4 giorni a Londra ti basteranno per scoprire tutte le attrazioni della più grande città d’Europa

Ritorno a Londra dopo 15 anni, come sarà cambiata?
Scritto da: bondbru
4 giorni a londra ti basteranno per scoprire tutte le attrazioni della più grande città d'europa

Siamo tornati a Londra dopo una quindicina di anni per un lungo weekend di primavera. L’abbiamo trovata sempre bella, pulita, ben organizzata, purtroppo affollata. Stupiti di essere riusciti a pagare sempre con carte elettroniche (Visa o bancomat), anche per piccolissimi importi, senza necessità di cambiare euro in sterline. Anzi, abbiamo trovato alcuni negozi che non accettano contanti, ma solo pagamenti elettronici.  Ulteriore comodità con le carte contactless si ha con i mezzi di trasporto pubblico, evitando così di comprare ticket giornalieri (travel card) o la Oyster Card Card da ricaricare (costa 7 pound, che non vengono più rimborsati a fine vacanza).

4 giorni a Londra. Diario di viaggio

1° giorno – domenica 28 aprile  – Victoria & Albert Museum, Hyde Park

hyde park

Arrivo con volo British Airways, diretto da Bologna a Heathrow. Siamo in un tour organizzato, con un piccolo gruppo (una ventina di persone), il pullman ci porta verso la grande città, impiegheremo un’oretta per raggiungere il nostro albergo Copthorne at Chelsea Stamford Bridge, proprio attaccato all’omonimo campo di calcio, sede della famosa squadra londinese.

Sono solo le 11, le camere non sono pronte, lasciamo i bagagli in custodia. Il tour organizzato ci lascia molto tempo libero, e ne approfittiamo subito. In metro arriviamo a South Kensington, con pioggia leggera, e una grande folla in fila per l’ingresso al Museo di Storia Naturale: probabilmente, oltre i tanti turisti, ci sono pure i londinesi, data la giornata festiva. Optiamo per prenotare l’ingresso on-line in un’altra giornata e visitiamo il vicino Victoria & Albert Museum, che si trova proprio a fianco, dedicato alle arti applicate e arti minori.

Poi pranzo in un vicino pub, il Bunch of Grapes. Rinfrancati dalla sosta, continuiamo sulla Brompton Street e visitiamo Harrods. All’uscita, spendiamo ancora un’oretta nel vicino Hyde Park con il Serpentine Lake. Ritorno in Hotel con la metro. Poi passeggiata nei dintorni e piccolo snack alla Chelsea Creperie.

2° giorno – lunedì 29 aprile – Buckingham Palace, Saint Paul, Millennium Bridge

basilica di st. paul, londra

Oggi il pacchetto prevede una delle poche parti organizzate, la visita orientativa con guida italiana, della durata di mezza giornata. Anna, che vive qui da diversi anni, ci spiega tante cose della città, comprese le abitudini dei suoi abitanti, mentre il bus procede lento nel traffico. Vediamo dal bus Piccadilly, Trafalgar Square, Whitehall. Scendiamo in zona Westminster Abbey, col vicino palazzo del parlamento, poi ci affrettiamo ad attraversare St. James Park  per arrivare alle 10,45 al Mall, il vialone che conduce a Buckingham Palace: ogni due giorni (oggi è un giorno sì)  c’è il cambio della guardia a quest’ora, e facciamo in tempo a vedere la squadrone che sta arrivando (oggi sono fanti nepalesi) e, poco dopo, il corpo che invece smonta dal servizio (lancieri a cavallo). C’è una folla immensa che continua a sostare contro i cancelli, noi ci defiliamo per vedere qualcos’altro prima che finisca il tempo a nostra disposizione. 

Il bus percorre lo Strand, Fleet Street e infine ci lascia a Saint Paul’s Cathedral poco oltre mezzogiorno. Ci accontentiamo di vederlo dall’esterno, abbiamo il pomeriggio in libertà,  come il resto del week end. Decidiamo di attraversare il Tamigi al Millennium Bridge, pedonale, e poi percorrere tutta la sponda sud fino al Tower Bridge,  in un susseguirsi di edifici industriali recuperati (Tate Modern, Borough Yards), chiese (Southwark Church), mercati, e pure edifici modernissimi. Sosta in un Costa Cafè alla Hay’s Gallery.

Attraversiamo il ponte e costeggiamo l’esterno della Tower of London. Con la metro arriviamo a Westminster per vedere il Parlamento dal lato opposto, dopo aver attraversato il Tamigi, e arriviamo fino al London Eye, la grande ruota panoramica costruita nel 2000, doveva restare un anno solo ed è ancora lì, essendo diventata una delle attrazioni più visitate, nonostante il costo proibitivo.  

Ma a Londra è tutto caro, solo i musei sono gratuiti per le collezioni permanenti, anche se è consigliabile prenotare in anticipo on-line giorno e ora di ingresso, altrimenti si trova la fila come quella di domenica al Natural History Museum. Torniamo in metro all’hotel.  Cena in zona Fulham, di fronte all’hotel al pub Butcher’s Hook 

3° giorno – martedì 30 aprile – Piccadilly, Royal Albert Hall

piccadilly circus

Dopo colazione andiamo a piedi al Brompton Cemetery, vicino all’hotel: cimitero storico, ha un suo fascino, sepolture di metà 800, 900 e poche recenti, in una cornice di vegetazione rigogliosa. Lo attraversiamo tutto e prendiamo la metro dal lato opposto. Scendiamo ad Oxford Circus e percorriamo la Regent street verso Piccadilly, con deviazioni su Carnaby street e al Liberty Store, un grande magazzino di lusso di fine 800, in stile Tudor, veramente magnifico!

Ripassiamo per Trafalgar Square, e Westminster Abbey (sold out per le visite, ci rinunciamo). Allora torniamo in metro nella zona dei musei, sosta snack alla Kensington Creperie, per poi visitare nel pomeriggio il museo di Storia Naturale, dove stavolta non c’è fila, ed entriamo anche prima della fascia di ingresso prenotata. L’edificio storico è di metà del ‘800 e ospita molteplici collezioni di privati e di società scientifiche e geografiche qui confluite dalla sua fondazione fino ad oggi.

Giriamo dietro i musei e arriviamo di fronte alla Royal Albert Hall, fondata dal principe Albert, marito della regina Vittoria, ora sala di concerti.

Entriamo nei Kensington Gardens, passiamo un’oretta tra l’Albert Memorial, il laghetto e il Kensington Palace. Infine, raggiungiamo con la metro l’ultimo momento organizzato di gruppo, una cena al Hard Rock Cafè vicino ad Hyde Park.

4° giorno – mercoledì 1° maggio – British Museum, Covent Carden

british museum

Ultimo giorno: dopo colazione lasciamo la camera e depositiamo i bagagli al desk, ci rimane un giorno pieno per visitare Londra, abbiamo il bus per l’aeroporto alle 17. In metro arriviamo a Chinatown, poche vie piene di negozi e ristoranti, ma è troppo presto,  non si apprezza la zona pedonale perché piena di furgoni che riforniscono gli esercizi. Procediamo verso nord e arriviamo al British Museum, dove abbiamo l’ingresso prenotato: in realtà spingono molto per fare donazioni, di almeno 5 sterline, sia in contanti che con carta, e anche noi abbiamo donato sia qui che al Museo di Storia Naturale. 

Bello, l’avevamo già visto 15 anni fa, ma è sempre un piacere. Dopo ci siamo rilassati al Covent Garden, per acquisto di tè e souvenir. Pausa da Tapas Stories al piano inferiore, di fronte ai musicisti che si esibiscono. Però la vacanza è già finita e bisogna correre all’appuntamento col bus.

4 giorni a Londra – Consigli e informazioni utili

Il tour organizzato è costato 850 euro a persona. Sul posto ne abbiamo spesi altri 180-200 a persona. Non tanto, considerato quanto è cara la vita nella grande metropoli!

Recensioni

  • Copthorne at Chelsea Stamford Bridge. Si tratta di due Hotel gemelli, entrambi in stile moderno, a un passo dallo stadio, sede della famosa squadra di calcio:  Millennium & Copthorne, noi abbiamo alloggiato nel secondo. Comodo ai mezzi pubblici (fermata metro “Fulham Broadway” a 400 mt,  bus n.14 a 50 mt). Stanza e bagno spaziosi.  Buona colazione, con prodotti freschi, dolci e salati in grande varietà. Personale sempre presente. Lo consigliamo
  • Bunch of Grapes. Pub in zona Knightsbridge, a metà strada tra i musei (NHM e V&A) e Harrods. Bell’ambiente di tipo tradizionale, pavimenti in legno, specchi alle pareti.  Come in tutti i pub non c’è servizio al tavolo,  si va ad ordinare al desk,  si paga e poi ti preparano le bevande, e infine le portate. Abbiamo mangiato bene, fish and chips delizioso, Ale pie così così, buona la birra. Costo onesto rispetto ai livelli di Londra  (100 pound in 4).
  • Chelsea Creperie: Eravamo a spasso per Fulham Road verso le 20, con poca fame. Abbiamo fatto una sosta in questo piccolo locale che si trova di fronte a un ospedale. Ottime bevande calde, torta discreta, personale accogliente. Prezzi contenuti
  • Costa Cafè (Hay’s Gallery): caffetteria della catena COSTA situata nella Hay’s Gallery, sponda sud del Tamigi  in vista del Tower bridge. Caffè e bevande calde buone, scelta di paste invece limitata. Personale alle prime armi, poco rapido nello sgombero tavoli. Adatto per una pausa snack senza pretese.
  • Butcher’s Hook: spazioso pub di fronte a uno degli ingressi allo stadio del Chelsea. Nel nostro week end a Londra abbiamo alloggiato proprio lì a fianco,  non potevamo non provarlo, almeno una volta.  L’abbiamo trovato poco affollato, ma era lunedì sera. Buone birre, piatti discreti,  conto contenuto.
  • Kensington Creperie: Locale che si trova in una piazzetta pedonale, a due passi dal NHM e V&A Museum, assieme ad altri ristoranti e fast-food.  Ha tavoli all’esterno, che abbiamo sfruttato nella bella giornata di sole, insolita per Londra. Abbiamo fatto un pranzo veloce, prima di entrare al museo, con WRAP salati  (una specie di piadina farcita e arrotolata), con birretta o the. Prezzi nella media
  • Hard Rock Cafè (Hyde Park): Questo è stato il primo locale aperto nel 1971 di questa catena: poi ne sono seguiti innumerevoli in oltre 190 paesi nel mondo. Alle pareti sono conservate memorabilia di giganti del rock (chitarre, vestiti di scena, etc.). Quanto ai piatti, siamo molto sul basic, rispetto al gusto italiano ci dobbiamo accontentare di hamburger saporiti, anelli di cipolla fritti, insalate, salmone grigliato.  Non posso giudicare il prezzo perché la cena era compresa nel costo del tour, ma credo che siano un poco alti rispetto alla qualità del cibo. Tavoli molto piccoli e accostati uno all’altro. Musica troppo alta. Per una sera si può fare.
  • Tapas Stories (Covent Garden). Piccolo locale che si trova al low floor del Covent Garden, di fronte alla piazzetta dove si esibiscono i musicisti.  Come dal nome, servono piatti della tradizione spagnola, piccole porzioni, prezzi un poco alti, buona qualità. Scelta di birre limitata.
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