffredo ed Eloisa Martorana; da allora la chiesa venne detta, anche “Martorana”. Di notevole interesse sono i mosaici bizantini che ricoprono parte dell’interno e gli affreschi settecenteschi del sottocoro.Il culmine è naturalmente la cupola che ha al centro il Pantocratore a figura intera, seduto sul trono, benedicente-annunciante con la destra, mentre regge il Vangelo con la sinistra, appoggiando i piedi sulla Terra sotto forma di sgabello. Dalle 8.30-13    15.30-19 Ingresso 3 euro. A noi è piaciuta tantissimo. 

Nella chiesa di San Domenico abbiamo fatto un doveroso omaggio alla Tomba di Falcone che si trova sul lato destro dall’entrata verso l’altare. La chiesa, dal 1853, è divenuta il Pantheon della città, dove illustri artisti, letterati, politici siciliani vi sono sepolti. Ore 9.30-13 e 15,30-18, ingresso libero 

Abbiamo fatto anche una passeggiata un po’ lunga per raggiungere la Zisa. Il palazzo, iniziato durante il regno di Guglielmo I ed ultimato da Guglielmo II intorno al 1167, fu la residenza estiva preferita dai re e dalla sua corte. Il suo nome deriva dall’arabo “al-Aziz”, ovvero “splendido”. Esternamente si presenta come un blocco suddiviso in tre ordini orizzontali corrispondenti ai tre piani. Sulla facciata principale si apre “Sala della fontana”, di ispirazione tipicamente islamica; sull’arco di ingresso, invece, è stato collocato un affresco barocco detto “diavoli della Zisa”, ovvero una serie di figure che secondo la tradizione è impossibile contare per la loro disposizione in senso rotatorio. Il pavimento della sala è attraversato da una canaletta che forma due vasche, quadrate all’esterno e ottagonali all’interno, in cui scorreva l’acqua versata dalla fontana, posta sulla parete di fondo. Giardino gratis- dalle 9.00 alle 13.30Villa 6 euro – Bus: dalla Stazione Centrale di Palermo linea 101 fino a Piazza Politeama, da lì proseguire con la linea 106 fino a Piazza Principe di Camporeale. 

Una visita meritano anche le Catacombe dei Cappuccini. Qui sono collocati oltre 2000 resti imbalsamati uno dei luoghi più impressionanti da visitare al mondo. Uno spettacolo macabro che mette in evidenza gli usi, i costumi e le tradizioni della società cittadina palermitana che visse dal XVII al XIX secolo. 

Cosa vedere nei dintorni di Palermo

L’ultimo giorno abbiamo noleggiato l’auto per visitare i dintorni di Palermo. Ritiro alla stazione ferroviaria e consegna serale all’aeroporto. 

Monreale

Prima visita a Monreale. Il duomo è uno dei più importanti edifici normanni, fondato da Re Guglielmo II nel 1172. Al suo interno si può ammirare un ciclo musivo che rappresenta il trionfo del cristianesimo e che ricopre interamente le pareti e l’abside del Duomo. La decorazione musiva si estende per 6.340 metri quadrati, ed è la più vasta d’Italia. Il prezioso organo custodito all’interno del Duomo di Monreale si compone di ben 10.000 canne. Apertura dalle 8.30 alle ore 12.45 e dalle ore 14.00 alle ore 17.00;la visita alla chiesa è gratis. 

Segesta

Ci siamo spostati poi a Segesta. Per raggiungere il teatro c’è una strada di 1,5 km in salita, ma vi é la possibilità di andare con la navetta ogni mezz’ora. Il Tempio di Segesta, V secolo a.C., nominato Tempio Grande, è stato costruito nel V secolo a.C. durante l’alleanza con Atene, e si trova su una collinetta ai piedi del Monte Barbaro, a 400 metri di altezza. Si pensa che qui si celebrassero dei culti all’aperto e, secondo gli storici, non è mai stato completato. Mancano infatti sia il tetto di copertura che la cella. Intero 6 euro senza navetta- Intero + navetta 8 euro. 

Mondello

Infine passeggiata in spiaggia a Mondello: anche se non è ancora tempo di bagni lo spettacolo è notevole e rigenerante prima di tornare all’aeroporto e tornare a casa 

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