India, tra la terra dei maharaja e le città sacre

Haveli, imponenti forti conservati da tantissimi anni, città sacre e religioni che si rispettano. Il Paese dalle mille sorprese
Scritto da: sawadee10
india, tra la terra dei maharaja e le città sacre
Partenza il: 07/08/2011
Ritorno il: 23/08/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
È da molto tempo che volevamo partire per questo Paese dalle mille culture… come prima volta in India abbiamo deciso di fare il giro del Rajasthan con l’aggiunta della visita a Orcha, Khajuraho e Varanasi.

Si parte… ore 17,10 aeroporto di Venezia… partiamo con la compagnia Lufthansa …breve scalo a Monaco e poi diretti a New Delhi.

NEW DELHI: città caotica ma molto interessante

Dopo le varie solite pratiche di controllo passaporto, ad attenderci c’è Vivek uno dei soci della Viaggindia Tour & travel, agenzia locale che ci ha perfettamente e scrupolosamente preparato tutto il viaggio assecondando tutte le nostre richieste.

Arrivati all’hotel Star Rocks ci raggiunge il nostro autista che ci accompagnerà per molti giorni in giro per il Rajasthan.

Prima visita alla città di New Delhi… la prima visita che facciamo è alla Old Delhi ad incominciare da Jama Masjid, la moschea del venerdì… una bellissima moschea, enorme, con un enorme spazio dedicato alla preghiera dei fedeli: essa infatti può contenere fino a 20.000 fedeli… molto visitata sia da turisti che da gente del posto. Non capitate di venerdì che è chiusa alle visite.

Usciti facciamo un bel giretto su risciò a pedali nelle strette e affollatissime stradine della Old Delhi. Purtroppo il Forte Rosso lo abbiamo potuto vedere solo da fuori in quanto era chiuso alle visite perchè molte guardie si stavano preparando per una parata.

Da qui ci spostiamo alla New Delhi per la visita ai palazzi governativi dell’epoca delle colonie e a India Gate, una grandissima “porta-arco” alto 42 metri dove sono scritti sulle pareti tutti i nomi dei caduti indiani durante la seconda guerra mondiale.

Proseguiamo verso la visita al Raj Ghat il memoriale dedicato al Padre della Nazione Mahatma Gandhi. Si tratta di una piattaforma quadrata di marmo nero con scolpite sopra le ultime parole pronunciate da Gandhi: “Hey Ram”. Tutto intorno c’è un enorme giardino con vari tipi di alberi provenienti anche da altre parti del Mondo. Nonostante non ci sia molto da vedere, io consiglio veramente la visita al memoriale soprattutto perchè si nota che è un luogo veramente sentito ed importante per gli indiani.

Poi raggiungiamo il Mausoleo dell’imperatore Humayun un edificio maestoso e spesso in ristrutturazione. All’interno purtroppo non c’è molto da vedere se non dei bei pipistrelli. Bellissimi e ben tenuti i giardini che circondano questo monumento (viene chiamata tomba-giardino). I 4 percorsi di acqua presenti sono ad indicare i 4 fiumi del paradiso islamico (vino, acqua, latte e miele). A differenza del Taj Mahal, tomba costruita su ordine dell’imperatore per la moglie, questa è stata commissionata dalla vedova per l’imperatore.

Come ultima attrazione della giornata visitiamo il complesso di Qutub Minar. Tutto il complesso è ben tenuto. Quello che mi ha affascinato di più di questo complesso è stato il minaretto costruito in mattoni ed ritenuto il più alto del mondo; è alto oltre 70 metri ed è diviso in 5 piani. Mi è stato raccontato che una volta ci si poteva salire; ora, a causa di incidenti, non è più consentito. Di questo complesso mi hanno incuriosito anche l’Alai Minar, l’altro minaretto incompiuto ma è possibile vedere il resto dell’inizio della costruzione; la moschea dove ormai si possono vedere solo le rovine e la colonna di Ashoka completamente in ferro e con neanche una macchia di ruggine dopo tantissimi anni!

La nostra prima giornata in India finisce con una cena veloce, una doccia e una lunga lunga dormita.

MANDAWA: la città delle antiche haveli

Dopo colazione, salutiamo la nostra guida di Delhi e con il nostro autista percorriamo circa 265 Km per raggiungere la prima città che troveremo nel Rajasthan: Mandawa. Essa è una città fortificata risalente al XVIII secolo. Tutte le haveli sono bene conservate nonostante non ricevano molti aiuti per la loro ristrutturazioni.

BIKANER e il suo imponente forte

Partenza verso Bikaner… 190 Km – circa 4 ore (strada non perfetta). Nel pomeriggio visitiamo il forte di Junagarh patrimonio mondiale dell’Unesco e annoverato tra le fortezze più belle del Mondo ed infatti questo è uno tra i forti più belli che ho visto in Rajasthan. Fu costruito nel 1588 e ha un perimetro di mura di 1 Km. Al suo interno troverete molti oggetti appartenuti alla famiglia reale. Alcune parti sono costruite con materiali provenienti dall’Italia come il marmo di Carrara per la fontana che troverete circa all’inizio della visita e il vetro di Murano dei lampadari di alcune sale. Bene conservati ed interessanti sono anche i vari troni. Nell’ultima sala troverete i baldacchini ed un enorme aereo di guerra. Proseguiamo per il Karni Mata temple: all’inizio questa visita l’avevamo esclusa dal tour per la sua particolarità unica al Mondo: è abitato da tantissimi topi. Quando siamo stati noi, la guida ci ha detto che c’erano circa 5000 topi di cui solo tre bianchi e si dice che chi riesce a vederne anche solo uno è un segno di buona fortuna. Noi siamo riusciti a vederne uno. Secondo me è da fare questa visita perchè oltre ad essere una cosa unica, questo tempio è molto rispettato e il bello è mischiarsi con la gente del posto che da come ci è parso, apprezza la curiosità del turista. E probabilmente capisce che per noi è un passo difficile “entrare a contatto” con i topi. Vi consiglio vivamente di portare un paio o due di calzetti perchè si deve entrare scalzi o con i calzetti…no con scarpe.

JAISALMER: la città esotica “da mille e una notte”

Partenza per la bellissima Jaisalmer: è una bellissima città nel pieno deserto del Tar. È la città dell’India più vicina al confine con il Pakistan.

Il nostro autista di sua iniziativa, fuori dal nostro programma, decide di portarci in due posti poco frequentato dai turisti: Vyas Chhatri e Bada Bagh. Vyas Chhatri è un gruppo di cenotafi come ricordo verso i bramini e da quì potrete anche fare delle meravigliose foto da lontano al Forte di Jaisalmer. C’è una vista stupenda; il Bada Bagh è dedicato alle famiglie reali. Ogni cenotafio ha inciso il nome del maharaja e della maharani.

Verso pomeriggio tardi ci addentriamo nel deserto del Thar dove a dorso di cammello ammiriamo un bellissimo tramonto.

Il giorno seguente andiamo a visitare il bellissimo forte; la sua costruzione è iniziata nel 1156 e ha 4 entrate e 99 bastioni. L’unico forte ancora abitato al suo interno. Nel suo interno si trovano case, botteghe, viuzze, animali….di tutto. E’ molto particolare. Visitiamo il palazzo reale (dal tetto si ha una vista bellissima della città), un tempio jainista e la più grande haveli, Patwaon Ki Haveli, fatta costruire da un ricco commerciante per lui e i suoi cinque figli. Una delle sue caratteristiche principali sono i 60 balconi ogni uno diverso l’uno dall’altro.

La nostra visita prosegue verso il Lago Gadi Sagar, un lago artificiale usato in passato per raccogliere l’acqua per la popolazione.

JODHPUR: la bellissima città blu

Dopo aver percorso circa 290 km, arriviamo nella bellissima città detta la città blu, chiamata così per le tantissime casette color blu, le case un tempo dei bramini.

La prima attrazione che visitiamo di questa città è il forte Meherangarh, a mio parere molto ben tenuto; sulla parte più alta si può avere una bellissima vista sulle casette color blu…da qui appunto il soprannome di città blu.

Da qui ci dirigiamo nel caotico bazar dove acquistiamo stoffa e dell’ottimo the indiano: il darjeling e il amman.

RANAKPUR: il tempio della giungla

Prima di arrivare a Udaipur ci fermiamo a Ranakpur per la visita al principale luogo di culto giainista di tutto il Rajasthan. Totalmente in marmo bianco e totalmente scolpito a mano. Un vero e proprio capolavoro. Oltre 1400 colonne. Veramente da vedere questo tempio.

UDAIPUR: la città bianca

Come prima cosa che si vede in questa città è il suo lago, il Lago Pichhola, un grandissimo lago artificiale creato nel 1362 dC.

La prima visita la dedichiamo al city palace, palazzo che fu incominciato nel 1559, alto 30 metri e lungo 500 metri, di un bianco splendente, posizionato vicino al lago Pichhola. La caratteristica di questo palazzo sono le tantissime decorazioni realizzate con specchi e intarsi di vetro colorato.

La nostra visita alla città prosegue verso il Sahelion Ki Bari, un tempo conosciuto anche come giardino dell’Harem del Maharaja. Esso è famoso per i suoi giardini pieni di fiori e piante e le molteplici fontane.

Dopo pranzo ci aspetta una bellissima gita in barca sul lago Pichhola dove riusciamo a vedere la gente del posto intenta a fare il bagno, i bambini giocare con l’acqua e a salutarci fino ad attraccare su una isola del Lago Pichhola per la visita al palazzo Jag Mandir.

PUSHKAR: la città santa e vegetariana

L’indomani dopo 5 ore e mezza di viaggio arriviamo a Pushkar, ritenuta una delle città sante dell’India. Per gli induisti che venerano il Dio Brahama, Pushkar è una città dove fare pellegrinaggio almeno una volta nella vita.

Quì si trova l’unico tempio al Mondo di religione induista dedicato al Dio Brahma.

A causa del brutto tempo il nostro autista decide di farci fare un giro in macchina della città e di lasciare le due visite programmate alla mattina seguente.

Quindi la mattina dopo ci dirigiamo al tempio del Dio Brahma, molto affollato di devoti che dopo aver fatto il bagno nel lago di Pushkar, vengono a pregare in questo tempio.

Proseguiamo la visita al lago sacro di Pushkar che, nella credenza induista, il lago sorse dai petali caduti dalle mani del Dio Brahma e da lì il lago e la città prese il nome (pushpa = fiore e Kar = mano). Attorno al lago si trovano 52 ghats per le abulazioni sacre e gli hinduisti credono che le acque attorno ai ghats abbiano poteri speciali. Come noi, potete partecipare a una preghiera-rito insieme ad un bramino per ringraziare il lago per la nostra vita e per proteggere i propri cari. Il lago offre veramente una sensazione di pace.

Tornando verso la macchina ci addentriamo nel mercato di Pushkar; qui si dice essere un importante centro di vendita dei bracciali che portano le donne.

Effettivamente qua noto che rispetto ad altre città visitate prima, qui i bracciali sono meglio lavorati e più colorati. Così ne approfitto e ne prendo qualcuno anche per me.

JAIPUR: la città rosa

Dopo 180 km circa da Pushkar arriviamo nella città rosa di Jaipur.

Come prima cosa visitiamo, solo esternamente, il Hawa Mahal, palazzo del vento costruito nel 1799. E’ particolarissimo come palazzo, alto cinque piani con bellissime finestre dove un tempo le donne di corte si affacciavano alla strada per vedere cerimonie senza essere viste da fuori. Viene chiamato palazzo del vento in quanto il vento, soffiando, crea particolari suoni.

Dopo cena il nostro autista ci porta con lui a una festa vicino al tempio Birla Mandir Temple, un tempio recente, del 1979. Costruito in marmo bianco consiglio di visitarlo come noi di notte dove i fari delle luci riflettono sul tempio.

Ad 11 km dalla città di Jaipur visitiamo l’imponente forte di Amber. Per superare l’ultimo tratto di salita al forte si sale su bellissimi elefanti dal muso dipinto (questo è possibile farlo solo la mattina). All’interno delle mura ci sono bellissimi padiglioni e un tempio dedicato alla dea Khali. Piccolo ma molto carino ed interessante.

Nel pomeriggio visitiamo il city Palace. E’ possibile visitare solo la parte chiamata Chandra Mahal, l’altra parte è ancora residenza privata. La prima cosa che abbiamo notato sono state due enormi urne d’argento del peso di 345 KG l’una che servirono a uno dei Maharaja per trasportare l’acqua del gange a Londra nel 1901. Abbiamo anche visitato la mostra degli abiti tradizionali reali, fatti di broccato di Varanasi e seta. C’è anche un vestito con un girovita di 123 centimetri: un maharaja alto due metri che pesava 230 KG!

Vicino al City Palace abbiamo visitato l’Osservatorio Jantar Mantar che fu costruito tra il 1728 e il 1734. Tutti gli strumenti sono di grandi dimensioni e ancora molto precisi: dalla “piccola” meridiana che calcola l’ora locale con un margine di errore di non più di venti secondi e la meridiana grande alta 23 metri che pronostica i raccolti dell’anno. La nostra giornata termina con un bel giretto nel bazar di Jaipur, ricco di tutto, da cibo a vestiti a utensili per la casa ecc.

FATEHPUR SIKRI E AGRA: dalla città fantasma al più grande monumento all’amore

Sveglia presto e partenza per Fatekpur Sikri chiamata anche la città fantasma perchè fu abbandonata pochi anni dopo la sua costruzione per la mancanza d’acqua.

Dopo circa 35 km arriviamo ad Agra e, dopo aver riposato qualche ora effettuiamo la tanta attesa visita allo spendido Taj Mahal, patrimonio dell’Unesco, ritenuto il più grande monumento del Mondo dedicato all’amore (divenuto anche nel 2007 una delle sette meraviglie del Mondo). Era da molto tempo che ci dicevamo di voler visitare il Taj Mahal e devo dire che lascia veramente a bocca aperta. Avevamo visto tante foto di questo capolavoro ma dal vivo è veramente tutta un’altra cosa. La prima cosa che si nota appena lo si vede è il candore del bianco marmo di Makrana e i 4 minaretti alti 40 metri. Molto molto belli e ben curati anche i giardini e il corso d’acqua che si trova davanti all’ingresso del mausoleo… a me ha trasmesso un senso di pace, come di sicuro voleva trasmettere l’imperatore un po’ come per ricordare l’idea islamica del giardino dell’eden. All’interno del Taj Mahal si può vedere solo il cenotafio di Mumtaz Mahal; la vera tomba (dove dopo venne deposto anche l’imperatore) si trova nella parte sottostante, in una cripta non visitabile dal pubblico.

AGRA: non solo la città del Taj Mahal

L’intera giornata la dedichiamo alla restante parte di Agra (e paraggi). Come prima cosa visitiamo nella città di Sikandra, a 10 km da Agra il mausoleo di Akbar, un mausoleo ben tenuto e dalle bellissime decorazioni e con quattro minaretti. Torniamo ad Agra e visitiamo il forte della città, un bellissimo forte in arenaria rossa dove fu rinchiuso il Maharaja che fece costruire il Taj Mahal. Prima di lasciare questa bellissima città visitiamo anche il mercato locale pieno di stoffe, spezie, articoli per la casa, scatole intarsiate in marmo ecc.

ORCHA – KHAJURAHO: l’esperienza del treno in India

Sveglia presto e ci dirigiamo verso la stazione dei treni di Agra. La prima impressione: caos, confusione, tantissima gente ma una bella esperienza da provare. Impressionante i facchini che per qualche soldo si offrono di portarti fino al treno la valigia sulla testa… 15-18 Kg sulla testa. Dopo qualche ora di treno arriviamo a Orcha una città poco frequentata dal turismo dove visitiamo un palazzo costruito nel 1600. Mal tenuto in verità. Quì conosciamo il nostro nuovo autista che ci porta fino a Khajuraho. Khajuraho è una piccola cittadina con presenti in ottimo stato 22 templi in pietra finemente decorati. Essi sono suddivisi in tre gruppi (templi occidentali, orientali e meridionali) e hanno scolpite figure di esseri umani che riproducono la danza, la musica, la gelosia ma soprattutto sono conosciuti per le molteplici riproduzioni di figure del kamasutra.

VARANASI: cuore spirituale di tutta l’India e nostra ultima tappa

Da Khajuraho prendiamo un volo fino a Varanasi, città santa per tutti gli induisti. Questa città è frequentata continuamente da pellegrini e da gente che viene a morire qui. Dall’alba al tramonto un continuo viavai di gente che si immerge nel gange, acqua sacra per un induista, per lavare i propri peccati e per pregare. Da una barca posta vicino alla riva del gange assistiamo alla Puja serale (preghiera). Molti pellegrini lasciano nel gange piccoli galleggianti con un piccola fiammella accesa. Lasciano le loro preghiere al fiume sacro.

L’indomani mattina presto (5 di mattina) visitiamo a piedi le strette viuzze della città antica. A mio parere non è una facile visita. In alcuni ghats si preparano i funerali di persone che spesso hanno fatto molti chilometri per venire a morire in questa città sacra.

Nel pomeriggio ci dirigiamo verso Sarnath che si trova circa a 10 km da Varanasi. Questa è una città importantissima per i buddisti in quanto proprio qui Buddha pronunciò il suo primo sermone.

Molto molto interessante è la visita al museo di Sarnath dove si trovano statue di Buddha risalenti al 5° e 6° secolo.

La nostra visita a questa piccola parte dell’India finisce qui. Questo viaggio ci ha lasciato moltissimi ricordi dai sorrisi dei bambini agli sguardi della gente, alle bellezze dei forti del Rajasthan alle molteplici stranezze dell’India. India il Paese più strano che ho mai visitato. Il Paese dalle molteplici contraddizioni e dalle armonie tra le religioni.

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il minaretto qutub minar a Delhi

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la moschea Jama Masjid a delhi

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lago di Pushkar

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Taj mahal

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vista di Jodhpur la città blu

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colonna del tempio di Ranakpur

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Taj mahal

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Palazzo di Udaipur



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