Sulla via Franchigena della Tuscia

Sulla via Franchigena della Tuscia Durata: 2gg Lago di Bolsena 28,29 marzo 2009 Tappe: Bolsena, Viterbo, Bomarzo, Calcata Itinerario Culturale / Enogastronomico La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è il percorso di un pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e costituiva...
Scritto da: Serena-75
sulla via franchigena della tuscia
Partenza il: 28/03/2009
Ritorno il: 29/03/2009
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Sulla via Franchigena della Tuscia Durata: 2gg Lago di Bolsena 28,29 marzo 2009 Tappe: Bolsena, Viterbo, Bomarzo, Calcata Itinerario Culturale / Enogastronomico La Via Francigena, anticamente chiamata Via Francesca o Romea e detta talvolta anche Franchigena, è il percorso di un pellegrinaggio che da Canterbury portava a Roma e costituiva una delle più importanti vie di comunicazione europee in epoca medioevale. L’itinerario, risale al 990 e fu compiuto da Sigerico, arcivescovo di Canterbury di ritorno da Roma. L’arcivescovo inglese descrisse le 79 tappe del suo itinerario verso Canterbury, annotandole in un diario. Tra queste tappe anche Bolsena e Viterbo…

Programma: Sabato 28 marzo Avellino (partenza ore 9.30) – Bolsena: 3 ore e 30 min Arrivo previsto ore 13.00 Pranzo nel centro medievale e giro lungolago. Partenza ore 16.00 Bolsena – Viterbo: 40 minuti Arrivo e sistemazione al Mini Palace Hotel Giro centro storico di Viterbo Quartiere Pellegrini (tempo stimato 2 ore) Cena nel centro storico Domenica 29 marzo Viterbo (partenza ore 10,30) – Bomarzo: 25 minuti Arrivo previsto ore 11 Giro nel Parco dei Mostri, località Giardino (tempo stimato 1 ora) Bomarzo – Calcata: 50 minuti: Arrivo previsto ore 13.30 Pranzo p/o Taberna di Bacco (a base di cinghiale) Giro per il centro di Calcata e rientro Calcata – Avellino: 2 ore e 30.

BOLSENA Da vedere: Chiesa di Santa Cristina La Rocca Monaldeschi La Chiesa di S.Francesco Lungolago Da gustare: Sbroscia (zuppa di tinca, luccio, anguilla, e pesce persico) e filetti di pesce persico. Vino consigliato Est Est Est di Montefiascone.

Notizie generali: La città di Bolsena sorge sul pendio della cinta craterica dei Monti Volsini ed in parte protesa verso le rive pianeggianti, Bolsena si offre all’occhio del visitatore lungo la sponda nord-orientale del lago omonimo, a 350 metri sul livello del mare. La città conta 4.000 abitanti che, in alta stagione, arrivano anche a 10.000 unità. Il lago, completamente balneabile, vanta un’acqua cristallina.

Curiosità Il Miracolo del Corpus Domini, avvenuto nel 1263 rievoca una messa celebrata dal sacerdote boemo, Pietro da Praga: al momento della elevazione, alcune gocce di sangue caddero dall’ostia sul corporale di lino e sui marmi dell’altare, che fin dal 1693 sono custoditi nella cappella del Miracolo della Chiesa di Santa Cristina.

Il vino Est! Est!! Est!!! prende il suo nome da una leggenda. Era il 1111 ed Enrico V di Germania stava raggiungendo Roma per ricevere dal Papa la corona di imperatore. Al suo seguito c’era un vescovo, intenditore di vini il quale mandava il suo fidato in giro ad individuare la locanda con il miglior vino. Se l’avesse trovato avrebbe dovuto scrivere est, cioè c’è in latino sulla porta. Arrivato in una locanda di Montefiascone, assaggiò il vino e decise di ripetere per tre volte il segnale convenuto e di rafforzare il messaggio con ben sei punti esclamativi: EST! EST!! EST!!!

VITERBO Da vedere: Il Palazzo Papale Il Salone del Conclave Il Palazzo dei Priori Cappella Palatina Da gustare Anguilla di Bolsena e Coregone del Lago di Bolsena annaffiato da Cerveteri bianco. Da provare Carni di bovino, coniglio e salumi della Tuscia annaffiato da Aleatico di Gradoli.

Notizie Generali Viterbo, è il capoluogo storico, amministrativo ed economico dell’Alto Lazio. Città di antica origine e di grandi tradizioni storiche, fu anche sede papale. Racchiude monumenti ed opere d’arte di grande interesse artistico e conserva, nel centro storico (quartiere di San Pellegrino) quasi integro l’aspetto medievale originario.

Itinerario consigliato – Quartiere di San Pellegrino La Porta San Pietro, una delle più antiche di Viterbo, introduce nel quartiere medievale. Semplice ed ornata solo dallo stemma della città, fu chiusa innumerevoli volte, nel passato, per contrastare attacchi romani. Da vedere, accanto alla porta, il Palazzo di Donna Olimpia, fatto costruire nel 1400 dai monaci di San Martino, che qui si rifugiavano in caso di guerre. Per raggiungere il quartiere di San Pellegrino, cuore medievale della città, basta imboccare via San Pietro e percorrerla tutta, superare piazza degli Orfani e girare a sinistra. Il centro è caratterizzato da strade piccole e tortuose, tipiche del medioevo, epoca in cui non c’erano ampie carrozze ed epoca in cui dare molte anse ai percorsi serviva ad evitare che il vento s’insinuasse con le fredde raffiche. Anche le case sono piccole, fatte in peperino, pietra vulcanica locale, di colore grigio. In via Piazza San Pellegrino c’è il palazzo artisticamente più interessante di tutto il quartiere: Palazzo degli Alessandri, una delle famiglie più in vista del Medioevo a Viterbo.

Archi, colonne e torri medievali circondano la Piazza facendo vivere l’atmosfera del tempo. L’itinerario prosegue verso Piazza Scacciaricci passando per via San Pellegrino. L’arco sotto il quale si passa è retto da travi di legno originarie del tempo di costruzione dell’arco stesso. In piazza, sulla destra, da notare il profferlo più famoso della città. Il profferloè una scala esterna, fatta di peperino, che si appoggia sopra un arco e porta ad un balcone, sul quale si affacciavano le ragazze per vedere, almeno da lontano, il fidanzato che passava.

Curiosità La Porta di San Pietro viene anche chiamata Porta Salicicchia o Salcicchia perché era pavimentata con le selci, pietre piccole e grigie. Il nome del lastricato fu storpiato dal popolo, da selce in salsiccia, e alla porta fu assegnato il nomignolo. La famiglia Alessandri cui appartenne l’omonimo palazzo in Piazza San Pellegrino, perse il suo potere in città e fu cacciato dalla città. In simili occasioni, si usava distruggere tutti i palazzi che appartenevano alla famiglia cacciata. Così sarebbe successo anche al Palazzo degli Alessandri, se non fosse intervenuto il Papa che ordinò di non toccare niente.

Nel Medioevo le torri erano molto importanti. Più una famiglia era potente e più la sua torre era alta.

BOMARZO Da vedere Villa delle Meraviglie Notizie Generali Il Parco fu costruito dal principe Pier Francesco Orsini, nel 1552 “sol per sfogare il core”. Fu ideato dall’architetto Pirro Ligorio, che dopo la morte di Michelangelo fu chiamato a lavorare in San Pietro. Senza che l’Orsini ed il Ligorio se lo immaginassero ne uscì un capolavoro che dura nel tempo, e che la fantasia popolare ribattezzò come Parco dei Mostri.

All’ingresso ci sono due sfingi e poi, all’interno del Parco, si passerà di sorpresa in sorpresa: animali, draghi, guerrieri, sirene e principesse fatti di pietra combattono e si difendono. Da notare l’Orco con la sua bocca spalancata, la bella addormentata nel bosco, Ercole che squarcia Caco, Animali a tre teste e Nettuno su una vasca. CALCATA Da vedere Chiesa del SS. Nome di Gesù Città vecchia Da gustare Pasta alla chitarra con funghi freschi e tartufo nero, le lasagnette al ragù di cinghiale, lo stinco al forno con le patate e lo stracotto al vino rosso.

Notizie generali La città vecchia di Calcata si erge su di uno sperone tufaceo sopra la valle del Treja. Al borgo, noto anche come la Città degli Artisti, si accede dall’unica porta che si apre sulle mura.

Case addossate le une alle altre, strade piccole e tortuoso rendono il luogo particolarissimo tanto da aver attirato, a partire dagli anni ’70 artisti da tutto il mondo che si sono trasferiti per poter condurre un’esistenza fuori dal comune e vivere della propria arte. Per questo il borgo è costellato di minuscoli negozi e botteghe, locali e sale da the originali e colorati. Ristorante consigliato La Taberna di Bacco in un locale del 1200.

Riferimenti: Mini Palace Hotel | Via Santa Maria della Grotticella 2/b | Viterbo Costo stanza de lux: 102 euro Taberna di Bacco | Via di Porta Segreta | Calcata (VT) Aperto tutti i giorni a pranzo e a cena tranne il giovedì.

Villa delle Meraviglie | Località Giardino | Bomarzo, Viterbo Il Parco è aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 8,00 al tramonto. Costo del Biglietto: € 9,00



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