Oggi è solo un mucchio di rovine nella brughiera, ma proprio qui nel 1200 c’era il mitico castello di Re Artù

Se dovessero chiedermi qual è la mia Inghilterra preferita, risponderei senza esitazione che è quella dei misteri, delle leggende, dei cavalieri e dei maghi. Potrebbe essere quindi interessante sapere che c’è un luogo in Cornovaglia, dove la leggenda si fonde magistralmente con la storia e una natura selvaggia e bellissima: Il Castello di Tintagel, che oggi ci appare solo come un insieme di rovine sparse su una scogliera sferzata dal vento, è da secoli il cuore di un mito immortale. Leggenda narra che proprio questo fosse il luogo di nascita di Re Artù, protagonista di narrazioni epiche tra combattimenti, intrighi e spade leggendarie. Ma cosa resta davvero dell’atmosfera intrisa di mistero e magia che ha reso questo luogo così celebre nel mondo?
Indice dei contenuti
L’eterno fascino di Tintagel e il suo posto nella leggenda
Se si raggiunge Tintagel percorrendo la costa settentrionale della Cornovaglia, il profilo del Castello spicca come una grande ombra scolpita, che contrasta con il blu profondissimo dell’oceano e il verde intenso della scogliera. In questo luogo oggi restano solo rovine e frammenti di mura, piuttosto che scalinate scolpite nella roccia e un ponte sospeso che collega l’isolotto alla terraferma: uno spettacolo incredibile e di rara bellezza sull’Atlantico. Ma non sono i ruderi in sé a costituire la meraviglia di un luogo come Tintagel, piuttosto il fatto di essere immerso in un paesaggio di una bellezza struggente e disarmante.
Attraversando il ponte e avventurandosi lungo i sentieri che serpeggiano tra le rovine, ci si imbatte in una ripida scalinata che porta dritti alla Grotta di Merlino, dove leggenda narra che proprio in questa caverna trovasse rifugio. Nei momenti di bassa marea, è addirittura possibile esplorarla per arrivare al cuore della leggenda. A pochi metri dalle rovine troviamo anche la statua di Gallos, un’imponente figura in bronzo che letteralmente domina la scogliera. Probabilmente si visita il Castello di Tintagel proprio per questo: si entra magicamente a far parte di un mondo antico e dimenticato, che ancora oggi ci fa sognare.
Le origini del mito arturiano e del Castello di Tintagel
A Tintagel i primi insediamenti risalgono al V-VI secolo d.C., tempo in cui la zona prospera come importante centro commerciale che collegava la Cornovaglia al Mediterraneo. Ma la leggenda inizia nel XII secolo, quando Goffredo di Monmouth, autore di “Historia Regum Britanniae”, identifica proprio Tintagel come luogo di nascita di Re Artù. Fu qui infatti che Artù viene concepito in seguito ad un incantesimo di Mago Merlino, permettendo a Uther Pendragon di assumere l’aspetto del duca di Cornovaglia e giacere con la sua amata Igraine.
Richard di Cornovaglia nel XIII secolo, proprio ispirato da queste storie, decide di costruire qui un castello. Decisione dovuta non tanto a scopi militari, quanto piuttosto proprio per celebrare e dare corpo a questa eterna leggenda, che ancora oggi continua ad attirare visitatori da tutto il mondo. Recentemente, alcuni scavi archeologici riportano alla luce alcune incisioni su lastre di ardesia, con nomi in latino e celtico, tra cui spicca il nome “Artognou”, cosa che ha contribuito ad accendere il dibattito tra studiosi e appassionati, dando credito all’ipotesi che dietro alla leggenda possa celarsi, alla fine, un fondo di verità storica.
Dritti al cuore della leggenda e di un territorio magico
Ma non serve aspettare di giungere a Tintagel per sentirsi immersi nella leggenda e nel mistero: il percorso per arrivare alle rovine attraversa la brughiera e si affaccia su scogliere vertiginose. Nel 2019 si costruisce il ponte sospeso, che regala un’aggiunta di adrenalina e una vista indimenticabile. Nel villaggio di Tintagel è possibile visitare la King Arthur’s Great Hall, dove è possibile ammirare una riproduzione della mitica Tavola Rotonda e del Trono di Artù.
E poi cosa dire della brughiera di Bodmin dove secondo leggenda era presente il lago Dozmary Pool, luogo in cui Excalibur viene restituita alla Dama del Lago. Il vicino villaggio di Slaughterbridge è identificato invece come il luogo della battaglia di Camlann, teatro dell’ultimo duello tra Artù e Mordred. Forse non così legato alla leggenda ma altrettanto attraente, è l’idea di sorseggiare un cream tea in uno dei caffè affacciati sull’oceano, godendosi il panorama che si apre infinito all’orizzonte.
Tintagel è un vera e propria porta su un passato magico, dove ogni pietra può raccontare storie di re, maghi e cavalieri. A pensarci bene poco importa alla fine se Re Artù sia realmente esistito o meno, quello che conta è piuttosto la sensazione di entrare in un universo parallelo che si prova a Tintagel, luogo dove la storia si mescola alla leggenda.