Sudafrica nel cuore

Esperienza nella natura e con gli animali
Scritto da: yals90
sudafrica nel cuore

Viaggio Alice ed Emanuele fai-da-te: Sudafrica 2022 – dal 19.6.2022 al 04.7.2022

Cosa sapere?

  1. Il viaggio in Sudafrica è un’esperienza di vita, un’immersione nella natura, a contatto con gli animali. Se si vuole rendere il viaggio il più autentico possibile, è bello soggiornare in posti poco turistici (magari senza esagerare come abbiamo fatto noi che ci siamo trovati in alloggi davvero spartani);
  2. Se si opta per un soggiorno da giugno ad agosto, tenere presente che in Sudafrica è inverno e in certe zone è davvero freddo (con temperature anche sotto lo zero). Occorre coprirsi adeguatamente con indumenti invernali. Il sole in inverno sorge alle 7 e tramonta alle 17.30, quindi organizzare gli spostamenti in questo lasso di tempo;
  3. Prestare prudenza, in particolare nelle grandi città: noi non ci siamo mai sentiti in pericolo, ma al tramonto eravamo a casa e non siamo mai usciti di sera in città;
  4. Prenotare con anticipo le sistemazioni all’interno del Kruger National Park;
  5. La guida è sulla destra e si percorre il lato sinistro della strada, ci vuole tempo per abituarcisi. La patente internazionale non serve, è sufficiente quella italiana; ma se volete essere super scrupolosi, le motorizzazioni rilasciano la patente internazionale;
  6. Si usa dare la mancia “gratuity” e nei ristoranti viene richiesto di scrivere sullo scontrino l’importo della mancia da lasciare!
  7. Blackout: da Mossel Bay in poi abbiamo iniziato a sperimentare il “problema di assenza di corrente”, i blackout sono spesso programmati ed obbligano ad organizzarsi in maniera preventiva per gestire il quotidiano (docce calde, preparazione pasti etc). Quando abbiamo dormito in hotel, il problema non c’era, probabilmente perché dotati di generatori più potenti; negli ostelli e nelle guest house invece occorre considerare la questione!
  8. Apartheid: purtroppo è sconfitto solo in apparenza. In molte situazioni ci siamo sentiti a disagio, in giro sembra che solo le persone di colore lavorino e soprattutto svolgano le mansioni più scomode. Al ristorante eravamo sempre bianchi, serviti ai tavoli da personale di colore. Le baraccopoli, che spesso sorgono in prossimità di bellissimi villaggi ordinati e puliti abitati da bianchi, sono enormi e vi si trova unicamente popolazione di colore.

Diario di viaggio

Giorno 1: Viaggio

Volo Milano-Francoforte e Francoforte-Città del Capo

Giorno 2: Città del Capo

Arrivo alle ore 10 a Città del Capo, ritiro auto, visita waterfront, giro al robben island museum (non sull’isola ma a Città del Capo, non particolarmente interessante), giro per la città. Pranzo al QUAY 4 con pesce, piccante ma buono. Asporto al supermercato del waterfont – un’ottima soluzione – e riposo.

Giorno 3: Città del Capo

Salita alla Table Mountain con funivia rotante, bellissima vista e vento freddo!

Pomeriggio: visita al quartiere city bowl – sicuramente più autentico, vissuto e confusionario del Waterfont. Abbiamo visitato il company’s garden, il mercato, la piazza grand parade dove Mandela tenne il discorso dopo la liberazione e infine ancora giro al Waterfront che stupisce per la quantità di attività che si possono fare e per la pulizia.

Pomeriggio all’acquario e rientro in ostello.

Giorno 4: Kirstenbosch, capo di Buona Speranza e Pinguini

In una magnifica giornata di sole – scopriremo poi, una delle più calde! – abbiamo visitato velocemente il quartiere Bo-Kaap, caratterizzato da casette colorate, e abbiamo dedicato l’intera mattinata allo stupendo giardino botanico Kirstenbosch che meriterebbe una giornata intera.

Ci siamo diretti verso sud, passando da Simon’s Town dove avremmo pernottato, ed entrando nel parco Nazionale della Table Mountain, nonché l’area protetta di Capo di Buona speranza. La strada per arrivare è stupenda, asfaltata, caratterizzata da un marrone accesso che contrasta con la vegetazione lussureggiante, nonostante sia passato da appena un giorno il solstizio di inverno. La catena montuosa della Table Mountain svetta di fianco a noi e ogni tanto qualche babbuino ci attraversa la strada.

Una volta parcheggiato, si può prendere la funicolare o proseguire per 20 minuti a piedi per arrivare al primo punto panoramico che permette di vedere a destra il promontorio del Capo di buona speranza e verso sud, più in basso Cape Point.

Noi arriviamo al primo faro e poi proseguiamo fino al punto più estremo da cui si vede, più in basso, il secondo faro di cape Point (raggiungibile solo con escursioni guidate). Nell’oceano – o meglio nei due oceani che si incontrano – compare in lontananza qualche balena.

Tornando all’auto assistiamo ad alcuni babbuini che rubano il pranzo ad una coppia ignara e nel tornare verso nord, sempre all’interno del parco, ci fermiamo a Capo di Buona speranza per la foto di rito, e a buffels bay dove incontriamo struzzi e antilopi.

In mezz’ora siamo nel nostro nuovo alloggio: direttamente a Boulder’s Beach dove vive da tempo una colonia di pinguini! Posto consigliatissimo. La sera c’eravamo solo noi e i pinguini che si muovono liberamente per la strada e nel cortile antistante l’hotel! Il loro odore, davvero poco gradevole, riempie l’aria e la camera dell’hotel (anche con porte e finestre chiuse!).

Giorno 5: Viaggio per Hermanus

Nella notte piove e ci aspetta una giornata intera sotto la pioggia; in più qualcosa della cena non ci ha fatto stare bene e siamo abbastanza provati. Andiamo a salutare i pinguini e ci mettiamo in viaggio verso Hermanus (2h30 circa d’auto). L’idea era quella di arrivare e fare avvistamento balene, ma la pioggia e la precaria salute ce lo impediscono e optiamo per il relax. La strada da Simon’s bay a Hermanus è un susseguirsi da paesaggi stupendi, da montagne marroni scuro, a tratti di oceano sui quali si infrangono collinette di sabbia con macchia verdeggiante sopra. Terribile la vista di infinite baraccopoli.

La sera, optiamo per un breve giro nel waterfront di Hermanus e assaggio il famoso bobotie (presentato come una lasagna/pasticcio con carne macinata, spezie, verdure, uova ma molto zuccherata).

Giorno 6: Hermanus e viaggio per Mossel Bay

Risveglio in una fantastica giornata di sole e tentiamo l’avvistamento balene dalla scogliera, come consigliato dalla guida. Dopo un po’ perdiamo la pazienza e salpiamo con la barca. Incredibile escursione dove vediamo due coppie di balene e una miriade di delfini, foche, pinguini e tanti gabbiani scuri. Un po’ in ritardo sulla tabella di marcia, ci dirigiamo a Mossel Bay dove arriviamo col buio dopo un viaggio di 3h30. La strada per Mossel Bay è stupenda!

Giorno 7: Viaggio per Jeffrey’s Bay

La mattina ci svegliamo in una mega villa affacciata sull’oceano e finalmente vediamo dove siamo. Quando si viaggia col buio, data la poca illuminazione, non si vede proprio nulla! Il clima è più freschino e – dovendo arrivare a Jeffrey’s Bay – ci mettiamo in viaggio. È sabato e ci fermiamo al mercato di produttori locali di Sedgefield in cui – principalmente bianchi – vendono fiori, cibo, ostriche, verdure e torte del luogo. Tutti rigorosamente si avvalgono di collaboratori di colore, un aspetto non trascurabile e ci ha parecchio scioccato durante vacanza. Al di fuori di questo mercatino e in prossimità di un supermercato ci sono bancarelle di oggetti, quadri e qualche vestito. Mangiamo ostriche e dei roll di carne; poi breve sosta a Knysna per foto e ammirare il porticciolo, e arriviamo infine a Jeffrey’s Bay dove riposiamo in spiaggia guardando i surfisti.

Giorno 8: viaggio da Port Elizabeth a Johannesburg

Giornata utilizzata lo spostamento in aereo da Port Elizabeth, che raggiungiamo in 40 minuti da Mossel Bay, a Johannesburg. Qui alloggiamo in prossimità dell’aeroporto per partire molto presto il mattino dopo.

Temperatura all’arrivo, e per quasi tutta la settimana, decisamente fredda!

Cena presso la guest house.

Giorno 9: partenza da Johannesburg per Mpumalanga

Arrivo a Sabie intorno alle 9 con risveglio alle 5, fermata al centro informazioni – che si trova presso il Forest Museum – per fare il permesso per visitare le cascate “Forest Trail Falls” che si raggiungono dopo una mezz’ora di cammino. Le abbiamo trovate abbastanza deludenti; tra l’altro erano le uniche che necessitavano di un permesso (costo irrisorio, 36 rand per adulto, circa 2,14 euro).

La giornata è grigia e purtroppo i colori non sono cangianti e le varie cascate che visitiamo, alcune imponenti e altre meno impressionanti non vengono valorizzate dalla scarsa luce.

Abbiamo visitato:

  • Lone creek Falls (36 rand a testa)
  • Bridal Veil (16 rand a testa). La strada per raggiungerle è piena di buche, prestare molta attenzione
  • Mac Mac pools (36 rand a testa), piscine non particolarmente entusiasmanti
  • Mac Mac falls (16 rand a testa)

Spostamento a Graskop per il pernottamento, dove alloggeremo per due notti. Degno di nota è il ristorante di fronte alla nostra sistemazione dove abbiamo mangiato benissimo per due sere consecutive: Abe’s at the glass house. Consigliatissimo è il piatto Oxtail (una specie di spezzatino con osso e verdure) con il pap (una specie di polenta ricavata da pannocchie giallo chiare-bianche. Buono anche il pollo e le verdure. Abbiamo pagato in due 500 rand.)

Giorno 10: Blyde River Canyon

Partendo da Graskop, dopo una sosta per la colazione presso Harry’s pancakes, siamo partiti in una giornata molto nuvolosa alla scoperta del canyon. Fortunatamente piano piano si è schiarito e siamo riusciti a goderci tutto lo spettacolo. Le nostre tappe sono tutte raggiungibili in auto seguendo la route 532 fino al “Forever Resort”. Siamo entrati da questi accessi, a pagamento, per ammirare il canyon:

  • Il primo punto panoramico venendo da Graskop è un cartello semi nascosto che indica “viewpoint 500 mt” (gratis)
  • Canyon Bourke’s Luck Potholes (130 rand per adulto)
  • Lowveld View Point (gratis)
  • Three rondavelds viewpoint, il più spettacolare e fotografato (70 rand per adulto)

Sulla via del ritorno ci siamo fermati anche alle Lisbon Falls (60 rand per adulto)

Bella la strada, il paesaggio e la vista dalle varie prospettive.

Giorni 11-12-13: Kruger National Park

L’esperienza all’interno del Parco è stata da brividi, decisamente la parte più bella di tutta la vacanza in Sudafrica.

Siamo partiti molto presto da Graskop e dopo circa due ore di guida al buio e in una strada statale piena di buche, siamo arrivati al gate Orpen, dove ci siamo registrati e fermati nel primo camp per acquistare il libretto con cartina dettagliata di viewpoint, laghetti, stagni e zone di avvistamento animali. Tutto il primo tratto di strada è stato un susseguirsi e sorprenderci nel vedere, senza fatica, i tantissimi animali che popolano l’area: milioni di antilopi di specie diversa, zebre, giraffe, bufali, elefanti, cani selvatici, iene, ippopotami, coccodrilli… e siamo arrivati per l’ora di pranzo al camp Satara. Questo camp è stato per noi una tappa intermedia anche nei due giorni successivi. La sera siamo usciti in un drive notturno organizzato dal nostro camp Letaba, senza purtroppo riuscire a vedere il leopardo.

Il secondo girono ci siamo spinti ancora più a nord e poi verso il camp Olifant, senza grandi avvistamenti mentre tornando in giù abbiamo visto un ghepardo (nel parco ci sono solo 120 esemplari). Abbiamo incontrato anche sciacalli, facoceri e tantissime specie di uccelli colorati, del leone invece nemmeno l’ombra.

Il terzo giorno, sempre alla ricerca del leone, siamo un po’ sconsolati e arriva il momento di lasciare il parco. Siamo vicino ad una pozza dove assistiamo alla magia dell’abbeveraggio di una cinquantina di elefanti, quando ci affianca una jeep e ci chiede se abbiamo visto il leone in mezzo alla strada poco più indietro. Noi, basiti, facciamo marcia indietro e dopo qualche minuto di guida troviamo la leonessa sdraiata sull’asfalto esattamente in mezzo alla strada e il leone che la osserva sotto ad un albero poco distante. I due restano per un po’ così, dopodiché la leonessa si alza e decide di passeggiare un po’, e il leone la segue fino a quando i due entrano nel veld e spariscono. Questo è stato il regalo più bello del Sudafrica!

Giorno 14: Johannesburg

Risveglio in una gelida Dullstroom (per scoprire che siamo a 2050 mt e che dobbiamo sbrinare la macchina!) e viaggio per Johannesburg con visita alla Constitutional hill (assolutamente da fare per capire, almeno in parte, i problemi del paese) e al Museo dell’apartheid. Cena in hotel e pernottamento.

Giorno 15: Johannesburg e partenza

Giro per il quartiere di Newtown per fare shopping nel centro commerciale e in uno stock cinese dove vendevano di tutto. Spostamento in aeroporto, dove lasceremo il Sudafrica.

Giorno 16: arrivo a Milano

Cambio a Zurigo e arrivo a Milano MXP

Consigli utili per visitare il Sudafrica

Cosa mangiare in Sudafrica?

  1. Assaggiare la granadiglia (simile al limone/ananas/pompelmo/kiwi)
  2. Assaggiare le arachidi e noccioline che vendono le persone locali nei paesini del Mpumalanga
  3. Lasciarsi ispirare dai piatti pronti e dalla gastronomia del supermercato Pick&Pay del Waterfront di Città del Capo
  4. Mangiare da Abe’s at the glass house (Graskop)

Cosa migliorare dell’organizzazione?

  1. Per quanto interessante la Garden Route per avere un’idea della vita sulla costa, col senno di poi non ci passerei tre giorni ma pernotterei più tempo nel Mpumalanga. Se invece siete appassionati di surf, allora è il posto giusto!
  2. Noi abbiamo trovato più bella a livello paesaggistico la route che da Simon’s Town collega Hermanus e prosegue per Mossel Bay rispetto alla Garden Route.
  3. Avrei soggiornato una notte in più a Città del capo e diviso la visita dei giardini botanici da quella della riserva della Table Mountain (capo di buona speranza etc)

Prezzi visite/ingressi

  • Funivia Table Mountain: 46 € in due
  • Acquario Città del Capo: 11 € a persona, si visita in 2 h
  • Giardino Botanico Kirstenbosch 12.4€ per adulto
  • Parco Nazionale Table Mountain 21.50€ per adulto
  • Funicolare al primo punto panoramico 5€ per adulto
  • Escursione in barca per avvistamento balene 120€ (2040 rand) in due
  • Conservation fee presso Kruger National Park, 103 € in due
  • Drive notturno organizzato dal Letaba Rest Camp 33.65€ in due

Cene prezzi per coppia

  • Città del capo

Quay 4: molto buono 452 rand

Mercato: ostriche e vino 132 rand, samosa 150

  • Simon’s town

Fran’s piatto di mare per due buono ma le spezie/salsine ci hanno fatto male! 350 rand

  • Hermanus

Burgundy: buono, abbinamenti azzardati. Bobotie e zuppa, 240 rand

Fish&Chips da asporto 55 rand

  • Mossel Bay

Carola Ann’s restaurant, stile mediorientale, molto buono. Mangiamo hummus e mix piatti arabi 240 rand

  • Jeffrey’s Bay

Nina’s restaurant, stile inglese, abbastanza buono. Soprattutto comodo al nostro guest house (abbiamo assaggiato gli spiedini di carne presentati su uno spiedino gigante in ferro) 400 rand

  • Johannesburg dopo il volo

Cena presso la guesthouse, niente di speciale. 203 rand

  • Graskop (per due cene)

Abe’s at the glass house, vedi sopra. Consigliatissimo, 500 rand

  • Letaba Camp (per due cene)

Ristorante all’interno del Camp del Kruger Park, molto grande, pulito, con ampia scelta di piatti unici. Abbiamo speso una sera 700 rand e una sera 362.

  • Dullstroom

The Dullstroom In restaurant, atmosfera da pub inglese dei tempi che furono, clientela chiassosa, ma ottima la presenza di un camino. Piatti unici buoni, abbiamo preso il pesce, essendo zona di pesca della trota. 350 rand

  • Johannesburg

Cena presso l’hotel City Lodge Newtown, 350 rand

Nella zona del capo abbiamo mangiato meglio della zona di Johannesburg e del Mpumalanga. L’influenza inglese dei fast food e l’abbondanza di carne potrebbe presto stancare, come successo a noi. In generale con 30 € al giorno a coppia si riescono a fare tre pasti dignitosi!

Alloggi

  • Atlantic Point Backpackers: ostello a Città del capo. Due notti, pulito, atmosfera piacevole e ottima posizione. € 77 per due notti in due
  • Boulder’s Beach Hotel, Simon’s Town: hotel in corrispondenza della colonia di pinguini, eccellente posizione. 34 € una notte in due
  • Hermanus Backpackers & budget accomodation, Hermanus. Ostello semplice, camera doppia con bagno in camera spaziosa, non centralissimo ma ad inizio paese. 37€ una notte in due
  • Beach House On 18p Repens, Danabay – Mossel Bay. Guest house non pulitissimacon bella vista oceano e giardino. 27 € una notte in due
  • Greystone Guesthouse, Jeffreys Bay: guesthouse semplice, comoda all’oceano, datata e con bagno molto piccolo. 27 € una notte in due
  • Log Cabin  Settlers Village, Graskop: cottage in legno freddi, sporchi, isolati male, molto deludente. 96 € due notti in due
  • Letaba Rest Camp, Kruger national Park: capanne in muratura, calde, confortevoli e pulite. Consigliatissimo. 159,30 € due notti in due
  • Peace corner Cottage, Dullstroom: guesthouse, spaziosa, moderna e pulita. Consigliato, 41€ una notte in due
  • City Lodge Newtown, Johannesburg: comodo per visitare il centro e a 25 minuti dall’aeroporto. Centro commerciale di fronte e parcheggio. Pulito, comodo con ristorante per la cena. 48€ una notte in due.

Altre spese

  • Totale voli (Milano-Mxp-Città del Capo, Port Elizabeth-Johannesburg, Johannesburg-Milano): 1.140€
  • Assicurazione sanitaria Ima Italia: 148€ in due
  • Noleggio due auto: 400€
  • Benzina: 270€
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