Azzorre, tra cielo e oceano
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Cercavamo un luogo non troppo lontano, ma nello stesso tempo non troppo turistico, che coniugasse la nostra voglia di natura e relax con la possibilità di fare un po’ di movimento, dove il caldo non fosse troppo soffocante (dopo due estati in Grecia) e – cosa non trascurabile per noi – anche il cibo fosse buono. Devo dire che abbiamo indovinato quasi del tutto. Iniziamo a documentarci e ci accorgiamo che non esistono guide cartacee in italiano tra le solite che utilizziamo normalmente (Routard, Lonely Planet, Touring). La nostra principale fonte di informazioni sarà quindi Internet. Pur avendo a disposizione più di due settimane, decidiamo di concentrarci principalmente su due isole: Sao Miguel, la più grande e turistica (dove passeremo una settimana), e Faial, dove passeremo 6 giorni; inizialmente avevamo pensato di dormire 3 giorni a Faial e 3 giorni alla vicina Pico, ma poi abbiamo optato per la più comoda soluzione di non spostarci da Faiai e visitare Pico in giornata, dal momento che si raggiunge in circa mezz’ora di traghetto. Lasciamo le altre isole per un altro eventuale viaggio. Il turismo mordi e fuggi – 5 isole in 10 giorni – non fa per noi.
MERCOLEDÌ 9 AGOSTO 2017
Dopo diversi mesi di programmazione, finalmente arriva il 9 agosto e partiamo!
Considerando lo scalo a Lisbona e una buona oretta di ritardo per la coincidenza, arriviamo all’aeroporto di Ponta Delgada praticamente alle 20. Ritiriamo la nostra auto prenotata con Ihla Verde: una Mazda 2 praticamente a fine vita, con neppure un lato sano… considerando il buio e la pioggia che nel frattempo ha iniziato a cadere, il simpatico addetto alla consegna ci comunica (scrivendo “rain and night”) che non verrà effettuato nessun controllo sulla carrozzeria al rientro (il giorno dopo, alla luce, capiremo il perché). In meno di 15 minuti arriviamo a Lagoa, dove soggiorneremo all’hotel Arcanjo per l’intera settimana: un piccolo e delizioso hotel a gestione familiare, con camere confortevoli ed un’ottima colazione. Ceniamo al vicinissimo ristorante “Jose do Rego” che ha ottime recensioni, ma forse vista l’ora tarda, troviamo il servizio pessimo e il cibo non speciale (comunque non torneremo).
GIOVEDÌ 10 AGOSTO 2017
Purtroppo l’inizio non è dei migliori e ci svegliamo con la pioggia… siccome però abbiamo letto da più parti che il tempo varia diverse volte nella giornata, dopo una sosta alla “ Praia do areal de Santa Barbara” ampia spiaggia di sabbia scura frequentata da surfisti, ci dirigiamo fiduciosi verso la Lagoa do Fogo, che è una delle mete che ci incuriosisce di più… invece arriviamo e riusciamo sì a vedere il lago nel cratere, ma sormontato da spesse nuvole che in pochi minuti scendono ad oscurare quasi completamente la visuale. Soffia anche un vento gelido, rinunciamo quindi a scendere fino al lago, e ci dirigiamo verso la Caldeira Velha: passeggiamo un po’ tra alberi e piante enormi, e alla fine ci immergiamo nella vasca a 37 °C per riscaldarci un po’… c’è anche un’altra vasca con cascata molto scenografica ma troppo fredda per i nostri gusti…Nonostante ci sia un po’ di gente la pausa ci ha ritemprato: ci dirigiamo quindi verso Ribeira Grande, graziosa cittadina nel nord dell’isola. Il tempo è brutto, piove e c’è vento, nonostante questo il grande complesso di piscine affacciate sull’oceano è pieno di gente… questo ci da una prima idea di come sia la normalità del clima qui …In serata decidiamo di fare due passi nella capitale Ponta Delgada: ci fermiamo al ristorante Nacional, in un’atmosfera d’altri tempi… dopo cena visitiamo il centro che è davvero grazioso, con molti negozi e tanta gente : quello che ci stupisce (e forse anche po’ ci delude) è che davvero non sembra di essere in mezzo all’oceano.
VENERDÌ 11 AGOSTO 2017
Anche oggi il clima non ci assiste, anzi piove più di ieri, così ci dirigiamo nella zona di Furnas. Facciamo una prima sosta sulle rive della Lagoa di Furnas dove ci incamminiamo tra le fumarole, e notiamo pentoloni interrati contenenti il famoso “Codizo” (ovvero stufato di carni e verdure cotte nel calore del terreno): ogni pentolone è contrassegnato con il nome del ristorante…Ci dirigiamo quindi al centro della cittadina per visitare il “Terra Nostra Garden”: il parco è davvero meraviglioso, e passeggiamo per più di un’ora tra piante gigantesche, grotte e laghetti, ninfee e fior di loto, prima di immergerci nelle due piccole vasche con temperatura oltre i 37°C nascoste tra gli alberi…è ora di pranzo e ci siamo praticamente solo noi… torniamo poi verso la grande vasca centrale e nonostante siamo già abbastanza bolliti non rinunciamo a passare una buona mezz’ora a bagno nell’acqua color ocra a causa dell’alta presenza di minerali ferrosi.
Dopo una necessaria ma breve doccia (fredda e all’aperto), usciamo dal parco e ci fermiamo per un pranzo tardivo nel famoso ristorante da Tony’s, assaggiando l’immancabile Codizo: una porzione basta abbondantemente per due, e anche se il sapore non ci è sembrato così particolare (molto meglio il nostro bollito misto), se si passa di qui vale la pena provarlo. Dopo aver esplorato la zona nel centro di Furnas, dove si vedono da vicino diverse altre fumarole, in auto saliamo al punto di vista “Pico do Ferro” : da qui si vede tutto il lago e la zona circostante … Prima di rientrare scendiamo fino al piccolo paesino balneare di “Ribeira Quente”, che però non offre molto a parte una bella spiaggia molto frequentata nonostante non ci sia sole… Per cena restiamo a Lagoa, da “Paladares da Quinta”: bel ristorante e ottima cena… tra l’altro assaggeremo le famose Lapas, piccoli e saporitissimi molluschi locali.
SABATO 12 AGOSTO 2017
Stamattina il tempo sembra migliorato, quindi per prima cosa ritentiamo con la Lagoa do Fogo… vorremmo vederla finalmente con cielo limpido e scendere fino al lago. Mano a mano che ci avviciniamo però, ci troviamo di nuovo immersi nella nebbia. Scopriremo solo dopo che è davvero difficile vedere questo posto con il sole. Delusi passiamo alla parte nord dell’isola, dove splende il sole, diretti alle piantagioni di the. Prima però facciamo una interessante sosta al Miraduoro de Santa Iria, molto scenografico. Arriviamo dunque alla piantagione Cha Gorreana, la più nota tra le due esistenti a Sao Miguel, le uniche in Europa. C’è anzitutto la possibilità di passeggiare liberamente tra le piantagioni vista oceano, e all’interno si possono vedere i macchinari (che però sono in funzione solo da lunedì a venerdì), oltre ad un interessante filmato che spiega le varie fasi della lavorazione e le differenze tra i vari tipo di the. Facciamo anche una sosta nella caffetteria: the (gratuito) e paste de nata con vista sulle piantagioni. Riprendiamo la strada e, dopo una sosta nel paesino di Maia, spostandoci sempre più a est arriviamo al “Parco Natural de Ribeira do Caldeiros”: si tratta di un piccolo ma curatissimo parco, dove si può passeggiare immersi nella natura tra piante e fiori di ogni tipo e piccoli mulini : noi camminiamo praticamente fino al fondo della vallata arrivando al ruscello e risaliamo.. all’uscita, sulla strada, c’è una cascata molto scenografica… proseguendo ancora lungo il sentiero si raggiunge in pochi minuti un’altra cascata che si getta in un piccolo laghetto, dove volendo si può fare anche un bagno rinfrescante.. Rientriamo quindi verso Lagoa ,dove ci rilassiamo sulla vicina Plaia do Populo, poi ceneremo sempre benissimo da Palades da Quinta.
DOMENICA 13 AGOSTO 2017
Oggi finalmente splende il sole e le previsioni sono ottime, quindi senza indugio ci dirigiamo verso Sete Citades! Facciamo la prima sosta al Miraduoro da Vista do Rei, il punto migliore per vedere il lago Verde e quello Azul. La vista è spettacolare ma non avvertiamo la differenza tra il colore dei due laghi: sono entrambi verdi! Proprio in quel momento accanto a noi una guida locale spiega a due turisti una cosa che non avevamo letto da nessuna parte, ovvero che la differenza di colore si avverte solo nel pomeriggio quando il sole è alto (e ovviamente quando il cielo è sereno) … ripromettendoci di tornare più tardi, scendiamo a visitare la piccola cittadina di Sete Citades: per la sera è prevista la festa del paese e tutti sono intenti a decorare le strade con quelli che sembrano fiori ma in realtà sono addobbi di carta colorata. Ci fermiamo sulle rive del lago Verde, ma la visuale da qua sotto non è nulla di particolare. Risaliamo quindi verso la zone della Lagoa do Canario dove decidiamo di fare il trekking chiamato “Serra Devassa”, un percorso circolare che in meno di 2 ore ci porta fino alle rive del “Lagoa das Empanadas” passando accanto ad altri piccoli laghi vulcanici altrimenti non visibili. Rientrati al parcheggio, grazie al supporto di Google Maps e ad alcune recensioni di Tripadvisor, troviamo il punto di vista secondo noi più bello dell’isola ed incredibilmente non segnalato dalla strada, ovvero il “Miraduoro da Boca do Inferno”: oltrepassando il cancello che conduce alla Lagoa do Canario (anche in auto) dopo circa 1 km si parcheggia e a piedi in pochi minuti si arriva a vedere benissimo il lago di Santiago (verdissimo) e subito accanto il lago Azul (blu come il cielo), praticamente l’immagine più famosa di Sao Miguel… davvero spettacolare! Visto che ormai è pomeriggio inoltrato ripassiamo dal Miraduoro da Vista do Rei ed effettivamente il miracolo (o più banalmente l’illusione ottica ) si compie: il lago Verde è rimasto tale, mentre il lago Azul riflette il blu del cielo e dell’oceano sullo sfondo… vista impagabile! Le foto si sprecano anche se non renderanno mai come dal vivo… questo posto ci piace tantissimo, e prima di salutarlo decidiamo di osservarlo da un’angolazione ancora diversa: ci dirigiamo in auto verso la parte nord dell’isola, e tramite una strada sterrata ma praticabile (che fortuna non avere un’auto nuova!) arriviamo praticamente ai bordi del cratere che contiene il lago Azul… bella vista, sarebbe certamente ancora più suggestiva al tramonto ma è ancora lontano… scendiamo quindi verso Mosteiros: bellissima sia la zona delle piscine naturali, che la spiaggia vulcanica con vista sulle formazioni rocciose che danno il nome al paese (Mosteiros in portoghese significa monastero, e la roccia più grande del gruppo ricorda vagamente una chiesa)… ci rilassiamo per un’ora buona e per cena decidiamo di provare un ristorante italiano lì vicino: “O’ sole Mio” a Ginetes: normalmente evitiamo la cucina italiana all’estero, ma per caso abbiamo scoperto che è di proprietà di una famiglia del comasco trasferita alle Azzorre da poco come scelta di vita, (e abbiamo tratto utili informazioni sul viaggio dal loro blog) … che dire, la pizza è buona, l’ambiente informale e la proprietaria molto gentile.. pur essendo nuovo c’è parecchia gente e noi riusciamo a sederci solo perché arriviamo prestissimo … Nel ritornare verso Lagoa passiamo praticamente dentro ad una nuvola: il tempo sta cambiando ancora, ma dopo la giornata di oggi, domani può pure diluviare!
LUNEDÌ 14 AGOSTO 2017
E infatti diluvia. Decidiamo di vedere la zona di Nordeste. Prima però facciamo una sosta alla seconda piantagione di the “Porto Formoso” e partecipiamo ad una breve ma interessante spiegazione sui vari tipi di the e i sistemi di raccolta e lavorazione (purtroppo oggi niente passeggiata tra i filari di the). Visto che passiamo davanti al Cha Gorreana decidiamo di fare una sosta caffè al bar che da sulle piantagioni, e questa volta, essendo lunedì, riusciamo anche a vedere la fabbrica funzionante. Visitiamo successivamente la cittadina di Nordeste, (bello il ponte che porta verso il centro) e ci dirigiamo al Faro di Ponta do Arnel: purtroppo il faro è visitabile solo di mercoledì, ma vale certamente la pena scendere fino al piccolo porticciolo in fondo alla strada. Restiamo in contemplazione dell’oceano e delle scogliere sferzate dal vento per un po’… poi ci tocca affrontare la dura salita. Riprendiamo l’auto e dopo alcune soste nei vari miraduoro (consigliato quello da Ponta da Madrugada: sembra un giardino botanico, e qui vive anche una colonia di gatti), arriviamo a Povoacao, primo insediamento di Sao Miguel. L’idea originaria era di fare l’escursione verso la cascata “salto do Prego” ma siccome è sconsigliata con il brutto tempo causa fondo scivoloso, usiamo questa ottima scusa per dirigerci a Furnas e rilassarci al parco termale che avevano saltato 2 giorni fa : Poca da Dona Beija. Visto il tempo piovoso c’è parecchia gente, ma entriamo velocemente e trascorriamo un paio d’ore di relax totale nelle 5 vasche immerse nella natura, con temperature da 28 a 38 °C….ci voleva ! Ceniamo in tardissima serata in centro a Lagoa , al Borda d’Agua: molta confusione ma ottimo pesce fresco!
Martedì 15 Agosto 2017
È Ferragosto e splende il sole! Ci dirigiamo verso Vila Franca do Campo. Abbandoniamo subito l’idea iniziale di visitare l’isoletta vulcanica, perché la coda per la traversata è infinita, e dopo aver passeggiato per il centro arriviamo in auto (non senza difficoltà perché il navigatore indicava strade non percorribili) al Santuario di Nossa Senhora da Paz: da qui la vista è stupenda, e anche il santuario, a cui si arriva dopo aver percorso la scalinata bianca con le stazioni della Via Crucis, è un luogo molto suggestivo. Rientriamo quindi verso l’entroterra e, percorrendo strade bordate di ortensie e sterrate nell’ultimo tratto, raggiungiamo la poco nota “Lagoa do Congro”: dopo una discesa di circa 20 minuti in un bosco fittissimo, si raggiunge questo piccolo laghetto vulcanico visibile solo da qui… non c’è nulla a parte la natura… neppure la possibilità di stendere un asciugamano sulla riva, quindi risaliamo e ci dirigiamo nuovamente verso la costa. Ci fermiamo a Agua De Pau per mangiare qualcosa, e ci accorgiamo subito che la città è in fermento per la festa del paese che inizierà nel tardo pomeriggio: ci sono stand gastronomici, tanta gente che addobba le strade con fiori e carta colorata, e in chiesa sono allineate una quantità impressionante di “macchine” pronte per la processione… la cosa più strana è che su tutti i lati delle strade principali sono state messe delle sedie, per occupare il posto in prima fila per lo spettacolo! L’atmosfera è davvero particolare, e ci perdiamo per le strade invase di gente come fossimo abitanti del posto… saliamo poi fino alla chiesetta bianca e azzurra di Nossa Senhora do Monte, che domina la cittadina dall’alto, e arriviamo con una breve camminata fino al “Miraduoro do Monte Santo“, che offre una fantastica visione della costa circostante e dell’oceano. Sarebbe bello restare fino all’inizio delle processioni, ma visto che la giornata è splendida, decidiamo di regolare un conto in sospeso con la “Lagoa do Fogo”: al terzo tentativo siamo convinti di vederla finalmente con il sole! Nel tornare verso l’auto ci accorgiamo che tutte le strade di accesso al centro sono state nel frattempo chiuse al traffico… quando ormai siamo rassegnati a veder tramontare il sole qui, ci accorgiamo che abbiamo parcheggiato nell’unica via a doppio senso e possiamo uscire in retromarcia “all’italiana” … nel frattempo sembra che qui accorra gente da tutta l’isola… vediamo macchine parcheggiate per chilometri! Risaliamo quindi per l’ennesima volta il pendio che conduce al punto di vista e… finalmente il sole splende alto sul lago e illumina l’oceano sullo sfondo… la vista è meravigliosa, e nonostante oggi abbiamo già camminato parecchio non ci risparmiamo e affrontiamo al discesa fino alle rive del lago … ci vuole una buona mezz’ora ma ne vale certamente la pena: siamo quasi al tramonto, c’è poca gente e regna una calma irreale… diciamo che se non fosse l’ultimo giorno saremmo tornati qui di sicuro, è un posto fantastico anche per passare qualche ora di relax…Per l’ultima cena di Sao Miguel torniamo al Borda d’Agua… direi ottima conclusione.
Mercoledì 16 Agosto 2017
Ultimo risveglio all’hotel Arcanìjo, che salutiamo molto malvolentieri, siamo stati proprio bene qui. Prima del decollo, che avverrà nel tardo pomeriggio, ci resta da vedere Ponta Delgada. Prima però facciamo sosta nelle due piantagioni di ananas vicino alla capitale. Partiamo dalla “Quinta da Tres Cruces”, dove prima vediamo un breve filmato che spiega come vengono coltivati gli ananas delle Azzorre, diversi da quelli del resto del mondo (in pratica i frutti sono più piccoli e molto più dolci), poi un’addetta ci guida nelle serre mostrandoci le varie fasi di crescita dei frutti. Facciamo poi un salto da “Arruda”, la seconda piantagione che si trova ad un minuto di strada, molto più grande e scenografica: oltre alle serre, dove si può entrare liberamente e senza guida (viene dato solo un foglietto illustrativo), c’è anche un ampio giardino e un chiosco, dove assaggiamo frullati e dolci, tutto a base di ananas. Ci dirigiamo quindi a Ponta Delgada, dove visitiamo il mercato da Graça (nulla di che, consigliato solo per vedere il gran numero di ananas esposti), poi Igreja do Santo Cristo e Igreja Matriz de Sao Sebastiao. Passeggiamo senza meta fino al momento di raggiungere l’aeroporto. Alla restituzione dell’auto a Ihla Verde, invece del simpatico addetto del primo giorno troviamo una specie di inquisitore che fa 10 giri dell’auto prima di firmare l’ok, solo per un po’ di fango sotto il pianale (strano, dopo una settimana di sole splendente …?!). In meno di un’ora siamo a Faial. Rapidissima la consegna della nostra nuova Ford Fiesta (questa volta siamo fortunati) sempre da Ihla Verde, e in 20 minuti arriviamo al “Residencial Varaduoro”, nell’omonima località, dove soggiorneremo in un monolocale a due passi dall’oceano … cena senza infamia ne’ lode (ma con vista spettacolare) nel ristorantino del residence.
Giovedì 17 Agosto 2017
Neppure Faial ci da il benvenuto climaticamente parlando. Ci avviamo al vicino vulcano Capelinhos partendo quindi dalla visita del “Centro di Interpretazione”, posto sotto terra: consigliamo assolutamente di partire da qui prima di vedere il vulcano… serve a conoscere, attraverso foto, filmati e pannelli interattivi, la storia di questa parte dell’isola, che si è formata tra il 1957 e 1958 in ben 13 mesi di eruzioni continue di un vulcano sottomarino… davvero impressionante! All’uscita prendiamo la strada a destra del faro e iniziamo a salire lentamente sul cratere. Nel frattempo è uscito il sole e fa molto caldo (il consiglio di vestirsi a strati è senz’altro da seguire alla lettera qui!). Il paesaggio è veramente lunare: si cammina su strati di lava e polvere vulcanica, in totale assenza di vegetazione e di rumore, a parte l’oceano e i gabbiani… è davvero strano trovare un simile angolo in un’isola verde come Faial. Restiamo davvero incantati da questo posto. Progettando di rivederlo al tramonto, visto il caldo, torniamo a Varaduoro e ci dirigiamo alle piscine naturali proprio davanti al nostro Residence. L’dea è di fare un bagno, ma la temperatura dell’acqua nelle piscine per noi è improponibile, nonostante turisti di tutte le età e Nazioni ci sguazzino tranquillamente. Nel tardo pomeriggio facciamo due passi nel coloratissimo porto di Horta e prenotiamo, per il giorno dopo, l’uscita in mare per vedere balene e delfini. Ceniamo con pesce freschissimo da cucinare su piastre roventi da “Canto da Doca”: consigliato!
Venerdì 18 Agosto 2017
Oggi partiamo per la tanto attesa uscita per avvistamento cetacei! Abbiamo scelto “Peter Whale Watching” (praticamente di fianco all’omonimo e famosissimo bar) tra le diverse proposte di Horta perché è l’unico che effettua le uscite con un piccolo yacht anziché con un gommone (che ci dava minor sicurezza, soprattutto in caso di mare agitato e pioggia). Il costo è di 60 € a testa. Dopo una interessante anticipazione di ciò che avremmo presumibilmente avvistato, la biologa Rita ci accompagna finalmente in mare. Siamo davvero fortunati: incontriamo inizialmente diversi gruppi di delfini. Addirittura, a un certo punto siamo totalmente circondati. A decine (alcuni con i piccoli) ci seguono e nuotano sotto la barca. Poi avvistiamo alcuni capodogli, non da vicino ma chiaramente visibili (soprattutto l’inconfondibile coda). Una mattina davvero emozionante ! Tornati sulla terraferma, esploriamo la zona del Monte da Guia, che offre una bella visuale su Horta e la vicina isola di Pico, poi visitiamo il piccolo acquario di Porto Pim, diverso dai soliti, una sorta di allevamento per preparare i pesci destinati agli altri acquari e salvaguardare la biodiversità azzorriana, infine la vicina Dabney’s House (nulla di particolare ma inclusa nel biglietto). A questo punto il mix di caldo (oltre 30°C) e umidità ci impedisce di proseguire oltre, e ci areniamo sulla frequentata spiaggia di Porto Pim .. qui riusciamo finalmente a fare un bagno nell’oceano! Prima della cena al ristorante “Bela Vista” di Capelo, torniamo nella zona del vulcano Capelinhos: i colori del tramonto lo rendono ancora più bello…
Sabato 19 Agosto 2017
Oggi visiteremo la Caldeira, proprio al centro della piccola isola di Faial. Lentamente raggiungiamo in auto il centro dell’isola, percorrendo strade completamente bordate da ortensie, poi ci incamminiamo per fare il trekking di 8 km lungo il bordo del cratere: molto bello, offre una panoramica su diversi lati dell’isola, in certi punti si cammina proprio all’interno di enormi cespugli di ortensie… anche se abbastanza faticoso verso la fine, sia per il caldo, sia perché in certi punti la pendenza si sente. Comunque da fare se si ha la fortuna di essere qui quando splende il sole. Spessissimo il cratere è avvolto da nuvole dense. Dopo la sfacchinata pranziamo in un ristorantino sulla praia do Almoxarife, ma per rilassarci torniamo alla spiaggetta di Porto Pim, dove resteremo a goderci il sole per il resto della giornata…
Domenica 20 Agosto 2017
Oggi andiamo a Pico. Abbiamo prenotato dall’Italia un tour di un intera giornata con “Tripix Azores”(costo € 65 a testa incluso pranzo): normalmente non amiamo i tour organizzati, ma non siamo purtroppo riusciti a trovare nessuna auto a noleggio, e traghettare la nostra Fiesta da un’isola all’altra era un problema. Quindi traghettiamo a piedi, e in soli 30 minuti siamo al porto di Madalena. Qui ci aspetta Rai, la nostra guida, ed altre due coppie che passeranno la giornata con noi. Subito andiamo a visitare la famosa zona vinicola di Pico, molto suggestiva e Patrimonio Unesco, con i filari protetti da bassi muretti di lava… la lava è onnipresente su quest’isola, che contra diverse decine di piccoli vulcani, oltre all’imponente Pico, visibile da ogni punto dell’isola (quando non è coperto dalle nubi) La simpatica e preparata Rai ci porterà poi a vedere il museo delle balene, sicuramente interessante a livello informativo, ma- almeno per me – abbastanza impattante a livello emotivo.. la strage delle balene è sicuramente un capitolo non bello della storia di q ueste isole, che pur hanno vissuto di questo per molti anni. Dopo un pranzo con vista oceano, ci dirigiamo alla “Lagoa do Capitao, “ ma appena ci si allontaniamo dalla costa il tempo cambia repentinamente e, causa vento e acqua, resistiamo fuori dal pulmino per poco più di un minuto. Infine, dopo diverse soste per ammirare spettacolari paesaggi costieri e deliziosi paesini completamente costruiti in pietra lavica, terminiamo la nostra giornata al museo vinicolo, dove facciamo anche una piccola degustazione dei vini locali. La giornata è proprio volata, e davvero ci dispiace prendere il traghetto per rientrare a Horta. Merito certamente della guida, che ci ha trasmesso l’amore per l’isola di Pico, che avevamo erroneamente associato alla sola salita alla “montanha” (che non ci interessava) e che invece si è rivelata una meta molto interessante, forse anche più della stessa Faial. certamente più turistica e meno “selvaggia”.
Lunedì 21 Agosto 2017
Ultima giornata intera a Faial: avevamo in programma di fare un po’ di mare ma ci svegliamo sotto il diluvio, così decidiamo di esplorare la parte nord dell’isola. Passeggiamo un po’ sulla spiaggia, tra le scogliere spazzate dal vento.. anche così l’isola ha un suo fascino. Poi ci dirigiamo verso Horta, per visitare un po’ meglio il centro. Visto che il tempo non accenna a migliorare ci concediamo una lunga pausa pranzo da Canto da Doca, poi osserviamo il mare in tempesta da un tavolo dell’ Oceanic Cafè (non riusciamo a tornare dal famoso Peter’s Bar: oggi è davvero inaccessibile). C’è davvero tanta gente, e il pomeriggio passa scambiando impressioni di viaggio con due ragazze italiane. Di italiani in questo viaggio ne abbiamo incontrati, inaspettatamente, davvero tanti: molte coppie di tutte le età, ma nessuna famiglia con bambini… forse queste isole sono ancora viste come mete avventurose, non da famiglia. Per cena facciamo una veloce spesa di verdure al supermercato più grande dell’isola, e notiamo che non c’è molta scelta, e i prezzi non sono neppure convenienti… evidentemente, a parte i pochi prodotti locali, i costi di trasporto impattano molto sul costo della vita.
Martedì 22 – Venerdì 25 Agosto
Questa mattina non ci resta che cercare di chiudere le immense valigie e andare in aeroporto. Lisbona ci attende! Siccome non c’erano voli in partenza da Horta per Milano che non prevedessero scali di almeno una notte a Lisbona, ne abbiamo approfittato per trascorrere 3 giorni in questa magnifica città, che già conosciamo abbastanza bene ma in cui è sempre bello ritornare. Questo ci ha reso anche meno triste in rientro sul continente.
L’avventura è finita, ci lascia fisicamente un po’ stanchi, ma certamente soddisfatti delle esperienze vissute. Certo il tempo meteorologico influisce parecchio sulle impressioni di viaggio: siamo partiti assolutamente preparati ad un clima molto variabile, ma non riuscire a scorgere i laghi di Sete Citades o Lagoa do Fogo perché coperti da nuvole, o il vulcano Capelinhos perché avvolto nella nebbia lascia un po’ delusi e non rende giustizia alla bellezza di questi luoghi. La nostra scelta di fare qualche giorno in più per ogni isola ha chiaramente incrementato la possibilità di trovare bel tempo, oltre che darci la possibilità di poter ritornare una seconda volta nei posti che ci sono piaciuti di più. Solo a fine vacanza abbiamo scoperto un sito web utilissimo: www.spotazores.com, dove osservare le varie zone dell’isola in tempo reale, per decidere il programma della giornata (utile soprattutto per Sao Miguel). A chi intende intraprendere la nostra stessa avventura, consigliamo certamente di partire il prima possibile con la prenotazione non solo dei voli, ma anche delle strutture dove dormire (ad agosto i prezzi salgono alle stelle), e soprattutto del noleggio dell’auto (secondo noi indispensabile, non ci sono mezzi pubblici adeguati): sull’isola di Faial a giugno non c’erano già più auto disponibili per agosto.
Proprio questo fatto ci faceva temere un eccessivo affollamento, dovendo per forza partire nelle due settimane centrali di agosto: in realtà, pur essendoci parecchia gente, abbiamo trovato entrambe le isole assolutamente vivibili e certamente lontane dalla confusione delle mete italiane nello stesso periodo. Solo nella città di Horta abbiamo avuto qualche difficoltà a cenare senza prenotazione, per il resto anche con ristoranti pieni non abbiamo mai riscontrato lunghe attese. Il traffico poi è praticamente assente, e spostarsi sulle isole è molto semplice e veloce (ma non si può fare a meno di un’auto). L’unico rimpianto è non avere dedicato più tempo all’isola di Pico, ma in ogni viaggio serve sempre un buon motivo per ritornare.