Tour Thailandia – Laos – Cambogia

Tour Thailandia - Laos - Cambogia fatto in 14 giorni prenotando solo il volo intercontinentale e la prima notte di albergo a Bangkok. L'itinerario cotruito durante la nostra permanenza ci ha portato a vedere la capitale Thailandese, il mercato di Chang Rai e la sua jungla, il misterioso Laos di Luang Prabang, Angkor Wat e le sue Meraviglie.
Scritto da: alby1981
tour thailandia - laos - cambogia
Partenza il: 17/06/2011
Ritorno il: 04/07/2011
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Giugno – Luglio 2011

Parte 1: Thailandia

Giorno 1, 17.6.2011

Il nostro viaggio inizia da Milano Malpensa con il decollo del volo della Qatar Airways schedulato alle 12.30, ma partito alle 14.30 a causa di uno strano errore nel conteggio dei passeggeri a bordo. Come conseguenza del ritardo, atterriamo a Doha,capitale del Qatar, alle 21 ora locale e ripartiamo verso Bangkok con il primo aereo disponibile alle 01.00.

Giorno 2, 18.6.2011

Finalmente alle 12 del giorno seguente (ora locale) arriviamo nella penisola del Siam e prendiamo prima il trenino che collega l’aeroporto alla rete metropolitana cittadina e poi il mitico skyline che ci porta nel quartiere di Sukumville, dove approdiamo nel nostro primo albergo, debitamente prenotato in precedenza dall’Italia. Doccia e breve relax prima di rimetterci in strada ed avere il primo contatto con la Megalopoli. Prima tappa e’ la torre Bayoke II, dalla quale ammiriamo il meraviglioso panorama della città al crepuscolo. La zona è viva ed interessante, accanto al mercatino notturno,che si inerpica tra gli alti palazzi della capitale e la miriade di piccoli banchetti culinari che sfornano noodle soup e le più stravaganti prelibatezze della cucina tipica, ci addentriamo nell’imponente centro commerciale di Siam, dove degustiamo il nostro primo piatto di noodle e il primo fresh coconut della stagione.

Giorno 3, 19.6.2011

Prima di iniziare le classiche visite turistiche e culturali, lasciamo la Guesthouse di Sukumville e decidiamo di cercarne una nella zona di Kaosan Road, nella vera movida cittadina. Ma come nasce questa Mecca dei viaggiatori? Nel 1982, nel bicentenario della fondazione ufficiale di Bangkok, il governo Thai lanciò una serie di iniziative per festeggiare la ricorrenza, attirando nella capitale migliaia di turisti stranieri. Molti viaggiatori, che non potevano permettersi il lusso di una stanza d’albergo, convinsero gli abitanti di Khao San Road ad affittare le proprie stanze, tanto per avere un piccolo guadagno extra. Il business delle guesthouse generò in brevissimo tempo dei profitti impensabili fino a poco tempo prima. Nel giro di pochi anni fiorirono centinaia di Guesthouse, ristoranti e negozietti di souvenir. L’albergo ha prezzi modici, 700 bath a stanza, e’ confortevole,pulito e silenzioso quanto basta per poter ricaricare le batterie dopo una lunga giornata di fatica. Prima meta è il molo 9 sulle rive del Chao Phraya. Il Menam Chao Phraya (o semplicemente Menam) (in thailandese แม่น้ำเจ้าพระยา, dove Menam, da แม่ (mèe)=madre e น้ำ (naam)=acqua, significa fiume, e Chao Phraya è un termine onorifico feudale thailandese traducibile con eccelso o anche Granduca) è uno dei due principali fiumi della Thailandia, e scorre nella pianura alluvionale formata da esso e dai suo affluenti. Il fiume si forma nel centro-nord del paese, alla confluenza dei Fiumi Ping, lungo 658 km, e Nan, lungo 740 km, a Nakhon Sawan e scorre per 372 km verso sud bagnando Bangkok prima di gettarsi nel Golfo di Thailandia. Il bacino idrografico formato dal Chao Phraya, dal Nan, dal Ping e dai loro affluenti costituisce la parte continentale occidentale del paese e ha una superficie di 157.924 km², circa il 35% del paese. Scattiamo le prime di 900 foto ai numerosi templi,buddha,maschere tipiche che ci cingono tutte intorno. In particolare il Wat Phra Kaew è Un complesso di edifici religiosi, ed è una delle quattro parti in cui si divide il comprensorio del Grande Palazzo Reale. All’ interno del suo tempio principale (Phra Ubosot) è custodita la sacra statua del Buddha di Smeraldo che è considerata il palladio della monarchia thailandese. Dopo esserci rimessi le Scarpe per l’ennesima volta, come vuole la tradizione sacra, ci spostiamo al Wat Pho per contemplare il Famoso Buddha Sdraiato. Inoltre è rinomata per essere sede della prima scuola di Massaggio Thai. Torniamo in hotel spossati ma soddisfatti dal tour e per questo ci concediamo un foot massage rilassante tra le vie della Koasan Rd. Notturna.

Giorno 4, 20.6.2011

Il terzo giorno è quello dedicato al Wat Arun. Si parte dal molo 8 e per 3 bath a testa ci traghettano sulla sponda destra del fiume nel popoloso quartiere di Thomburi, partendo dal quale giungiamo a piedi sotto il maestoso tempio. La più notevole costruzione del Wat Arun è la centrale guglia istoriata (Prang) costruita in stile khmer con mattoni stuccati ed adornati con migliaia di pezzi di porcellana cinese multicolore. I gradini sono tanti e ripidi, ma con tenacia saliamo e scendiamo dalla vetta per ammirare il fascino del Chao Phraya e i dettagli dei splendidi intagli delle forme di una serie di cariatidi raffiguranti le divinità protettrici Yakṣa. Intorno all’ora di pranzo navighiamo verso Chinatown. Delirio nel delirio con le sue pittoresche bancarelle e mercatini che ci sospingono verso il flower market, tocco di vivo colore sotto il cielo grigio della città. In serata andiamo ad alloggiare nei Pressi dell’aeroporto Suvarnabhumi. Domani alle 9 parte il volo interno della Thai Airways destinazione Chang Rai.

Giorno 5, 21.6.2011

Questa volta siamo in orario e arriviamo nel nord del paese intorno alle ore 11. Un taxi ci porta in città (200 bath) e scegliamo sul posto la Guesthouse che ci ospiterà per un paio di giorni. Tempo di posare i bagagli e noleggiamo un motorino che ci scorrazzerà per le vie della città. Prima di tutto ci consigliano il White Temple (15 Km. a sud della città). La sua vista ci sconvolge,una lama d’argento nella brulla atmosfera della periferia. Particolare le teste appese ai rami dell’albero all’ingresso del sito e la selva di grigie mani alla base del ponte di accesso al tempio. Tornando in città visitiamo il Wat Phra Koe, dove una volta era sito il Buddha di smeraldo poi trafugato e portato a Bangkok, e il mercato alimentare diurno presso il quale azzardiamo solo una merenda a base di pomelo e relativo condimento “spicy” (molto piccante), come lo definirebbero i camerieri del luogo. La notte non poteva che condurci al Night Bazar, fiore all’occhiello di Chang Rai, che si trova a pochi passi dalla nostra guesthouse dove tra le sue eccezionali bancarelle si può trovare di tutto, dagli oggetti tipici dell’artigianato locale, passando dai vestiti fino ad arrivare ai piccoli animali domestici. Tanti gli ospiti stranieri che come noi cenano tra le luci del Market mentre ascoltano il repertorio folcloristico canoro dei bravi cantanti del posto

Giorno 6, 22.6.2011

Il quinto giorno e’ all’insegna di una complessa escursione nella jungla tailandese. Si parte dal porticciolo cittadino con una caratteristica lancia per arrivare al centro escursione elefanti. Da qui ha inizio una passeggiata di circa 45 minuti sull’entusiasmante pachiderma. Dopo aver acquistato la classica foto ricordo dell’avventura, inizia il lungo trekking all’interno della foresta in compagnia della guida del posto Wun. Tanta la fatica rinfrancata dalla vista e dai suoni che la natura ci regala. Da ricordare la tappa intermedia presso un villaggio tipico di montagna e il gran finale alla base di una splendida cascata. Rientriamo in serata dopo un bagno rigenerante presso una selvaggia SPA a cielo aperto.

PARTE 2: LAOS

Giorno 7 – 8, 23.6 e 24.6.2011

Inizia la lunga marcia verso la nostra nuova destinazione, il Laos e Luang Prabang. Un pick up ci trasporta al confine (Chang Kong), ai cui uffici espletiamo le procedure di uscita dal territorio Thai e in seguito, su di una piccola imbarcazione, traghettiamo verso l’altra riva per proseguire con le modalità di ingresso in Laos. Ci vorranno 7 ore di navigazione oggi e 7 domani per arrivare nella seconda città per grandezza Laotiana, la sosta intermedia e’ prevista a Pakberg, piccola lingua di guesthouse e baracche che si affaccia sulle Rive del grande Mekong.

Giorno 9, 25.6.2011

Optiamo subito per un’altra escursione all’insegna del pericolo. Questa volta iniziamo con il Kayak grazie al quale raggiungiamo sotto una pioggia battente le grotte di Pak Ou, all’interno delle quali i fedeli venerano Buddha tra una miriade di statuette della divinità, lasciate da loro stessi come segno di omaggio. Dopo pranzo, visitiamo un remoto villaggio di produttori di manufatti tessili ed in particolare di alcool di riso. Caratteristiche le bottiglie con all’interno sagome di scorpioni,boa,etc. prodotte dagli abitanti del luogo. Una volta tornati in paese, ci lanciamo alla ricerca di un volo per Siem Reap in Cambogia. La difficoltà e’ maggiorata dall’infernale pioggia battente che imperversa per le strade. Alla fine portiamo a casa un volo con la Laos Airlines in codshare con la Vietnam Airlines schedulato per le 10.20 del 27 Giugno.

Giorno 10, 26.6.2011

Ancora un giorno per assistere alle bellezze di Luang Prabang caratterizzata anch’essa da molti Wat e da una vista mozzafiato, perfettamente contemplabile dalla vetta del monte Phousi. Capoluogo dell’omonima regione a nord del Laos, è sita su di una penisola creata dall’incontro tra il Mekong ed i suoi affluenti, Nam Kname e Kual Hop. Non a caso e’ patrimonio dell’umanita’ dell’Unesco.

Giorno 11, 27.6.2011

Come gli spostamenti per il anche quelli dal Laos risultano essere difficoltosi. Le cattive condizioni Atmosferiche, è il terzo giorno di fila che diluvia, non permettono al piccolo Atr della compagnia di bandiera di effettuare senza rischi il decollo. La svolta per fortuna arriva alle 15.30 quando un altro Atr della Vietnam Airlines ci viene messo a disposizione per raggiungere la Cambogia. Il conto da pagare è un volo Luang Prabang – Hanoi e successivo collegamento tra la capitale vietnamita e Siem Reap. Sono le 20 quando atterriamo in terra cambogiana e come prima cosa ci catapultiamo ad occupare una delle tante guesthouse della città.

PARTE 3: CAMBOGIA

Giorno 13, 28.6.2011

E’ arrivata finalmente l’ora di Angkor Wat, uno dei siti archeologici più famosi al mondo, che in lingua khmer significa Tempio della Città. Decidiamo di raggiungerlo in bicicletta, l’afa è tanta e gli 8 chilometri che ci dividono dalla metà si sentiranno a fine giornata. L’escursione,costata 40 dollari a testa per un pass di 3 giorni, parte dal famoso tempio scenario della mitica scena finale di Apocalypse Now, diretto da Francis F. Coppola. Relazione Famiglia Lattuada Viaggio, Pagina 13 Il tempio è la rappresentazione del Monte Meru, la casa degli dei: le cinque torri centrali simboleggiano i cinque picchi della montagna, mentre le mura e il fossato simboleggiano le montagne e l’oceano che la circonda. Concludiamo il piccolo circuito a metà pomeriggio, rimbalzando tra i templi e l’unico locale pubblico che, con la sua aria condizionata, a tratti esagerata, ci permette di trovare un po’ di ristoro. Torniamo in città accompagnati da un classico acquazzone, ormai siamo abituati e non ci facciamo più caso. Di sera ci concediamo una cena e una passeggiata tra le vie della Siem Reap notturna, punta di diamante il suo Mercato Notturno. L’impatto con la realtà cittadina ci lascia perplessi, più che un’antica città cambogiana ci troviamo di fronte ad una avviata macchina commerciale dominata dal dollaro e dal turismo sfrenato.

Giorno 14, 29.6.2011

L’indomani nasce sulle ali della seconda visita al sito di Angkor. Questa volta prendiamo tramite l’agenzia del turismo un tuk tuk che ci porterà a visitare nel dettaglio il Big Circuit, caratterizzato dal famoso Bayon e da tutta una miriade di templi disseminati sul percorso. Con il tuk tuk per concludere l’itinerario vi vogliono solo alcune ore e per metà pomeriggio ci ritroviamo tra le strade di Siem Reap, sempre brulicanti di persone. Prima di sederci ad uno degli innumerevoli ristorantini della città, ci concediamo un massaggio a i piedi ed assistiamo ad un divertente siparietto messo in scena da un giovane turista alle prese con il tradizionale Fish massage.

Giorno 15, 30.6.2011

Il nostro tredicesimo giorno nel sud est asiatico inizia alle 01.00 del mattino quando di fronte alla nostra guesthouse siamo in attesa del pick up che ci dovrà condurre all’agenzia dalla quale partirà lo sleeping bus notturno per Bangkok. Il ritardo della partenza non scalfisce i nostri animi, ormai abituati ai tempi molto dilatati dei trasporti pubblici. Attendiamo con pazienza che Gli autisti del pullman finiscano di banchettare e bere fiumi di birra alle 3.30 veniamo a conoscenza che lo sleeping bus vendutoci non partirà mai. Il viaggio ha inizio con un pulmino in cui veniamo stipati in 13 persone. Alla guida uno dei commensali descritti in precedenza che Nelle tre ore di viaggio diverse volte combatte con lo spettro del sonno. Miracolosamente arriviamo al confine thailandese, dove ci trasbordano su di un fatiscente pullman a due piani, che percorre solo 300 mt. prima di lasciarci varcare a piedi la frontiera di Pol Pet. In terra Thai ci aspetta la solita attesa in agenzia prima che un altro pullmino ci conduca,tra mille buche ed ad una velocità a dir poco sostenuta, verso Bangkok. Arriviamo alle 12.30 e dopo questo lungo viaggio di passione,se così vogliamo scherzosamente considerarlo, ci concediamo una siesta presso il nostro ristorante preferito di Bangkok, Zona Koasan Rd. Decidiamo che la giornata verra’ conclusa in beauty farm, massaggi, pedicure e manicure, ricostruzione ciglia e massaggio Thai ci ritemprano dalle fatiche di giornata, la quale non poteva che concludersi con una classica passeggiata tra le stranezze della vita spericolata thailandese.

Giorno 16, 1.7.2010

Finalmente e’ il giorno del Chatuchak Market, il più grande dell’intera Thailandia con i suoi 5.000 stand stipati su ben 53 acri di terreno. Passiamo ben 5 ore a passeggiare tra gli stand tra animali domestici,vestiti,cibo e chi più ne ha più ne metta. Ed una volta conclusi gli acquisti,tanti, notiamo che il nostro portafoglio non si e’ alleggerito più di tanto. La curiosità di vedere l’ultima casa di tek presente nella capitale ci spinge verso la Jim Thompson’s House. La visita dura circa 45 minuti e la nostra guida ci delizia sottolineando tutte le bellezze che caratterizzano l’abitazione. E qui termina il nostro viaggio nella penisola del Siam. Domani sera parte il nostro settimo ed un ultimo volo verso casa destinazione Milano Malpensa. E’ stata una grande avventura costellata da tante emozioni, tanta incoscienza e con ancora negli occhi ogni straordinario particolare di queste magnifiche terre d’Oriente.

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