È il santuario delle stimmate di San Francesco, e si trova dentro una delle foreste più conosciute d’Europa
Oggi vi porto in una della vallate più belle di Arezzo, la valle del Casentino, circondata dalla Foresta Casentinese. È un parco che si trova tra la Toscana e l’Emilia-Romagna, a cavallo tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze. Al suo interno troviamo il Monte Falterona, da cui sorge il fiume Arno e il Monte Falco (1658 m s.l.m.), e il celebre Santuario della Verna, uno dei siti francescani più belli e importanti.
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La foresta è tra le più conosciute d’Europa: la sua caratteristica è di essere estremamente ricca di felci e licopodi, oltre a ben 44 specie di orchidee. Per chi volesse approfondire, nella zona di Badia Prataglia c’è un museo che raccoglie più di 100 piante forestali. All’interno del parco possiamo notare piante di querce, cerri, e interi castagneti, faggi, olmi: insomma, qui non manca nulla. Passeggiando per i sentieri, non mancano di sicuro gli animali: grandi mammiferi sono in giro per questi boschi. Daini, cervi, caprioli, cinghiali, e mufloni; per me il più affasciante rimane sempre il lupo, che è il re in queste zone.
Il Santuario della Verna e la storia di San Francesco
Tornando a noi, vi voglio parlare del Santuario della Verna, luogo conosciuto per la devozione di San Francesco. Infatti, dopo Assisi, questo monte e il più famoso luogo francescano nella zona di Arezzo, poiché si trova sul Monte Penna, vicino a chiusi della Verna. Questo monte fu fondato nel 1213, dal Conte Orlando Cattani, mentre nel 1224 soggiorno per l’ultima volta San Francesco, proprio qui ebbe una visione e gli vennero le stigmate che portò fino alla Morte.
Entrando nell’antico ingresso, accediamo a un piccolo portico e facendo alcuni gradini ci troviamo nella piazzetta principale. Da qui possiamo accedere a tutti i luoghi del Santuario; una grande croce in legno salta subito all’occhio. Da qui un panorama sulla vallata da togliere il fiato (siamo a 1128 m s.l.m.). I tetti delle chiese sono stati costruiti dai frati interamente con tegole di pietra, numerosi camini fanno parte della struttura e nella piazza troviamo anche una fontanella usata dai numerosi camminatori e ciclisti per dissetarsi.
La basilica è la struttura religiosa più conosciuta. Qui troviamo dipinti dei Della Robbia come la Natività e l’Annunciazione, mentre la parte più mistica della chiesa è una stanza con degli oggetti appartenuti al Santo di Assisi. Tra questi una tovaglia, la ciotola, e un panno di lino che gli serviva per tamponare la ferita nel costato.
I luoghi di San Francesco alla Verna
Il corridoio delle stimmate, circondato da numerose opere raffiguranti la vita del Santo Francescano, è il luogo più conosciuto. È qui che i Frati della Verna svolgono la processione. Il corridoio fu edificato nel 1568, da questo camminamento i religiosi si spostano nel luogo dove San Francesco ricevette le stigmate: la processione avviene tutti i giorni alle ore 15. Alla fine del corridoio c’è una porta in legno che porta al letto di San Francesco: una griglia di ferro posizionata sopra una pietra.
Passo dopo Passo, continuando il nostro cammino in questa zona di culto immerso nel verde e nel silenzio, scandendo per una lunga scalina fredda e buia arriviamo al Sasso Spicco, una grande roccia incastrata in una gola. È un luogo di tante storie e leggende; qui San Francesco stava sdraiato in terra sotto questo grande masso, qui si sentiva molto vicino alla Passione di Cristo. La Cappella delle stigmate è il luogo più sacro e venerato, il luogo è segnalato da una targa e sempre in questa cappella troviamo un opera d’arte in terracotta di Andrea della Robbia raffigurante la Crocifissione. Da qui c’è un sentiero immerso nella natura che porta in cima al Monte Penna in circa un’ora e mezza di cammino (andata e ritorno), e si arriva a 1283 m s.l.m. dove c’è una cappella.
Al di fuori del santuario troviamo l’antica foresteria, un centro di accoglienza con numerose camere, dotate di asciugamani e lenzuola. La struttura è gestita da privati con pernottamento di mezza pensione, o pensione completa. La Cappella del faggio è una piccola struttura interamente in pietra, piccola ma con un grande cortile che sembra quasi abbandonata. È qui che, durante il XIII secolo, sarebbe avvenuta l’apparizione di Cristo al beato Giovanni della Verna, un frate che trascorreva qui le giornate.
I boschi che circondano il santuario vengono mantenuti in buono stato dai frati Francescani, un luogo dove ci si sente a contatto con la natura e la spiritualità si raggiunge una pace interiore di sicuro una volta che si visita questo luogo magico non si è più gli stessi.
Cosa vedere nei dintorni del Santuario della Verna
- La ghiacciaia, antico frigorifero naturale 15 minuti di cammino
- Bosco delle fate, una magica faggeta nel percorso sono presenti sculture il legno
- Roccia di Adamo, che ispirò Michelangelo nella sua “creazione di Adamo”
- Località La Rocca, antico borgo Longobardo imperdibile laboratorio ceramiche
- Località Vazzano, antico borgo contadino
- Fontana del Campari