In Spagna tra Alicante, Valencia e Barcellona

In viaggio per scoprire le meraviglie di Alicante, Valencia e Barcellona
Scritto da: Blacky5
in spagna tra alicante, valencia e barcellona
Partenza il: 22/08/2018
Ritorno il: 30/08/2018
Viaggiatori: 2
Spesa: 2000 €
Per l’estate 2018 avevamo progettato un bel tour, con la macchina, nel nord della Spagna, da Santander a Barcellona, passando per i paesi baschi, Pamplona e Saragozza… per volare poi, alla fine del tour, in Polonia al matrimonio del fratello della mia compagna. Qualche settimana prima della partenza però una bellissima novità sconvolge i nostri piani: la vacanza programmata è un po’ troppo impegnativa per una donna in dolce attesa, così decidiamo di spostare il volo di andata e optare per un itinerario più tranquillo (e leggermente più breve) tra Alicante, Valencia e Barcellona prima di volare al matrimonio polacco.

DAY 1, MERCOLEDÌ 22 AGOSTO 2018: VENEZIA-ALICANTE

Partiamo dalla stazione di Civitanova Marche al mattino con l’Intercity delle 8:10, che arriva in ritardo e ne accumula altro durante il viaggio, arrivando a Bologna quasi mezz’ora dopo l’orario previsto… Siamo quasi sicuri di aver perso la coincidenza con Italo ma, nonostante tutto, alla fine riusciamo a prenderlo. Ciò ci consente di avere qualche ora libera da dedicare a Venezia prima di andare all’aeroporto dove, alle 19:30, ci attende il volo per Alicante (Volotea). Arriviamo al nostro alloggio (Pension Arena in Calle San Vicente 49) che è quasi mezzanotte e dopo il check-in mangiamo un boccone in una specie di “bizzeria” lì vicino e ce ne andiamo a nanna che siamo stanchissimi.

DAY 2, GIOVEDÌ 23 AGOSTO 2018: ALICANTE

Ci alziamo presto e, dopo la colazione, iniziamo la visita della città. Partiamo dalla Concattedrale di San Nicola e, passeggiando per i vicoli del centro storico, raggiungiamo Plaza del Ayuntamiento, dove sorge il municipo, fino ad arrivare alla Playa del Postiguet, da dove si puo’ ammirare la baia con il Castillo de Santa Bárbara che domina il monte Benacantil. E’ molto caldo, e la spiaggia piuttosto affollata, per cui decidiamo di proseguire il giro per poi tornare nel pomeriggio, così ci incamminiamo verso la chiesa di Santa Maria proseguendo poi nel caratteristico Barrio de Santa Cruz, un piccolo borgo dove il tempo sembra essersi fermato, pieno di stradine caratteristiche e casette colorate, sicuramente una delle cose più affascinanti di questa città.

Si è fatto tardi e, dopo la lunga camminata, è ora di mangiare qualcosa. Così ci dirigiamo in un locale tipico di Alicante, El Canto (Calle Alemania 26), dove degustiamo montadidos e tapas rinfrescandoci con “qualche” bella birra ghiacciata. Nel pomeriggio continuiamo il nostro giro per il centro di Alicante, poi, percorrendo la Explanada de España, raggiungiamo la spiaggia del Postiguet. Dopo il relax in riva al mare è giunto il momento di salire al Castillo de Santa Barbara, che raggiungiamo con l’ascensore. Si trova a due passi dalla spiaggia. La visita al castello è gratuita (si paga solo l’ascensore ma volendo si può andare anche a piedi) e dall’alto si può godere di una suggestiva vista panoramica sulla città.

È giunto il momento di tornare alla pensione a prepararsi per la cena e, mentre aspetto Weronika, ne approfitto per una degustazione di vini iberici (La Rioja e Ribera del Duero) nel Wine Bar davanti al nostro alloggio. Per la cena andiamo al San Telmo Gastrobar, un bel locale moderno a due passi dalla cattedrale, dove consumiamo un ottimo pasto, sicuramente il migliore del nostro soggiorno ad Alicante. Per chiudere la giornata in bellezza (e digerire…) ci facciamo un’altra bella camminata nel centro della vivacissima città della Costa Blanca raggiungendo il porto.

DAY 3, VENERDÌ 24 AGOSTO 2018: ALICANTE

Dopo la colazione andiamo a visitare il Mercado Central che si trova proprio a due passi dal nostro alloggio, e, subito dopo, prendiamo il tram che ci accompagna alla Playa de San Juan a qualche km dal centro della città. La spiaggia è enorme e bella, niente di eccezionale (assomiglia molto alla spiaggia de Citanò con pochi chalet) ma sicuramente l’acqua è più pulita che alla Playa de Postiguet. E’ molto caldo (30/31°) così affittiamo un ombrellone e trascorriamo una giornata rilassante al mare con una pausa pranzo a base di Tapas a Casa Domingo, chalet sulla spiaggia di San Juan. Al ritorno c’è un problema con il tram, si rompe proprio quando stiamo partendo, e così dobbiamo aspettare il successivo per tornare in centro. Però riesco comunque a trovare un po’ di tempo per togliermi lo sfizio di fare un salto al negozio “Padel Nuestro”. Per cena andiamo al Bar Manero (Calle Medico Manero Molla 7), locale bellissimo e dove fanno delle tapas davvero buone (bisogna fare la fila per entrare) ma piuttosto caro. Poi ci concediamo un’ultima passeggiata sulla Explanada de España e salutiamo Alicante.

DAY 4, SABATO 25 AGOSTO 2018: ALICANTE-VALENCIA

La sveglia suona presto stamattina… è giunta l’ora di lasciare Alicante. Così, dopo un breve giro alla Plaza de Toros, che si trova a due passi dalla nostra residenza, facciamo colazione e ci dirigiamo in stazione dove ci attende il treno per Valencia. I treni e le stazioni in Spagna sono di un altro livello rispetto a quelli a cui siamo abituati… tutto pulitissimo, treni puntuali, si fa il check-in per accedere ai binari, un altro mondo, insomma. Arriviamo a destinazione alle 13 circa e andiamo subito a lasciare le valigie al nostro alloggio, l’Ayre Hotel Astoria Palace (Plaza Rodrigo Botet, 5, Ciutat Vella). Si trova in una posizione fantastica, ma alla fine risulterà un po’ deludente per essere un 4 stelle, soprattutto per la folle scelta di non mettere a disposizione dei clienti lo scopino del bagno per imprecisati motivi di sicurezza. Sono le 14 e la fame chiama, quindi per prima cosa cerchiamo un posto per mangiare, ma avendo trovato chiuso il locale che avevamo scelto su TripAdvisor, ci sediamo al tavolo del primo che troviamo nei paraggi, La Taberna de Marisa (Calle Caballeros 47). È il classico ristorante per turisti in centro, non terribile ma sicuramente neanche da consigliare. Dopo il pranzo iniziamo il nostro giro turistico nei vicoli dello splendido centro storico visitando, tra le altre cose, la splendida Plaza de la Virgen con la Catedral de Santa María, la Basílica de la Virgen de los Desamparados e il palazzo de la Generalitat. Per la cena avevamo prenotato già dal mattino a Flor de Valencia (Avenida Cardenal Benlloch 22), uno dei ristoranti più rinomati per la paella, leggermente fuori dal centro. Scelta azzeccatissima visto che la paella Valenciana in questo locale è veramente eccellente. Se passate in città fateci un salto! Dopo la cena torniamo al centro per fare due passi e bere un Agua de Valencia prima di andare a nanna.

DAY 5, DOMENICA 26 AGOSTO 2018: VALENCIA

Trascorriamo la mattinata visitando le zone del centro che ancora non avevamo visto iniziando dalle Torres de Quart (una delle porte di Valencia), attraversando il Barrio del Carmen fino ad arrivare alle Torres de Serrans. Approfittando del fatto che la domenica l’ingresso è gratuito, ci incamminiamo poi verso Plaza de la Reina e visitiamo l’interno della cattedrale. È una giornata caldissima, e, visto che è ora di pranzo ci fermiamo a fare uno spuntino da 100 Montadidos, una catena spagnola dove si può scegliere tra 100 piccoli panini diversi, prezzi molto popolari, ideale per un pranzo veloce.

Mentre accompagno Weronika in hotel a riposare, ci fermiamo ad assaggiare una caratteristica Horchata de chufa da Daniel (Carrer de Sant Vicent Màrtir, 7), poi io torno verso la cattedrale con l’obiettivo di “scalare” la Torre del Micalet. La salita è un po’ faticosa ma ne vale la pena perchè dall’alto della torre si può godere di un panorama a 360° sulla bellissima città e si riesce a vedere, oltre al centro storico, anche la città della scienza e il mare. Inoltre c’è una piacevolissima aria fresca così, dopo aver scattato qualche foto, ne approfitto anche per trascorrere una mezz’oretta di relax. Nel tardo pomeriggio, dopo aver recuperato Weronika, ci dirigiamo verso la Ciutat de les Arts i les Ciències, la zona moderna della città, progettata dall’architetto Santiago Calatrava, per scattare qualche foto prima della visita notturna all’Oceanografico, il parco marino più grande d’Europa. Qui trascorriamo una piacevolissima serata (ci vogliono almeno 3-4 ore per girarlo e vedere lo spettacolo dei delfini). A mio avviso, il parco merita assolutamente di essere visitato se passate da queste parti… Spettacolare il tunnel sottomarino di oltre 70 metri dove puoi vedere gli squali passarti sopra la testa! Torniamo in centro con il taxi ma prima di andare in hotel, ci facciamo un giretto per una birretta in Plaza de la Virgen dove c’è ancora un pò di gente e qualche artista di strada. Il centro di Valencia la sera è molto tranquillo, soprattutto se lo si paragona alla movida de Alicante.

DAY 6, LUNEDÌ 27 AGOSTO 2018: VALENCIA

Stamattina andiamo a fare colazione al Mercato Centrale di Valencia e un bel panino di Jamon Iberico (solo per me ovviamente) con uno dei gustosi succhi che vendono nelle bancarelle è l’ideale per cominciare bene la giornata. Il mercato è molto più grande di quello di Alicante e merita una visita. Noi ne approfittiamo anche per fare shopping: il torrone Valenciano sarà il souvenir della vacanza! È giunto il momento di andare al mare e con l’autobus (ci vogliono 20/25 minuti) raggiungiamo la Playa de la Malvarossa. Il primo impatto non è dei migliori, sembra di essere in una zona periferica piuttosto degradata, la spiaggia è grandissima ma il panorama non è granchè, l’acqua piuttosto sporca… insomma, per quel che riguarda il mare Citanò vs Valencia 3-0 secondo me. Nonostante tutto prendiamo un ombrellone e trascorriamo qui la mattinata e parte del pomeriggio, prima di prendere l’autobus che ci porta al Parc Gulliver che si trova nel Jardí del Túria, parco realizzato nell’antico letto del fiume Túria. Facciamo una bella passeggiata nei giardini raggiungendo il centro ed il nostro hotel e prenotiamo per la cena, tramite The Fork, a La Tapeta del Carmen (Calle Borja 4), bella scoperta in un vicoletto secondario a pochi metri dalla cattedrale, dove mangiamo bene e che consiglio assolutamente, soprattutto considerando la zona piena di trappole per turisti.

DAY 7, MARTEDÌ 28 AGOSTO 2018: VALENCIA – BARCELLONA

È giunto il momento di salutare Valencia, città molto vivibile che mi è piaciuta molto, anche se girandola non sono mai riuscito a percepire di essere in una località di mare, forse per la sua eccessiva distanza. Ma quello che inizialmente avevo etichettato come “difetto” è diventato quasi un pregio dopo aver trascorso del tempo in spiaggia e aver scoperto che, se c’è una cosa brutta a Valencia, è proprio la parte del litorale (oltre al caratteristico Eau de Valencia). Alle otto e mezza di mattina prendiamo il treno e dopo circa 3 ore siamo a Barcellona. Per me si tratta di un ritorno (il 4°), a 16 anni di distanza dall’ultima volta. Lasciamo subito le valigie al nostro alloggio Residència Onix (Carrer de Sardenya, 101-137) che si trova quasi a metà strada tra il Porto Olimpico e la Sagrada Familia, che scegliamo come prima tappa del nostro tour. Onestamente mi aspettavo di trovare i lavori in fase molto più avanzata (per lo meno esternamente), invece non mi sembra molto diversa da come l’avevo lasciata 16 anni fa. Un’opera imponente ma incompiuta, che di sicuro non metto tra le cose più belle di Barcellona, anche se, probabilmente, sono uno dei pochi a pensarla così, visto che il numero di turisti sembra decuplicato e non avendo prenotato anticipatamente, non ci sono biglietti disponibili per i prossimi 3 gg… Peccato, ero curioso di vedere l’interno, visto che quando la visitai era praticamente un cantiere.

Visto il grande afflusso di turisti prenoto subito i biglietti per Parc Guell… quello non vogliamo assolutamente perdercelo (anche se io ci sono già stato 18 anni orsono in gita di V° superiore). Continuiamo il tour Gaudi visitando Casa Milà e Casa Batllò (che un giorno vorrei visitare internamente, ma difficilmente riuscirò in questa due giorni). Una volta raggiunta Plaça de Catalunya scattiamo qualche foto di rito e ci dirigiamo verso la Rambla. Dopo aver visitato La Boqueria, il mercato più famoso di Barcellona (bello ma troppo caotico rispetto a quello di Valencia), ci dedichiamo alla visita del Barrio Gótico iniziando dalla Cattedrale, passando le sue piazze, le sue chiese e le sue viette caratteristiche fino a raggiungere Plaça Reial, con i lampioni di Gaudì.

Dopo il Barrio Gótico, attraversiamo La Rambla ed arriviamo a Palazzo Güell, un’altra opera dell’architetto spagnolo. Poi proseguiamo la nostra camminata sulla via più famosa della città che ci porta fino al Monumento a Cristoforo Colombo a Port Vell (il porto antico). Siamo sfiniti dopo questa lunghissima giornata. Prenotiamo un ristorante su The Fork e andiamo direttamente a cena. Il locale scelto da Weronika è il Galù (Carrer del Rosselló 290), un ristorante italiano (lo so che è immorale andare in ristoranti italiani all’estero ma in questo periodo non posso dirgli di no…) dove mangiamo discretamente. Dopo la cena dritti a nanna, perché siamo veramente sfiniti.

DAY 8, MERCOLEDÌ 29 AGOSTO 2018: BARCELLONA

Dopo la colazione nei pressi del nostro alloggio riprendiamo il nostro tour da dove l’abbiamo interrotto ieri. Con la metro raggiungiamo la stazione metro di Drassanes alla fine della Rambla e iniziamo una bella camminata da Port Veil fino a La Barceloneta. Qui ci rilassiamo qualche ora sulla spiaggia. Verso l’ora di pranzo il tempo peggiora improvvisamente e arriva anche la pioggia, così ne approfittiamo per andare a pranzo in un ristorante che troviamo nelle vicinanze, la Meson Barceloneta (Paseo Juan de Borbo’ 10). È un ristorantino turistico dove mangiamo una discreta paella (niente a che vedere con quella di Valencia ovviamente). Dopo il pranzo e una sosta/rinfrescata presso il nostro alloggio, ripartiamo in direzione Parc Guell. Il parco, malgrado una parte de La Plaza de la Naturaleza sia in fase di restauro, è veramente meraviglioso e, nonostante sia già stato qui tanti anni fa, sono rimasto di nuovo incantato dalla sua bellezza. Credo che una visita sia d’obbligo se si visita la città catalana. Quindi consiglio di prenotate i biglietti per tempo per non rischiare. La visita del parco necessita di diverse ore e quando usciamo è ora di cena, così, su The Fork cerchiamo un ristorante nei paraggi. A sorpresa, con mio grande piacere, la mia compagna sceglie la cucina messicana, così ci dirigiamo a La Catrina (Carrer de la Providència 88) dove consumiamo il pasto più piacevole del nostro soggiorno a Barcellona e trascorriamo una piacevole serata.

DAY 9, GIOVEDÌ 30 AGOSTO 2018: BARCELLONA-CRACOVIA

Siamo arrivati all’ultimo giorno della nostra vacanza spagnola e con le poche ore a disposizione cercheremo di visitare più cose possibili tra le tante ancora in lista. Iniziamo con una breve sosta all’Arc de Triomf, che si trova a poche centinaia di metri dalla nostra residenza, poi ci dirigiamo in Plaza de España per vedere la Fontana Magica (avremmo voluto vedere lo spettacolo notturno ma non ci siamo riusciti) e il Palau Nacional. Il tempo stringe, ma ci teniamo a vedere la città dall’alto così prendiamo la funicolare dalla stazione metro Paral-lel e raggiungiamo Montjuic, dove scattiamo qualche bella foto con vista porto dai giardini, vicino alla fermata della funicolare. C’è ancora un po’ di tempo e ottimizzandolo al massimo (prendiamo un taxi) raggiungiamo e riusciamo a visitare anche il castello da dove possiamo godere di una vista veramente suggestiva sulla città. Al termine della visita siamo veramente al limite con i tempi e per non rischiare prendiamo un taxi per andare a recuperare le valigie all’alloggio poi dritti all’aeroporto dove ci attende il volo RyanAir per Cracovia. È stato il mio soggiorno più lungo in città (le altre volte furono tutte escursioni giornaliere), ma due giorni a Barcellona sono davvero pochi e mi piacerebbe ritornare con più calma e, sperando che tutto vada nel verso giusto, con un piccolino a cui far vedere per la prima volta questa stupenda città.

La nostra vacanza in terra spagnola è terminata e ora ci aspetta la Polonia e, dopo un paio di giorni a casa di un amico a Cracovia, il matrimonio del fratello di Weronika.

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