Tutto quello che c’è da sapere sull’Øresund

I consigli di una Turista per Caso che ha vissuto tra Copenhagen e Malmö
Scritto da: Laura Piana
tutto quello che c'è da sapere sull'Øresund
Partenza il: 15/08/2005
Ritorno il: 01/06/2011
Viaggiatori: 1
Spesa: 500 €
Dopo 6 anni vissuti in Scandinavia, rientro in Italia. I sentimenti sono contrapposti e prendere la decisione non è stato facile. So che perderò molto, soprattutto sotto il punto di vista socio-assistenziale, ma la voglia di tornare ad abitare vicino alla mia famiglia d’origine e ai miei amici storici è troppa!

Ho studiato e lavorato a Copenaghen ed abitato a Malmö, quindi ho avuto la possibilità di conoscere abbastanza bene la regione Øresund ed i suoi abitanti e di sicuro porterò entrambi nel cuore.

La Scandinavia è una penisola a misura d’uomo e di bambino, gli abitanti sono sempre molto cortesi e mai troppo stressati, il trasporto pubblico funziona praticamente alla perfezione, così come quasi tutti gli altri servizi; la qualità della vita è decisamente alta e i problemi sociali sono minimi, tanto che qualche estate fà le prime pagine di quasi tutti i quotidiani erano occupate dalle famigerate lumache assassine…ma non assassine perché velenose per l’uomo, assassine perché divoravano fiori e foglie, spazzolavano gli orti e rosicchiavano l’insalata!

Le uniche note negative scandinave sono i prezzi (che, almeno in Danimarca e Norvegia, superano nettamente la media europea), il clima (anche se amio avviso l’inverno scandinavo ha il suo fascino) e il numero veramente esiguo di medici (purtroppo un giorno sono stata costretta ad aspettare otto ore in un pronto soccorso pediatrico…).

I mesi più adatti per visitare la regione Øresund sono giugno e luglio, quando le ore di luce sono circa 19 al giorno e il sole splende, oppure dicembre, quando l’atmosfera natalizia rallegra il freddo inverno.

COPENAGHEN LA CITTÁ DELLE FIABE

La Danimarca è una nazione pianeggiante ed il modo migliore per visitare la sua capitale è la bicicletta: é veloce, economica, non inquina ed è divertente. Gli stessi abitanti di Copenaghen si spostano in bici: dallo studente carico di libri, al professionista in giacca e cravatta, dalla futura mamma con il pancione, al papà insieme ai figli seduti nel rimorchio. Le piste ciclabili si snodano per tutta la città e i pericoli sono veramente limitati.

Nyhavn

Assolutamente da non perdere Nyhavn, che letteralmente significa porto nuovo, ma che in realtà è il vecchio porto della città; è la cartolina più famosa di Copenaghen: un canale costeggiato da tante piccole case colorate. Le casette, un tempo ritrovo di pescatori interessati ad alcool e prostituzione, oggi ospitano caratteristici ristoranti e pubs, dove bere una birra fresca crogiolandosi al tiepido sole scandinavo è un must (nel caso in cui il vento fosse n po’ troppo freschino, sono sempre a disposizione alcune coperte)! Da assaggiare anche le delizie della gelateria all’angolo, vicino al semaforo.

Partendo da Nyhavn è possibile effettuare un tour guidato dei canali a bordo di piccole imbarcazioni. Se si è fortunati si può assistere all’innalzamento del ponte e al passaggio di una nave: è incredibile con che abilità vengano manovrate barche anche abbastanza grandi in un canale così stretto!

A partire dal mese di novembre, lungo le sponde di Nyhavn viene organizzato un mercatino di Natale, ma è un pochino deludente.

Piazze

Le piazze di Copenaghen sono tante e molto diverse tra loro, a mio avviso quelle più interessanti sono: Konges Nytorv, una grande e bella piazza situata vicino a Nyhavn; al centro della piazza si può vedere una statua di Christian V, il suo fondatore ed adiacenti alla piazza si trovano molti edifici architettonicamente importanti, tra cui Charlottenborg Palace, l’Ambasciata Francese e il Teatro Reale Danese. In inverno, al centro della piazza, viene installata una pista di pattinaggio sul ghiaccio che, grazie anche ai meravigliosi addobbi natalizi dell’Hotel d’Angleterre e, auspicabilmente, alla neve, crea un’atmosfera unica, molto, molto scandinava!

Nytorv e Gammeltorv, letteralmente la Piazza Nuova e la Piazza Vecchia, sono due piazze attigue che formano un largo spazio comune lungo la strada pedonale Strøget; un tempo ospitavano entrambe il mercato cittadino, di cui oggi sono sopravvissuti sono alcuni fiorai. Degna di nota la fontana rinascimentale di bronzo che si trova al centro di Gammeltorv.

Amagertorv è una graziosa piazzetta che si trova a metà dello Strøget, al centro della città vecchia; Amagertorv è caratterizzata da una bella fontana rappresentante tre uccelli, una curiosità riguardo questi volatili è che fino al 2008, non essendone chiara la specie, c’era una gran confusione e una bagarre: alcuni sostenevano che gli uccelli fossero cicogne, altri credevano che fossero aironi; tre anni fà, poi, è stato addirittura interpellato l’ente ornitologico danese, il quale ha sentenziato che i famosi pennuti sono cicogne, e così sia! Negli anni ’60 la fontana era il punto di ritrovo degli hippies “copenaghesi”, oggi un luogo di appuntamenti. In questa piazza si trovano alcuni tra i più rinomati negozi della città, tra cui Georg Jensen, Illums Bolighus e Royal Copenhagen.

Rådhuspladsen è la piazza dominata dal palazzo comunale (rådhus): un grande edificio costruito dall’architetto danese Martin Nyrop alla fine del 1800 sul modello del municipio di Pisa. È possibile visitare sia il municipio, che la torre (20DKK), la quale, dall’alto dei suoi 300 scalini offre un bel panorama cittadino. Da scovare dietro al palazzo una statua di Christian Andersen, il famoso scrittore di fiabe, che, figura sempre presente nela cultura e tradizione danese, accompagna i turisti alla scoperta delle migliori attrazioni cittadine. Rådhuspladsen, a mio avviso, non è particolarmente graziosa, ma è molto importante, in quanto, grazie alla sua ampiezza, viene utilizzata come fulcro di manifestazioni, scioperi (peraltro estremamente rari in Scandinavia) e feste collettive, quale il capodanno.

Copenaghen è una città speciale, che strizza l’occhio al futuro, ma mantiene le radici ben piantate nella propria storia; un luogo dove passato, presente e futuro convivono, si arricchiscono e si completano: per capirlo basta guardare il Palazzo della Borsa, con la sua meravigliosa guglia a forma di quattro code di drago attorcigliate fra loro e il suo “vicino” il Diamante Nero, nuova scintillante Biblioteca Reale; o ancora, il Palazzo di Amalienborg, la reggia dove risiede la famiglia reale, costruito nel XVIII secolo, che è esattamente in linea d’aria con l’Opera House, gioiello dell’architettura moderna.

Strøget

Lo Strøget è l’area dello shopping più lunga d’Europa, è un’insieme di vie pedonali situate nel centro della città vecchia; qui i palazzi sono belli e molto curati, i negozi numerosissimi (i piú caratteristici quelli del design danese) e in estate, quando mimi e giocolieri intrattengono e rallegrano i passanti, l’atmosfera è giocosa e hyggeligt (termine danese intraducibile in italiano, ma che significa caloroso, accogliente…).

Lo Strøget è ricco di mostre e musei, i più curiosi sono senza dubbio il Museo Erotika, il cui nome é sufficientemente esplicativo e il Museo dei Guinness dei primati, che potrebbe essere divertente per i bambini. Non lontano dallo Strøget il Museo Nazionale Danese è interessantissimo e gratis! (originale anche il museo Open Air di Lyngby).

Vicino allo Strøget si erge una torre chiamata Rundtårn (la torre rotonda – i nordici non hanno molta fantasia per i nomi… -), dalla cui sommità si gode di una bellissima vista sui tetti della capitale; dato che la città è completamente pianeggiante, in una giornata di sole la visuale si estende fino al mare.

Tutti i giorni a partire dalle 11 è possibile assistere alla marcia delle Guardie Reali, che dal castello di Frederiksborg si dirigono al castello di Amalienborg per il cambio della guardia: con le loro giacche rigide (blu o rosse, a seconda dell’occasione), con il cappellone in pelo d’orso (spero di peluche) e il passo ritmato, catapultano i turisti nella favola del soldatino di stagno (Andersen sempre presente!) e sono molto, molto affascinanti.

Passeggiando sullo Strøget, infine, alzate lo sguardo e cercate il gufo!

La Sirenetta

La famosissima Lille Havfrue aspetta paziente all’ingresso del porto e, se non fosse per la ressa di turisti che ogni giorno si accalca per fotografarla, rischierebbe di passare quasi inosservata. Sì, perché, sinceramente, il simbolo di Copenaghen è parecchio deludente: piccola (alta solo 1,20m) e poco visibile lascia i visitatori a bocca asciutta. La poverina, inoltre, è stata oggetto di molti vandalismi: più volte le hanno tagliato la testa oppure un braccio, è stata imbrattata di vernice e nel 2003 addirittura rimossa dallo scoglio su cui è seduta…chissà cosa direbbe il suo papà C. Andersen a riguardo…

Parchi

I parchi di Copenaghen sono numerosi, tutti molto puliti, curati e sicuri; se non si ha moltissimo tempo a disposizione, secondo me, quelli da non perdere sono:

Il parco del Castello di Rosenborg, dove è possibile visitare il parco e il bellissimo castello, che custodisce il Tesoro Reale.

Kastellet, che in realtá è una cittadella militare a forma di pentagono, oggi quasi completamente smilitarizzata, è circondata da un bellissimo parco, dove è possibile vedere un vecchio mulino, una deliziosa chiesetta (Chiesa Inglese di St. Alban), statue, fontane e un piccolo porticciolo.

I Laghi, che sono tre laghi artificiali, non proprio meravigliosi, ma frequentatissimi; non sono balneabili, però le loro sponde pullulano di jogger con cani al seguito e neomamme con carrozzine. Molto buffi da vedere in inverno, quando si ghiacciano e i cigni (forse quelli selvatici di Andersen) si esibiscono in graziose piroette.

Il Giardino Botanico, che purtroppo personalmente non ho mai visitato, ma di cui ho sentito parlare davvero molto bene.

Amager Strandpark, che è locato sull’isola di Amager, include una piccola isola artificiale ed offre 4,6 Km di spiagge bianche e fini. Contrario a quello che si pensi, in estate, l’acqua del Mar del Nord non è particolarmente fredda ed un bagnetto può essere piacevole. Le spiagge sono frequentatissime ed offrono diversi tipi di attività tra cui kayaking, wind surfing e kite surfing.

Christiania

La famosa Christiania, chiamata anche “Città Libera”, é un quartiere autogestito all’interno della capitale. Venne creato da un gruppo di hippies all’inizio degli anni ’70 e d’allora, ha continuato ad esistere. All’interno di Christiania vengono svolte molte attività artistiche, ad esempio, vengono organizzate mostre, spettacoli teatrali e concertri; inoltre sono famose e rinomate in tutta la Danimarca le biciclette prodotte qui, biciclette molto grosse, a tre ruote, caratterizzate da larghi manubri e da cassoni in cui i danesi, generalmente, trasportano i bambini.

Si sono create molte leggende riguardo Christiania, alcune vere, altre un po’ meno, ad esempio, come è noto, è vero che gli abitanti non pagano le tasse in Danimarca, ma è anche vero che la maggior parte di essi lavorano a Copenaghen e, quindi, vengono tassati automaticamente.

Il luogo più bello di Christiania, a mio avviso è senza dubbio la zona lungo il canale, dove, tra fiori e alberi, gli hippies hanno costruito le proprie case; utilizzando solo materiali ecologici, hanno creato delle piccole opere d’arte, tutte diverse l’una dall’altra, alcune delle quali sembrano rimandare ad un mondo di fiabe e folletti. L’atmosfera qui è veramente rilassante e questa città nella città sembra lontana anni luce dalla città fuori la città.

Christiania ha sempre attirato molti visitatori incuriositi soprattutto da Pusher Street, la strada, dove fino al 2010, era possibile acquistare hashish e marijuana direttamente dalle bancarelle. La droga pesante ed i suoi utilizzatori, invece, sono sempre stati allontanati dagli abitanti stessi di Christiania.

Per tutto il tempo in cui ho vissuto in Scandinavia, ho sempre sentito parlare dell’intenzione di chiudere la Città Libera ed effettivamente le visite (non di piacere) della polizia ed i fantomatici tentativi di smantellamento sono stati molti. Nella primavera 2011 gli occupanti sono stati messi di fronte ad una scelta: acquistare i vecchi edifici militari occupati negli anni ’70 come collettività, oppure acquistarli come singoli, la risposta è stata il blocco all’accesso di Christiania ai visitatori da parte degli abitanti stessi. Questo braccio di ferro tra il governo e la popolazione di Christiania sembra infinito, ma fortunatamente, credo che la Cittá Libera non verrá mai forzatamente demolita e, se questo non sarà per rispetto alle idee che rappresenta, sicuramente sarà perché, in quanto grande attrazione turistica, assicura indiretti benefici economici alla città di Copenaghen e alla Danimarca intera.

Dragør

Un vero e proprio gioiellino danese è il piccolo borgo Dragør. Non lontano dall’aeroporto di Kastrup, situato sull’isola Amager, è raggiungibile sia in autobus, sia in bici, che, ovviamente, in auto. Un tempo era esclusivamente un villaggio di pescatori ed ancora oggi la pesca è un’attività preponderante; il porticciolo è molto rustico, è popolato da cigni, anatre e gabbiani appollaiati sulle piccole barche stile Popeye, odora di pesce ed invita ad una sosta in uno dei deliziosi ristoranti, ovviamente a base di pesce freschissimo! Il porto è molto bello da visitare anche in inverno, sfidando il vento glaciale, si può vedere lo spettacolo che il mare ghiacciato regala.

La zona più interessante di Dragør è il centro storico, dove i ciottoli delle stradine accompagnano i passanti in un percorso nel passato. Le case che costeggiano le viuzze, infatti, sono tipiche case costruite secondo la tradizione danese, gialle con il tetto spiovente fatto di canne. I giardini e le aie sono curatissimi e gli allegri fiori malvoni colorano gli angoli.

Copenaghen per i bambini

La Scandinavia in generale è un luogo perfetto per i bambini: il tasso di criminalità è molto ridotto e il senso civico e civile è decisamente elevato. I bambini sono molto amati e sono i benvenuti ovunque: i ristoranti, bar e luoghi pubblici di ogni genere sono attrezzati per accogliere i più piccoli, esistono addirittura cinema che organizzano visioni speciali rivolte ai neo-genitori con neonati al seguito (le luci sono soffuse, il suono più basso, sono a disposizione nursery, acqua tiepida e forno microonde); inoltre, grazie alle ottime infrastrutture, passeggini, ma anche sedie a rotelle non hanno barriere!

A Copenaghen ci sono molti intrattenimenti dedicati ai bimbi, da non lasciarsi scappare sono:

Giardini di Tivoli, un grande parco divertimenti localizzato proprio nel cuore di Copenaghen. È un parco divertimenti diverso da quelli a cui siamo abituati noi italiani, è molto grande, al suo interno si trovano un teatro, un luna park, alcuni negozietti, bar e ristoranti (simpatico il ristorante vichingo Valhal); i meravigliosi giardini estremamente curati fanno da padroni, ma la cosa che colpisce maggiormente è l’atmosfera retrò che regna all’interno del parco, specialmente la sera, quando migliaia di lampadine colorate lo illuminano. Durante il periodo natalizio viene allestito un mercatino di Natale, dove si possono trovare addobbi e piccoli oggetti a tema. Nota negativa di Tivoli è il prezzo esagerato del biglietto d’ingresso, dato che all’interno nulla è gratuito!

Dyrehavsbakken, probabilmente il parco divertimenti più antico al mondo (fondato nel 1583), si trova fuori città (stazione di Klampenborg circa 25 minuti dalla stazione centrale) ed è frequentato soprattutto da danesi; l’ingresso è gratis, ma le giostre si pagano, è possibile acquistare un carnet scontato di accessi alle giostre. I giochi sono molti, così come i bar e i ristoranti: è divertente per i grandi e fantastico per i bambini!

Il luna park è situato all’interno del parco Reale, dove nel XVII secolo il re stabilì la propria riserva di caccia, ancora oggi vivono qui circa 2000 esemplari di renne e cervi, essi sono visibili soprattutto in autunno ed inverno, ma rimane difficile avvicinarli ed impossibile toccarli, perché sono liberi e selvatici. All’inizio di novembre, alla presenza della regina, si svolge la caccia alla volpe (finta): è emozionante vedere sia la cavalcata, che l’entusiasmo dei danesi di fronte alla famiglia reale (cosa che, da buona repubblicana, ho faticato davvero molto a comprendere).

Capella Play, un grande centro giochi, situato all’ultimo piano del centro commerciale Fields, perfetto in inverno e in caso di brutto tempo. Un’enorme sala (1000 metri quadrati) strapiena di giochi morbidi, trampolini, scivoli, palline e tappeti gonfiabili. Prezzo 30DKK all’ora per bambini fino a 2 anni, 60DKK all’ora dai 2 ai 16 anni, 25DKK al giorno per adulto accompagnatore, caffè compreso. Divertentissimo!

Cibo

Non si può visitare Copenaghen e non assaggiare almeno due pølser, le deliziose salcicce vendute nei baracchini per la strada e i smørrebrød i tipici panini bellissimi da vedere e complicatissimi da mangiare. Entrambi vanno rigorosamente accompagnati da birra danese e, durante il periodo natalizio, dalla Juleøl, la birra di natale, forte e scura. Gli appassionati di birra non possono perdersi la visita alla fabbrica della Carlsberg, dove vengono mostrate le varie fasi della produzione e viene degustata una chiara.

I ristoranti in città sono moltissimi e di ogni genere, a partire dal famoso e innovativo Noma, nominato addirittura miglior ristorante al mondo. Personalmente eviterei i ristoranti italiani, perché sono parecchio costosi ed il cibo non è particolarmente squisito. Il Riz Raz, con la sua cucina mediterranea, perfetta anche per i vegetariani, è un buon compromesso prezzo – qualità; lo Spicylicious è un ristorante Thai piccantissimo, un paradiso per gli amanti del peperoncino e delle spezie! El Viejo Mexico, un gustoso ristorante messicano, ma non proprio economico.

Festival

Roskilde Festival è il festival musicale più famoso della Danimarca, che si tiene generalmente durante l’ultimo week-end di giugno nella città di Roskilde (a pochi km da Copenaghen). Ricco di ospti internazionali, attrae migliaia di giovani soprattutto scandinavi, ma anche provenienti dal resto del nord Europa. La prima edizione, frequentata quasi esclusivamente da gruppi hippies, venne tenuta nel 1971 e da allora, il festival si è notevolmente evoluto tanto che nel 2007 toccò i 110000 partecipanti, la maggior parte dei quali campeggia sul grande prato a dispozione. Accanto alla musica, protagonista assoluta, si può assistere ad alcuni spettacoli teatrali e di danza. Il sabato, inoltre, si svolge una curiosa gara, una corsa senza abiti: il primo uomo e la prima donna che completano il percorso nudi, vincono due biglietti per il Roskilde Festival dell’anno successivo.

Copenhagen Jazz Festival è un grande evento di musica Jazz che si tiene normalmente dal primo al 10 luglio. I concerti possono arrivare fino a 800 e la loro caratteristica è quella di essere tenuti contemporaneamente in diversi luoghi della città: nei teatri, nei musei, ma anche nelle piazze e nei parchi; si può, quindi, creare un proprio itineario ed ascoltare ottima musica jazz visitando la città.

PONTE DELL’ØRESUND

Durante la mia prima discesa a Kastrup, influenzata dalla notizia dell’alto numero di persone che si tolgono la vita in Scandinavia, ho creduto di assistere ad un raptus suicida collettivo; sì perché, approcciando l’aeroporto di Copenaghen, si sorvola il famoso ponte dell’Øresund, il quale, sul versante danese, s’inabissa e percorre oltre 4 Km sotto il mare. Visto dall’alto, però, sembra che il ponte termini all’improvviso in mezzo al mare e che le auto, una dopo l’altra, si lancino nell’acqua: l’illusione ottica è assicurata!

Il ponte dell’Øresund è il sogno realizzato di due nazioni, gli abitanti dell’isola Sjælland (l’isola danese che ospita Copenaghen) e quelli della regione Skåne (la regione svedese il cui capoluogo è Malmö) hanno sempre sognato un collegamento via terra e finalmente nel 2000 venne realizzato il più lungo ponte stradale e ferroviario d’Europa. È lungo 16 Km, la ferrovia passa esattamente sotto la strada, il ponte vero e proprio si trova quasi esclusivamente in territorio svedese, mentre il tunnel in Danimarca.

Prima della costruzione del ponte, chi voleva spostarsi dalla Svezia alla Danimarca e viceversa, era costretto a farlo navigando, con i tempi che conseguono i traghetti; oggi in venti minuti si passa da uno stato al’altro. Da quando è stato creato il ponte, anche lo scambio interculturale è aumentato notevomente: moltissimi danesi si sono trasferiti in Skåne (poiché il costo della vita in Svezia è inferiore a quello della Danimarca) e molti svedesi hanno trovato lavoro a Copenaghen (dove i salari sono più elevati e l’offerta di lavoro è maggiore); i pendolari che attraversano ogni giorno il ponte sono moltissimi, ma i costi del pedaggio stradale e del biglietto ferroviario sono sempre altissimi (sebbene esistano speciali abbonamenti); subito dopo l’apertura del ponte, vennero stabliti prezzi così alti per poter rientrare i costi di costruzione (3 miliardi di dollari), dopo 11 anni le spese sono state ampiamente recuperate, ma le tariffe stradali e ferroviarie non sono diminuite, anzi!

MALMÖ, DIREZIONE FUTURO

Da quando è stato inaugurato il ponte sull’Øresund, Malmö ha intrapreso un percorso di sviluppo e cambiamento, che, da città quasi esclusivamente industriale, l’ha portata ad essere un centro turistico sempre più importante. Malmö è la terza città piú popolosa della Svezia e il 28% degli abitanti di Malmö sono stranieri, questo carattere multietnico trova le sue radici nella storia della città (un tempo una delle maggiori città danesi) e conferma la nota tolleranza ed apertura mentale svedese.

Abitare in Svezia è relativamente semplice, tutto funziona quasi alla perfezione, basta fare un piccolo sforzo iniziale e comprendere le regole del sistema.

Anche Malmö, come Copenaghen, è percorribile in bicicletta e questa opzione è altamente consigliata!

La città è caratterizzata da un centro storico pedonale molto imponente, partendo da Triangel (uno dei più grandi centri commerciali di Malmö), dove svetta l’Hilton, si può percorrere tutta la Södra Förstadsgatan, lunga via ricca di negozi ed antichi palazzi e, attraversando uno scenografico canale, arrivare alla Gustav Adolfs Torg, una grande piazza con alcuni alberi che durante il periodo natalizio vengono addobbati magnificamente. Dalla Gustav Adolfs Torg si può proseguire sul corso Södergatan e giungere alle due piazze più note della città: la Storatorget (la Piazza Grande) e la Lillatorget (la Piazza Piccola). La Storatorget è la più larga piazza di Malmö, dove si trova l’imponente municipio; al centro della piazza è presente una statua del re Karl X Gustav, il patriota che, con il Trattato di Roskilde del 1658, ottenne dalla Danimarca la regione Skåne; in inverno, vicino alla statua viene installata una grande pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Lillatorget è una piazzetta deliziosa costruita nel XVI secolo come piazza del mercato e dove oggi si concentra la movida cittadina: ci sono molti bar e ristoranti, che da marzo ad ottobre inondano la piazza con i loro dehors e Lillatorget si anima per tutta la giornata (da provare il ristorante Mello Yello). Ad ovest di Lillatorget, si trova Gamla Väster, un bellissimo quartiere rilassante, con pittoresche casette colorate e negozi di design.

Malmö, grazie al suo carattere internazionale, ospita diversi luoghi di culto: molte chiese protestanti, tre chiese cattoliche, una moschea, una sinagoga e un tempio buddista. La Cattedrale della città è la S:t Petri Kyrka, il più antico edificio di Malmö, che venne costruito in stile gotico nel XIV secolo ed è composto da piccoli mattoni sul modello del duomo di Lübeck.

Negli ultimi anni, però, il grande orgoglio di Malmö è Västra Hamnen (letteralmente Porto Ovest), uno scintillante quartiere tutto nuovo, sorto nel 2001 nel porto ovest della città, dove un tempo vi era l’area industriale che ospitava i cantieri navali della Kockums, oggi, le fabbriche ed i capannoni sono diventati la sede dell’Università. Västra Hamnen è sorto tutt’intorno quello che dal 2005 è il simbolo di Malmô, ovvero Turning Torso: il grattacielo residenziale piú alto della Svezia. All’interno di Turning Torso vi sono sia uffici, sia appartamenti di lusso, ma la caratteristica principale di Turning Torso è la sua struttura architettonica. Progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, l’edificio è costruito in acciaio, vetro e cemento armato, è alto 190 metri e ospita 54 piani, la peculiarità è che, dalla base al piano più alto, esso si torce su se stesso di 90 gradi e regala uno splendido effetto di movimento.

Durante gli ultimi sei anni, ai piedi di Turning Torso sono comparse decine e decine di piccole case, che, costruite in tempi record, hanno creato un bellissimo quartire sulle rive dell’Øresund. Gli edifici di Västra Hamnen sono tutti l’uno diverso dall’altro, realizzati con colori e materiali differenti; l’unico elemento che li accomuna è l’ecosostenibilità. Oltre alle abitazioni private, si possono trovare ristoranti, bar (il gelato è molto buono, anche se molto caro), chioschi, un grande supermercato, molti spazi verdi, ma soprattutto delle belle spiagge frequentatissime in estate!

Non lontano da Västra Hamnen si può raggiungere (in auto o in bici) Lernacken, un bellissimo punto panoramico sul ponte dell’Øresund, dove è possibile anche rifocillarsi presso il ristorante Luftkastellet.

I migliori parchi della città, a mio avviso, sono:

Pildammsparken, il parco più grande di Malmö, che ospita un grazioso lago con una scenografica fontana, dove è molto piacevole passeggiare o correre in compagnia di anatre e oche (da maggio ad ottobre tutti i parchi e giardini cittadini si popolano di oche e papere, quindi, come diconon anche alcuni cartelli stradali, attenzione all’attraversamente di anatre!). In estate vengono organizzati spettacoli teatrali gratuiti.

Slottsparken e Kungsparken, due parchi adiacenti che ospitano il castello Malmöhus, un tempo dimora del re di Danimarca, successivamente prigione ed oggi sede dei principali musei cittadini, tra cui il Museo Civico, il Museo d’Arte e il Museo di Storia Naturale.

Gli svedesi amano il sole e, non appena qualche raggio scalda l’ambiente, popolano spiagge, giardini , parchi e anche cimiteri; è abbastanza sconcertante per noi cattolici vedere giovani in costume, con radio e cibo, sdraiati tra le tombe e i crocifissi, ma i protestanti hanno un rapporto più naturale e sereno con la morte e per loro non c’è nulla di demistificante o raccapricciante nel rilassarsi su di un prato accanto ad un sepolcro.

La regione Skåne offre splendidi scorci e bellissimi luoghi per gite a contatto con la natura e visite storiche.

Ystad

Ystad è la città medievale meglio preservata in Svezia, è piacevolissimo passeggiare tra le piccole case pittoresche, lungo le stradine di ciottoli ricche di graziosi negozi e deliziosi bar.

A circa 14 Km est di Ystad si può visitare l’imponente sito archeologico Ale Stenar: si tratta di un insieme di 59 grandi massi risalenti al 500 d.C. disposti in modo da formare il profilo di una barca. Non è chiaro a cosa servisse o cosa rappresentasse questo luogo, gli archeologi credono che questo fosse un sito di cremazione, ma le teorie a riguardo sono molte e varie.

Skanör Falsterbo

La regione Skåne offre delle spiagge meravigliose: presso i due piccoli villaggi di Skanör e Falsterbo, è possibile rilassarsi ed abbronzarsi su di una grande spiaggia di sabbia fine. Questi lidi sono molto frequentati, ma mai affollati e, dato che durante gli ultimi anni le estati sono state molto calde, un bel bagno nell’acqua fresca del Mar Baltico è un tocca-sana!

Nelle acque di Falsterbo nell’aprile 2008 abbiamo visto nuotare delle foche, evento assolutamente eccezionale!

Il suggestivo porticciolo di Skanör è da non perdere: una tipica baia svedese, con piccole rimesse di legno rosso, vecchie barche e reti da pesca; qui ci sono alcuni ristoranti a base di pesce che, oltre ad offrire delle ottime pietanze, vendono al dettaglio pesce e crostacei freschissimi.

Molto caratteristico è Möllan, il mulino a vento posto all’inizio della via che conduce al porto.

Penisola di Kulla

La penisola di Kulla è famosa per le sue bellissime spiagge, ma è altrettanto rinomata la scenografica vista che si gode dalla Riserva Naturale di Kullaberg, situata sulla punta della penisola, dove dominano lo scenario erte scogliere, ripidi sentieri e numerosissime grotte; qui la natura è davvero spettacolare!

Skåne per i bambini

Nel 2010 Malmö è stata nominata la città dei bambini ed effettivamente offre moltissimo ai più piccoli.

Il Folkets Park è il più antico parco di Malmö, ospita un luna park, due teatri, un rettilario, alcuni pony, un laghetto, bar e ristoranti; l’ingresso è gratuito.

Almviks Djurfritidsgård è una grande fattoria che si trova in Madrigalgatan 2; è aperta al pubblico ed al suo interno si possono incontrare ed avvicinare cavalli, capre, pecore, mucche, maiali, conigli, galline e tutti gli altri animali di “zio Tobia”.

Skånes Djurpark è un grande parco naturale che ospita tutti gli animali nordici, dall’enorme alce, all’orso bruno, dalla lince alle foche; gli animali vivono in larghi spazi che riproducono gli ambienti nativi delle specie. Il parco si trova a Höör, proprio al centro di Skåne, l’ingresso è gratuito fino ai 15 anni, oltre i 15 costa 200SKK.

Cibo

Piatti tipici svedesi da non lasciarsi scappare sono: le kötbullar, polpettine di carne; il sill, cioè le aringhe; il salmone affumicato; la carne di alce e di renna; i lussekatter, i dolci di Santa Lucia (se capitate in Svezia il 13 dicembre, non perdetevi la processione delle bambine svedesi con la corona di candele sulle testoline) e i zuccheratissimi punschrulle, i pasticcini di marzapane verde e cioccolato che sono diventati famosi in tutto il mondo grazie all’Ikea.

Festival

Ad agosto a Malmö viene organizzato il Malmö Festival, una grande festa cittadina, durante la quale il centro si ricopre di bancarelle di ogni tipo, che vendono abbigliamento, gioielli e oggettistica varia, ma anche dolciumi e cibo. I chioschi culinari sono internazionali, si possono trovare piatti provenienti da ogni parte del mondo e, in questo modo, viaggiare almeno con il palato! Durante la settimana di Malmö festival vengono organizzati molti concerti, giochi e spettacoli; a mio avviso è il momento migliore per visitare la città, anche se la confusione ed il clima non sempre favorevole, potrebbero rovinare l’atmosfera.

In Scandinavia ho vissuto 6 bellissimi anni della mia vita e per questo consiglio un viaggio, anche breve, nella civiltà che, in fin dei conti, non è poi così lontana da noi!

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Nyhavn

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Approcciando Copenhagen

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Dragør in inverno

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Mulino a vento Skanör

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Ystad

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Västra Hamnen

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Turning Torso



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