Vietnam e Cambogia, la semplice felicità

In giro con lo zaino e mezzi pubblici
Scritto da: Mister66
vietnam e cambogia, la semplice felicità
Partenza il: 21/09/2018
Ritorno il: 08/10/2018
Viaggiatori: 3
Spesa: 3000 €

Vietnam e Cambogia 2018

21/9/18 venerdì – Ore 6 il mio gatto Birra ci da la sveglia, oggi si parte, Vietnam e Cambogia ci aspettano, inizia il nostro attesissimo viaggio. Faenza 7,16 prendiamo il treno per Bologna, un successivo bus ci porta dalla stazione all’aeroporto, qui alle 11.30 parte puntualissimo il nostro aereo Aeroflot che ci porterà a Mosca, questo sarà il nostro scalo prima di decollare destinazione Hanoi.

22/9/18 sabato – Eccoci in Vietnam, ritiriamo in fretta i bagagli dal nastro trasportatore e subito ci mettiamo alla ricerca di un taxi. Iris su internet aveva già visionato alcuni alberghi nel centro, quindi diamo come indicazione al tassista di portarci al “Petit Hanoi” un modesto Hotel con ottime recensioni. Il nostro viaggio è molto intenso, pieno di cose da fare e di posti da visitare, è per questo che questa sera prenderemo un treno notturno prenotato dall’Italia per Sapa. Torneremo ad Hanoi il 25 quindi prenotiamo la camera in questo Hotel e chiediamo se gentilmente possiamo lasciare il grosso del nostro bagaglio, così da poter viaggiare più leggeri. Iniziamo la visita della città, caotica è la prima cosa che viene in mente, marciapiedi occupati da gente che cucina e da moto parcheggiate. Le strade invase letteralmente da motorini e venditori ambulanti che trascinano carretti di frutta e altre cibarie e tutte le elementari regole della strada qui vengono infrante. La cosa più assurda è che in tutta questa confusione, tutto sembra funzionare, nessuno si tocca,nessuno viene investito. Si è fatta ora di pranzo decidiamo di mangiare adiacente ad un mercato coperto, scegliamo una Pho, zuppa vietnamita a base di brodo noodles con aggiunta di verdure e pezzi di carne, pollo o manzo, il sapore è molto buono basta chiudere un occhio riguardo al nostro canone di pulizia. Riprendiamo l’esplorazione di questa caotica città, arriviamo al Lago della spada restituita, una zona molto curata, qui si trovano due templi, uno possiamo guardarlo solo da bordo lago, mentre l’altro possiamo visitarlo, si trova su un isolotto collegato da un ponte in stile giapponese. Continuiamo spostandoci al tempio della letteratura dedicato a Confucio, risalente al 1070, splendido posto, ci mischiamo con i fedeli, io cerco di essere il meno invasivo possibile, ma con uno zaino e una macchina fotografica risulta difficile. Ci concediamo un po’ di relax con una birra vietnamita e poi a piedi ci rechiamo in stazione,il nostro treno notturno per Lao Cai ci attende. Carrozza 8 posto 6 troviamo in nostro posto, il vagone è molto bello e confortevole,noi siamo veramente stanchi, oltre al fuso orario sono 36 ore che non dormiamo.

23/9/18 Domenica – Ore 6 del mattino siamo a Lao Cai, cerchiamo subito un mini van che ci porti a Bac Ha, vogliamo visitare il famoso mercato etnico che si svolge ogni domenica, raggiungerlo significa fare una deviazione sul nostro percorso iniziale. Raggiungiamo Bac Ha con qualche difficoltà, il pulmino che ha una capienza di 15 persone viene riempito con almeno 30 persone e io mi ritrovo con una bambina sulle ginocchia. La visita de mercato è una vera emozione, banchi di frutta, strane bevande, cibo etnico, carne, pesce e altro ancora, il tutto arricchito dai costumi delle varie etnie che abitano questa zona. Non resistiamo alla tentazione di assaggiare della frutta,frutto della passione, mango e dragon fruit sono i nostri preferiti, poi i dolci ci tentano e noi ci facciamo tentare. Staccarsi da questo posto è dura, ma il nostro viaggio deve continuare,abbiamo una stanza prenotata a Sapa e la strada è ancora lunga e poi dobbiamo trovare il modo di raggiungerla. Il mezzo più veloce è il taxi, ne contrattiamo uno che con 55 dollari ci porterà a destinazione, considerando che dividiamo la spesa in tre, ci sembra la scelta migliore per noi. Siamo finalmente a Sapa, preso possesso della camera,il primo pensiero è una doccia,appena rifocillati ci dirigiamo verso il villaggio rurale di Cat Cat, una comunità locale. Dopo una lunga camminata giunti all’ingresso ci chiedono un ticket da pagare in dong,la loro moneta locale. Chiediamo di pagare in dollari,euro o carta di credito, ma ci viene negato e per questo dobbiamo desistere e tornare indietro,con molta fatica. Si è fatto buio e noi ci concediamo una bella passeggiata tra le folcloristiche strade di Sapa,Bambine con vestiti etnici coloratissimi girano per le vie di questa città. Per cena ci facciamo consigliare dalla nostra Lonely Planet,che ci indica la “Little Sapa”, ancora una volta la dritta risulta azzeccata, mangiamo bene,piatti tipici e ben presentati,ancora quattro passi e poi dritti in camera, domani sarà un’altra giornata impegnativa.

24/9/18 lunedì – Ci svegliamo di buon ora, facciamo colazione con un caffè vietnamita e un dolce simile ad un muffin,poi svelti in centro, abbiamo intenzione di fare un tracking tra le risaie. Ci rechiamo all’ufficio informazioni e tra le varie proposte scegliamo il tour che porta fino a Tap Him (qui ci troviamo a pochissimi chilometri dalla Cina), un cammino di 14 km. Verremo accompagnati da una guida con un vestito tipico del proprio villaggio, una ragazza di 30 anni alta poco più di un metro e quaranta ma con una vitalità invidiabile. Il nostro tracking risulta molto faticoso, abbiamo attraversato risaie, guadato fiumi, visitato villaggi rurali, arrampicati su dei costoni a dir poco ripidi e ammirato panorami bellissimi. Abbiamo visto da vicino i bufali d’acqua, animali stupendi ammirati in tutti i film a tema guerra del Vietnam e ancora contadini che raccoglievano il riso, segnati un viso da vera fatica. La nostra camminata termina alle 16:00, torniamo in hotel a ritirare i nostri zaini, il nostro viaggio non ci concede tempi morti, abbiamo tante cose da vedere, ora ci aspetta un bus fino Lao Cai e successivamente alle 21:40 un treno notturno per Hanoi.

25/9/2018 martedì – Arriviamo ad Hanoi alle 6 di mattina, facciamo colazione in stazione con caffè e biscotti confezionati e poi camminata con zaino in spalla fino all’albergo. “Mettiti con me e non avrai un attimo di pace” è quello che dissi ad Iris quando ci conoscemmo. Arrivati in camera doccia veloce e via di nuovo pronti per un’altra escursione, oggi andremo a Tam Coc, un mini bus verrà a prenderci alle 8.30,per iniziare questa nuova avventura. Tempo due ore e siamo al sito, subito visitiamo una fortezza,questa risulta ben posizionata avendo davanti il fiume e dietro le montagne. Oltrepassiamo le mura e all’interno troviamo delle vasche di acqua con dentro carpe giapponesi nel mezzo di un curatissimo giardino. Oltrepassato il giardino ci sono due pagode,noi ne visitiamo solo una, queste sono di culto misto, buddista e taoista, sempre cercando di rispettare il più possibile i fedeli che entrano per pregare e per lasciare offerte e accendere incensi, queste consistono in generi alimentari,quali biscotti, bevande varie e frutta locale. Si è fatto ora di pranzare, scegliamo un ristorante e ci concediamo un attimo di meritato relax, il cibo è ottimo, in Vietnam si mangia veramente bene,concludiamo con un black coffee vietnamita e siamo pronti per ripartire. Ora saliremo su delle barchine da due persone per navigare tranquillamente sul fiume Ngo Done e ci accingiamo a visitare Tam Coc che significa letteralmente tre grotte. Il sole batte forte, fortuna che io e Iris abbiamo il cappello e una scorta di acqua, qui tutti i barcaioli hanno uno strano modo di remare non usano le mani ma bensì remano con i piedi, con le mani tengono l’ombrello e con le gambe vogano. Passiamo due ore piacevoli navigando tra formazioni calcaree e oltrepassando le tre grotte, gli scenari sono veramente belli, i nostri occhi hanno visto immagini che difficilmente dimenticheremo. Ripartiamo per Hanoi con il nostro mini bus, durante il viaggio di ritorno ne approfittiamo per fare un briefing sulla piacevole giornata passata e su quella di domani che sarà altrettanto impegnativa:andremo a Halong Bay. Arriviamo a Hanoi alle otto di sera, scegliamo un localino dove fanno le baguette (banh mi), ci mettono dentro quello che vuoi tu, poca spesa tanta resa, visto che con un panino e una birra ti sparisce la fame. Chiudiamo la serata in un posto con musica vietnamita e sedie tipiche, basse e scomodissime,con un black coffee e visto che tutti i locali hanno il wi fi no approfittiamo x avere notizie da casa.

26/9/2018 mercoledì – Otto del mattino passa un bus a prenderci, abbiamo preso un tour organizzato, per ottimizzare i tempi e goderci l’escursione senza pensare ad altro. Il mezzo è nuovo, con aria condizionata e compreso di guida… Di lingua inglese, tutti e tre ci perdiamo la metà dei discorsi della guida, ma riusciamo a capire le cose essenziali e questo è tanto. Prima di arrivare alla baia accade la cosa che odio di più in un viaggio, ci portano a visitare un allevamento di ostriche dove impiantano artificialmente impiantano un granello di sabbia che dopo un tot di anni diventa una perla. La cosa peggiore è che poi ci fanno entrare in un mega negozio dove vendono perle di ogni genere, noi non vogliamo le perle altrimenti lo avremmo chiesto prima,e non manco di dirlo alla guida,noi vogliamo andare a Halong Bay. Penso che si sia giocato la mancia. Arriviamo sul molo e subito ci imbarchiamo su una bella barca, “La Genesis” e velocemente prendiamo il largo. Subito ci fanno sedere a tavola, è già ora di pranzo, fuori all’improvviso si scatena un temporale, che aumenta la bellezza del paesaggio. Abbiamo il tavolo vicino alla vetrata, quindi riusciamo a goderci lo spettacolo che questo posto ci regala, rimanendo comodamente seduti a mangiare. Finito il pranzo, il tempo si rasserena e un timido sole fa capolino, io inizio a scattare foto, cercando la foto perfetta che non trovo mai, inizio seriamente a dubitare delle mie capacità. Descrivere Halong Bay è veramente difficile, ci vorrebbe la bravura di Wilburn Smith, navigare tra questi promontori è una vera emozione. La crociera raggiunge il suo culmine nel pomeriggio ,quando fuori ci viene offerto un aperitivo, con frutta e succhi vari e della musica in sottofondo. Il sole che tramonta rende incantevole questo momento, sarebbe bello fermare il tempo per un istante, ma siamo già in porto e la crociera è terminata. Eccoci di nuovo ad Hanoi, questa sera visto che abbiamo fame dedichiamo un po’ più di tempo alla scelta del ristorante. Trovato quello giusto scelgo una zuppa di pollo con noodles con un paio di birre, concludiamo poi con un liquorino estratto dal riso.

27/9/2018 giovedì – La giornata di oggi è tutta da organizzare, visiteremo Hanoi,. ci sediamo davanti a un caffè e organizziamo la giornata. L’unica grana di oggi è che al Petit Hanoi non hanno camere e per questa notte dobbiamo trasferirci in un altro hotel, “l’Especen”,che dista trecento metri. Iniziamo nel visitare la via della ferrovia, qui il treno passa radente alle case, dove ci sono botteghe e artigiani, veramente singolare. Successivamente ci rechiamo al mausoleo di Ho Chi Minh, un grande parco presidiato da tantissime guardie, con un edificio imponente di forma quadrata, poco bello. Proseguiamo e più avanti troviamo la casa presidenziale di colore giallo scuro,circondata da un bel giardino curato. Continuiamo a camminare fino a giungere a un lago, Diego e Iris contrattano con una signora molto folcloristica, l’acquisti di banane, fatto lo spuntino facciamo tutta la strada a ritroso. Ora è il turno della pagoda a una colonna, l’originale risale al 1600, ma i francesi prima di ritirarsi da questo territorio decisero di distruggerla. Ricostruita successivamente in maniera identica alla vecchia. Nel nostro girare ci ritroviamo davanti ad un tempio, cerchiamo sulla Lonely Planet delle informazioni e ci dice di una statua del Budda risalente al 1600. La visita di questa pagoda risulta molto bella e interessante. Lungo il cammino scegliamo un posto per il pranzo, oggi prendo un piatto asciutto: pollo, noodles e verdure varie accompagnato dalla nostra Hanoi ber. Ci concediamo un riposino e ci ritiriamo nella nostra stanza. Dopo due ore siamo nuovamente sulle strade di Hanoi, è molto bello girare nei vicolo pittoreschi di questa fantastica città, ci sentiamo già di farne parte. Appena si fa buio ci rechiamo al Lago della Spada Ritrovata, questa è la zona più movimentata, optiamo per un aperitivo all’aperto e ci godiamo il passeggio e il pittoresco traffico dei motorini. Cena con una Banh mi e una birra, solito caffè due telefonate ai miei ragazzi a casa e poi dritti in camera.

28/9/2018 venerdì – Cominciamo con una bella colazione e poi inizia il nostro girare per la città senza una vera meta, vivere le strade di Hanoi è una stupenda esperienza . Gente che cucina sul bordo della strada, donne che sembrano bilance ambulanti che vendono frutta e motorini caricati all’inverosimile è veramente uno spasso osservare tutto questo. Uno sguardo a qualche souvenir e si è fatto ora di pranzo, un pasto veloce perché alle due abbiamo prenotato un taxi che ci porterà in aeroporto. Ci rechiamo in Cambogia per tre giorni, a Siem Reap dove visiteremo Angkor Vat. Il volo lo abbiamo prenotato dall’Italia, facciamo il check in alle 15.30 e cerchiamo al gate 25 dove alle 19 decolleremo. Sull’aereo faccio due conti e scopro che ci accingiamo a visitare il nostro ventisettesimo stato insieme, il tutto in dieci anni. Atterrati a Siem Reap facciamo la fila per il visto,30 dollari, sbrighiamo i controlli e avendo solo uno zainetto, visto che il grosso del bagaglio è rimasto in hotel, usciamo dall’aeroporto, dove ci attende un Ragazzo con un cartello, Artoni Iris, è il nostro trasferimento in Hotel, che avviene con un simpaticissimo tuc tuc. Arrivati in Hotel siamo accolti da una ragazza di una gentilezza unica, mai siamo stati accolti in questo modo, l’educazione e la cortesia qui è decisamente maggiore. Alloggiamo vicino al night market, una zona che rimane sveglia fino alle cinque di mattina e dove puoi trovare di tutto, la movida Cambogiana. Una volta immersi in questa atmosfera di colori, luci e profumi, ci dirigiamo nella zona dello street food. Scegliamo un localino caratteristico, dove ci viene offerta la cucina Kmer. Io mi butto su un piatto con maiale accompagnato con carote, patate dolci e ananas cotto con latte di cocco e zenzero. Il risultato è uno spezzatino gradevole, un po dolce ma lo zenzero da una buona armonia al piatto, voto sei.

29/9/2018 sabato – Alle sette siamo già pronti a far colazione, iniziamo con frutta locale e finiamo con uova e bacon. Fuori dal nostro hotel contrattiamo un ragazzo col tuc tuc (quindici dollari) che rimarrà con noi tutto il giorno e ci guiderà tra i vasti siti che visiteremo oggi. Prima cosa ci rechiamo alla biglietteria dove acquistiamo un ticket della validità di tre giorni (sessanta dollari) e poi con il nostro simpaticissimo mezzo ci rechiamo al nostro primo sito di oggi, Angkor Vat. L’impatto con questo sito è di puro stupore, si intuisce subito la sua maestosità e grandezza. Questo è il tempio più grande del mondo, è veramente immenso e la sua bellezza ti toglie il respiro. Inizio a scattare fotografie e ogni piccolo particolare che attira la mia attenzione viene da me immortalato. Il caldo e l’umidità si fanno insopportabili, io sono preoccupato per Iris la sua pressione bassa la rende vulnerabile a questo clima, meno male che abbiamo i sali minerali che la tirano su. Il sito è veramente grande, passiamo tre ore veramente piene di emozioni, le aspettative che avevamo vengono ampiamente ripagate. La sete e la fatica una volta fuori si fanno sentire, decidiamo di reidratarci con tre coco nat noci di cocco fresche da bere con una cannuccia. Non paghi continuiamo il recupero delle forze con un bicchiere di canna da zucchero spremuta, con ghiaccio… fantastico. Recuperiamo il nostro tuc tuc e siamo pronti a visitare il secondo sito, Bayond. Questo è il tempio delle facce ce ne sono più di duecento, questo sito Kmer ci riempie di fascino ed entusiasmo e io non riesco a trattenermi con la macchina fotografica e scatto tantissime foto. Visitiamo poi nell’ordine: Takeo, Ta Prohm, Banteay Kdei e qui chiudiamo il nostro tour di oggi. Arriviamo in albergo che sono le sedici e trenta e scatta il bagno in piscina per smaltire un po’ di fatica e concederci un meritato relax. Dopo cena facciamo una passeggiata al night market, ci sono souvenir di ogni genere e cibo per tutti i gusti, anche insetti caramellati, come scorpioni e cavallette. Noi completiamo la serata con del pesce alle griglia e della birra ghiacciata. Tornati al nostro hotel (Salasara) ci ricordiamo che oggi Diego compie gli anni (tanti auguri Diego) e allora un cocktail prima di coricarci e obbligatorio, provati ci ritiriamo in camera (53).

30/9/2018 domenica – Ore sette e trenta, il ragazzo del tuc tuc è già davanti all’hotel che ci aspetta. Oggi faremo un altro giro di templi, questa zona x visitarla tutta bisognerebbe rimanere una settimana. Iniziamo subito con Preah Khan. Il tempio ha una miriade di stanze tutte perfettamente allineate e se ci si dispone al centro risulta simmetrico da tette e quattro le angolazioni. Proprio nel centro c’è una specie di altare con un Budda dorato. Tutti sanno della mia passione per l’archeologia e qui mi sento come Pinocchio nel paese dei balocchi. Oggi Iris ha qualche linea di febbre, ma grazie alla farmacia di Diego, riusciamo ad arginare in problema, una tachipirina le dà un po’ di sollievo. Per secondo visitiamo la terrazza degli elefanti, una bella camminata sopra a un terrapieno, tra sculture che raffigurano elefanti fino a raggiungere un tempio. Visitiamo poi in successione: Bapuong, Neak Pean, Ta Som, East Mebon e Pre Rup. Tutti i siti non tradiscono le nostre aspettative e ci regalano una emozione che porteremo sempre con noi. Si sono fatte le quindici, la nostra breve e intensa avventura in Cambogia si è conclusa. Ora con il nostro pittoresco tuc tuc andremo in aeroporto, questa sera rientreremo ad Hanoi e proseguiremo il nostro viaggio in Vietnam. Alle venti il nostro aereo della Vietjet decolla e in un paio d’ore ci riporta in Vietnam e alle ventitre siamo nuovamente all’ormai nostro Petit Hanoi.

1/10/2018 lunedì – Oggi abbiamo cambiato i programmi del viaggio, inizialmente dovevamo prendere un treno alle nove di mattina e arrivare a Hue in tarda serata. Invece partiremo alle sette di sera con un treno notturno, sempre con cuccetta e arriveremo in mattinata. Quindi questo sarà il nostro ultimo giorno ad Hanoi, iniziamo la giornata con la visita di una piccola pagoda che si trovo proprio vicino al nostro Hotel. Nel tempio si sta svolgendo una funzione con dei canti cadenzati dal ritmo un tamburo, i canti sono molto piacevoli e sempre per non disturbare, ci manteniamo sempre defilati nel curiosare. Sulla Lonely Planet scopriamo che Eiffel nel 1893 ha costruito anche un ponte da queste parti e ci mettiamo alla ricerca di questa costruzione. Una volta trovato scopriamo che stanno facendo manutenzione e così noi decidiamo di scavalcare e di fare una passeggiata sulle rotaie, approfittando del fatto che il treno non passa ci facciamo anche dei selfie sui binari. Girando senza meta ci imbattiamo in un chiosco di frutta ben fornito, con frutta mai vista prima. Decidiamo di assaggiare il “Durian”, dalle informazioni che abbiamo questo frutto ha un odore veramente sgradevole(puzza di piedi), ma dal sapore dolce e gradevole, l’assaggio conferma le dritte che avevamo in precedenza. Dopo l’assaggio di “Durian” il frutto puzzolone un panino e una birretta ci stanno alla grande. Gironzolando per questa stupenda e originale città si sono fatte le cinque di pomeriggio, torniamo al Petit Hanoi che ci ha permesso di lasciare i bagagli in deposito, recuperiamo gli zaini e dopo aver salutato il gentilissimo ragazzo che gestisce l’albergo, ci incamminiamo verso la stazione, un lungo viaggio di tredici ore ci attende.

2/10/2018 martedì – Alle otto di mattina siamo ad Hue, la vecchia capitale del Vietnam, subito cerchiamo in stazione un posto dove lasciare i bagagli e portare con noi solo un piccolo zaino. La sosta prevista in questa città è di mezza giornata, non possiamo perdere neppure un minuto, la tappa imperdibile è la città imperiale. Al primo impatto subito si percepisce la bellezza di questa cittadella, anche se gli americani con continui bombardamenti ne hanno sensibilmente rovinato il fascino. La città proibita è interamente rasa al suolo,rimangono in piedi i vari quartieri adiacenti, di questa zona ci sono solo delle vecchie foto e un filmato d’epoca che viene proiettato continuamente in una sala. Anche se la pioggia cerca di rovinarci la visita, passiamo tre ore veramente fantastiche e per un attimo ci soffermiamo a chiederci, quanto sarebbe stata bella se non ci fossero stati gli americani. Dopo aver assaporato la storia degli imperatori del Vietnam, ci concediamo un pasto veloce appena fuori dalla cittadella. Torniamo in stazione a riprendere i nostri bagagli, poi chiediamo a un taxi di portarci alla stazione degli autobus, siamo diretti a Da Nang. Mentre siamo dentro al taxi , l’autista fa una telefonata, arrivati alla stazione il taxi non gira nella piazzola, un signore si sbraccia facendoci dei segni di sbrigarci. Noi raggiungiamo un autobus che procede a passo d’uomo,due uomini aprono le portiere dell’auto, ci fanno segno di muoverci, prendono i nostri bagagli e li scaraventano nel vano deposito del bus. Io e Iris scendiamo e ci affrettiamo a prendere la corriera in movimento, Diego che ha la cassa si attarda per pagare, con noi che lo incitiamo a sbrigarsi. Quando Diego sale sul mezzo, tutti e tre iniziamo a ridere come matti, senza riuscire a smettere, è stato tutto surreale, non riuscivamo a capire cosa stesse succedendo, fantastici momenti che solo un viaggio ti può regalare. Da Nang per noi è solo uno scalo, la nostra destinazione e Hoi An. Appena scesi, con una pioggia che Dio la manda, recuperiamo i nostri Zaini, ma appena chiediamo informazioni su un bus per Hoi An, ci indicano un pullman che è fermo al semaforo cento metri più avanti. Vai iniziamo a correre mentre gli addetti dalla stazione gridavano a squarcia gola. Ancora ora non ho capito se stessero chiamando l’autista del bus o ci stessero incitando. Tutti bagnati e contenti per non aver perso la nostra coincidenza, scatta una nuova risata che non riusciamo a controllare e ogni volta che i nostri sguardi si incrociano, si riaccende nuovamente. Arriviamo ad Hoi an alle diciassette e trenta, con un taxi ci rechiamo al nostro Hotel (Hai Yem), prenotato il giorno prima tramite Booking e sarà le nostra base per i prossimi tre giorni. Fatto il check in ci ricordiamo che questa struttura possiede la piscina, tutti in acqua ha smaltire lo stress del viaggio. Questa sera per l’occasione sfoggio la mia camicetta hawaiana, vengo deriso da Iris e Diego e anche la receptionist dà il suo contributo. Ma io mi sento Magnum P.I. ci incamminiamo nella città vecchia che di sera diventa pedonale. Hoi An è chiamata la città delle lanterne, arrivati al fiume capiamo il perché. Migliaia di lanterne accese rendono il paesaggio una vera e propria cartolina. Scelto il ristorante, il mio piatto questa sera sarà il lao cai, una specie di raviolo ripieno, anche questa sera la cucina di questo fantastico paese non ci tradisce. Concludiamo la serata in un locale, molto turistico, con musica sul lungofiume.

3/10/2018 mercoledì – Oggi la giornata prevede la visita della Hoi An senza un vero programma. Iniziamo con il mercato, io impazzisco di fronte alla vista di una miriade di banchi di frutta, giriamo tra queste prelibatezze e ogni tanto ci concediamo un assaggio. Spostandoci verso il fiume, iniziano i banchi dei pescivendoli e qui troviamo i pesci più strani, un o che mi colpisce particolarmente è, una specie di barracuda con dei denti lunghi dieci centimetri. Proseguiamo la nostra passeggiata con l’acquisto di un ticket che ci permette di visitare cinque monumenti a nostra scelta. Subito visitiamo tre pagode, una più bella dell’altra, poi colpisce il nostro interesse una vecchia casa, ha più di duecento anni, era di proprietà di un vecchio commerciante, l’interno è originale a come era un tempo, molto interessante. Completiamo i nostri ingressi con il ponte coperto risalente a cinquecento anni fa. Inizia una leggera pioggerellina e noi ne approfittiamo per rifugiarci dentro un bel ristorantino. Io prendo una zuppa (pho) e un pesce cotto arrosto dentro le foglie di banano, uno spettacolo. Ci ritiriamo in albergo per una rilassante pausa. Usciamo pronti a bissare la bellissima serata di ieri, ma durante la cena, si scatena il diluvio, siamo costretti a rimanere al ristorante finché il tempo non ci concede la possibilità di una ritirata.

4/10/2018 giovedì – Otto del mattino, una macchina privata, che abbiamo prenotato il giorno prima, ci porterà a visitare il famoso ponte di Ba Na, inaugurato a giugno di quest’anno. Dopo un’ora di macchina giungiamo ai piedi di una funivia, che secondo la nostra guida risulta essere la più lunga del mondo. Iniziamo la salita e io fortunatamente riesco a gestire molto bene la mia nota paura per l’altezza. A metà strada inizia a salire una nebbiolina che da lì a poco si trasforma un un muro che impedisce ogni visibilità. Arriviamo al ponte e oltre alla nebbia ci si è messa anche la pioggia, la visibilità non supera i dieci metri, le foto e i filmati dello spettacolare ponte con il suo panorama mozza fiato, noi non potremo vederlo. Percorriamo il ponte quattro, cinque volte e poi decidiamo di tornare dal nostro autista che ci riporterà ad Hoi An, peccato. Questa sera scegliamo un ristorante con la terrazza sul fiume per goderci a pieno lo spettacolo, creato dalle barchette munite di lanterna che portano gli innamorati su e giù.

5/10/2018 venerdì – Anche oggi la giornata inizia con una macchina che ci aspetta, andiamo in aeroporto dove alle nove e trenta, ci imbarcheremo destinazione Ho Chi Minh City (Saigon), dove inizieremo la nostra ultima parte del viaggio. Atterriamo a Saigon alle 11.30 e subito prendiamo un taxi che ci porta al Lucki Star, un hotel che Iris a prenotato ieri sera tramite Booking, al prezzo di 84 euro, una tripla per tre giorni. Cominciamo l’esplorazione di questa città con la chiesa di Notre Dame, costruita dai francesi. Purtroppo possiamo guardarla solo dall’esterno, visto che la troviamo in restauro. Poi facciamo un giro dentro la posta centrale, anche questa costruita da Eiffel, scattiamo un po’ di foto e poi proseguiamo nella nostra visita. Ci imbattiamo nel City Hall(municipio), su cui sventola la bandiera del Vietnam. La nostra passeggiata prosegue sotto il Palazzo dell’Opera, e successivamente, visitiamo una piccola moschea, tutto molto interessante. Iris consulta la Lonely e scopriamo che qui vicino, c’è un Hard Rock Cafè. Riconosco che viaggiatori come noi non dovrebbero visitare queste attrazioni turistiche, ma nel nostro primo viaggio c’è stato un momento importante e da allora quando capita non ne perdiamo uno. Poi, scattare un selfie con la giacca dei Blues Brothers non ha prezzo.

6/10/2018 sabato – Otto di mattina, come al solito, iniziamo presto, un mini van ci passa a prendere, oggi andiamo a Cu Chi. Questa è stata una zona di guerra, si possono visitare i cunicoli, dove si nascondevano i vietcong. Giunti sul posto visitiamo un piccolo museo di armi usate nei venti anni di guerra contro gli americani, tra cui le famose bombe al napalm, che qui hanno causato morte e distruzione. La guida ci mostra delle trappole dei vietcong, sembra di essere nel film di Rambo. Percorriamo con fatica, pochi metri dentro i cunicoli, qui ce ne sono tantissimi chilometri, pensare di tuffarsi dentro con gli americani che ti bombardano è un pensiero che ci fa rabbrividire. Terminata la visita, torniamo a Saigon, mangiamo e ci concediamo due ore di riposo in camera. Iris leggendo la guida, trova un tempio da visitare, dista quattro chilometri e chiude alle sei, accettiamo la sfida. Subito ci mettiamo in cammino e facendoci guidare da una cartina iniziamo il nostro tragitto. Arriviamo alla pagoda e troviamo ancora aperto, allora ci accingiamo alla visita. Questo è un luogo multi culto, le maggiori sono buddista e taoista, ma ce ne sono altre minori. Il tempio è veramente bello e interessante, peccato che dobbiamo fare tutto in fretta, stanno chiudendo. Tornando in hotel passiamo per il centro, ci ricordiamo che è sabato sera, le vie sono piene di gente che passeggiano festose, le vie illuminate acquistano in fascino e la nostra passeggiata più piacevole.

7/10/2018 domenica – Come inizia la nostra giornata? Con un taxi che ci viene a prendere e ci porta alla fermata dei bus. La nostra destinazione è Can Tho, qui cercheremo un battello che ci faccia fare un giro sul Mekong. Tre ore di bus sembrano non passare mai, finalmente siamo a Can Tho, ancora un taxi per raggiungere il punto degli imbarchi. Il tassista ci lascia ai piedi di una enorme statua di Ho Chi Minh e subito veniamo avvicinati da una signora, che ci propone un giro di tre ore, su una piccola barca tutta per noi. Accettiamo e subito saliamo a bordo della nostra caratteristica barchetta, guidata da una signora vietnamita, molto brava. Il Mekong è uno dei fiumi più inquinati del mondo, le sue acque sono melmose, di colore marrone. Passiamo davanti a delle case abitate che danno sul fiume, costeggiamo poi delle piccole fabbriche e dei magazzini per arrivare poi al mercato galleggiante. Questo poco frequentato visto l’ora, per vederlo più movimentato bisogna arrivare al mattino presto. La sensazione più bella ci viene regalata dai bambini, che non perdono occasione per salutarci e regalarci uno splendido sorriso. Il viaggio di ritorno risulta un vero inferno, sembra non finire mai. Arriviamo in hotel alle ventuno, dopo mille peripezie.

8/10/2018 lunedì – Questa mattina il taxi ci porterà in aeroporto, si torna a casa, il Vietnam con i suoi colori, sapori, odori e abitudini lo porteremo sempre con noi.

Ugo, Iris e Diego



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