Varanasi: Mistico o Miserevole?

Roma-Delhi-Jaipur-Agra-Vrindavan-Orchha-Khajuraho-Varanasi-Delhi. Lo scopo di questo viaggio era constatare e documentare fotograficamente quello che si è scritto e rappresentato sull'India circa l'aspetto umano e religioso. Ci siamo appoggiati alla Agenzia di Mr.Karni di Jaipur,già segnalata da altri viaggiatori.Il servizio fornito è stato...
Scritto da: Krugerroma
varanasi: mistico o miserevole?
Partenza il: 10/11/2009
Ritorno il: 30/11/2009
Viaggiatori: in coppia
Roma-Delhi-Jaipur-Agra-Vrindavan-Orchha-Khajuraho-Varanasi-Delhi.

Lo scopo di questo viaggio era constatare e documentare fotograficamente quello che si è scritto e rappresentato sull’India circa l’aspetto umano e religioso.

Ci siamo appoggiati alla Agenzia di Mr.Karni di Jaipur,già segnalata da altri viaggiatori.Il servizio fornito è stato complessivamente buono. Buoni gli autisti,meno le guide.Alcuni alberghi si sono rivelati deludenti (Agra,Orchha, Khajuraho) notevoli invece a Jaipur il Samode Haveli ed il Samode Palace. Buono ,ma migliorabile nelle pulizie e biancheria ,il Gange View di Varanasi ,scelto da me.

Allego uno stralcio del report.

Comincio a pensare che devo essermi vaccinato ,negli anni che ho trascorso in Africa,verso gli odori non propriamente gradevoli e la miseria più profonda.

Tutti gli scritti che mi sono ripassato in questi mesi,da Pasolini Moravia, Manganelli ed altri ,hanno riportato del loro duro impatto con l’India,quasi insostenibile per un degrado umano affogato in miasmi puzzolenti.

Quindi non condivido “l’eccezionalità” degli odori e della miseria. La differenza è che in India la miseria è democraticamente distribuita e non concentrata in alcuni quartieri o aree come accade nelle città africane ; Esseri umani sdraiati dormienti o morenti sui marciapiedi ,i bambini grigi di sporcizia, gli storpi esposti su miseri stracci sono ovunque, con concentrazioni variabili, ma ovunque. Una breve considerazione sulle blasonate guide sull’India ,tutte nessuna esclusa. La mia considerazione ,già dubitativa , mi ha portato a valutarle pressochè zero.Quando a Delhi ,nel descrivere il degradato e sporco quartiere mussulmano di Nizamuddin si parla di fascino medioevale immutato del veccho suk ,percorso da fedeli che si recano alla tomba di Humayun ,mi viene da pensare che i redattori di tali testi abbiano lavorato di fantasia o abbiano scopiazzato da qualche scritto degli anni 30. Alcune considerazioni su Varanasi che sono in parte estendibili anche alle altre mete.

Due milioni emezzo di abitanti nelle identiche condizioni ,se non peggiori di Delhi,Agrao Mathura.Caos ,sporcizia, traffico infernale. Poi ci sono i quattro km. Di gat ,che sono un altro mondo.Anche a Varanasi il salto indietro nel tempo è evidente: siamo in un medioevo spezzato del trillo di un telefonino.Le abluzioni mattutine, i rituali serali a Shiva, le vesti colorate ,le barbe lunghe ,spesso bianche, le fronti tinteggiate di giallo sono le stesse da 3000 anni.Dai tristissimi gat delle cremazioni si alzano fumi biancastri ,sottili e persistenti nel leggero aroma dolciastro.Una tristezza infinita.Pochi turisti nelle nebbie chiare che precedono l’alba.Questo è il sistema religioso dove la pietà e la compassione sono vocaboli sconosciuti, dove ogni disgrazia umana ,fisica o di status, è correlata a qualche comportamento delittuoso commesso nelle precedenti vite. Ponzio Pilato era un pivello.

Mi riesce difficile amare questa India, mi riesce difficile capire come una religione fondata su mitologie più fantasiose di quelle greche possa conservare un’attaccamento così viscerale da parte dei fedeli.E’ probabilmente un mio limite visto altri occidentali vi vedono altro, forse sotto l’influsso del mistero ,dalla meditazione o dell’ esotico : Invero in un convento Francescano credo che detti signori troverebbero bel altri valori di amore universale che qui latitano.

Hanno scritto che il Divino ,in India, è in ogni cosa, anche lurida,che il Sacro si nasconde tra i muri sporchi e scrostati nei peggiori angoli di Varanasi; devo dire che la cosa mi aveva anche affascinato.La verità è che sono solo licenze poetiche ,di effetto.La realtà è talmente dura che ,se un Dio esiste non si palesa certo nella merda o nei miasmi vomitevoli disseminati in ogni dove. Ne vedi così tante di schifezze grigie che gli occhi, esausti , si rifiutano di portarle al cervello e diventano trasparenti ,così si può sopravvivere.Certamente l’olfatto rema contro e tenta di riportarti nelle realtà ma con un piccolo sforzo ce la puoi fare.

Le ultime pattuglie dei nipoti dei figli dei fiori sono stravaccati con l’occhio non propriamente vivo, abbigliati come e più degli indiani ,girano pieni di stravaganti stracci colorati, collane e collanine e sciarpe svolazzanti.Una incommensurabile incomprensione. Questo medioevo indiano è spezzato da quanto la TV fa vedere.Il peggio che possa apparire in Occidente, ed è tutto dire visto quello che ci propinano in casa nostra.

Lo spettacolo notturno delle pire che bruciano i morti ,visto dal fiume, è una visione da inferno Dantesco. In un ambiente nero e grigio,alcuni edifici vuoti e bui sovrastano i fuochi come orbite nere di enormi teschi. Al centro della scena un tempietto sporco con il fuoco perennee ;distribuiti casualmente ,in pochi metri, una decina di salme bruciano ,alcune a ridosso della riva, nel fango.C’è un rituale molto semplice che non da un senso di religiosità all’evento.Quello che brucia è solo un contenitore ormai vuoto, l’uomo che c’era ora non c’è più. Magri omini neri si aggirano tra le pire riattizzando il fuoco ,spostano ,caricano legna; non percepisco il sacro ,vedo un cantiere che produce cenere. Da una pira sbuca nettamente una gamba , arde fino alla caviglia. Un ceppo è scivolato dalla catasta e si è appoggiato violentemente sul piede ancora incombusto.Quale fine avrà fatto quel povero moncone ? Raccolto e rigettato nella pira o più realisticamente afferrato dai cani che girano indisturbati con le vacche tra le pire? A valle deI crematorio ,che sforna anche avanzi incombusti da gettare nella Ganga ,alcune donne lavano i panni ,altre i denti. I vicoletti dietro Manikarnika sono pieni cataste di legna pronta ad essere usata e negozietti tristi con arredi funebri.Passa un corteo funebre ,a passo rapido con il corpo sballonzolato ,ci sfiora e si avvia verso il crematorio…



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