Emozioni indiane

L’India è sempre un’emozione. E’ un’emozione vedere il tripudio dei colori dei sari. E’ un’emozione vedere il sorriso della gente, la folla nelle strade, le mucche e le scimmie per strada. E’ un’emozione assistere ai riti sacri, alle abluzioni nei gaths. Ma le emozioni, come dice Luca, vanno e vengono, così abbiamo deciso di...
Scritto da: albina
emozioni indiane
Partenza il: 21/12/2008
Ritorno il: 05/01/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
L’India è sempre un’emozione. E’ un’emozione vedere il tripudio dei colori dei sari. E’ un’emozione vedere il sorriso della gente, la folla nelle strade, le mucche e le scimmie per strada. E’ un’emozione assistere ai riti sacri, alle abluzioni nei gaths. Ma le emozioni, come dice Luca, vanno e vengono, così abbiamo deciso di tornare in India, visitando questa volta il sud..

Difficile rendere la bellezza e le sensazioni vissute, così mi limiterò a dare qualche indicazione a chi voglia intraprendere questo viaggio: 1.SICUREZZA: dopo gli attacchi terroristi a Mumbay eravamo un po’ preoccupati, ma avendo preso da tempo i voli abbiamo deciso di partire comunque… e bene abbiamo fatto perché ovunque abbiamo respirato un’atmosfera tranquilla e rilassata e, forse anche a causa della scarsa presenza di occidentali, abbiamo sempre destato curiosità e simpatia.

xxx 3.ANTIMALARICA: non fatta e, non essendo periodo monsonico, di zanzare ne abbiamo viste ben poche. Una bomboletta di Autan è più che sufficiente.

4.TOUR classico: Tamil Nadu, Kerala, Karnataka.

5.GUIDA: per circa 300 rupie (4,50 euro) quasi ovunque è possibile noleggiare una guida in inglese per qualche ora. E’ consigliabile perché a volte la Lonely Planet non basta a orientarsi nei templi e a comprendere le cerimonie.

6.SHOPPING: seta a Chidambaram, bronzo a Tanjore, granito scolpito a Mamallapuram (se vi piace prendetelo perchè si trova solo qui), ovunque oggetti in legno di sandalo. Se vi piacciono i tessuti in cotone per la casa (copriletto, copridivani, tovagliette americane…) Fabindia vi farà impazzire, ha filiali nelle principali città.

7.PASTI: per lo più abbiamo mangiato nei ristoranti degli alberghi, anche diversi dal nostro, segnalati dalla Lonely. Due eccezioni notevoli: Moonraker a Mamallapuram e Le rendez vous a Fort Cochin, quest’ultimo ci ha cucinato il pesce che avevamo acquistato dai pescatori. Se non ne potete più di piatti speziatissimi provate a chiedere “no spice”, non è detto che sarete accontentati ma ci avrete provato… Difficile dare indicazioni sul tour, preferiamo stilare una sorta di hit dei posti da non perdere e delle esperienze da fare: 1.CROCIERA BACKWATERS: meravigliosi paesaggi tropicali scorreranno sotto i vostri occhi e avrete anche la possibilità di entrare in contatto con gli abitanti dei villaggi. Splendida la cena in rada a lume di candela.

2.ASSISTERE A UNA PUJA SERALE: segnaliamo quella di Chidambaram e quella di Madurai.

3.CERIMONIA DEI GATHS A TRICHI: la mattina presto (7,30) è possibile assistere alle abluzioni e ai riti sacri celebrati dai bramini. Straordinario anche lo Sri Rangath Temple, probabilmente il più bello del Tamil Nadu, visto che quello di Madurai è “impacchettato” per lavori di restauro.

4.RILASSARSI NELLA PITTORESCA FORT COCHIN, facendo un giro in barca al tramonto per fotografare dal mare le reti cinesi. Se acquistate pesce pregiato e freschissimo dai pescatori sul porto verrà qualche ragazzo a proporvi di cucinarlo nel suo ristorantino: sarà un’esperienza unica. Suggestivo anche lo spettacolo di danza Katakali.

5.VISITA AL SANTUARIO GIAINISTA DI SRAVANABELAGOLA, famoso per la statua sulla sommità alta 17,5 metri, secondo alcuni la statua monolitica più alta del mondo. I 614 scalini che vi separano dalla vetta valgono la fatica di salirvi e, se siete fortunati, potrete assistere a emozionanti cerimonie religiose.

6.PALAZZO DI MYSORE: a qualcuno potrebbe sembrare un po’ kitch ma è un bell’esempio dell’esternazione del potere e dell’opulenza dei maraja, pieno di specchi, vetrate policrome e colori sgargianti. Attenzione: se siete in possesso del biglietto d’entrata potete usufruire gratis dell’audioguida in italiano(!) da ritirare al desk (non c’è scritto da nessuna parte).

7.SCULTURE RUPESTRI DI MAMALLAPURAM, dichiarata patrimonio nazionale dell’umanità. E, visto che la località è amena, approfittatene per una passeggiata sulla spiaggia al tramonto, quando i pescatori preparano le reti, e per una buona mangiata di pesce fresco al Moonraker.

8.Se siete interessati alla dimensione mistica non potete perdere l’occasione di una visita alla comunità internazionale di Auroville (nei pressi di Pondicherry), un esperimento di vita comunitaria e meditativa, incentrato sui valori di pace e cooperazione. Al centro della comunità si trova il Matrimandir.

9.WILDLIFE SANCTUARY: se avete idea di vedere la tigre scordatevela, però una passeggiata guidata nella foresta è bella comunque: di sicuro vedrete uccelli, scimmie, impronte di altri animali più grossi da cui, tutto sommato, è meglio tenersi alla larga! 10.Un ottimo modo per rilassarsi è concedersi il piacere di un massaggio ayurvedico, particolarmente piacevole quello di Peryar con oli essenziali e bagno di vapore dal profumo di altri tempi (praticamente stile anni ’30).

HOTEL : L’india offre possibilità di spesa per tutte le tasche, noi ci siamo trovati bene alternando 3 e 4 stelle. In particolare segnaliamo: Mamallapuram – Ideal Beach resort Tanjore – Ideal River View Resort– Trichy – Hotel Breeze Periyar – Periyar Meadows Cochin – Ballard Bunglow (casa coloniale, ottimo rapporto qualità/prezzo) Mysore / Sandesh the prince Infine vorrei ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla riuscita di questo viaggio: la mia amica Lisa che mi ha reso partecipe della sua preziosa esperienza, Alessandro, Luca e Rossella che sono stati ottimi compagni di avventura e Rajesh della Mokshatours che ha accettato con grande pazienza tutti i miei cambiamenti di piano fino al giorno prima della partenza.

…“Un viaggio non inizia nel momento in cui partiamo né finisce nel momento in cui raggiungiamo la meta. In realtà comincia molto prima e non finisce mai, dato che il nastro dei ricordi continua a scorrerci dentro anche dopo che ci siamo fermati” (R. Kapuscinski).



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