Perchè andare alle Maldive e non scegliere un reso

Perché andare alle Maldive e non scegliere un resort. Quest’anno compio quaranta anni, voglio regalarmi un viaggio che sogno da sempre…Maldive! Parecchi mesi prima comincio ad informarmi, mio marito mi procura decine di cataloghi, bellissimi, eppure c’è qualcosa che non mi convince, in mezzo a tutte quelle foto di camere da letto, vasche...
Scritto da: pumba
perchè andare alle maldive e non scegliere un reso
Partenza il: 25/10/2009
Ritorno il: 02/11/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Perché andare alle Maldive e non scegliere un resort.

Quest’anno compio quaranta anni, voglio regalarmi un viaggio che sogno da sempre…Maldive! Parecchi mesi prima comincio ad informarmi, mio marito mi procura decine di cataloghi, bellissimi, eppure c’è qualcosa che non mi convince, in mezzo a tutte quelle foto di camere da letto, vasche idromassaggio, piscine e buffet luculliani…Non riesco ad intravvedere quell’angolo di paradiso che tutti promettono, sto quasi per rinunciare e rivolgere la mia attenzione verso altre mete quando finalmente navigando su internet si apre uno spiraglio: turismo responsabile,Villa Stella Maldive isola di Ribudhoo atollo di sud Nilandhoo, e da qui inizia la nostra storia.

Mi informo meglio, scrivo all’indirizzo indicato su internet , cerco altre informazioni e le trovo proprio su “turisti per caso”, convinco mio marito, un po’ scettico, e carico di aspettative Isabella la nostra bimba di sei anni (che viaggia sempre con noi) ed infine, dopo aver puntualizzato ogni minimo dettaglio di ordine pratico (dalle bevande all’eritema solare) con Max il proprietario Italiano della villa, prenoto! Per il volo confronto Qatar, Emirates ed Eurofly scelgo quest’ultima perché le prime due hanno scali piuttosto lunghi (costo totale 1636 € A/R due adulti + 1 bambino) 25/10/2009 ore 22:30 Finalmente si parte Volo Eurofly diretto Malpensa – Malè arrivo previsto 12:40 ora locale tutto perfetto, Isabella ha dormito alla grande, noi un po’ meno ma non ha importanza.

26/10/2009 C’è un sole stupendo, ci dirigiamo subito al terminal degli idrovolanti dove sono stati prenotati i nostri posti per Vilu Reef ,il resort più vicino a Ribudhoo. Sorvolare gli atolli in idrovolante è un’esperienza da non perdere soprattutto se si ha la fortuna di essere gli unici passeggeri e, forse non dovrei dirlo, di trovare un equipaggio simpaticissimo che decide di far pilotare prima Isabella e poi mio marito Ivanhoe, vi lascio immaginare lo stupore e l’entusiasmo.

Una volta atterrati, ci attende un dhoni (barca locale)azzurro che ci condurrà, in circa un ora di navigazione su uno specchio di oceano assolutamente immobile circondato da numerosi isolotti e banchi di sabbia, fino all’isola di Ribudhoo .

A bordo del dhoni troviamo Aju, la nostra guida e scopriamo che parla solo inglese…Per un attimo ci prende un po’ di panico…Conosciamo la lingua ma non la pratichiamo da parecchio tempo, dopo le prime frasi stentate però la conversazione si fa più spedita e lo scoglio è superato.

Durante il tragitto il capitano del dhoni tira fuori le lenze e ci invita a pescare, ad un certo punto Aju ci indica un isolotto simile a tutti gli altri: magnifica laguna turchese, spiaggia bianca e una fittissima vegetazione di palme è Ribudhoo ci guardiamo un po’ stupiti, non c’è traccia di vita, ma le case dove sono? Ci avviciniamo e circumnavigando l’isola vediamo il piccolo molo dietro il quale si intravvedono un’alta recinzione di rete che poi scopriremo essere il campo di calcio ed alcuni tetti.

In pochi minuti siamo sul molo e a 100 metri c’è Villa Stella, una villetta in stile coloniale con una piccola veranda sotto la quale ci aspetta uno spuntino a base di tramezzini, frutta, cocco e bevande varie, ci accoglie Areef, il nostro cuoco che si occuperà di rifocillarci per tutta la vacanza e che parla anche un po’ di Italiano.

Ci mostrano la villa e le nostre camere: i letti decorati di fiori sono degni del più lussuoso resort, il bagno enorme si affaccia sul piccolo cortile privato dotato di doccia sdraio ed ombrellone, unica pecca: non si vede il mare.

Non disfiamo neppure i bagagli, facciamo onore allo spuntino e raggiungiamo la spiaggia per immergerci in mare, l’acqua è caldissima e tingendosi dei colori del tramonto sembra ancora più bella. Dopo una cena abbondante stravolti dal viaggio ci addormentiamo cullati dalla voce del muezzin che intona la preghiera serale e dai fischi dei gechi e dei pipistrelli.

27/10/2009 Oggi è il mio compleanno, sono alle Maldive e come se non bastasse ci attende una tavola imbandita con frutta, crepes, nutella, toast, massuni (piatto locale a base di tonno cipolle e cocco) e…Il caffè che abbiamo avuto l’accortezza di portare dall’Italia (qui hanno solo quello solubile),Aju ci aspetta pazientemente e terminata la colazione ci accompagna con il dhoni prima su una secca per lo snorkeling e successivamente sull’isola di Doores, completamente deserta dove ci lascia con il nostro ombrellone e la borsa da pic-nic.

Lo stupore è grande, i colori, la sabbia soffice i rumori della “foresta tropicale” alle nostre spalle e quella sensazione di essere in una scena del film Laguna Blu . Esploriamo l’isola, prima percorriamo il perimetro accompagnati da squaletti Black Tip, mante , murene nascoste tra i piccoli scogli affioranti,centinaia di granchi e paguri ed un airone cenerino che se pur infastidito decide di rimanere. Poi ci addentriamo tra le palme e le mangrovie disturbando i grossi pipistrelli frugivori e diurni (volpi volanti) che qui sono comuni come per noi i piccioni.

La giornata trascorre tra bagni, snorkeling e pic-nic con le delizie preparate da Areef, alle 16:30 puntualissimo arriva il dhoni che ci riporta a Ribudhoo.

Doccia, te con i biscotti e poi una passeggiata in paese, gli abitanti si ritraggono un po’ sospettosi, qualcuno risponde al nostro saluto, è tutto così diverso: le strade sono di sabbia, le case piccole e a un piano, di cemento e rocce coralline; le due vie principali formano una croce con una piccola piazzuola al centro da cui vedi il mare in tutte e quattro le direzioni.

La cena Maldiviana è in mio onore il tavolo è decorato con meravigliosi e profumatissimi fiori di Frangi pane e Bougainville e al termine c’è anche la torta.

28/10/2009 Mi alzo presto e ne approfitto per fare quattro passi vicino alla villa tra la vegetazione, c’è una piccola coltivazione di banane e papaie, parecchi alberi del pane, naturalmente palme da cocco e Frangi pane dai fiori profumatissimi ; piccole iguane fanno capolino sui tronchi con la loro crestina e la gola arancione, e tra i rami si intravvedono numerosissimi uccelli dai fischi acutissimi oltre ai soliti pipistrelloni.

Breakfast Maldiviano e poi via…Snorkeling e questa volta lo squaletto non è mica tanto piccolo e Isabella viene terrorizzata da una grossa murena tutta nera ma poi si riprende riconoscendo Nemo che fa capolino da un anemone, poi di nuovo in barca alla volta di Maagau .

Qui non siamo proprio soli, infatti ci vivono 2 Maldiviani che ben volentieri scambiano quattro chiacchiere e ci mostrano la loro coltivazione di papaia.

Ogni volta che giri lo sguardo ti meravigli di quanto possa essere bello quel paesaggio, nessuna foto o filmato può rendere la sensazione che si prova.

Nel tardo pomeriggio rientriamo a Ribudhoo e ci concediamo la solita passeggiata, tutti ci sorridono e qualcuno ci rivolge la parola, incredibile ci sono anche biciclette e un motorino, ci godiamo il tramonto sulla spiaggia e poi andiamo a cena.

29/10/2009 Mi alzo per andare a vedere l’alba e scopro che i ragazzini giocano a calcio alle sei del mattino, la scuola è chiusa per un periodo di vacanza altrimenti le lezioni inizierebbero alle 6:45.

Sulla spiaggia due aironi stanno facendo colazione e mi guardano stupiti.

Partiamo con il dhoni alla volta di un sand banch…L’apoteosi, tu sei li in piedi in pochi metri quadri di sabbia e intorno solo acqua. Ci vengono a fare compagnia delle rondini di mare e più tardi i delfini.

Rientriamo per pranzo perché nel pomeriggio faremo snorkeling a Ribudhoo dove finalmente vediamo la tartaruga e subito dopo un bello squalo White Tip e tre aragoste.

Durante la solita passeggiata, ormai siamo di casa, scopriamo il parco giochi dell’isola, dove Isabella fa amicizia con delle bimbe bellissime nei loro vestitini sgargianti, riusciamo a comunicare in qualche modo anche se la maggior parte di loro parla solo il dhivehi e ci insegnano il girotondo nella loro lingua.

La cena è superiore alle aspettative e si apre con un’enorme zuppiera di fumanti spaghetti al pomodoro.

30/10/2009 Oggi torniamo a Doores e lasciamo Aju libero tutto il giorno, è Venerdì e per i Mussulmani è come per noi la domenica, sulla spiaggia un grosso granchio decide di giocare con Isabella e ci rimane vicino mentre costruiamo per lui un castello di sabbia, nel pomeriggio quando rientriamo a Ribbudhu le amichette di Isabella ci accolgono e la invitano a giocare, questa volta siamo noi ad insegnare loro un nuovo gioco aiutati dalla loro maestra che traduce le regole dall’inglese al dhivehi, abbiamo così l’occasione di chiacchierare un po’ e di apprendere quanto possa essere difficile vivere in quel piccolo paradiso lontano dal mondo.

31/10/2009 Una nuova isola ci attende,Vommuli è un po’ diversa dalle altre perché ha un lato più roccioso esposto verso l’oceano aperto e con la fitta vegetazione adagiata direttamente sull’acqua.

Lo snorkeling è sempre entusiasmante, vediamo pesci trombetta, aguglie e razze, purtroppo la spiaggia, forse a causa delle forti correnti, è un po’ deturpata dalla presenza di bottiglie di plastica.

Quando rientriamo a Ribudhoo, Aju ci accompagna a vistare la scuola incredibilmente grande pulita e ordinata e dotata di un campo di pallavolo regolamentare in cui i giovani si riuniscono tutte le sere per disputare accese partite, poi vediamo il comune, la clinica dove il medico è presente solo tre volte a settimana e le tre moschee.

Tutte le case sono dotate di enormi serbatoi e di un sistema di raccolta dell’acqua piovana che qui usano per fare da mangiare e per bere.

Al parco giochi ci aspettano ancora le bimbe e anche qualche mamma incuriosita dai loro racconti, anche oggi insegniamo loro un nuovo gioco, e le risate allegre unite a quelle di Isabella riempiono il tramonto disturbando un grosso pellicano.

01/11/2009 Per l’ultimo giorno ci aspetta un nuovo send banch ancora più bello dell’altro e una battuta di pesca in cui Isabella da prova di grande abilità prendendo prima un grosso Bonito e poi una specie di Dentice che faranno bella mostra di sé per la cena.

Al rientro andiamo a fare shopping nei tre negozietti dell’isola, compriamo dei biscotti per il viaggio, una anziana signora prepara per noi dei kalamandu tostati e zuccherati da portare a casa e fare assaggiare agli amici.

Prima di cena si scatena una tempesta tropicale, vento e acqua a catinelle, che durerà tutta la notte e non solo.

02/11/2009 Volevamo fare l’ultimo bagno all’alba e invece piove ininterrottamente, pazienza ora il pensiero va al viaggio che ci aspetta prima in barca e poi con l’idrovolante; non è esattamente come all’andata, sia per l’umore sia perché il tempo è davvero terribile come se non bastasse siamo anche vittima di uno scontro frontale tra i nostro dhoni e quello di Viluu Reef fortunatamente non comporta alcun problema, alla fine arriviamo a Malè in perfetto orario mentre l’aereo per l’Italia parte con due ore di ritardo per aspettare i turisti provenienti dagli atolli più lontani che come noi hanno avuto qualche difficoltà con gli idrovolanti.

Sull’aereo mentre ci rilassiamo riguardiamo le foto e facciamo un bilancio del viaggio: magnifico, non c’è altro da aggiungere, sicuramente superiore alle più rosee aspettative.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche