La città che muore è più viva che mai: Civita di Bagnoregio in un weekend, tra storia e cucina
Incastonato tra Roma, il mar Tirreno, la Toscana e l’Umbria, il territorio de la Tuscia è ricco di storia, tradizioni, natura, arte ed è attraversato da due sistemi montuosi, quello dei Volsini, con il Lago di Bolsena, e quello dei Cimini con il Lago di Vico. Questa vasta zona, nota anche con il nome di Maremma viterbese o laziale, giunge poi fino alla costa e ospita borghi suggestivi nei quali il tempo sembra essersi fermato: uno dei più famosi e belli in assoluto è Civita di Bagnoregio, conosciuto anche come “la città che muore”. Ma perché gli è stato dato questo macabro soprannome e cosa vedere a Civita di Bagnoregio prima che accada? Per fortuna abbiamo ancora molto tempo a disposizione!
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Perché Bagnoregio è “la città che muore”?
Viterbo e la Tuscia si trovano a nord della Capitale, un territorio ricco di testimonianze archeologiche e storiche che raccontano un lontano passato, mentre la natura offre scorci meravigliosi e oasi di pace nelle quali rigenerarsi. In particolare, Civita di Bagnoregio è considerato uno dei borghi medievali più belli d’Italia e sensazionali.
Il suo soprannome, infatti, è dovuto al fenomeno dell’erosione a causa del quale è destinato a scomparire. Il piccolo borgo, d’altronde, è sospeso su una rupe, un lembo di tufo in mezzo al mare dei calanchi ed è collegato al resto del territorio solo da uno stretto e ripidissimo viadotto pedonale di 300 metri. Questa caratteristica rende Civita di Bagnoregio unico, ma anche soggetto al continuo sgretolarsi della rupe su cui sorge e la progressiva erosone della vallata che lo circonda, fenomeni causati da agenti atmosferici (in particolare i terremoti) che mettono in pericolo la sua esistenza. Dal 2013 l’accesso al borgo è diventato a pagamento, proprio per cercare di conservarlo il più possibile utilizzando il ricavato per i lavori di restauro e di manutenzione.
Cosa vedere a Civita di Bagnoregio, un borgo che resta nel cuore e nella mente
Dopo aver attraversato il viadotto con una suggestiva passeggiata che centro storico, si arriva nel centro storico ed è impossibile non lasciarsi ammaliare da un’atmosfera d’altri tempi, complici le testimonianze storiche romane, etrusche, medievali e rinascimentali che si susseguono.
Scopriamo allora cosa vedere a Civita di Bagnoregio:
Porta Santa Maria
È il primo monumento che s’incontra, una porta sormontata da una coppia di leoni in pietra ce tengono tra gli artigli due teste umane, simboli della vittoria che i bagnoresi ottennero contro la famiglia dei Monaldeschi, signori di Orvieto.
Chiesa di San Donato
Si trova nella piazza omonima, la più importante del borgo, è considerato uno degli edifici sacri più caratteristici del Lazio. Questa antica chiesa romanica venne eretta nel quinto secolo e, in particolare, il restauro avvenuto nel 1511 ne ha cambiato profondamente l’aspetto con l’inserimento di elementi rinascimentali. Stupendo il portale centrale realizzato nella prima metà del ‘500, ma sono molto interessanti anche le opere d’arti presenti all’interno, fra cui un ciclo di affreschi di artisti della scuola del Perugino ed un crocifisso ligneo del 1400.
Museo geologico delle Frane
Collocato nella Piazza di San Donato all’interno di un palazzo rinascimentale, prevede un percorso che si articola in quattro sale nelle quale viene raccontata l’evoluzione storica della città e che permette di scoprire che cosa sta accadendo alla rupe su cui sorge. Il museo organizza visite guidate, escursioni, attività didattiche e degustazioni di ottimi vini.
La Grotta di San Bonaventura
San Bonaventura di Bagnoregio è considerato uno dei più importanti biografi di San Francesco d’Assisi. Secondo la tradizione, in questa grotta che prende il suo nome, il filosofo adolescente, al secolo Giovanni Fidanza, sarebbe guarito miracolosamente da una malattia grave dopo che la madre ebbe invocato Francesco d’Assisi. Si tratta di un’antica tomba etrusca scavata nel tufo che è possibile visitare prendendo le scale a fianco del Belvedere.
Cattedrale dei Santi Nicola, Donato e Bonaventura
Edificata su un’area in cui sorgeva una chiesa antichissima risalente forse al 440, fu ultimata nel 1606 e il 4 agosto di quell’anno fu aperta ufficialmente al culto e dedicata a San Nicola di Bari. Al suo interno sono custoditi oggetti di grande valore come una bibbia in pergamena probabilmente appartenuta a San Bonaventura e una teca realizzata in oro e argento contenente le ossa del braccio di San Bonaventura.
Il Belvedere
Uno dei luoghi più suggestivi è senza dubbio il Belvedere, un punto panoramico che segna la fine del centro storico di Bagnoregio e l’inizio della frazione di Civita, dal quale è possibile ammirare un panorama unico, composto dal borgo nella sua posizione demografica così unica. Le case medievali sembrano nascere direttamente dalla terra e si intravedono anche le fenditure nei fianchi dei calanchi, formate da quell’argilla di origine marina che continua a danneggiarsi lentamente.
Abbiamo elencato cosa vedere a Civita di Bagnoregio, ma qui vale la pena anche mangiare, assaporando i piatti tipici come le fettuccine con sugo di interiora di pollo e i piciarelli (un tipo di pasta tipico dell’alto Lazio) e i dolci a base di nocciole e farina di castagne. Buona visita e…buon appetito!