È il borgo del poeta che guardava all’Infinito: tra le colline delle Marche la meraviglia passa tra biblioteche e palazzi

Nella nostra mente, ogni qualvolta sentiamo parlare di Giacomo Leopardi, non può che riecheggiare il nome di Recanati, il borgo marchigiano culla della storia letteraria di questo grande poeta.
Il 29 Giugno del 1978 nasceva, a Recanati, il primogenito del conte Monaldo Leopardi e Adelaide dei marchesi, Giacomo. Fin dalla tenera età, l’impegno negli studi lasciò segni indelebili sul suo stato fisico, una condizione che avrebbe influenzato anche e soprattutto l’aspetto della sua vita sociale. Molto presto, si manifestò in lui il desiderio di tradurre e comporre poesie, da cui i primi Canti.
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Cosa c’è di bello da vedere a Recanati, non solo luogo natio di Leopardi
Il borgo di Recanati racconta in ogni angolo la storia di questo grande poeta, ma è anche un tesoro nascosto nelle colline marchigiane tutto da scoprire. Entrando in questo magnifico borgo, si può scorgere immediatamente Palazzo Leopardi, una struttura con l’architettura signorile in cui il poeta trascorse parte della propria vita formandosi all’interno della biblioteca. Meta d’obbligo è certamente la cosiddetta Casa di Leopardi: entrando potrete visitare alcune sale del palazzo arredate con mobili d’epoca e decorate con stucchi e tempere ai soffitti. Nello studio del Conte Monaldo è conservato il tavolo- scrivania del poeta, accanto alla finestra che guarda la piccola piazza e i tetti di Recanati. Non è difficile immaginare la vita di questa piazza, che brulica oggi della presenza di numerosi turisti. Non lontana dalla piazza Sabato del Villaggio, troviamo la chiesa di Santa Maria di Montemorello nota per essere la parrocchia della famiglia Leopardi.
Sempre in questa piazza troviamo la cosiddetta Casa di Silvia, “Teresa Fattorini”: l’edificio fu fatto costruire dal conte Monaldo nel 1976; si tratta di un edificio fatto di piccole stanze arredate con mobilio d’epoca, un luogo dove visse la giovane donna prima della sua morte precoce. Una dimora che trasmette immediatamente la drammaticità di una storia d’amore mancata.
Camminando tra le vie del centro storico, ci si imbatte nella chiesa di Sant’Agostino la cui facciata si sviluppa su un vicolo laterale. La chiesa ci appare con uno stile gotico, che oggi vediamo con una serie di interventi che si sono succeduti nel tempo. La facciata, semplice e lineare, ospita un portale in pietra d’Istria nella cui lunetta è collocata la stata di Sant’Agostino. Entrando, subito ci colpiscono le grandi navate coperte da una pesante volta, con recenti interventi che vedono l’uso di colori chiari quali il bianco e l’ocra per le parti alte, nelle volte e nella cupola, dando così maggiore luce. E infine, gli affreschi settecenteschi realizzati da Giacomo da Recanati.
Uscendo da questa stupenda chiesa gotica, ci incamminiamo verso altre vie, se da una piccola piazzetta potrete intravedere Palazzo Venieri, un edificio che venne realizzato dal Cardinale Venieri nel XV; oggi ospita il liceo classico “Giacomo Leopardi”. Delle antiche vestigia rimane solo il vecchio cortile interno circondato da un porticato con un caratteristico arco balcone sormontato da un orologio. Da qui potrete ammirare di una vasta veduta delle colline marchigiane. Proseguendo ancora, potrete giungere verso la piazza principale di Recanati: questa è dominata a un imponente edificio a forma di ferro di cavallo, oggi sede del Comune. Il monumento di Leopardi si trova nel centro della piazza, mentre sul fianco del Comune si scorge una torre civica che si può visitare salendo fino in cima e ammirando la meravigliosa Recanati dall’alto.
Proseguendo da Piazza Sabato del Villaggio lungo via Monte Tabor si giunge al Colle dell’Infinito. È proprio qui sul Monte Tabor che L’Infinito trova il suo riferimento spaziale sull’ermo colle. Leopardi qui descrisse la sua esperienza nell’orto del monastero medievale di Santo Stefano Recanati, situato in cima a un colle. Oggi potrete godere di una vista eccezionale che spazia sulle dolci colline marchigiane fino al mare e ai monti; un vero spettacolo naturale, un luogo capace di evocare, oggi come allora, l’infinito.
La storia e la letteratura lasciano spazio anche alla natura e ai sapori
Recanati è una meta che oltre a tanta storia e cultura offre benessere mentale ed eccellenze enogastronomiche. La cucina marchigiana è rinomata per la sua semplicità e autenticità. I ristoranti della città offrono piatti tradizionali preparati con ingredienti locali e di altissima qualità, una vera esperienza culinaria da provare. Recanati inoltre è circondata da un vasto territorio collinare, una campagna lussureggiante e da panorami mozzafiato. Le colline che circondano la città sono sede di vigneti, uliveti e campi coltivati, e creano scenari di una bellezza naturalistica senza precedenti. E chiaramente potrete sperimentare percorsi escursionistici e ciclabili che vi permetteranno di esplorare la natura incontaminata.
Bando alle ciance, dunque, e via: zaini in spalle, mettetevi in viaggio verso Recanati. Un luogo che è molto più di una semplice tappa turistica, è un territorio che permea di enorme storia letteraria e bellezza naturalistica. Con la sua arte, la sua natura e la sua gastronomia Recanati conquisterà i vostri cuori.