La città dei due continenti: ecco tutto quello che devi sapere per una fuga a Istanbul

Scritto da: Mocana68
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Dopo 30 anni mi è capitata l’occasione di tornare ad Istanbul, con un volo Turkish Airlines da Bologna al costo di € 150, bagagli inclusi. In questi anni sono stati ristrutturati molti edifici prima decadenti e sono state riqualificate molte zone, creando molti spazi pedonali prima inesistenti. Ho trovato pertanto una città decisamente più bella, anche se infinitamente più turistica. Ma è un po’ così dappertutto. La città è sicura e tranquilla anche per le donne. Sono andata in pieno Ramadan e non ho avuto nessun problema né per mangiare, né per muovermi con i mezzi, né per entrare nei musei.

Attrazioni di Istanbul

Le attrazioni principali sono fra loro piuttosto vicine. Alloggiando nel centro storico, si può tranquillamente spostarsi a piedi per visitarle. Istanbul si sviluppa su diverse colline, quindi camminando si sale e si scende continuamente, ad eccezione del centro storico dove i monumenti sono più o meno allo stesso livello.

  • Nel centro storico (Sultanahmet): Moschea di Santa Sofia (Ayasofia Camii), Palazzo Topkapi (Topkapi Sarayi), Basilica della Cisterna (Yerebatan Sarnici), Moschea Blu (Sultanahmet Camii), Museo Archeologico. Il centro storico si chiama appunto Sultanahmet, come la Mosche Blu.
  • Nel raggio di 1 Km dal centro (intendendo per centro la grande piazza pedonale ed alberata fra la Moschea di Santa Sofia e la Mosche Blu): Gran Bazar (Kapali Çarsi), piazza Beyazit (Beyazit Meydani) con l’omonima moschea (Beyazit Camii), Bazar Egiziano o delle Spezie (Misir Çarsi), Ponte Galata (Galata Köprüsü), Moschea Rustem Pascià (Rüstem Paşa Camii), stazione Sirkeci dell’Orient Express (Sirkeci Tren Gari). Si possono comunque usare mezzi pubblici, se non si vuole camminare.
  • Nel raggio di 2-2,5 km dal centro: Moschea del Solimano (Süleymaniye Camii), Acquedotto del Valente, Torre di Galata (Galata Kulesi). Raggiungibili anche con i mezzi pubblici.
  • Altre attrazioni più distanti: Palazzo Dolmabahçe (Dolmabahçe Sarayi), Moschea di Ortakoy (Ortaköy Camii), zona moderna di Piazza Tunel (Tünel Meydani) e piazza Taksim (Taksim Meydani) sono facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

Tutte le informazioni sulle attrazioni sono facilmente reperibili su qualsiasi guida, ma vorrei soltanto fare alcune precisazioni. Le mosche sono gratuite, ad eccezione della Moschea di Santa Sofia, a pagamento dal 15/01/2024. Per chi non lo sapesse, le donne devono coprirsi i capelli, le spalle e le gambe: pantaloni lunghi e maniche lunghe e portatevi un vostro foulard, se volete evitare di indossare i loro camicioni e i loro copricapo. Per gli uomini niente pantaloni corti e niente canottiere. Anche al palazzo del Topkapi, per entrare nella sala dove ci sono delle reliquie sacre, è richiesto lo stesso dress code.

I biglietti di ingresso sono molto cari: circa 15 euro per il Museo Archeologico, circa 17 euro per la Basilica della Cisterna per l’ingresso diurno e circa 28 euro per l’ingresso serale del venerdì con i giochi di luci, circa 43 euro per il Palazzo Topkapi. I prezzi sono quelli ufficiali che ho pagato alla biglietteria e non tramite agenzie o accompagnatori turistici vari. Non sono riuscita ad acquistare i biglietti online, a meno di non acquistare un museum pass o una visita guidata. Per il museum pass, controllate bene la lista dei musei inclusi perché è piuttosto caro (mi sembra 165 euro per 5 giorni), ma molte attrazioni importanti non sono incluse nel pass, che invece include musei che in genere non interessano alla maggior parte dei turisti.

Personalmente ho visitato il Topkapi, il Museo Archeologico, Santa Sofia e la Basilica della Cisterna. Quest’ultima, secondo me, non vale il prezzo del biglietto. Per entrare al Topkapi, Santa Sofia e Basilica della Cisterna si deve passare attraverso il metal detector con tanto di fila, oltre la fila per l’acquisto del biglietto. Tutte le guide consigliano di recarsi alla biglietteria alle 9 del mattino: confermo che a quell’ora si entra senza fila, almeno a marzo. Topkapi e Santa Sofia sono vicinissimi: potreste acquistare il biglietto per Santa Sofia e poi entrare subito al Topkapi, rimandando la visita di Santa Sofia al pomeriggio. Così facendo riuscirete ad acquistare due biglietti per due attrazioni senza fare file, godervi gli spazi angusti delle sale del Topkapi al mattino ed entrare con calma nel pomeriggio a Santa Sofia, solo con una breve attesa per il metal detector. Quando arriverete alla biglietteria di Santa Sofia, che si trova di lato alla fontana del Sultano Ahmed III (Sultan 3. Ahmed Çeşmesi), troverete diverse guide che cercheranno di convincervi di acquistare il biglietto del Topkapi da loro senza coda e senza attesa, ovviamente ad un prezzo maggiorato. A meno che non siate interessati a visite guidate, andate avanti: con la biglietteria di Santa Sofia alla vostra destra, troverete poi l’entrata di Santa Sofia sulla sinistra; procedete ancora a diritto. Vedrete una porta di ingresso imponente sulle antiche mura, con delle guardie armate (praticamente è collocata in fondo alla strada Kabasakal Caddesi). Attraversate la porta, passate il metal detector e dopo qualche decina di metri troverete la biglietteria sulla vostra destra. Il biglietto del Topkapi, harem incluso (consigliato perché è la parte più bella) costa 1500 lire turche (43 euro circa). C’è poi una biglietteria all’ingresso dell’harem nel caso in cui aveste acquistato il biglietto senza harem e decideste di entrare. Però, ricordatevi di non ripagare se avete il biglietto completo.

Per quanto riguarda la Basilica della Cisterna, l’entrata non si trova dove indica Google Maps: lì c’è l’uscita. Con l’uscita della Basilica sulla sinistra e Santa Sofia di fronte, fate pochi metri e girate a sinistra nella Alemdar Caddesi: pochi passi e siete arrivati. L’entrata si trova dove su Google Maps c’è il Talat Paşa Konağı. Per il Museo Archeologico, in genere, non c’è molta fila alla biglietteria.

Cosa comprare ad Istanbul

Istanbul è piena di bazar e bancarelle ovunque che vendono articoli fake, alcuni ben fatti, altri bruttissimi. Comunque la pensiate su acquisti di questo tipo, in genere nel Gran Bazar, che è molto molto turistico, ci sono negozi più cari con articoli non necessariamente più belli rispetto ai negozi che ci sono all’esterno. Un’altra regola fondamentale è contrattare al massimo.

Trasporti

I voli internazionali atterrano al nuovo aeroporto di Istanbul, che si trova a circa 50 km dalla città. Non è stata ancora completata la rete metropolitana per il collegamento al centro. A meno che non preferiate prendere il taxi e spendere 50 euro, dirigetevi verso l’uscita dell’aeroporto seguendo le frecce per public transfers/metro (ad un certo punto le strade si separano e seguite public transfers). Immediatamente prima, in prossimità delle porte, ci sono delle mappe degli autobus che collegano l’aeroporto alla città e degli addetti che vi aiutano sia nella scelta della destinazione finale che nell’acquisto del biglietto relativo alle macchinette automatiche (cash e carte). Gli autobus arrivano a vari capolinea a ridosso della città e da lì poi è necessario prendere la metropolitana o il tram. Il servizio è gestito da Havaist: sul loro sito trovate tutti gli orari da/per l’aeroporto. Scenderete al piano -2, dove ci sono le varie fermate dell’autobus. Noi avevamo l’albergo nei pressi della Moschea Blu ed abbiamo fatto il biglietto dell’autobus con destinazione Aksaray al costo di 170 lire turche (circa 5 euro). La durata del tragitto è di 45/75 minuti in base al traffico. Ad Aksaray c’è la metro rossa, la verde ed il tram. All’ingresso della metro c’è la macchinetta automatica (cambiate la lingua in qualche modo) ed abbiamo comprato la Istanbulkart (se ne può comprare una ed usarla in più persone) al costo di 270 lire turche (circa 7,80 euro). Questa cifra include il costo della carta + 4 biglietti metro o tram. Poi si può ricaricare. Il costo del singolo biglietto con la Istanbul card è di 17,70 lire turche (circa 50 centesimi di euro). Alle connessioni fra una metro ed un’altra si ripaga il biglietto, anche se non si esce dalla metro. Da Aksaray, per andare in centro (Moschea Blu/Topkapi/Santa Sofia), si prende il tram: ci sono 4 fermate. La fermata è dall’altra parte della strada rispetto a dove si scende dal bus proveniente dall’aeroporto e un po’ spostata verso il centro (sotto il cavalcavia). Il tram è il mezzo che ho usato di più sia perché è più veloce da prendere a livello strada, senza scendere sotto terra, sia perché serve i luoghi più interessanti turisticamente. I turchi sono disponibili e vi aiutano anche alle macchinette per l’acquisto dei biglietti. Sulla mappa dei trasporti pubblici, le linee metro sono colorate ed indicate con la lettera “M”, mentre il tram è indicato con la lettera “T”. Più precisamente, il tram che serve il centro è il T1. La fermata del centro si chiama Sultanhamet.

Per quanto riguarda i traghetti, al porto di Eminönü ci sono diversi chioschi per le diverse destinazioni. Si paga normalmente il biglietto con la Istanbul Card. Il costo varia dalla distanza. Io ho pagato 29 lire turche (80 centesimi di euro) per arrivare fino ad Ortakoy. I traghetti sono pratici e veloci e possono sostituire, ad un prezzo irrisorio, la crociera sul Bosforo. Ovviamente sono un’altra cosa, ma non c’è paragone di spesa. Quando siete sul molo, troverete diverse persone che vi offriranno i biglietti: anche in questo caso si tratta di biglietti per le crociere private e non per i mezzi pubblici. I traghetti sono gestiti da Şehir Hatlari: sul loro sito trovate orari, tariffe ed il molo (pier) di partenza con tanto di mappa google per localizzarlo. Anche loro offrono, oltre ai trasferimenti di linea (domestic trips), i tours turistici privati (Bosphorus Tours). Ovviamente i tours hanno un prezzo più alto.

In sostanza i mezzi pubblici sono semplici, capillari ed economici.

Cosa mangiare a Istanbul

Mangiare non è assolutamente un problema: ci sono ristoranti per tutti i gusti e per tutte le tasche. Generalmente si può mangiare decentemente ad una cifra molto ragionevole. Gli alcolici, in proporzione, sono cari in rapporto al costo della portata, ma il costo è comunque accettabile, almeno per la birra. Il vino può costare come da noi.

Le mie conclusioni è che ho trovato Istanbul sicura, piena di gente, piacevole, pulita, con tanti spazi pedonali (i motorini ci passano!), alcuni parchi (Yildiz – bellissimo in zona Ortakoy e Gülhane in zona Museo Archeologico), passeggiate lungo Bosforo sia sul Kennedy Caddesi che nella zona del museo Istanbul Modern, economica ad eccezione dei biglietti per le attrazioni turistiche e con tanti lavori in corso per migliorarla ancora. Bella anche la nuova zona di Tunel, presso la torre di Galata, con tanti negozi, caffè e ristoranti. Sono rimasta 5 giorni e direi che sono sufficienti.

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