Uno scorcio di Medioevo arrivato intatto fino a noi: questo borgo nelle Marche è l’oasi di pace e storia che aspetta solo te

È tempo di abbandonare definitivamente il pensiero diffuso che il Medioevo sia stato un periodo buio e di decadenza, perché, in realtà, è stato tutt’altro. La fine della cosiddetta età classica ha rappresentato sì un momento di grandi cambiamenti, rivoluzioni e sconvolgimenti repentini, ma allo stesso tempo, con l’inizio di quella medievale, è iniziato un periodo di grande fermento culturale, sociale, architettonico e artistico che ha abbracciato in toto il vecchio continente, inclusa la penisola italica. Il nostro bel paese, infatti, conserva ancora oggi molti elementi tipici e caratteristici del periodo medievale e anzi, in molte località italiane rappresentano proprio il fiore all’occhiello della comunità locale, nonché alcune delle tante meraviglie che oggi contraddistinguono l’immenso patrimonio artistico, storico e culturale della nostra bella Italia. Ecco, è in quest’ottica, che, oggi, andiamo a scoprire i segreti, la storia, le tradizioni e la cultura di un delizioso borgo medievale nelle bellissime Marche.
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Una storia secolare e ricca di tradizione che affonda le proprie radici nel Medioevo
Come appena accennato, ci troviamo nelle bellissime Marche e, più precisamente, nella provincia di Ancona. È proprio qui che sorge la piccola frazione di Nidastore, un delizioso borgo fortificato che fa parte del territorio del comune di Arcevia. Il legame storico e culturale che lega questi due borghi è molto forte e caratterizza la storia di questo territorio, che è veramente molto antica.
Nonostante le prime attestazioni ufficiali relative all’esistenza del borgo di Arcevia risalgano proprio al Medioevo, è probabile che il nucleo originario di insediamento fosse già sorto per accogliere i numerosi gruppi di rifugiati provenienti dalle vicine città romane, attaccate e insidiate dalle invasioni barbariche che caratterizzarono il periodo. Nota originariamente come Rocca Contrada, Arcevia ha sempre rappresentato un punto strategico di rilievo per il controllo della zona circostante, con importanti vie di comunicazione e commercio. Proprio in virtù dell’importanza di Arcevia, furono costruiti castelli a difesa della zona e, tra questi, risulta essere di primaria importanza anche quello di Nidastore, il borgo fortificato di cui ora andiamo ad approfondire.
Il Castello di Nidastore, risalente al secolo XII°, fu di proprietà del vescovo di Fossombrone per poi passare di mano a diversi altri proprietari nel corso dei secoli, fino a divenire proprietà collettiva proprio degli abitanti di Nidastore, in virtù di un accordo contratto proprio con la vicina località di Rocca Contrada, l’attuale Arcevia, che infine li riconosceva come i giusti depositari della grande eredità storica e culturale della struttura. L’antica cinta muraria che componeva le fondamenta difensive costruite intorno al castello è ancora oggi ben conservata e, anzi, ha fatto da base per la costruzione di alcune delle affascinanti abitazioni e dei palazzi che possiamo tuttora ammirare nel borgo.
Cosa fare e cosa vedere nel delizioso borgo di Nidastore e dintorni
Come abbiamo già anticipato, Nidastore è un piccolo borgo medievale che si trova immerso nella natura, il che contribuisce ad aumentare ancor di più il suo già grande fascino. I paesaggi e i panorami che è possibile ammirare facendo tappa in questa località sono di una bellezza davvero incredibile e, poi, la sua storia e la sua tradizione contribuiscono a creare intorno al borgo un’atmosfera speciale che sembra avvolgere in toto qualunque visitatore.
Il tempo, qui, sembra veramente essersi fermato al Medioevo. Camminare tra i suoi vicoli, stretti tra il castello, le mura e i palazzi, fa viaggiare la mente indietro nei secoli in un’epoca che non esiste più ma che qui pare essere rimasta conservata in tutta la sua essenza, incolume dai colpi inflitti dallo scorrere del tempo. Una delle attrazioni principali di Nidastore è proprio il suo Castello, anche noto come “Nido degli Astori”, dei falchi utilizzati in periodo medievale per la caccia, ma anche la chiesa di San Sebastiano e la chiesa di Sant’Anna.
Da non perdere le meravigliose esperienze che è possibile fare sul territorio intorno al borgo con affascinanti tour in vespa o in bicicletta, passeggiate immersi nella natura, o deliziose degustazioni dei vini e prodotti locali, delle vere e proprie eccellenze italiane. Proprio a Nidastore si trova un ristorantino davvero grazioso che offre l’opportunità di assaggiare e assaporare i piatti del territorio, tipici della tradizione, un’ottima maniera per entrare ancora più in sintonia con lo spirito del luogo.
Come arrivare a Nidastore: ecco qualche piccolo consiglio per voi
Nidastore è facilmente raggiungibile in automobile e in autobus partendo dalle principali località nelle vicinanze, come Arcevia, Senigallia e Jesi. Se si parte da Bologna o Pescara, il consiglio è quello di percorrere la A14 e uscire a Senigallia, per poi proseguire sulla SP360 in direzione Arcevia. Se invece si parte da Roma, Napoli o Firenze, uno dei percorsi più indicati è quello che prevede di percorrere la A1, uscendo a Orte, per poi proseguire verso Terni, Fano, Fabriano e Sassoferrato e, imboccare la SP360 sempre verso Arcevia.