Sudafrica e seychelles: 21 giorni di emozioni

Era il viaggio sognato da sempre e Fabio ed io abbiamo pensato di sceglierlo come viaggio di nozze. Così siamo partiti il 1° settembre scorso, alle 13.20 da Roma Fiumicino con un volo Lufthansa diretto a Francoforte. Da lì abbiamo preso il volo South African Airwais con arrivo a Cape Town alle 5 del mattino del giorno dopo. Noleggiata l’auto,...
Scritto da: Romi77
sudafrica e seychelles: 21 giorni di emozioni
Partenza il: 01/09/2007
Ritorno il: 22/09/2007
Viaggiatori: in coppia
Era il viaggio sognato da sempre e Fabio ed io abbiamo pensato di sceglierlo come viaggio di nozze. Così siamo partiti il 1° settembre scorso, alle 13.20 da Roma Fiumicino con un volo Lufthansa diretto a Francoforte. Da lì abbiamo preso il volo South African Airwais con arrivo a Cape Town alle 5 del mattino del giorno dopo. Noleggiata l’auto, dopo la crisi della guida con volante a destra e corsia di marcia a sinistra, ci siamo diretti verso il nostro primo Hotel prenotato dalla nostra agenzia di viaggi specializzata per l’Africa.

Il Victoria è davvero carino, in stile retrò, pulito e accogliente. Arrivati ci hanno dato subito la stanza, eravamo abbastanza distrutti ma il desiderio di iniziare girare per la città era troppo forte. Le strade a Cape Town sono ottime e soprattutto le più importanti che collegano le grandi città sono poche, quindi è difficile perdersi se si ha una cartina in mano. Essendoci il sole siamo andati subito verso la famosa Table Montain (se vi fermate pochi giorni e c’è il sole conviene andarci subito visto che quando è nuvoloso la funivia è chiusa), arrivati in cima con il rotair, si rimane senza fiato! Ci si ritrova su un altopiano vastissimo ricco di arbusti bassi, piante e fiori particolari e anche protetti. Per non parlare degli uccellini colorati e la possibilità di vedere anche altri animali. Noi abbiamo visto anche lo striped mouse, un topolino marrone con il mantello a puntini e strisce nere, facilmente avvicinabile. Le foto scattate sono meravigliose perché si riesce a vedere l’intera città distesa tra il mare e questa fantastica montagna. Non perdetevi un pranzetto al Waterfront, quartiere sul mare in stile vittoriano, ricco di ristorantini e con centro commerciale. Noi abbiamo visitato anche l’acquario visto che conserva sia specie dell’oceano atlantico che indiano. Le due correnti oceaniche si incontrato sulla punta della penisola del capo, la prima scende da ovest ed è fredda, la seconda arriva da est ed più calda.

La sera non ci sono molte persone in giro,(in tutta Cape Town anche di giorno, non abbiamo visto un italiano!) noi abbiamo preferito cenare al Victoria bevendo anche un ottimo vino, tranne l’ultima sera in cui abbiamo cenato al Waterfront. Il secondo giorno, siamo andati a Gansbai per vedere lo squalo bianco. Avevamo prenotato telefonicamente la sera prima, troverete sicuramente delle brochure negli hotel in cui soggiornerete. Pensavamo di non trovare nessuno, e invece dopo un tragitto di lungomare fantastico e qualche paesetto meraviglioso in stile inglese, siamo arrivati al molo da cui partiva la nostra barca di circa 12 metri. Il mare era torbido e non sembrava mosso…Eppure l’onda lunga non si è fatta attendere. Ci hanno portato a 20 minuti dal luogo di partenza, non troppo lontano dalla spiaggia. Altre barche erano già lì. L’emozione di veder arrivare il primo squalo bianco verso la nostra barca è indescrivibile. Preparano delle teste di tonno, di cui gli squali sono ghiotti, e le lanciano in acqua. Non si fanno attendere molto e soprattutto una volta arrivati iniziano a nuotare intorno alla barca e se non riescono a mangiare perché le guide spostano continuamente le esche, allora sbucano all’improvviso dal basso facendo un balzo fuori dall’acqua. L’emozione sale immediatamente, tanto che mio marito si è infilato la muta ed è sceso nella gabbia. La visibilità era scarsissima, ed è riuscito a vedere gli squali solo quando gli passavano davvero vicino. Sconsiglio la gita a tutti coloro che soffrono il mal di mare, infatti tutti sono stati male…Tranne me…E il team di esperti…Anche se ho avuto la mia mezz’ora difficile!!?? Il pomeriggio è per Hermanus, cittadina bellissima da cui è possibile vedere le balene,soprattutto a settembre. Non c’è da attendere nemmeno molto, perché spruzzi e pinne si vedono di continuo. Il terzo giorno lo dedichiamo alla Penisola del Capo. Non va assolutamente persa!?i paesaggi sono indimenticabili, e prima di arrivare a Boulders si possono vedere i pinguini del capo liberi e simpaticissimi, così come molte specie di uccelli acquatici. Il tempo è stato meraviglioso tranne quando siamo arrivati al Capo di Buona Speranza. La sensazione sul faro è spettacolare: le onde dei due oceani sono violente e affascinanti e il cielo si mischia facilmente ad uno scenario mozzafiato. Riusciamo a raggiungere nel pomeriggio Stellenbosh, famosa per la produzione di vino. Alla fattoria Spier ne abbiamo degustato più di qualcuno, mentre vicino a noi scorrazzavano liberi scoiattoli e papere. E’ impressionante come in Sud Africa, ovunque, anche nella città, è facile ritrovarsi a contatto con gli animali, anche i più insoliti e inaspettati.

Non abbiamo visitato le Town Ships. Ce ne sono tantissime ai bordi della città, ma da soli non ci si può andare perché è davvero pericoloso. Per il resto noi non abbiamo avuto nessun problema o contrattempo.

Il 5 rilasciamo l’auto e prendiamo il volo per Durban. Avevo la fortuna di star seduta sul lato da cui potevo vedere tutto il paesaggio interno. Kilometri e kilometri di terra rossa, di canion, di fiumi quasi dello stesso colore della terra. Per tanta e tanta strada il nulla o quasi. A Durban noleggiamo un’altra auto e ci dirigiamo verso il parco Hululuhe- Imfulozi nel Kuazulu Natal, regione a est del Suf Africa. La strada è sempre la N2, dritta e facile. Portatevi sempre dei contanti perché ogni tanto c’è un casello e non si riesce a pagare con la carta di credito. Anche la benzina si paga in contanti, quasi in tutti i villaggi. E’ bene fare sempre rifornimento, perché se si rimane a piedi ci si trova in mezzo a distese di acacie e solo ogni tanti kilomentri c’è qualche villaggio di capanne fatte di fango e paglia. E’ impressionante vedere quanta gente si sposta a piedi e cammina lungo questa autostrada. Così come non ci aspettavamo di vedere persone impiegate nella pulizia ai margini delle superstrade (che intorno hanno solo distese di savana o qualche foresta di alberi) oppure tanti bambini o studenti in divisa, anche nei posti dove magari non sempre hanno l’acqua!! La prima riserva che ci aspetta è quella del Zulu Nyala Game Lodge in qui siamo stati per 3 giorni. Abbiamo visto facoceri, giraffe, rinoceronti, elefanti, ippopotami, bufali un coccodrillo, macachi, nyala, gazzelle e non solo. Una mattina alle 6 prima del safari, fuori dal nostro bungalow c’erano delle scimmiette piccolissime che erano venute a rubare le foglie delle piante coltivate nei giardini del resort, per non parlare delle rane rumorosissime e delle lucertole colorate.

La sera nell’atrio abbiamo assistito alle danze Zulu. Mi sono davvero emozionata, i cori sono bellissimi così come le loro tradizioni forti.

L’8 siamo alla volta dello Swatziland. E’ uno stato all’interno del Sud Africa, autonomo e monarchico e spesso nel paese si vedono anche le foto del re attuale. La popolazione è diversa da quella sudafricana. E’ meno ospitale e anche più diffidente nei confronti dei turisti. Anche le condizioni di povertà sono più evidenti e non è raro che il bestiame denutrito attraversi le strade liberamente. Non ci sono prati in cui possano brucare. La terra è rossa come la porpora e il paesaggio è più arido rispetto a quello sudafricano. Abbiamo attraversato le città principali, ossia Manzini e Mbabane e poi abbiamo dormito a nord del paese a Pigg’s Peack vicino alle Phonian Falls. Si tratta di un posto non molto particolare in cui dovrebbero esserci delle cascate…Peccato che in quei giorni erano asciutte. In Swatziland accettano anche il rand che è la moneta sudafricana, mentre non succede il contrario. Quindi se prelevate monete dello swatziland vi conviene spenderle prima di uscire dal paese. Il 9 ci dirigiamo finalmente verso il tanto sognato Kruger Park. Entriamo al Malelane Gate e giriamo da soli con la nostra auto. Vediamo coccodrilli, elefanti che ci attraversano la strada, zebre e tantissimi altri animali. Siamo diretti verso il Lodge. Un posto da sogno. Lo consigliamo a tutti. L’organizzazione è perfetta visto che i gruppi per i safari di 3 ore sono fatti anche in base alla fascia di età e soprattutto la sera si può cenare tutti allo stesso tavolo con il fuoco alle spalle e il ranger che racconta storie e leggende del parco. Due safari al giorno sono ideali. Il primo prevede la sveglia alle 5, ma ne vale veramente la pena. I paesaggi di questo parco sono davvero entusiasmanti così come gli animali che li abitano. Finalmente siamo riusciti a vedere i leoni, e addirittura gli sciacalli (anche se in fuga), la genetta quando era già buio, un galagone, un camaleonte di un verde fuori dal comune, avvoltoi, aquile, babbuini, volatili di ogni genere, antilopi e tante altre creature meravigliose. Il pomeriggio potevamo riposarci nella piscina e al sole si stava benissimo. L’11 siamo partiti verso Johannesburg. Ci siamo persi per trovare l’hotel che pure doveva essere vicino all’aeroporto. In quella occasione mi ero preoccupata, perché sapevo che alcuni quartieri sono seriamente pericolosi. Anche chiedere informazioni ai benzinai in quel caso non mi ha rassicurata. Poi ce l’abbiamo fatta e abbiamo trovato l’albergo.

In tutto il soggiorno in Sud Africa abbiamo sempre mangiato bene, l’ospitalità e la disponibilità in tutte le strutture è ottima. Noi abbiamo fatto la profilassi antimalarica che non ci ha dato nessun effetto collaterale. Durante il giorno non c’era nemmeno un insetto, e comunque la sera utilizzavamo dei repellenti e avevamo la zanzariera. Consiglio a tutti di fare fly end drive, basta avere con sé cartina e guida (Lonly planey per esempio) e po’ di senso pratico seguendo qualche accorgimento, evitando di indossare gioielli vistosi, borse troppo in vista. Il mio giudizio sul Sud Africa non può bastare a rendervi l’idea di quanto sia meraviglioso questo paese, di quanto gli occhi della gente esprimano la loro cultura così diversa dalla nostra e di quanto sia rispettata la natura, salvaguardata e protetta.

Il 12 partiamo con Air Seychelles:destinazione Mahe. Volo puntale. All’arrivo l’umidità ci travolge. Venendo da un clima secco e fantastico ci abbiamo messo qualche ora per abituarci. Alle Seychelles in molte strade non ci sono le luci. Se passeggiate a piedi dovete portarvi una torcia, anche perché sulle vostre teste sentirete continuamente i pipistrelli frugivori ridacchiare per litigarsi i frutti e non è bello totalmente al buio!Un taxi ci ha portato alla guest house che avevo prenotato da sola (avrei potuto scegliere meglio:troppo spartana), di fronte a Beau Vallon, la spiaggia più grande e anche più attrezzata dell’isola. Abbiamo noleggiato l’auto per tre giorni, ma ve lo sconsiglio. L’abbiamo utilizzata solo appena arrivati per girare l’isola e per fermarci alla favolosa spiaggia di Anse Soleil dove è possibile mangiare degli ottimi piatti del posto a prezzi contenuti e fare un buono snorkelling. Bisogna stare sempre attenti in questo periodo perché, tranne a nord, le correnti sono un po’ forti. Il secondo giorno lo abbiamo dedicato alla gita al parco marino di St. Anne. Una barchetta ci ha portato a fare snorkelling in un’acqua fantastica e poi ha ormeggiato vicino ad una spiaggetta isolata tutta per noi, sulla quale hanno allestito un barbecue di pesce e dove hanno raccolto del cocco da offrirci come dessert. Abbiamo prenotato questa gita con la barca Triton tramite l’agenzia ufficiale delle Seychelles e abbiamo pagato tutto compreso (tasse e pranzo) tutto il giorno, 110 €. Anche il pomeriggio abbiamo potuto scegliere un altro posto per farci il bagno e nuotare insieme a tanti pesci meravigliosi. Il terzo giorno lo abbiamo dedicato alle immersioni. Ci siamo rivolti al Blu Diving di Beau Vallon (circa 35 euro compresa attrezzatura). Mahe sott’acqua è davvero bellissima!?abbiamo nuotato su dei paesaggi di corallo belli e ancora vivi e ricchi di fauna. Ho accarezzato e nuotato con una tartaruga e ho visto pesci trombetta e napoleone enormi. Razze, nudibranchi e stelle di mare insolite. La sera abbiamo mangiato a La Scala, ristorante italiano davvero buono anche se non economico (anche se siete senza auto potete andare con un taxi), al Baobab e al ristorante di fronte al Baobab famoso per il buffet (davvero buono, ma non me ne ricordo il nome). Il 16 è stata la volta di Praslin. L’accoglienza a Le Laurier è eccellente così come il buffet serale. Il bungalow era carinissimo e aveva una veranda da godersi tutte le sere. Le spiagge sono ancora più belle di quelle di mahè. Anse Volbert e Anse Lazio le più spettacolari anche perché non sono mai affollate e si può stare sotto le palme se non si ha l’aiuto di qualche nuvoletta. A proposito del tempo, purtroppo lo sgrullone di cinque minuti arriva quasi tutti i giorni, ma per fortuna il clima è talmente buono, cioè costante sempre sui 26/27 gradi, così come la temperatura dell’acqua, che alla fine non disturba nemmeno. Immersioni (circa 35 euro compresa attrezzatura) e gite hanno occupato il nostro meraviglioso soggiorno. Non perdetevi Big Sister, Felicitè, Couriose, Coco Island e soprattutto la Digue (andateci col traghetto 19 € a/r). Anse Source d’argent è davvero bella come nelle cartoline, ma è piena di gente. Basta spostarsi 100 metri e si può stare da soli nel paradiso terrestre. A Praslin, vi consiglio di mangiare qualche volta da Luca gelateria a prezzi modici e di fare le escursioni con Sagittarius (circa 90 € quelle giornaliere) perché i ragazzi che vi porteranno con la barca sono davvero gentili e cucinano un buon pesce per il pranzo.

Le Seychelles sono meravigliose, non vale la pena spendere tanti soldi nei fantastici resort, perché ogni isola va visitata e scoperta per la sua particolarità ed è meglio spendere qualche soldo in più in questo modo. Le foreste tropicali sono affascinanti e le persone del posto ci convivono cercando di salvaguardarle. Troverete ospitalità e gente che vi offrirà di cambiare anche a 14.

Per dormire abbiamo speso 750 euro in 10 giorni a persona (di cui 6 in mezza pensione). Andateci prenotandovi il volo di linea da internet e anche il posto per dormire, ne vale veramente la pena…Buon viaggio



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