Un rifugio dal calore dove vivere una vacanza nel verde: il piccolo granducato nel cuore d’Europa è la meta alternativa per un viaggio in estate
Non è certo tra le mete più ambite ad agosto, ma sicuramente è un rifugio dalla calura e il caos delle vacanze: il piccolo Granducato di Lussemburgo offre cultura, natura e relax in una superficie ridotta, ma ricca di tutto quello di cui si può aver bisogno. Chi arriva qui avrà ovviamente consultato qualche guida turistica e, viste le dimensioni del posto, le destinazioni principali si identificano presto. Noi ci dedichiamo 3 giorni e mezzo e, approfittando di giornate di sole, diamo precedenza a qualche passeggiata e al recupero delle energie dopo una lunga settimana torrida a Roma.
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Come organizzare un viaggio in Lussemburgo: consigli utili
- Volo aereo e aeroporto Findel. La tariffa WizzAir è tra le più convenienti del periodo tra le destinazioni europee (220€ a/r con bagaglio in stiva) e questo incentiva la nostra scelta. Purtroppo si parte da Fiumicino alle 6.05 e da Lussemburgo alle 9.00. Usiamo quindi il servizio Easy Parking di Fiumicino (45€ per 5 giorni), molto conveniente ma non efficientissimo: alle 4 del mattino passa una navetta ogni 15 minuti e il servizio è come l’ATAC nelle ore di punta. Inoltre le macchine sono parcheggiate ovunque e non si riesce a capire se il parcheggio è completo oppure dove trovare un posto.
- Le cose sono molto più semplici nel piccolo aeroporto di Findel (anche se è in costruzione un ampliamento del terminale) che dista pochi chilometri dal centro ed è servito da diversi bus (gratis) che impiegano circa 35 minuti per arrivare in città.
- Trasporti pubblici. Dal marzo 2020 il Lussemburgo è diventato il primo Paese al mondo ad offrire trasporti pubblici gratuiti per tutti (bus e treni, anche quelli da/per l’aeroporto). Il sito è http://www.mobiliteit.lu/de. La domenica l’offerta dei bus è un po’ ridotta.
- Noleggio auto. Per cercare di ridurre i tempi di trasferimento nella Mullerthal, abbiamo noleggiato l’auto per un solo giorno. Considerate le offerte (abbiamo prenotato poche ore prima), gli orari e l’ubicazione degli uffici di noleggio, abbiamo trovato molto più pratico utilizzare le compagnie in aeroporto.
- Guida turistica. L’immancabile Lonely Planet, anno 2016, che contiene qualche informazione pratica non più aggiornata.
- Siti internet utili. Il sito della Lonely Planet permette di farsi un’idea su cosa aspettarsi. Il sito web dell’ufficio turistico lussemburghese (www.visitluxembourg.com) è una ottima fonte di informazioni. Qui trovate suggerimenti per escursioni a piedi e in bici e le indicazioni per le principali mete del Paese.
- Alloggio. Hotel Parc Belle-Vue (5, Avenue Marie Therese). Ottima posizione a pochi minuti a piedi dal centro e circondato da verde. Le stanze sono confortevoli e moderne. Il costo della colazione è alto (18€, ma comunque in centro cappuccino e brioche non vengono meno di 8€) quindi non la utilizziamo. Non molto pratici gli addetti alla reception nel fornire informazioni turistiche o suggerimenti.
- Costo della vita. Ci aspettavamo salassi in stile svizzero, invece il costo della vita un notevolmente più basso ma comunque impegnativo (una normale colazione italiana si aggira intorno ai 10€, una cena non meno di 30€).
Diario di viaggio in Lussemburgo
Come suggerito anche dalla Lonely Planet, cinque giorni sono sufficienti per visitare l’intero Granducato, ma tutto sommato se si viene qui è per rilassarsi, non per fare il tour de force delle visite. Inoltre il Paese è rinomato per i suoi percorsi per trekking di diverse lunghezze e difficoltà (www.visitluxembourg.com/experience-luxembourg/nature-outdoors) a cui ovviamente va dedicato del tempo.
La città vecchia è molto piccola, quindi è abbastanza semplice individuare cosa vedere. È piacevole passeggiare, ma manca di una veduta pittoresca. Anzi, la veduta pittoresca è quella sulla città bassa, il Grund, ancora più piccola ma forse ancora più piacevole e da cui si godono – per ricambiare il favore – ottime vedute della parte alta. La zona a sud del centro, dove svetta l’imponente edificio della Spuerkess poco dopo il Pont Adolph, è invece ricca di palazzi eleganti ma sembra fuori dai soliti itinerari turistici; a Place de Paris ci sono interessanti locali per un caffè. Non abbiamo acquistato la Luxemburg Card perchè non l’avremmo sfruttata: molte visite non sono infatti molto costose.
- Chemin de la Corniche. È la passeggiata panoramica definita “il balcone più bello d’Europa” dall’autore lussemburghese Batty Weber. Segue le mura cittadine erette da Spagnoli e Francesi lungo la valle della Alzette durante il 16 e 17 secolo.
- Casematte del Bock. È un suggestivo dedalo di gallerie costruite tra il 1737 e il 1746 che nel tempo furono adibite a diversi utilizzi (forni, mattatoi, presidi militari e rifugio durante le guerre mondiali). Questa parte è la più antica della città: è infatti tra la sporgenza del Bock e Piazza è Marché-aux-Poissons che il conte Sigfrido acquisì un castello intorno al 963 chiamandolo “Lucilinburhuc” (piccolo castello). Da qui potete godere di belle vedute sul Grund, la città alta e dei giardini sotto le mura e dovrete cimentarvi in una vorticosa scala a chiocciola di 70 scalini per accedere al piano sottostante.
- Palazzo granducale. Non particolarmente imponente dall’esterno. Le visite sono limitate alle stagione estiva e vanno prenotate in tempo: infatti noi non troviamo biglietti.
- Grund. Piccolo villaggio che si erge tra i due fiumi e che aggiunge molto alla scenografia di tutta la città: c’è il museo di storia naturale, un po’ di verde e tranquillità e almeno un paio di ristoranti interessanti. Dal ponticello su Rue Munster e la stradina che scorre lungo il fiume (a cui si può accedere anche da Rue St Ulric) si hanno fotogeniche vedute della città alta e delle mura. La zona sotto le Casematte presenta i resti della vecchia fortezza (la Gibilterra del Nord) e il pittoresco passaggio lungo lo Stierchen Brucke. Per risalire in città si può usare l’ascensore a pochi passi dal ponte di Rue Munster.
- Schueberfouer: è il più grande parco divertimenti del Lussemburgo e viene generalmente aperto tra fine agosto e inizio settembre. Giostre in stile Prater di Vienna (ingresso 4-6 euro), un po’ di stand gastronomici (in genere crepe, waffle o salsicce) e tanta gente ovunque.
- Fëschmaart è il quartiere più antico della città e si trova vicino la chiesa di San Michele (Rue de la Loge). Piccolissimo, ovviamente, ma si distingue per la scritta che potete notare accanto ad un baiovindo che è il motto del Lussemburgo: “Mir wëlle bleiwe wat mir sinn” (vogliamo rimanere quello che siamo).
- Ascensore panoramico della Pfaffenthal. L’ascensore di vetro collega il parco del Pescatore, situato nel centro della città, alla zona di Pfaffenthal in fondo alla valle dell’Alzette. Il viaggio nell’ascensore offre un’ampia vista (71 m di altezza – non adatta a chi soffre di vertigini) che però nasconde un po’ la città vecchia e la Corniche. Possono accedere gratuitamente pedoni e ciclisti.
Vianden
Situata sulle rive del fiume Our, la città di Vianden vanta più di cento anni di tradizione turistica. Strade strette, una cinta muraria conservata e un castello dell’XI secolo aggiungono un tocco medievale alla città. Vale la pena una visita: il castello dai tetti di ardesia è molto bello e fotogenico anche se è frutto di un imponente restauro nel 1977 dopo anni in cui era caduto in rovina. Anche l’interno vale una visita. La cittadina di Vianden è ovviamente piccola e, come le altre, è apprezzabile meglio se animata e non silenziosa per la pioggia che ci aspetta dopo la visita al castello.
Mullerthal
È la regione migliore del Lussemburgo, caratterizzata da numerosi sentieri nei boschi, corsi d’acqua e alcuni castelli. Le abbiamo dedicato un giorno (in auto) e un’altra metà per vedere Echternach. Considerato il tempo a disposizione abbiamo fatto una selezione dei posti e castelli da visitare.
- Larochette. Piccolissimo centro, non c’è niente da vedere e se è anche quasi disabitato in una normale mattinata di fine estate diventa del tutto insignificante. Vale la pena un giro al castello eretto nel 1385 (entrata 5€): un incendio nel 1565 ridusse in rovina tutti gli edifici del sito e solo un pezzo è stato restaurato in modo più coerente negli anni Ottanta rendendo una autentica atmosfera medievale (1385).
- Echternach. È la più antica città del Lussemburgo ed ha conservato la sua atmosfera medievale: strade labirintiche, resti e torri dell’antica cinta muraria e un mercato con una casa cittadina gotica riportano il visitatore indietro nel tempo. Il tutto in meno di 30 minuti di passeggiata. La cittadina è molto piacevole soprattutto se animata da qualche evento locale. Approfittiamo della giornata di sole per fare una piccola passeggiate senza visitare l’abbazia. Qui vicino c’è pure il lago artificiale che si estende per 30 ettari, circondato da un sentiero per passeggiate ed escursioni.
- In realtà qui vicino c’è un punto turistico molto famoso e interessante, il Gorges du Loup (Gola del lupo), un gigantesco canyon tra i blocchi di arenario la cu stratificazione è be visibile sulle pareti rocciose che raggiungono i 50 metri di altezza. Purtroppo l’ufficio turistico era chiuso, le indicazioni di Google Maps ci hanno portato fuori strada (la meta era molto più lontana di quella indicata dal navigatore) e così abbiamo desistito.
- Cascata di Schiessentumpel. Unitamente al ponte che la sormonta, è una delle immagini più note del Lussemburgo. Si raggiunge agevolmente in auto (ma il parcheggio è piccolo) o con il bus e poi con pochi minuti a piedi lungo un sentiero molto facile. Il ponte in pietra arenaria è stato costruito nel 1879 in soli quattro mesi e, sebbene non abbia alcuna funzione pratica in termini di mobilità in Lussemburgo, è stato il simbolo della regione di Mullerthal. Posto rilassante per il fresco, la folta vegetazione e il rumore della piccola cascata.
- Baufort. Nella splendida campagna di Beaufort è possibile visitare ben due castelli. Noi avevamo puntato al castello medievale che fu costruito tra il 1050 e il 1650 e che oggi mostra solo le sue maestose rovine. Purtroppo l’abbiamo trovato chiuso. Proprio dietro l’angolo si trova anche il castello rinascimentale, risalente al XVII secolo che può essere visitato solo con una visita guidata, che termina con la possibilità di assaggiare il famoso liquore Casséro.
Dove mangiare in Lussemburgo
- Bosso (7 Bisserweg, 1238 Grund). Si trova vicino al ponticello e al pub inglese Scott’s, quest’ultimo che ha anche una bellissima terrazza sul fiume. Secondo me Bosso è il miglior posto dove abbiamo mangiato, anche in proporzione al prezzo. Unico neo: abbiamo atteso un’ora. D’estate ha un piccolo giardino che potrebbe essere valorizzato un po’ meglio.
- Am Tiirmschen (32 Rue de l’Eau, vicino San Michele). Bel posto , edificio antico e locale caldo e ben curato, ma prezzi più elevati. Cucina normale: ho provato i Kniddelen con la composta di mele e…non ne vale lontanamente il prezzo.
- Ennert de Steiler (2 Rue de la Loge). A parte il piccolo terrazino al primo piano, ci è piaciuto mangiare all’aperto sotto questo bell’edificio. Quello che abbiamo preso era molto buono e abbondante (toast e insalata di pollo). Qui accanto c’è il baiovindo con “Mir wëlle bleiwe wat mir sinn”
- Golden Bean (Rue Chimay). Ti invoglia ad entrare perchè ha una bella teca con molti dolci ed emana un buon profumo di caffè. Il caffè è discreto, i dolci nella media, ma nel complesso è un buon posto per una sosta.
- Oberweiss. Si trova all’aeroporto e in centro (in versione un po’ più elegante). Ottime colazioni, offre soprattuto dolci.
- De Gudde Wëllen (17 Rue du St Esprit): Come dice anche il nome, è aperto solo se c’è bel tempo. In realtà non ci siamo fermati a mangiare, ma la posizione di questo locale – sulla discesa che da Sant Esprit porta verso la passeggiata della Corniche – è magnifica.