Azzorre: perle nell’Atlantico

Racconto di Antonella e Donato Il nostro viaggio ha inizio il 23 di agosto 2006 con partenza da Milano-Malpensa per Lisbona (compagnia aerea low cost Easy Jet) e successivamente Lisbona- Faial con SATA, la compagnia locale. Abbiamo deciso di visitare le isole che formano il gruppo centrale dell’arcipelago iniziando da Faial per proseguire poi...
Scritto da: Anto e Donato
azzorre: perle nell'atlantico
Partenza il: 23/08/2006
Ritorno il: 07/09/2006
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
Racconto di Antonella e Donato Il nostro viaggio ha inizio il 23 di agosto 2006 con partenza da Milano-Malpensa per Lisbona (compagnia aerea low cost Easy Jet) e successivamente Lisbona- Faial con SATA, la compagnia locale. Abbiamo deciso di visitare le isole che formano il gruppo centrale dell’arcipelago iniziando da Faial per proseguire poi con Pico, Graciosa, Terceira, utilizzando i traghetti della Transmaçor per spostarci da un’isola all’altra. All’areoporto di Horta noleggiamo per 4 giorni un’auto con la compagnia Faialense (40,00 euro circa al giorno) e partiamo alla scoperta dell’isola; è davvero bellissima, un tripudio di colori che vanno dal viola- azzurro delle ortensie, al verde delle colline spesso immerse nella nebbia, al blu dell’oceano per terminare con il colore tipico delle zone vulcaniche. Scopriremo poi che queste caratteristiche sono comuni anche alle altre isole visitate. Per quanto riguarda il nostro tour, a Faial è stato molto spettacolare percorrere il sentiero di circa 2 ore attorno al bordo del cratere della “Caldeira do Cabeço Gordo” e osservare il panorama vulcanico coperto di cenere attorno al “vulcao dos Capelinhos” nella zona ovest dell’isola. Ci siamo poi divertiti a fare i l bagno e i tuffi nelle piscine naturali a “Varaduro” dove l’acqua dell’oceano e’ pulita e non troppo fredda. A proposito di Varaduro vorremmo solo puntualizzare che al contrario di quanto si legge sulle guide, le terme sono state chiuse circa venti anni fa. Le piscine naturali sono comunque belle, attrezzate e con la costante presenza di un bagnino. Un altro luogo balneare attrezzato e’la “praia di Almoxarife”. Horta, la capitale, in cui si trova la famosa baia di Porto Pim (famosa per via del libro di Tabucchi), è graziosa ed ordinata, mentre il porto è molto pittoresco grazie anche all’enorme quantità di graffiti dipinti dai marinari o dai proprietari delle imbarcazioni transatlantiche che vi approdano. Ogni giorno abbiamo cenato in un ristorante diverso (Capote/Qebra Mar /Peter’s Cafè Sport ) mangiando la cernia, il polipo, i gamberi ecc. E dobbiamo dire che la spesa media per 2 persone è stata di 25,00 euro a sera (ragionevole).Abbiamo alloggiato alla “Quinta da Meia Eira” (www.Meiaeira.Com). A Castelo Branco – Horta- non lontano dall’ aeroporto. Si tratta di una masseria ben ristrutturata e gestita da Francisco e la moglie (molto ospitali). La camera era pulita e la colazione ottima, con il latte delle loro mucche. Il costo della camera doppia al giorno è stato di Euro 80,00 . Il 27 di agosto mattina raggiungiamo con il traghetto, la vicina isola di Pico ( 7 km circa- costo del biglietto 5 € circa ) e arriviamo al porto di Madalena . La nostra visita a Pico è dovuta esclusivamente alla salita del vulcano Pico, la montagna più alta del Portogallo; da qui la nostra decisione di non noleggiare l’auto, ma chiedere il passaggio ad un taxi e pernottare in una pensione vicinissima al porto . Abbiamo pernottato al residencial Mini Bela, con una spesa di circa 29,00 € a notte. Il residence è vecchio e maltenuto e solo una spesa cosi’ irrisoria puo’ giustificarne la frequentazione. Di fatti il giorno dopo alle 8:00 andiamo al porto attrezzati come facciamo solitamente quando andiamo sulle montagne di casa nostra (scarponcini da trekking, bastoncini, cappellino per il sole ecc) per cercare un taxi che ci porti e ci venga a prendere dopo qualche ora al punto di partenza per la salita. Il costo totale andata e ritorno è stato di 40,00 euro per circa 20 km. Il taxi partendo da Madalena percorre una strada verso il cono vulcanico che ci permette di scoprire panorami di mare e di terra come i reticolati dei muri di lava che circondano il verde delle vigne o le foreste di cedro, per arrivare poi alla piccola rotonda dove inizia il percorso di accesso presso il Cabeço das Cabras (circa 1200 m.) e dove prima di iniziare l’escursione ci si deve registrare (nome cognome, ora di inizio salita, alloggio) alle guardie forestali che si trovano nei pressi del sentiero nella loro auto. L’escursione richiede un certo allenamento fisico, abiti e calzature adeguate in quanto il dislivello è di circa 1100 metri. La durata della salita e della discesa è di circa 6 ore e la veduta dalla cima è meravigliosa. Fortunatamente quel giorno in alto non c’erano nuvole e quindi abbiamo potuto vedere Faial e Sào Jorge. Nel pomeriggio, un po’ stanchi, ma soddisfatti ci siamo immersi nelle splendide acque della piscina naturale comunale di Madalena.

Prossima meta: isola di Graciosa. Dal porto di S.Roque Do Pico (15 Km circa da Madalena) prendiamo alle 10:25 di mattina il traghetto che raggiungerà Vila da Praia (isola di Graciosa )alle ore 15:00, dopo avere fatto sosta per circa un’ora al porto di Velas (isola di Sao Jorge),( costo del biglietto 29,00 euro). Naturalmente ne abbiamo approfittato per scendere dalla nave e gironzolare per le viette di Velas, ( molto carine).

Sao Jorge, da quello che si è potuto vedere dalla nave, è apparsa come un isola stretta, montagnosa, e con ripide scogliere; sicuramente offre dei paesaggi incantevoli, ma il tempo è tiranno e non è possibile vedere tutto.

Arrivati al porto, sull’isola di Graciosa noleggiamo un’auto per due giorni e subito ci dirigiamo Verso S.Cruz da Graciosa dove abbiamo prenotato la pensione “ Santa Cruz ” tel. 295-71 23 45 a 52,00 euro camera doppia con colazione inclusa ( la consigliamo) . Tra quelle che abbiamo visitato, questa è in assoluto l’isola più pacifica e tranquilla e anche la più piccola. Ovunque si vedono vigneti e campi coltivati e tante tante mucche. E’ davvero molto difficile trovare in Europa ancora dei luoghi cosi’ incontaminati. Non ci sono moltissime zone balneari, a parte “Carapacho” con le piscine naturali e Praia Sao Mateus. Da vedere è la “Furna Do Enxofre”, dove circa 180 scalini portano fin nella bocca del cratere, in una grotta con un lago sulfureo e vapori che escono dalle rocce. Un’altra nota importante riguarda sempre le famigerate terme delle Azzorre: a Carapacho le terme ci sono, ma sono paragonabile alle nostre terme convenzionate ASL di trent’anni fa ( molto tristi).

Il 31 di agosto, sempre via mare ( costo biglietto Euro 25), dopo circa 4 ore sbarchiamo a Praia da Vitoria sull’isola di Terceira. Neanche a dirlo troviamo ad attenderci Jean Claude che ci accompagna al famoso “ Rural Salga”. Credo che di Jean Claude e Fatima che gestiscono questa bellissima dimora si sia già scritto molto sul sito di Turisti per caso, quindi non ci resta che confermare la loro ospitalità, simpatia e professionalità ( e cogliamo l’occasione per salutarli ).

Tramite Jean Claude abbiamo noleggiato un’ auto per 5 giorni e seguendo i suoi consigli abbiamo visitato tutta l’isola. Angra do Heroismo è una cittadina molto affascinante, Praia da Vitoria con le spiaggie sabbiose ci è sembrata più viva. Abbiamo apprezzato l’interno dell’isola percorrendo la Serra di Santa Barbara e ammirando le Furnas do Enxofre con i geyser. Siamo rimasti incantati dalla costa nord dove si trova la località di Biscoitos con le splendide piscine naturali tra le roccie, ed è stato simpatico assistere alla corsa dei tori (tourada a corda) a Porto Judeu.

Questo è il racconto del nostro viaggio, secondo il nostro punto di vista e la nostra esperienza. Naturalmente ci sono molti altri luoghi non menzionati da visitare, ma, come ci ha suggerito Jean Claude : “alle Azzorre è bello anche perdersi “.



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