Ponte di novembre a Istanbul

Ciao a tutti! eccomi qui a raccontare il viaggio fatto a Istanbul durante il ponte di novembre, partenza la sera del 31/10, rientro il 4/11. Pacchetto volo + 4 notti in hotel *** + assicurazione sanitaria e annullamento prenotato su www.lastminute.com a luglio al costo di 390€ a testa circa per me ed Enzo e Dadda e Rosario con partenza da...
Scritto da: larossy
ponte di novembre a istanbul
Partenza il: 01/11/2007
Ritorno il: 04/11/2007
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Ciao a tutti! eccomi qui a raccontare il viaggio fatto a Istanbul durante il ponte di novembre, partenza la sera del 31/10, rientro il 4/11. Pacchetto volo + 4 notti in hotel *** + assicurazione sanitaria e annullamento prenotato su www.Lastminute.Com a luglio al costo di 390€ a testa circa per me ed Enzo e Dadda e Rosario con partenza da Milano e volo Lufthansa, qualcosina in più per Costy e Francesco con partenza da Firenze e volo Alitalia.

Il nostro volo è andato discretamente bene, a parte il controllo del bagaglio a mano in cui la signorina mi chiede se le faccio vedere il cavalletto e io le rispondo “Della Bici?”… Ero un po’ stanchina ma non so neanche io come mi è venuto…

Alle 2 del mattino del 1/11, grazie alla “puntualità” di Alitalia, ci siamo ritrovati tutti e 6 al controllo passaporto dell’aeroporto Ataturk (gli amici di Firenze dovevano arrivare un’ora prima di noi, invece…), e una volta recuperati i bagagli c’era la navetta dell’hotel che avevamo prenotato via mail (20€ da dividere in 6). Tutti a nanna e ritrovo alle 10 del mattino per la colazione.

Tra gli hotel proposti da lastminute abbiamo scelto il Tashkonak a Sultanamhet, e la scelta non ci ha delusi (http://www.Hoteltashkonak.Com/), la colazione era abbondante (feta turca, salumi vari, olive, pomodori, cetrioli, frutta, e diversi tipi di pane tra cui uno con le olive davvero ottimo) e servita su una terrazza panoramica con vista sul bosforo e sulla moschea blu, le camere erano piccole ma pulite e il personale molto cortese. E’ a 2 passi da Santa Sofia, Moschea Blu e palazzo Topkapi, zona un po’ carente di locali per la sera ma comunque comoda se ci si sposta col tram. Unico neo, per chi non ha il sonno pesante, l’eccessiva vicinanza di una moschea con relativa sveglia per la preghiera delle 5 del mattino… Io sono stata l’unica a non sentirla mai.

1/11/07 Dopo l’abbondante colazione eccoci pronti per scoprire questa insolita città in cui si incontrano oriente e occidente. Vi risparmio le informazioni che troverete facilmente su una guida e mi limito a qualche commento.

Siamo partiti con la visita di Santa Sofia, che francamente ci ha un po’ delusi: l’esterno meriterebbe certo un restauro e gli interni una ripulita perchè allo stato attuale non c’è la luminosità che ci si aspettava. Invece la Moschea Blu, al contrario delle aspettative, è risultata molto più luminosa anche se la struttura vista dall’interno è in effetti un po’ più tozza, cosa che non diresti mai seduto sulle panche del Sultanamhet Park da cui hai di fronte a te l’una e alle spalle l’altra. Siamo poi passati alla Cisterna Basilica, bella e suggestiva: un capolavoro di ingegneria che dimostra ancora una volta la grandiosità dell’Impero Romano.

Abbiamo poi percorso per circa 1km la Divan Yolu Cd (percorso che si potrebbe fare anche in tram), con una tappa per mangiare un Kebab che però ci ha un po’ delusi perchè ci è stato servito con assenza totale di salse (mentre i kebabbari in Italia abbondano sempre…) e l’immancabile assaggio dei baklava… Sono dei dolcetti di sfoglia con noci e pistacchi… Spettacolari! A pancia piena ci siamo diretti al Gran Bazar, per un giro di ricognizione visto che l’intenzione era quella di riservare allo shopping l’ultimo giorno (per la disperazione di Enzo terrorizzato all’idea di più 4000 negozi tutti insieme, è il più grande suk del mondo). Per il primo giorno ci siamo limitati all’acquisto di un carinissimo pouf da mettere in soggiorno (ovviamente lo vendono vuoto).

Dopo una giornata così impegnativa la tappa successiva non poteva che essere l’hammam, mi era stato suggerito il Cagaloglu, ma visto che eravamo proprio a 2 passi dal Cemberlitas abbiamo optato per quello, che comunque viene elogiato dalla Lonely. La parte originariamente riservata alle donne è oggi scomparsa, quindi le donne sono un po’ penalizzate visto che per cambiarsi hanno un corridoio con degli armadietti (a noi hanno dato un armadietto in 3 perchè poco prima era arrivata una carovana di turiste giapponesi e lo spazio scarseggiava), mentre gli uomini hanno la vera e propria camekan: spogliatoi singoli con tanto di lettino. Vista la stanchezza ci siamo concessi tutti il trattamento completo da 68 lire turche che prevede massaggio scrub, bagno turco e massaggio con olio, quindi munite di asciugamani che ti consegnano all’ingresso ci siamo dirette verso l’hararet (sala calda con una piattaforma di marmo al centro su cui ci si accomoda a sudare finchè una delle donne addette al massaggio non ti chiama)… Non è facile descrivere il primo impatto con un posto del genere, a mio avviso guastato un po’ dalla quantità di donne presenti su quella piattaforma… Non ci stavamo neanche tutte… E poi si sa che noi italiane siamo molto pudiche quindi per i primi 10 minuti noi 3 ce ne siamo state in un angolino chiuse nel nostro asciugamanino! Ma dopo qualche difficoltà ad ambientarci ci siamo godute il nostro massaggio scrub fatto da un donnone che di delicato aveva proprio poco, ma devo dire che è stato molto piacevole. Finito lo scrub fatto con la schiuma, il donnone ti fa lo shampoo, ti sciacqua e, in teoria, ti accompagna per mano fuori dall’hararet, dove ti asciuga con un altro asciugamani e se hai prenotato anche il massaggio con l’olio ti invita ad aspettare che ti chiamino per farlo. Dico in teoria perché se per me e la Dadda è andata così alla Costy dopo lo shampoo ha dato una pacca sulla chiappa e avanti un’altra tipo catena di montaggio…

Anche il massaggio è stato molto piacevole anche se a mio avviso più breve del dovuto.

Finito il tutto ritrovo nelle panchine dell’atrio d’ingresso a raccontarci le nostre impressioni, e se è stato traumatico per noi vi lascio immaginare per i nostri uomini!!!!!!!!!! Siamo rimasti nell’hammam un paio d’ore, si erano già fatte le 9 di sera e si faceva sentire decisamente la necessità di mettere qualcosa sotto i denti.

Ci siamo avviati verso l’hotel evitando i ristoranti turistici sulla via del ritorno, e visto che la lonely dice chiaramente che nella zona non ci sono ristoranti che meritino abbiamo deciso di cenare in una lokanta che avevamo visto al mattino e ci sembrava molto carina, vicino all’obelisco dell’ippondromo, è in una vietta piccolina, ha una terrazza all’aperto e l’esterno è fatto da casette di legno colorate… Sebbene l’ora tarda e il locale praticamente vuoto (da chiedersi se era mai stato pieno) la cena è stata ottima: buona la carne e un assaggio di pizze e pane turco che non era davvero male. Totale 104 lire in 6! 2/11 Colazione in terrazza e brutta sorpresa: piove! Ci avviamo comunque verso il palazzo Topkapi, purtroppo non sono disponibili le audioguide quindi lo visitiamo con il supporto della Lonely. Dopo una sosta al self service per un the alla mela e qualche dolcetto, decidiamo di visitare anche l’harem, che è decisamente la parte più bella del palazzo, anche se qui l’audioguida sarebbe stata davvero utile.

Usciti dal palazzo ci siamo diretti a piedi verso l’area del porto, con una sosta al bazar delle spezie dove abbiamo fatto qualche acquisto… E preso le prime fregature! Abbiamo acquistato del curry, pistacchi ed altre spezie senza contrattare sul prezzo e proseguendo la passeggiata ci siamo accorti che le altre bancarelle esponevano prezzi molto più bassi.

Arrivati al porto ci siamo diretti da Hamdi, a detta della Lonely uno dei migliori ristoranti della città, e abbiamo prenotato un tavolo per la sera.

Abbiamo proseguito la passeggiata cercando il molo da cui partiva il traghetto per la crociera sul Bosforo, è il primo a dx del ponte di Galata e il biglietto a/r costa 12,50 lire.

L’intenzione era quella di attraversare il ponte e proseguire verso la Torre di Galata ma era un po’ tardi quindi siamo rimasti ad osservare i pescatori sul ponte e poi siamo andati a cena. Hamdi si è rivelato un ottimo ristorante, ci hanno servito delle ottime meze e i piatti di carne erano tutti buoni. Ci siamo ripromessi di tornare il giorno seguente ad acquistare un po’ di baklava nella pasticceria sottostante da portare in Italia.

3/11 Sveglia e colazione un po’ in anticipo perché alle 10.35 parte il nostro traghetto.

Purtroppo il tempo non è il massimo neanche oggi e il cielo è coperto… Ma non avendo altri gg a disposizione decidiamo di non rimandare. Decidiamo di restare dentro e uscire sul ponte solo per scattare qualche foto.

Il traghetto fa diverse fermate, un po’ in Europa e un po’ in Asia. Noi, e la maggior parte dei turisti a bordo, abbiamo deciso di scendere all’ultima fermata, Anadolu Kavagi, per goderci tutto il panorama dalla barca, ammirando i palazzi in legno, a metà tra liberty, neoclassico e architettura tipica ottomana, e il ponte del Bosforo, uno dei ponti sospesi più lunghi d’Europa.

Anadolu Kavagi è un paesello di pescatori e ristoratori, che non attendono altro che l’arrivo dei turisti! Con una passeggiata di circa mezz’ora si arriva alle rovine di un castello medievale da cui, se il cielo è sereno, si gode una splendida vista su Bosforo e Mar Nero… Nel nostro caso appena arrivati in cima si è messo a piovere! Tornati in paese ci siamo consolati con un ottimo pranzo a base di pesce al Kavak&Doganay Restaurant.

Il traghetto del ritorno attracca ad Istanbul intorno alle 16.30, siamo andati da Hamdi a comprare i Baklava da portare a casa e poi ci siamo diretti verso la Moschea di Solimano, arrivando alle 18 circa siamo riusciti a godercela senza la ressa di turisti. Fuori dalle mura della moschea, a destra, c’è un localino all’aperto nel cortile di un palazzo (bisogna scendere le scale) dove ci siamo concessi un paio di giri di the fumando un ottimo narghilé. La via del ritorno era completamente buia e, per quanto non abbiamo avvertito pericoli reali, anzi un signore ci ha indicato il percorso salutandoci con un “I love Portofino”, l’atmosfera di quei vicoli deserti non era il massimo.

Tornati al porto ecco la regina delle fregature: un pulitore di scarpe ha fatto cadere uno dei suoi arnesi e mio marito lo ha gentilmente raccolto… allora il lustrascarpe ha deciso di lucidargli le scarpe da tennis per sdebitarsi, e già che era li ha lucidato anche le scarpe della Costy… Enzo imbarazzato gli ha dato un paio di lire… E i simpatico signore gli ha detto che il costo del servizio era 5 lire a testa!!!!! Morale: se a qualcuno cade qualcosa fatevi i fatti vostri che è meglio.

Abbiamo attraversato il Ponte di Galata, passando dalla parte bassa, piena di localini molto carini, e abbiamo raggiunto la Torre di Galata per ammirare lo splendido panorama a 360 gradi… Di notte dovrebbe essere fantastico… E invece… La torre chiude alle 20.00!!!!! Ma come può un posto con dentro un ristorante chiudere alle 20.00?????????? Mah.

Siamo quindi tornati sui nostri passi, percorrendo il ponte sulla parte alta e godendoci comunque uno splendido panorama.

Infine rifocillata con un ottimo panino col pesce servito dai pescatori del porto… Se si va a Istanbul non si può tornare a casa senza averlo assaggiato! Panino a parte, la serata si era messa male, ma la peggiore delle sorprese doveva ancora arrivare… Tornati in camera squilla il telefono… Rosario ci comunica che il Gran Bazar la domenica è chiuso!!!! Nooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! 3 Lonely in 6 e nessuno lo aveva letto.

4/11 Naturalmente quella della partenza non poteva che essere era una giornata splendida e soleggiata… E visto che la speranza è l’ultima a morire, siamo andati comunque al Gran Bazar, ma abbiamo trovato aperti solo un paio di negozi delle vie limitrofe.

Ci siamo diretti quindi verso l’Arasta Bazar che era aperto, e abbiamo fatto qualche acquisto… Che conclusione triste per una vacanza fantastica.

Voglio concludere questo racconto ringraziando i miei compagni di avventura, perché non sempre quando si viaggia con qualcuno per la prima volta è facile trovare la sintonia che credo ci sia stata tra tutti noi. La vostra compagnia ha reso questo viaggio indimenticabile. Grazie.



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