SUDAFRICA 2008: un viaggio nel paese arcobaleno

Questo nostro viaggio e’ stato lungamente sognato e valutato per motivi economici e di sicurezza. Certo se si leggono i quotidiani e il sito del ministero degli esteri italiano le statistiche sulla criminalita’ e il numero di malati di AIDS ,passa la voglia, ma noi abbiamo confidato nella buona volonta’ dei sudafricani e del loro governo...
Scritto da: Wal
sudafrica 2008: un viaggio nel paese arcobaleno
Partenza il: 25/08/2008
Ritorno il: 13/09/2008

Questo nostro viaggio e’ stato lungamente sognato e valutato per motivi economici e di sicurezza.

Certo se si leggono i quotidiani e il sito del ministero degli esteri italiano le statistiche sulla criminalita’ e il numero di malati di AIDS ,passa la voglia, ma noi abbiamo confidato nella buona volonta’ dei sudafricani e del loro governo che sta preparandosi ai mondiali di calcio 2010 e siamo stati attenti.

La sera non si esce a piedi, perlomeno nelle grandi citta’, e non bisogna lasciare bagagli in vista nell’ auto;abbiamo sempre ascoltato i consigli della gente del posto e dei gentilissimi proprietari dei B&B che ci hanno ospitato.

Nonostante questi problemi il Sudafrica e’ bellissimo quindi consigliamo senza dubbio il viaggio.

Abbiamo usato la guida della Lonely planet e il Portfolio Bed and Breakfast Collection;utilissime le esperienze descritte da altri turisti sul sito(www.Turistipercaso.It) Abbiamo prenotato quasi tutto dall’Italia con internet. Siamo partiti a fine agosto in tre ( padre, madre e figlia); il viaggio e’ durato tre settimane e possiamo dire di aver visto una buona parte di questo paese. Un consiglio per chi voglia viaggiare in 3 o 4 persone: spesso le Guest House dispongono di Family Unit, solitamente sono mini appartamenti oppure sono costituiti da due camere comunicanti.

Non dimenticate binocoli e macchina fotografica con un buon teleobiettivo:sono indispensabili.

Per quanto riguarda la profilassi antimalarica (Lariam) consigliata dalla guida,l’abbiamo iniziata ma poi interrotta perche’ in questo periodo in Sudafrica siamo alla fine dell’inverno e in piena stagione secca e quindi manca l’acqua e di zanzare non ne abbiamo vista nemmeno una.

Al Kruger tutte le camere sono dotate di zanzariere,abbiamo usato solo l’autan ma forse non ce n’era nemmeno bisogno,in periodi diversi ricordare che il Kruger e’ zona a rischio malaria.

Per quel che riguarda il costo di questo viaggio siamo stati senza dubbio aiutati da un euro forte e dal fatto che agosto- settembre e’ considerato bassa stagione.

Al Kruger abbiamo optato per i rest camp statali:semplici, puliti ed economici e in ottime posizioni evitando le costose riserve private;bisogna prenotare pero’ qualche mese prima perche’ gettonatissime dai sudafricani in vacanza.

-sito internet del Southafrican national park(www.Parks-sa.Co.Za)- Abbiamo comunque trovato il Sudafrica una meta economica; pur trattandoci sempre bene(belle camere e ottime prime colazioni e cene)abbiamo speso meno di quanto avevamo preventivato.

Abbiamo spesso saltato il pranzo perche’ l’abbondanza della colazione ci manteneva sazi fino al pomeriggio oppure abbiamo comperato frutta , pane e formaggio ottimi a pochi rand per uno spuntino.Nel prezzo del B&B e’ ovviamente compreso quasi sempre il breakfast.

Ecco qualche prezzo: cambio rand:11 rand=1 euro prezzo di 1 litro di benzina:9,5 rand 1 bottiglia di ottimo vino rosso:50 rand 1 ora di parcheggio a cape town:2 rand 1 caffe’espresso al tavolo :10 rand collegamento internet:10 rand all’ora 5 banane:2,6 rand costo medio di una cena abbondante:70-100 rand a testa

24-08-08 BOLOGNA-JOHANNESBURG Finiscono le olimpiadi di Pechino e comincia la nostra avventura! Per il volo aereo ci siamo affidati alla Lufthansa, abbiamo pianificato con molto anticipo(marzo) e abbiamo prenotato direttamente tramite il loro call center risparmiando il rincaro dell’agenzia; abbiamo ritirato i biglietti all’aeroporto di Bologna già in aprile e ci siamo iscritti alle miles and more(accumulando miglia puoi ricevere premi o voli gratuiti con Lufthansa).

Bologna-Francoforte 18:50-20:20 Francoforte-Johannesburg 22:30-08:45 non essendoci differenza di fuso orario, il volo notturno è ottimale perché trascorre velocemente dormendo e arriviamo belli pimpanti.

Volo: 1230 euro a testa (Bologna-Francoforte-Johannesburg Ritorno: Capetown-Johannesburg-Francoforte-Bologna)

25-08-08 JOHANNESBURG-SABIE 460 KM Scendiamo finalmente dall’aereo, passiamo il controllo passaporto e attendiamo le nostre valigie; appena usciti dagli arrivi internazionali ci ritroviamo nel caos: in vista dei mondiali 2010 stanno rinnovando il terminal che al momento ci si presenta buio, con fili e cavi che pendono dal soffitto e affollato da uomini che non c’entrano nulla con l’aeroporto. Come primo contatto con il sud africa non è dei migliori, siamo abbastanza spaventati e mentre Walter cambia i soldi continuiamo a guardarci intorno. Non date confidenza a queste persone che vi chiederanno se avete bisogno di taxi, hotel, porta bagagli..Perchè altrimenti si aspetteranno che li paghiate(5-10 Rand); sorridete e dite “no grazie”.

Il cambio valuta in aeroporto non è dei migliori perché con le commissioni ci hanno fregato un bel po’ di soldi, ma volendo uscire al più presto dalla città ci serviva della liquidità; nel proseguimento del viaggio abbiamo trovato molto più vantaggioso utilizzare il bancomat prelevando man mano quello che ci serviva(la funzione è cheque).

Noi avevamo prenotato l’auto con la First, una Opel Zafira in cui poter far stare tre belle valigie e tre persone; magari se volete fare dello sterrato al Kruger può essere più comodo un fuori strada (anche se più costoso).

Appena usciti dagli arrivi internazionali girate a sinistra, proseguite per 200-300 metri e fuori dal terminal girate a destra per il car rental:qui ci sono tutte le compagnie di noleggio. Per chi volesse pranzare durante il tragitto in macchina come noi, forse conviene comprare dei panini finchè siete nell’aeroporto (andate al piano di sopra che è già ristrutturato e ci sono un paio di bar) perché noi siamo dovuti rientrare perdendo un po’ di tempo.Comperiamo anche una scheda telefonica(100 Rand), è veramente economica perché con circa 10 euro riusciremo a telefonare a casa molte volte (più di un’ora di conversazione sul fisso).

Finalmente alle 12:30 riusciamo a partire, anche perché ci aspettano molti km e sarebbe meglio arrivare prima che faccia buio a Sabie. Dopo le prime difficoltà con il cambio manuale e la guida a sinistra riusciamo a metterci in strada. Sbagliamo quasi subito e ci ritroviamo di nuovo dentro all’aeroporto, ma poi troviamo la strada e usciamo dalla città.(seguite la N12 direzione Mpumalanga o Nelspruit).

Scorrono le baracche, la gente a piedi lungo la statale, le case protette da mura e fili elettrificati, la vegetazione brulla in cui pascolano mucche abbastanza magre (in estate si trasforma in verde pascolo), le miniere di carbone e le centrali energetiche. Poi la pianura lascia il passo alla montagna, terra rossa e verdi pini piantati per ottenere legname e alberi in fiore perché qui è primavera.

Sulle strade state sempre attenti ai limiti e osservate i divieti di sorpasso perché abbiamo visto tante pattuglie della polizia, anche con il laser.

Alle 16 arriviamo a Sabie nella Guest House che avevamo prenotato da casa: Hotel Villa Ticino. E’ una sistemazione che ci sentiamo di consigliare: ottima accoglienza, camera spaziosa, posizione perfetta per la gita di domattina (Blyde River Canyon). Inoltre vedrete che il padrone di casa, uno svizzero che abita lì da molti anni, vi fornirà una cartina della zona e vi consiglierà cosa andare a vedere e l’orario migliore per scattare foto; se volete fare gite di un giorno al Kruger vi preparerà il packet lunch addirittura nella borsa frigo! Ci dà dei consigli anche per la cena e decidiamo per “The wild fig tree” un ristorante a due passi da casa. L’atmosfera è molto calda e accogliente, alle pareti tappeti dipinti dalle popolazioni locali e il personale è gentilissimo.Papà si butta sulla trota, specialità locale, la mamma sul vegetariano con ortaggi e frutta e io riso con seafood tipo paella, il tutto davvero ottimo! Panini aeroporto 200 R Carta telefonica 100 R Cauzione auto 180 euro (viene rimborsata se non danneggiate l’auto) Villa Ticino (www.Villaticino.Co.Za) 750 R per camera da tre The wild fig tree 100 R a testa

26-08-08 SABIE-HAZYVIEW 150 KM Ci svegliamo alle 6:30 dopo aver dormito 10 ore (dovevamo ricaricarci dopo il viaggio di ieri), e facciamo un’ottima colazione con pane, marmellata, muffin, pancake(specialità locale) e ottimo latte (strano ma vero, abbiamo sempre trovato il latte fresco dappertutto). Nella hall prendiamo una guida delle Guest house del sud africa che si rivelerà utilissima: si chiama Portfolio B&B collection, raccoglie molte strutture divise per regione e prezzo.

Compriamo il necessario per farci dei panini(si trovano ottimi formaggini tipo francesi prodotti nella regione di Stellenbosch), frutta, adattatore della corrente e dei sacchi della spazzatura neri per coprire le valigie che se no dal bagagliaio sarebbero in vista.

Seguiamo i consigli dello svizzero e ci fermiamo alle Lone Falls, un’alta cascata poco visitata dai turisti, compriamo una tela dipinta (batik) a 120 R in un mercatino locale; vi consigliamo di comprare qui i regali d’artigianato locale perché i prezzi sono i più bassi che abbiamo trovato, eventualmente troverete souvenir anche al Blyde river canion.

Arriviamo al Canyon verso le 11 dopo una deviazione verso Pilgrim’s Rest(non ci siamo neanche fermati, è molto turistico); attraversiamo intere montagne coperte da foreste artificiali di pini ed eucalipti (sono le più vaste al mondo) che serviranno per fare legname e carbone, infatti alcune aree sono già state disboscate.

Il canyon è molto profondo, le rocce sono rosse e verdi e l’acqua ha formato grandi piscenette prima di finire nel fiume; è pieno di turisti e per la sosta pranzo ci allontaniamo dal bar perché i tavoli sono presi d’assalto da piccoli babbuini che cercano di rubare il cibo.

Proseguiamo lungo la strada che costeggia il canyon e ci fermiamo in altri due punti panoramici che offrono una bella vista sui Three Rondavels, abbiamo così la possibilità di goderci la primavera con le sue gemme,gli alberi fiamma tutti rossi e gli arbusti dal profumo che ci ricorda la Sardegna.

Attraversiamo Graskop e scendendo da un altipiano arriviamo a Hazyview, percorrendo una stradina sterrata arriviamo al Rissington Inn(sempre prenotato da casa via internet). E’ un luogo davvero piacevole, bungalows immersi nella natura, piscina e camere di lusso (abbiamo addirittura due bagni).Ceniamo lì con un’ottimo filetto e buon vino poi a dormire…Domani ci attende il Kruger! Pranzo(panini) 50 R Benzina 300 R Entrata canyon 80 R Rissington Hotel (www.Rissington.Co.Za) 135 euro in 3 410 R cena

27-08-08 HAZYVIEW-KRUGER(PretoriusKop) 200 KM Ci svegliamo di buon’ora, ci attende una colazione da re con torte salate, carne, macedonia di frutta fresca, toast, yogurt…Alla fine usciamo dall’hotel alle 8:30, è tardi! Facciamo sosta allo Spar(è come il nostro Despar), e poi via verso il Kruger.E’ uno dei parchi piu’famosi al mondo,grande quanto Israele,lungo circa 350 km e largo 65. L’entrata più vicina sarebbe stata il Numbi Gate, ma l’unica volta che la mamma fa da navigatore sbaglia e allunghiamo la strada di 50 km; entriamo quindi al parco più a nord cioè al Paul Kruger Gate, e questo errore tornerà a nostro favore. Infatti siamo alla fine dell’inverno cioè della stagione secca, e in questo periodo la poca acqua rimasta è nei due fiumi principali: Sabie e Olifants; di conseguenza l’avvistamento degli animali è quasi assicurato percorrendo le strade che costeggiano questi due river.

Ci dirigiamo prima verso lo Skukuza rest camp e successivamente verso il Sabie river, la maggior parte delle strade sono asfaltate e alle 10:30 c’erano già molte auto in giro. Ero convinta che non saremmo riusciti a vedere neanche un animale, invece è stato un tripudio! Il paesaggio facilitava l’avvistamento: un terreno sabbioso con arbusti grigiastri per la siccità, gli alberi verdi erano solo lungo il fiume; cominciamo con l’avvistamento di alcuni impala e kudu(due specie di antilopi), poi giraffe e infine uno dei big five: l’elefante! Ci accorgiamo che sono un gruppo numeroso,con molti piccoli e poco dopo attraversano la strada a pochi metri da noi; proseguiamo lungo la strada andando molto piano e ecco lungo un fiume il bufalo e poi una vera emozione: in prossimità di un assembramento di auto ecco un leone con la leonessa! Già tre big five in neanche due ore! Ci fermiamo in un punto di ristoro lungo un corso d’acqua e poi ci dirigiamo verso il Pretoriuskop avvistando ancora elefanti, antilopi, ippopotami, gnu e zebre.

Arriviamo a destinazione alle cinque, alloggiamo in una capannina col tetto di paglia e bagno e cucina in comune; al market del campo compriamo una pentola di alluminio per cucinare un po’ di pasta che avevamo portato dall’Italia,ma si trova anche li(sarebbe stato meglio comprarne una di acciaio inox in uno Spar fuori dal Kruger) e ceniamo alle 6 guardando il sole che cala all’orizzonte e il campo che viene illuminato dai numerosi fuochi dei barbecue. Gli ospiti, infatti, sono in gran parte sud africani in villeggiatura, e hanno una vera passione per la carne al BBQ! Ormai i nostri orari sono completamente stravolti: sveglia alle 6, cena alle 18 e branda alle 20! Pretoriuskop 400 R a notte in bungalow da tre Kruger Park 120 R al giorno a persona Pranzo(panini) 80 R Benzina 200 R Pentola 100 R

28-08-08 PRETORIUSKOP-SATARA-OLIFANTS 200 KM Dovevamo svegliarci presto perche’ oggi ci aspettano 200 km per raggiungere l’Olifant ma la maledetta sveglia non ha suonato quindi partiamo in fretta e furia e facciamo colazione in auto con biscotti e buon latte fresco;per ora niente caffe’ caldo. Siamo appena partiti quando papa’avvista un rinoceronte bianco che sta mangiando a terra(il nero e’ piu’ raro e mangia le foglie degli alberi),poco piu’ avanti eccone altri tre a bordo strada, sono davvero enormi e arrivano a pesare anche 1000 kg. Così siamo gia’ a 4 big…Manca solo il leopardo ma si sa che sara’ difficile vederlo:sta spesso nascosto sugli alberi e nel Kruger ce ne sono solo 1000.

Proseguiamo lungo il fiume a bassa velocita’non solo perche’ e’ vietato andare a piu’ di 50 km orari,ma perche’solo in questo modo si puo’ sperare di vedere bene gli animali. Nel fiume, sotto il ponte che stiamo attraversando, ecco gli ippopotami,quando sono fermi sembrano degli enormi massi scuri,quando si muovono si vede la loro pancia rosa. Passano tutto il giorno a cuocersi al sole poi si tuffano tutti insieme nell’acqua fresca. Facciamo finalmente un vero breakfast al Tschokwane poi ripartiamo, ma un enorme elefante sta camminando in mezzo alla strada: tutti fermi poi per fortuna lui decide di allontanarsi lentamente verso il bush.

Pranzo al sacco al Satara (ormai siamo abbonati a pane formaggio e mele)ma sulla strada per l’Olifant ci attende una sorpresa…Auto ferme,chiediamo:lions.Maschio e femmina sdraiati in mezzo all’erba gialla che ondeggia al vento:sembra di essere in un documentario.

Ancora oltre ,a una pozza d’acqua ,sembra che gli animali si siano dati appuntamento:gli impala numerosissimi che corrono,gli gnu e le zebre vicine e i bufali sdraiati piu’ lontani,l’elefante si allontana dopo essersi bagnato,la giraffa piega il lungo collo per bere,l’ippopotamo a bagno e l’aquila(l’african fish eagle)che controlla tutto da un albero…Che emozione.

Stanchi arriviamo all’Olifant,ci sono 36°e non vediamo l’ora di rilassarci,ma non e’ finita. Avevamo prenotato il sunset drive per oggi e non per domani, ce ne accorgiamo adesso e si parte fra 1 ora, alle 16!Facciamo una doccia di corsa nel nostro bungalow e pronti per il nostro primo safari:il sole cala,tutto si tinge di rosa poi viene notte e il nostro bravo ranger si dà da fare con le torce per scovare gli animali nel buio.

Poco dopo un colpo fortunato:cinque leoni stanno camminando lentamente lungo la strada, li affianchiamo piano:sono tre leonesse e due leoncini a 2 metri da noi!Poi una leonessa si ferma coi cuccioli e le altre partono per la caccia. Siamo ormai di ritorno al camp ma le sorprese non sono finite:la guida riesce a illuminare gli occhi di …Due leopardi a venti metri da noi,sdraiati sotto un albero,e sono a soli 2 km dal camp. Che emozione,siamo a 5 big five! Arriviamo alle 19,poi pessima,veloce e carissima cena al ristorante del campo e a letto distrutti ma felici.

Breakfast al Tshokwane 170 rand Cena all’Olifant:22 euro!!! Pernottamento:400 rand in tre.

Sunset o sunrise drive: 130 R a persona

29-08-08 OLIFANT-OLIFANT Stamattina ci attende il sunrise drive con partenza alle 5,15. L’Olifants e’ un camp piccolo e lontano dalle zone piu’ frequentate dai turisti quindi siamo in pochi anche oggi sul fuoristrada rumoroso guidato da un ranger assonnato,e’ lo stesso di ieri sera,ma pur sempre col fucile accanto.

Partiamo stanchi e poco convinti pensando di aver gia’ visto tutto il possibile ieri,che errore! Il leopardo di ieri sera e’ ancora lì,sotto il suo albero e sta mangiando una povera gazzella che ha cacciato nella notte! Il sole sorge,il papa’avvista 2 leoni maschi prima ancora del ranger che ancora non e’ sveglissimo,poco dopo presso una pozza c’e’una leonessa che si sta allontanando con 3 cuccioli; tra l’erba scorgiamo una famiglia di iene che si sta svegliando,dopo cento metri due rinoceronti mangiano e tre leoni maschi dormono vicino alla strada sterrata:una emozione dietro l’altra.

Torniamo al campo alle 8 e dopo colazione viviamo una giornata di pieno relax.

All’Olifant passiamo tutto il tempo sulla terrazza coperta che domina il fiume dall’alto, beati da tale spettacolo e dal silenzio. Con i binocoli vediamo:coccodrilli,ippopotami,giraffe,avvoltoi,aquile.

Per cena ci facciamo la pasta nella impeccabile cucina in comune,poi a letto felici.

Pernottamento:400 rand in tre

30-08-08 OLIFANT-MALELANE 280 KM Di nuovo una levataccia alle 6 perche’ abbiamo una lunga strada da percorrere:dobbiamo uscire dal Kruger al Crocodile Bridge Gate, a sud. Facciamo una buona colazione con latte,caffe’ e marmellata di marula (un frutto di questa zona con cui si fa anche il liquore simbolo del sudafrica,l’Amarula,che sa un po’ di caramello). Con gli occhi stanchi ancora dopo tanta concentrazione dei giorni scorsi, avvisto il mio primo leone:sta ancora dormendo a pochi metri dalla strada!Facciamo il breakfast dopo 20 km , e poco dopo a una pozza d’acqua altri turisti ci avvertono di guardare bene e facciamo un avvistamento raro. Ci sono 5 ghepardi (ceethah) che si stanno dividendo una povera impala e la stanno sbranando.

Sono molto lontani ma riusciamo a distinguere il bel mantello e il corpo slanciato.. E pensare che in tutto il Kruger ce ne sono solo 200 esemplari e noi ne abbiamo visti 5 tutti insieme! Piu’ tardi ci fermiamo a pranzo al self service del Lower Sabie ,un campo molto grande e moderno,e dopo tanto isolamento quasi ci disturba la gente,il rumore e i negozi anche troppo pieni di merce.

Verso le 14 siamo fuori dal Kruger e ci ritroviamo improvvisamente nella civilta’ o quasi:piantagioni di canna da zucchero verdissima, bananeti, piante di manghi,avocado,ananas e tanti lavoratori a bordo strada che tornano a casa a piedi o aspettano vecchi camion che li trasportino verso il paese. Avevamo prenotato un cottage vicino a Malelane,un paese a 2 km dal Kruger ma anche vicino alla frontiera con il Mozambico, e capiamo presto che qui i problemi di sicurezza sono seri!Pare che molti clandestini scappino di notte da questo paese martoriato da conflitti,attraversino la frontiera e disperati spesso rubano,per cui anche i neri sudafricani,tutti occupati nelle piantagioni o negli zuccherifici,ne hanno paura.

Il Selati Cottage e’ a pochi km dal paese,ma per raggiungerlo dobbiamo attraversare un cancello sorvegliato da una guardia armata ,tutto il quartiere di ville e’ circondato da filo spinato ed elettrificato:li e’ tutto bellissimo,verdissimo ed innaffiatissimo!Che contrasto!La nostra camera e’ bellissima ,un sogno con tanto di piscina e barbecue;decidiamo quindi di andare a fare la spesa allo SPAR dove compriamo delle bistecche di 400 gr ciascuna a 2 euro ,la carbonella ,insalata,pane,frutta e vino rosso e ci facciamo una cena veramente degna di questo nome! Breakfast :170 rand Pranzo al Lower Sabie:85 rand Selati 103-Guest cottage(www.Selati103.Co.Za) 475 rand-Cena al cottage:150 rand

31-08-08 MALELANE-SWAZILAND 200 KM Stamattina ci svegliamo presto e abbiamo il tempo di fare un giretto nel bel giardino con piscina della villa; ci attende la nostra prima colazione all’inglese con uova strapazzate, bacon, funghi e polpette…Da qui in poi le uova diventeranno una tappa obbligata del mattino.

Partiamo alla volta dello Swaziland, un piccolo regno retto da un monarca; da quello che dice la guida dovrebbe essere anche più sicuro dal punto di vista della criminalità. Perdiamo pochi minuti per il controllo passaporti e oltrepassiamo il confine; le strade in generale sono un po’ strette e rese un pericolose da animali(mucche, capre) che attraversano improvvisamente la carreggiata. Vediamo anche numerosi abitanti che camminano lungo la strada, molti dei quali vestiti in abiti tradizionali.

Passiamo attraverso lande secche e riarse dal sole,i villaggi sono di capanne di fango e paglia, alcuni bimbi salutano, altri ballano vestiti di foglie per attirarci nei loro mercatini.Sul greto dei fiumi vediamo donne che lavano i panni,altre che si lavano nude insieme ai loro bambini e si asciugano i capelli al sole..

Scopriamo a nostre spese che qui usa la tecnica di bruciare il suolo per fertilizzare prima delle piogge primaverili, ma essendoci un gran vento e molto caldo, gli incendi si estendono anche vicino alla strada, e il cielo è coperto da un denso fumo.

Attraversiamo la capitale Mbabane e raggiungiamo la Elziwini Valley in cui abbiamo la fortuna di ammirare centinaia di ragazze agghindate per la festa di Reed Dance (vengono presentate al re affinché scelga la sua sposa). Giungiamo infine alla Mildwane Wildlife Sanctuary, una specie di mini Kruger, con strade sterrate e molti meno animali. Ci assegnano un bel capanno ,col tetto in paglia ,con cucina ben organizzata dove pranziamo.

La maggior preoccupazione sono i fuochi che si vedono tutto attorno a noi e il gran vento che persiste; ma dove altro potremmo andare? I ranger e il personale del parco sembrano molto preparati e continuano a ripeterci che all’interno del parco siamo al sicuro. Decidiamo, quindi, di rimanere e facciamo un giretto a piedi guardando alcuni impala e facoceri. Ceniamo al ristorante Hippo Hunt con vista sul laghetto pieno di coccodrilli; il personale è davvero cordiale e gustiamo un’ottima bistecca di impala, sembra castrato! Torniamo al nostro cottage preoccupati perché nel buio si vedono le fiamme in lontananza, ma ormai dobbiamo rimanere. Passiamo la notte a monitorare la situazione, non riuscendo a dormire ci alternaniamo di guardia alle finestre, con le valige pronte a partire; verso le tre il vento cambia e il fumo si avvicina e riempie la nostra camera, che puzza! Frontiera 50 R Cena Hippo Hunt 210 R Notte:

01-09-08 SWAZILAND-S.LUCIA 330 KM Ci svegliamo all’alba, non siamo arrostiti, ma ben affumicati! Dopo lauta colazione al’’Hippo Hunt ancora avvolto da una fumosa nebbiolina,salutiamo i coccodrilli, ripartiamo e facciamo una sosta per comprare delle bellissime candele(zebrate,tigrate,etc) nel laboratorio artigianale Swazi Candle e un bel batik a Baobab Batik (Malkerns).Splendide sono anche le sciarpe in lana tessute artigianalmente.

L’aria è ancora satura di fumo, i bambini vanno a scuola a piedi e ci salutano lungo la strada, molti portano in testa secchi d’acqua, mentre altri stanno seduti davanti alle loro capanne fatte di legno e paglia. Passiamo attraverso campi e boschi anneriti dal fuoco ,ma noi siamo vivi! Sbrighiamo ancora le formalità della frontiera e ritorniamo in S.Africa, ancora 100 km e siamo a S.Lucia! E’ una città che sorge su un’estuario(il piu’ grande d’Africa), il fiume è pieno di coccodrilli e gli hippos di notte escono dall’acqua e pascolano lungo le strade e nei giardini. Noi non li abbiamo incontrati ,ma ci avvertono subito del pericolo notturno. Per il resto e’ una cittadina tranquillissima.

Alloggiamo al Lalapanzi Guest House, molto bello con grande giardino tropicale e piscina; la padrona è socia di un’agenzia di viaggi, quindi, per informazioni o prenotazioni chiedete pure a lei, è sempre molto gentile e disponibile.

A pranzo io e papà andiamo a farci una pizza da Alfredo’s, un ristorante italiano; abbiamo, così, modo di parlare con lui della situazione attuale del sud africa e capire meglio cosa vuol dire vivere qui.

Nel pomeriggio facciamo un giro nella bellissima spiaggia e ammiriamo per la prima volta l’oceano indiano; cena al ristorante Quaterdeck con ottimo pesce a prezzi molto economici! Colazione Hippo Hunt 200 R Candele Swazi grandi 40 R l’una Batik 34 Pizza 100 R Cena Quaterdeck 220 R Lalapanzi B&B:2.559 rand per quattro notti-prima colazione sempre inclusa

02-09-08 S.LUCIA –CAPE VIDAL 80 KM Anche stamattina mega prima colazione e partenza per in Greater St.Lucia Wetland Park,dichiarato dall’UNESCO patrimonio dell’umanita’. Situato tra l’Oceano Indiano da un lato e un lago interno dall’altro, e’ una grande area umida che protegge numerosi ecosistemi. Ci fermiamo prima a Mission Rock poi arriviamo fino a Cape Vidal ,quello del famoso bagnoschiuma Pino silvestre!Gia’ essere qui e’ emozionante poi la spiaggia e’ bellissima,lunga e bianca,con alte dune sabbiose,peccato per il vento che ci impedisce di fare il bagno. Prendiamo un po’ il sole poi ripartiamo perche’ abbiamo prenotato il giro in battello per il pomeriggio e mentre torniamo diamo un passaggio a due signore del posto che arrivano fino al paese con noi .

Alle 15 ci imbarchiamo e ci guidano lungo l’estuario avvistando coccodrilli che si scaldano al sole,hippi che nuotano e lottano aprendo le enormi bocche,aquile,trampolieri..Il tutto concluso da un bellissimo tramonto sul fiume.

Cena meravigliosa all’Ocean Basket ,un locale molto semplice in cui servono freschissimo pesce del Mozambico che da qui dista pochi km. Dopo una scelta difficile visto la quantita’ di proposte, ci tuffiamo in un vassoio di gamberoni,calamari,sogliole e cozze +contorni +dolci+vino per soli 356 rand cioe’32 euro in tre!

Biglietti parco:110 rand Battello sulla laguna:42 euro in tre Cena Ocean Basket: 356 rand

03-09-08 S.LUCIA – HLUHLUWE-IMFOLOZI PARK KM 220 E’una meraviglia dormire per qualche giorno sempre nello stesso letto,non doversi preoccupare delle valige e potersi rilassare un po’ nella piscina del Lalapanzi,ma anche stamattina ci alziamo presto per raggiungere il parco con la colazione al sacco. Attraversiamo alcuni poveri villaggi zulu ,i bambini percorrono molti km a piedi per raggiungere la scuola ma sono tutti belli, ben alimentati e vestiti con divise pulite. Regaliamo loro le matite colorate che avevamo portato da casa ed arriviamo al parco. L’HLUHLUWE-IMFOLOZI e’ composto in realta’ da due parchi uniti:cominciamo a visitarli dalla parte piu’ montuosa,facciamo una sosta per il caffe’ all’Hilltop camp,un campo molto bello e curato con un bel ristorante e ripartiamo. Ci era stato descritto come un parco molto bello e ricco di rinoceronti ,in realta’c’e’ vento e fa freddo,forse questo non ci aiuta e di animali ne vediamo ben pochi.Solo verso l’uscita incontriamo le giraffe,un elefante,le zebre e ..Un leone maschio imponente ,fermo a scaldarsi al sole.

Torniamo a St.Lucia per il tramonto e a cena al solito Ocean dove ormai siamo di casa :stasera astice,gamberoni etc etc. Per giorni ricorderemo il sapore meraviglioso del pesce cotto semplicemente alla griglia e quasi non condito,servito in questo ristorante che consigliamo assolutamente.

Entrata parco:270 rand Ocean Basket:400 rand

04-09-08 ST.LUCIA-DURBAN KM 250 VOLO FINO A PORT ELISABETH Altra levataccia perche’ abbiamo il volo alle 13. Dopo aver salutato con un po’ di rimpianto il Lalapanzi percorriamo i 250 km che ci separano da Durban su una superstrada scorrevole e veloce. Non ci possiamo fermare in questa citta’che e’ la piu’ grande colonia indiana in Africa e raggiungiamo l’aeroporto dove lasciamo l’auto e da dove voliamo con la Sudafrican Airlines con volo prenotato dall’Italia. Viaggiando verso ovest le giornate si allungano anche se il fuso orario e’ unico:se al Kruger faceva buio alle 17,a Cape Town c’e’ luce fino alle 19,30 e questo permette di godersi appieno il pomeriggio.

Abbiamo a lungo discusso a casa sulla possibilita’ di coprire questa tratta in automobile come hanno fatto altri viaggiatori prima di noi,ma vista dall’aereo questa appare una zona abbastanza isolata e con viabilita’ difficile quindi siamo ben contenti di attraversarla velocemente.

Alle 15 siamo gia’ a Port Elisabeth, ci consegnano una nuova auto e troviamo velocemente la nostra sistemazione scelta attraverso il Portfolio Collection e prenotata il giorno prima da St.Lucia:e’ il bellissimo Oak Tree Cottage con piscina,due bagni giardino e cucinetta!! Abbiamo praticamente una casetta tutta per noi.

Facciamo una passeggiata sul lungomare che ci appare tranquillo ,con ragazzi che fanno surf o jogging sotto un caldo sole pomeridiano. Ci sono agenzie che offrono il brivido di immergersi nell’oceano accanto agli squali protetti solo dalla gabbia ma noi non ci facciamo tentare! Decidiamo invece di farci finalmente la pasta in casa e partiamo per la spesa nel market non lontano, dove molti ci chiedono da dove veniamo:si vede tanto che siamo europei! Meravigliosa cenetta con pasta ,verdura,prosciutto,formaggi, frutta e vino superbo tutto per 12 euro.

Oak Tree Cottage www.Oaktree-accomodation.Co.Za : 850 rand

05-09-08 PORT ELISABETH-PLETTENBERG BAY KM 300 Eastern Cape

Solito mega breakfast, in cui non mancano mai anche le uova strapazzate,questa volta a bordo piscina scaldati da un bel sole. Si riparte verso ovest lungo questa che in estate e’ una costa battutissima dai vacanzieri sudafricani per le splendide spiagge e la possibilita’ di praticare il surf a livelli altissimi. La prima tappa, infatti, è Jeffrey’s Bay, la mecca del surf! Il centro città è piena di negozi specializzati in questo sport; non lontano ci sediamo su una terrazza sulla spiaggia, il luogo ideale per ammirare numerose acrobazie. Grazie al forte vento, questa è l’unica spiaggia al mondo in cui si formano le tube e le supertube, le onde perfette che vengono dominate da agili surfisti. Lo spettacolo è davvero entusiasmante! Percorriamo ancora la N2 verso Knysna ammirando bellissimi paesaggi con fiori di tutti i colori, e arriviamo nel pomeriggio a Plettensberg Bay. Anche se il paese non ha particolari attrattive, val la pena fermarsi per pernottare almeno una notte all’Ocean Watch Guest House: una suite meravigliosa e curata nei minimi dettagli( rose e gigli freschi) dotata di terrazza con vista mozzafiato sull’oceano. Il padrone di casa ci ha accolto offrendoci tè e biscotti e ci siamo finalmente rilassati sugli sdrai godendoci il sole; con un binocolo, tra l’altro, avrete la possibilità di avvistare le prime balene del viaggio, addirittura dal vostro letto! Tra i tanti ristoranti optiamo per Miguels dove ci lanciamo su un’ottimo sushi e buon pesce.

Ocean Watch www.Anoceanwatchguesthouse.Co.Za : 1.070 R Miguels: 624 R

06-09-08 PLETTENSBERG BAY- GARDEN ROUTE-SWELLENDAM 400 KM Fantastico risveglio: il sole splende e avvistiamo un gruppo di balene che spruzzano e si tuffano nell’acqua.

Dopo una colazione da re ( qui troviamo anche formaggi e salumi), lasciamo a malincuore senza dubbio il più bel B&B del viaggio.

Riprendiamo la N2, attraversiamo Knysna (niente di che), e percorriamo la famosa Garden Route con i suoi spettacolari panorami sull’oceano.

La abbandoniamo prima di Mossel Bay per raggiungere Oudtshoorn, capoluogo del Little Karoo, capitale mondiale dello struzzo. Decidiamo di visitare la Highgate Ostrich Show Farm a 10 Km dal centro; durante il tour guidato impariamo molte curiosità sulla vita di questi animali e sull’utilizzo delle loro piume. Ci permettono di dare del mais ai più piccoli e ci fanno addirittura cavalcare alcuni esemplari adulti; il tour si conclude con una gara di velocità tra tre struzzi guidati da altrettanti “fantini”. Nello shop è possibile comprare molti articoli in pelle di struzzo a prezzi molto vantaggiosi.

Prendiamo la route 62 verso Swellendam: si rivela una strada ricca di paesaggi spettacolari, attraversiamo zone semi-desertiche e alti passi di montagna. Dobbiamo avvertire che non troverete pompe di benzina né negozi lungo tutto il percorso.

Giungiamo a Swellendam, un bel paesino di montagna, alle 17:30 e dormiamo presso l’African Shades Guest House, prenotato il giorno prima.

Ostrich Farm: 200 R African Shades: 890 R

07-09-08 SWELLENDAM-HERMANUS 250 KM Overberg Partiamo di buon’ora e alle 10 arriviamo a Cape Agulhas, il vero punto più a sud dell’Africa, dove si uniscono oceano atlantico e indiano. Classiche foto ricordo vicino al grande faro bianco e rosso e ripartiamo, attraversando paesaggi che ci ricordano il nord europa,con pecore,bianche fattorie e mulini a vento, verso Hermanus.

Questo paesino è diventato famoso nel mondo perché le balene, dopo aver attraversato il capo di Buona Speranza andando verso est, si riposano qui con i piccoli. Da secoli gli abitanti di questo piccolo villaggio di pescatori erano abituati al passaggio di questi grandi mammiferi e lo trovavano scontato. L’avvistamento è possibile da giugno e novembre e le balene si avvicinano così tanto alla costa, che è sufficiente passeggiare sulla scogliera per poterle ammirare.

Ci sistemiamo alla Guest House La Fontaine e passiamo il pomeriggio a cercare di immortalare con la digitale i rapidi salti di questi affascinanti cetacei. Nella baia noi vediamo 8-10 balene( con i loro piccoli) ma si arriva anche a 70 esemplari contemporaneamente.

Riusciamo a scorgerle anche dalla terrazza del nostro B&B dove ci rifugiamo perché il vento rinforza portando nuvole cariche di pioggia. Abbiamo due belle camere comunicanti con bagno e ci facciamo un bel the per riscaldarci.

Non ci sembra vero di trovare anche qui l’Ocean Basket ( evidentemente è una catena) in cui ci godiamo una cenetta con un mega vassoio di pesce e crostacei freschissimi.

La Fontaine www.Lafontaine.Co.Za : 1200 R Ocean Basket: 400 R

08-08-08 HERMANUS-WINELANDS 220 KM Colazione unica al mondo: dal tavolo vediamo le balene saltare e giocare tra loro.

Purtroppo piove, prendiamo la R44, (la strada costiera verso Cape Town), davvero panoramica grazie alle rocce rosse a picco sul mare.

Entriamo nelle Winelands e attraversiamo Stellenbosch, la città più antica del Sud Africa dopo Cape Town, che è diventata un famoso centro vinicolo. Purtroppo continua a piovere e decidiamo di dirigerci verso Franschhoek, un piccolo centro fondato dai francesi, estremamente curato e pieno di bei locali. Alloggiamo all’Auberge Bligny ,una elegante casa d’epoca vittoriana circondata da un bel giardino che non possiamo goderci perche’ piove ancora. Questa sistemazione e’ stata la piu’ cara di tutto il viaggio e forse nemmeno la piu’ bella , ma avevamo due camere e due bagni + il salottino:e’ possibile comunque trovare belle camere a prezzi piu’ modici.

Facciamo un giretto in paese che ricorda molto alcuni paesini francesi per le case , i fiori e le belle boutiques. Non puo’ mancare una visita a Huguenot Fine Chocolates gestito da due coloured che producono ottima cioccolata. Ma papa’ e’ venuto fino a qui per il vino,quindi andiamo alla Petite Farm una azienda vinicola con ottimo ristorante ,aperto solo a pranzo. Facciamo un wine tasting :papa’ si innamora di un ottimo Shiraz.

Ottima cena al French Connection, un locale in centro molto carino e pieno di gente(meglio prenotare), dove gustiamo uno splendido filetto con patate e verdure innaffiato da un ottimo vino rosso,vicino al camino acceso perche’ fuori fa veramente freddo.

Auberge Bligny(www.Bligny.Co.Za):1600 rand French Connection:500 rand

09-09-08 FRANSCHHOEK-SIMON’S TOWN KM 150

Non contenti della solita mega colazione con frutta fresca ,succhi,caffe’e come solito uova strapazzate,ci fermiamo verso le 10 per un nuovo wine tasting presso una delle aziende vinicole piu’ famose e piu’ antiche:Boschendal ,fondata nel 1685. Papa’ sceglie 7 vini da assaggiare accompagnati da un plateau di formaggi:i migliori blanc de noir,un rose’, il sauvignon blanc e lo shiraz il tutto per 25 rand cioe’ meno di 3 euro. Ci accompagnano in visita alle cantine di questa magnifica tenuta in cui e’ presente anche un ottimo ristorante,ma per ora abbiamo gia’ mangiato troppo. Proseguiamo il viaggio,finalmente non piove piu’ e ci godiamo il paesaggio :circondati da alte montagne troviamo tanti vigneti in cui e’ in corso la potatura,bei giardini,casette bianche. Non avevamo mai visto pero’ tanti fili spinati e le elettrificazioni che circondano quasi tutto ,anche le vigne. Ci dirigiamo a sud di Cape Town ,a Fish Hoek,dove troviamo una bellissima sistemazione al Dunvegan Lodge,un B&B arroccato in splendida posizione vicino al campo da golf di Clovelly.La gentilissima proprietaria ci accoglie con the e caffe’:abbiamo un vero appartamento con una bella cucina attrezzata e una splendida terrazza,giardino,piscina ,jacuzzi e cane e gatto che ci fanno festa e ci fanno sentire finalmente a casa!Ripartiamo nel pomeriggio verso la vicina spiaggia di Bolders beach dove troviamo i famosi pinguini tanti e carini,che si riparano dal vento dietro le rocce e sotto i cespugli; qui vediamo i primi giapponesi del viaggio :siamo veramente vicini a Cape Town e ai tours organizzati!Il viaggio riprende verso Cape Point sotto un cielo spettacolare dove si alternano sole e nuvole scure creando grandi arcobaleni tra il mare azzurro e le rocce bianche. La strada e’ a picco sul mare e siamo circondati da cespugli in fiore ,gialli e rosa .Troviamo anche i babbuini ancora bagnati dalla pioggia,fanno tenerezza,ma attenti a queste grosse scimmie perche’ sono aggressive soprattutto se avete con voi zaini e cibo. Arriviamo al Cape Good Hope ,rocce rosse e onde imponenti,per noi un posto mitico anche se il vero punto piu’ a sud dell’Africa sappiamo che e’ Cape Agulhas; qui a Cape Point tante navi e rispettivi equipaggi sono affondati e quindi questa zona spettacolare mette anche un po’ di timore.

Stasera si cena in casa:pasta al pomodoro,vino Boschendal ,prosciutto e verdure. Un po’ di tv e di lettura :ci addormentiamo sereni.

Wine tasting:25 rand 2 bottiglie ottimo vino rosso:100 rand Entrata al parco di Cape Good Hope:165 rand Dunvegan Lodge(www.Dunvegan.Co.Za):750 rand Spesa per la cena:120 rand

10-09-08 CAPE TOWN-GIARDINI KIRSTENBOSCH KM 70 Prima colazione in casa con latte ,pane e marmellata,per fortuna niente uova.

Comperiamo pane e deliziosi croissants presso il forno di Kalk Bay ,l’Olimpia Cafe’ dove e’ possibile anche pranzare, e ci dirigiamo a sud della citta’ per visitare i famosi Kirstenbosch Botanical Gardens.Sono giardini posti in splendita posizione ,ai piedi delle montagna ricoperta dal caratteristico fynbos,cioe’ boscaglia fine (che in questo periodo e’ fiorita di giallo e compete col vero giardino per bellezza).Dopo la serra piena di piante autoctone divise per regione, esce un bel sole che ci accompagna e accende di colori le protee in fiore,la palme ,le sterlitzie. In primavera, cioe’ adesso, e’ possibile vedere la protea gigante in fiore:e’ il simbolo del South Africa e uno dei piu’ grandi fiori al mondo. C’e’ poi il settore delle piante aromatiche ,di quelle impiegate nella medicina tradizionale ,delle piante del deserto e della zona tropicale; gli altissimi alberi della canfora del viale sono tra le poche piante non originarie del Sud Africa qui presenti.

Consigliamo anche una visita allo shop dove e’ possibile acquistare semi e gadget tutti in tema col giardino. Pranziamo bene alla Tea Room del parco e dopo questa oasi di pace e di verde, riprendiamo la visita alla citta’dirigendoci verso il Waterfront.

Questo e’ forse uno dei punti della citta’ in cui si puo’ passeggiare in piena sicurezza perche’ c’e’ sorveglianza ovunque,ma ci sentiamo a disagio vedendo che i grandi centri commerciali e i tanti ristoranti diventano in pratica un mega contenitore costruito apposta per i turisti. Comunque da qui partono tutte le mini crociere per la baia e per Robben Island e le piazzette sono piene di qruppi che suonano o ballano,in piu’ e’ possibile bersi un buon caffe’o ritrovare tutti i souvenir che noi abbiamo raccolto nel nostro lungo viaggio, anche se a prezzi doppi.

Torniamo a casa ammirando la citta’ e la costa dalla strada panoramica :vediamo anche lo stadio in costruzione per i mondiali del 2010 in bella posizione sul mare. Passiamo accanto a numerose baraccopoli dove sono stipate migliaia di persone in baracche fatiscenti che sfidano le leggi della fisica perche’ sono tutte inclinate,costruite con assi di legno e pezzi di lamiera:molti stanno asciugando al sole i pochi beni dopo la pioggia torrenziale di 2 giorni fa,i bambini giocano tra i cespugli,alcuni fanno il bagno nudi nelle grandi pozzanghere che si sono formate . Torniamo a casa dopo avere fatto spesa per la cena da Woolworths( di livello elevato con grande scelta ,ma ottimo supermercato anche il Pick and pay).Oasi di pace con il gatto e il cane che ci accolgono allegri. Cena a casa Kirstenbosch:entrata:75 rand pranzo alla Tea Room:330 rand Dunvegan:750 rand senxa breakfast spesa per cena:150 rand

11-09-08 CAPE TOWN –TABLE MOUNTAIN

Dopo la prima colazione fatta con tranquillita’,carichiamo le valige e lasciamo purtoppo il Dunvegan e i gentilissimi proprietari. Avevamo gia’ prenotato le ultime tre notti all’ Hotel Parliament in centro citta’,in posizione centrale vicino appunto al Parlamento. Di fianco all’albergo c’e’ la possibilità di parcheggiare l’auto in un garage a piu’ piani sorvegliato giorno e notte. La camera e’ spaziosa e pulitissima e scarichiamo velocemente le valige. Il direttore e proprietario dell’albergo e’ italiano,e’ gentile e premuroso nel distribuire consigli e sostiene che a Cape Town il problema sicurezza e’ minore che in altre grandi citta’ e secondo lui si puo’ uscire a piedi anche di notte.

A posteriori pensiamo che, avendo a disposizione l’auto ,le sistemazioni migliori siano fuori citta’,visto che il centro e’ costituito da uffici che di sera si svuotano completamente:consigliamo la zona a sud(Fish Hoek) e a nord est(Sunset Beach e Bloubergstrand con una bella vista sulla citta’,vicini alle spiaggie).E’ incredibile, ma sul Portfolio B&B e’ possibile trovare un sacco di belle camere a prezzi vantaggiosi ,volendo per i piu’ intraprendenti si puo’ dormire anche nelle township presso alcune famiglie ben selezionate.

Vista la magnifica giornata ,oggi decidiamo di salire sulla Table Mountain ,l’inconfondibile montagna che fa da sfondo alla citta’ ed e’ collegata con una funicolare che e’ in funzione dal 1929. Nelle giornate ventose la funicolare e’ chiusa e ricordate che anche le nuvole impediscono di godersi il panorama dall’alto. Troviamo agevolmente la strada e paghiamo il solito parcheggiatore abusivo. Stamattina c’e’ parecchia folla, paghiamo il biglietto e partiamo. Il pavimento della telecabina ruota amplificando il panorama che abbraccia tutta la baia.

Passiamo la mattina passeggiando per un bel tratto lungo i sentieri che si dipartono dall’arrivo facendo tante foto,ma verso le 13 si fa piu’ freddo e abbiamo una bella fame. Pranziamo al self service anche se il cibo non e’ certo di grande qualita’. Nel pomeriggio scendiamo in auto fino alle belle spiagge di Clifton che si raggiungono da Victoria rd. E di Camps bay. Sabbia bianca e ondoni;dal bar sulla spiaggia dove beviamo un caffe’ vediamo bambini con i nonni e ragazzi che giocano a pallone ,ma immaginiamo come saranno affollate a Natale! Dopo la doccia si esce per cena e in auto raggiungiamo il Waterfront dove cominciamo a cercare un locale carino e incredibile ma vero troviamo anche qui l’Ocean Basket e non possiamo rinunciare a bel piattone di pesce e crostacei .Si torna a casa prima delle 21 stanchi e contenti di essere rientrati in albergo senza problemi.

Telecabina Table Mountain:320 rand Selfservice:150 rand Cena Ocean:280 rand Hotel Parliament:600 rand a notte

12-09-08 CAPE TOWN –LANGEBAAN KM 200 Stamattina decidiamo di vederci a piedi un po’ della citta’ madre,la capitale vera della nazione arcobaleno:la bandiera e’ simbolo dei colori delle tante etnie che la compongono. Attraversiamo il parco vicino al Parlamento insieme agli studenti in divisa che si affrettano a scuola,arriviamo a Green Market con le sue bancarelle di souvenir,percorriamo Long Street dove si affacciano molti locali e famosi negozi di artigianato africano. Ma abbiamo nostalgia del silenzio e degli spazi che qui ci stanno stretti ,c’e’ troppo traffico:ritorniamo in albergo, riprendiamo la macchina e via verso nord .Passiamo per Milnerton,attraversiamo Sunset Beach e ci fermiamo sulla spiaggia vicino al Protea Hotel perche’ da qui c’e’ una vista splendida sulla citta’e su Robben Island:il mare e’ piatto,il sole caldo e in cielo neanche una nuvola. Dopo le foto e le belle spiagge bianche,si riprende il viaggio verso la costa frastagliata e battuta dal vento del Western Cape con i suoi bei villaggi di pescatori e le colline ricoperte di cespugli e fiorellini gialli e arancio. Arriviamo fino a Langebaan in una bella posizione tra il mare e la laguna,vicino al West Coast National Park. Noi non abbiamo il tempo per visitarlo ma ci hanno detto che e’ molto bello e pieno di uccelli migratori e trampolieri soprattutto in estate.

Sotto un bel sole caldo facciamo l’ultima passeggiata e l’ultima bella mangiata di pesce in un ristorantino sulla spiaggia in mezzo a pensionati e ragazzi del luogo:qui di turisti neanche l’ombra.

Lasciamo con rimpianto questa parte solitaria e bella del paese e torniamo a Cape Town dove ci rituffiamo nel supermercato per comperare le ultime cose prima della partenza e torniamo a casa presto per fare i bagagli.

Pranzo a Langebaan:300 rand

13-09-08 CAPE TOWN –ITALIA Lasciamo la citta’e le sue tante contraddizioni ,attraversiamo una baraccopoli enorme dove i bambini giocano vicino a baracche sbilenche e dopo pochi km ci ritroviamo nella zona vinicola ,bella e perfetta,con le casette circondate dai bei giardini e i soliti fili elettrificati. Quello che ci ha stupito in questo viaggio e’ che non solo le belle case dei bianchi sono iperprotette ,ce lo avevano raccontato,ma anche i nuovi insediamenti della popolazione di colore,anche se sono poco piu’ che baracche ,hanno attorno barriere di cemento ,filo spinato ed elettrificazione:qui sono ormai tutti prigionieri di un sistema di paura e si devono confrontare con una criminalita’ spietata e gratuita.

Troviamo la nostra oasi di piacere in una bella farm con ristorantino che vende, anche, carne di propria produzione :facciamo un breakfast ,ma tra poco cominceranno a servire un ottimo pranzo. E’ un locale nuovo, molto carino e frequentato da molti abitanti locali e merita una sosta.

Noi dobbiamo partire:all’aeroporto ci aspetta l’aereo che ci portera’ prima a Johannesburg e poi in Italia. Ci rimarra’ a lungo nel cuore questo paese ,difficile ma bellissimo , che consigliamo di visitare:non puo’ non piacervi! Nice d’lish –strada di Stellenbosch verso Sommerset West:138 rand



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