Una bella sorpresa

Appena finito un'estenuante esame di emergenze mediche, avendo una settimana di vacanza, il mio ragazzo ed io abbiamo pensato di entrare in agenzia e partire col primo volo a disposizione. La Tunisia è stata una scelta per caso, sia per le date favorevoli sia per il costo (molto contenuto , anche perchè siamo partiti con un last-minute dopo 2...
Scritto da: Meggy980
una bella sorpresa
Partenza il: 13/03/2005
Ritorno il: 20/03/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Appena finito un’estenuante esame di emergenze mediche, avendo una settimana di vacanza, il mio ragazzo ed io abbiamo pensato di entrare in agenzia e partire col primo volo a disposizione. La Tunisia è stata una scelta per caso, sia per le date favorevoli sia per il costo (molto contenuto , anche perchè siamo partiti con un last-minute dopo 2 giorni!)., ma si è rivelata una terra bellissima, piena di luoghi affascinanti e magici, in cui ci siamo ripromessi di tornare presto. Abbiamo prenotato con Francorosso (dato che non conoscevamo le condizioni di questo paese ci siamo sentiti più sicuri con un tour operator) per Djerba, con formula roulette. Siamo partiti da Malpensa con un ritardo notevole (terribili le code per il controllo documenti!), imbarcati su un volo TunisAir e arrivati a Djerba senza problemi. L’aria era primaverile,16 gradi (molto piacevole! A Torino c’erano si è no 7 gradi!).

All’eroporto ci hanno comunicato che l’albergo era il Melià Palm Azur, che sul depliant Francorosso non era presente… Abbiamo avuto un momento di panico, dal momento che eravamo gli unici, del cospicuo numero sul pulmino, ad andare lì… Vedevamo scorrere gli hotels degli altri, tutti bellissimi e immensi! La paura è passata appena arrivati all’ingresso: il Palm Azur è tra gli ultimi alberghi del lato turistico, ma è davvero bello e curato. Il personale è gentilissimo, l’animazione molto discreta, le camere pulite, la cucina ottima (soprattutto i dolci!), 2 piscine esterne, una interna e una spiaggia davvero bella. Nell’hotel abbiamo conosciuto quasi subito Alì Babà (battezzato da noi Saibaba:) ), un intraprendente tunisino che organizza tour del’isola con il beneplacito dell’albergo. Dopo qualche diffidenza iniziale ,dato che sulla spiaggia siamo stati fregati il primo giorno (non comprate le rose del deserto a più di 2 dinari l’una! Se fate un tour del deserto vi accorgerete che ve le tirano dietro!), abbiamo deciso di fare “una cosa troppo carina” (espressione tipica usata da Saibaba!) o meglio un’escursione di tre ore a cavallo fino al lago salato. Effettivamente è stata una serata simpatica, anche se ti massacra il fondoschiena, perchè ti permette di girare fra le case della gente e vedere le condizioni di vita. La sera in albergo c’era una serata tunisina, ottima la cena tipica (quanto mi manca il cous cous!) e belli i canti e balli. Dopo un buonissimo thè alla menta siamo andato a dormire.

Il secondo giorno abbiamo bighellonato in albergo tutta la mattina (anche perchè avevo le ossa rotte!) e nel pomeriggio ci siamo autogestiti andando in taxi fino a Midoun (il centro abitato più vicino). In effetti vi accorgerete che sia l’organizzazione Francorosso, sia Saibaba (nel nostro caso) e animatori (un po’ in combutta con lui) cercheranno di dissuadervi dall’andarvene in giro da soli, tuttavia non dovete temere nulla, soprattutto a Djerba, che è molto turistica! L’attenzione da prestare è quella che dovreste avere girando per qualunque città italiana e anzi… I tunisini sono di solito molto ospitali e gentili con tutti i turisti. Il terzo giorno abbiamo fatto l’escursione dell’isola(sempre organizzata da Alì- Saibaba) con gli scooter ed è durante questo giro che abbiamo conosciuto due nuovi amici: Luca (ribattezzato in seguito Er Monnezza, per la sua “insana” abitudine a mangiare qualunque cosa sia o meno commestibile) e Simona (ribattezzata dagli autoctoni “bombolo”, ma – lo sappiamo – intendevano dire bambola!). Loro sono così diventati i nostri meravigliosi compagni di viaggio per i giorni seguenti. Consiglio, a tutti coloro che se la sentano, il giro in scooter, che vi consentirà maggior libertà nelle tempistiche (il giro in bus è un mordi e fuggi) e di vedere zone difficilmente percorribili con le 4ruote. Tuttavia portatevi un K-way se il tempo è incerto. Noi ci siamo congelati! Il quarto e quinto giorno siamo partiti per l’escursione Francorosso prenotata dall’albergo: il magico sud! Premetto che i luoghi visitati sono davvero splendidi, direi immancabili se vi trovate al sud della Tunisia, tuttavia il tour non permette di godersi la visita, i tempi sono molto ristretti e si corre come Giapponesi per vedere il più possibile. Non si riesce neppure ad avere il tempo di contrattare per un souvenir! La nostra Guida è stata soprannominata “il re dei Nanosecondi” ed ha passato tutto il viaggio a richiamarci sul bus, soprattutto i nostri nuovi amici (che hanno scatenanto l’ira degli altri partecipanti al viaggio, quasi tutti pensionati!). Il percorso era il seguente: passaggio sul ponte romano di Djerba, Medenine con il suo vecchio Ksour, passaggio in bus davanti all’oasi di Gabes e fermata al mercato delle spezie (molto deludente). Il pomeriggio ci siamo rifatti vedendo le oasi di montagna di Chebika e Tamerza; questi posti sono veramente unici e meritano una visita più accurata di quella fatta da noi in tutta fretta. In serata arrivo nela bellissima cittadina di Tozeur (che avremmo tanto voluto girare), visita del museo e arrivo in albergo (un po’ sporchino!). La mattina seguente giro ultra-super rapido alle ore 6:45 per Tozeur deserta (comunque affascinante) e passeggiata sul calesse dentro l’oasi (facoltativa) . Siamo poi passati per Douz ed andata a Zaafrane per la passeggiata sul dromedario (anch’essa facoltativa e molto turistica, ma sicuramente merita fare un giro su questi simpatici animali; contribuisce a rendere unico il paesaggio): se poi piove (come accade solo ogni 5 anni e durante la nostra visita) e viene anche una tempesta di sabbia mettete al sicuro le macchine fotografiche. Tutte quante si sono bloccate: la sabbia del Sahara è più sottile della farina e ve la ritroverete veramente ovunque, persino nelle mutande!!! Il giro si conclude con Matmata, dove si possono vedere le interessanti case troglodite e i suggestivi paesaggi che hanno ispirato innumerevoli registi, tra i quali il Lucas di Guerre Stellari. Il pranzo al ristorante ce lo ricorderemo per sempre. Era tutto buonissimo, in particolare non perdetevi i Briq. Peccato dover correre via per tornare a Djerba entro le 17:30, dopo aver atteso il traghetto per 1 ora e più (ma non potevamo restare di più a Matmata?!?). Come avrete compreso, il giorno seguente, straziati dalla gita tour de force, abbiamo deciso insieme a Simo e Luca di andare all’avventura da SOLI! Così, dopo aver contrattato ad Houmt Souq per un louage (taxi collettivo), ed aver, in tale occasione, conosciuto Hassan, abbiamo infine optato per il noleggio di una peugeot 206. In cambio di un passaggio, la nostra improvvisata guida Hassan, ci ha condotto alla scoperta di Tataouine e dintorni per vedere i meravigliosi Ksour (i più belli di tutta la Tunisia), nonchè invitarci a pranzo dalla sua gentilissima nonna, che con grande ospitalità ci ha offerto un piatto delizioso. Siamo poi tornati all’albergo e con grande dispiacere il giorno seguente siamo ripartiti per Torino. In conclusione invitiamo tutti coloro che vogliono visitare la Tunisia a non chiudersi dentro l’albergo (per bello che sia) e a non avere diffidenza nei confronti delle persone, al fine di sentirsi liberi di esplorare, conoscere e aprirsi a questa splendida parte dell’Africa.



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