È una delle capitali più economiche d’Europa, ma ha molte ricchezze da scoprire: cosa vedere a Sofia in 3 giorni

La domanda sorge spontanea: cosa vedere a Sofia in 3 giorni? La capitale bulgara è una destinazione sottovalutata, che in realtà nasconde alcuni gioielli architettonici, tutti a misura d’uomo. Il centro si gira a piedi in circa 3 ore, quindi è comodo prendere un hotel che sia nei dintorni della cattedrale di Santa Domenica, dalla quale tutto si raggiunge a piedi in 5 minuti. Qui c’è anche la metropolitana Serdica, che incrocia 3 linee metropolitane: la gialla che arriva all’aeroporto, la blu per il ponte dei leoni e la rossa per la cattedrale Nievski e il centro della movida. A Sofia potete concedervi il lusso di dormire all’hotel Balik palace in una suite di fronte alla basilica per 100€ la doppia a notte e di cenare con 20€, mangiando agnello che digerirete probabilmente in una settimana.
Indice dei contenuti
Diario di viaggio a Sofia
Giorno 1: tour a piedi della città
Arrivate nel primo pomeriggio, abbiamo deciso di vedere subito le principali attrazioni. Ecco il tour da fare che impiega un pomeriggio:
- Moschea Banya Bashi (molti bagni in bulgaro), è una moschea in cui non è possibile entrare, ma molto carina all’asterno
- Mercato centrale dall’altra parte della strada
- Statua di Santa Sofia: sopra un piedistallo di 16 metri, al posto della statua di Lenin, nel 2000 è stata eretta la statua in bronzo in onore alla Santa patrona del paese con i simboli del potere ( la corona, della fama (alloro) e della saggezza ( gufo)
- Resti della città romana di Serdica: scoperti nel 2005, risalgono al terzo secolo dopo cristo
- Cattedrale di Santa Domenica: un gioiello, una delle chiese più antiche, con interni decorati fittamente, dove nel 1925 ci fu un attentato che uccise più di 100 persone
- Rotonda di San Giorgio: mi aspettavo una rotonda stradale, abbiamo trovato una chiesa circolare di 10 metri, risalente al X secolo dc, con affreschi ben conservati su più strati
- Il triangolo del potere: giusto dietro la rotonda ci sono il palazzo presidenziale e il parlamento che sono disposti a triangolo e formano una piazza così detta
- Chiesa russa di San Nicola: costruita per la comunità russa e il personale dell’ambasciata, è famosa per le sue 5 cupole d’oro. L’interno è tipico di una chiesa russa, con separè dorato per dividere i celebranti dai fedeli
- Cattedrale Aleksandar Nevski: il punto focale della città, è una cattedrale monumentale di inizio 900, in cui possono entrare fino a 5000 persone, con lampadari importanti, marmi italiani e stile neoclassico: ha tutta la maestosità che la cattedrale di una città merita.
- Chiesa Sveta Sofia: unica chiesa paleocristiana di Sofia, con rovine romane nel sottosuolo ( biglietto 8 lleva, ultima entrata alle 5). Considerate almeno 30 minuti
- Spritz bar: a cinque minuti a piedi, questo piccolo locale offre spritz a regola d’arte per un aperitivo perfetto
Cena: Restaurant Hadjidraganovite Kashti. Locale tipo bulgaro, con pentolaccia al posto dei lampadari e musica bulgara dal vivo. Dispone di menu in inglese anche se quello che aiuta di più è il volantino con le foto dei piatti 🙂
Giorno 2: Monastero di Rila e chiesa di Bojana
Per il tour a Rila ci sono numerosi tour giornalieri prenotabili comodamente anche dall’Italia, come il tour del Monastero di Rila e della Chiesa di Bojana prenotabile su Civitatis.com a 25 euro, che include il trasporto in autobus, biglietto per il monastero e guida/audioguida in italiano.
Questo è uno dei pochi posti dove è necessario il contante, altrimenti si paga ovunque con carta, anche la metro. Il monastero di Rila vale veramente il viaggio: immerso nelle montagne ha un’architettura unica, legata al rinascimento bulgaro. All’interno si trova una icona con reliquie dei santi e degli apostoli del 1200 nonché le reliquie di San Giovanni di Rila, dai bulgari detto Johan o Ivan. La sosta è di circa 3 ore che sono sufficienti per la visita e per fare una sosta al famoso panificio esterno del 1866 che sforna ciambelle come se non ci fosse un domani ( 1 lleva). Se volete pranzare c’è anche un ristorante. All’interno del monastero vendono l’acqua ad 1 lleva.l, fuori a 3.
Anche la chiesa di Bojana è un gioiellino con affreschi del X secolo. Qui è possibile trovare il dipinto di Sabta Domenica che ti segue con lo sguardo… un’antenata della Gioconda. Chissà se Leonardo è stato qui. Ingresso 12 lleva, con entrata di gruppi di massimo 10 persone.
Per cena non abbiamo prenotato ed essendo sabato abbiamo faticato a trovare posto perché i locali non fanno doppio turno e le cucine chiudono alle 10.
Giorno 3: centro storico e shopping
Giornata dedicata allo shopping, per cui andiamo a visitare il mercato delle donne e poi ci dirigiamo al mercato delle arti di fronte la cattedrale di Alexander Nevski. Passiamo poi davanti al teatro per raggiungere Vitosha street, tralasciando i vari musei a disposizione (oggi giornata scialla). Pranziamo da Moma restaurant, top per qualità e stile e poi passiamo le ultime ore a caccia di dolcetti e rakia (liquore tipico) da riportare.
In poche parole Sofia ci è piaciuta: l’abbiamo trovata sicura, economica, pulita e con un’architettura particolare. Il passato comunista sembra dimenticato e la città è in rapida crescita, mentre nel 2026 è prevista anche l’introduzione dell’euro.
Consigli su Sofia
Non prelevate troppo contante visto che servirà solo per bancarelle, taxi e il fornaio di Rila. Tutto il resto si paga con la carta. I taxi sono molto economici, la metro è puntuale ( 4 linee di cui una arriva dentro l’aeroporto). Per le bottigliette di rakia da 100 ml andate nei gli shop di alcool locali. Per i souvenir alla rosa andate al negozio ufficiale davanti a San Nicola: ha i prezzi più bassi di tutti.