Sorprendente, un aggettivo per due isole: Rodi e Karpathos

Rodi e Karpathos: un mix di storia, cultura e relax
Scritto da: Manuelita79
sorprendente, un aggettivo per due isole: rodi e karpathos
Partenza il: 21/07/2013
Ritorno il: 03/08/2013
Viaggiatori: 2
Spesa: 1000 €
Per il secondo anno consecutivo abbiamo scelto la Grecia come meta delle nostre vacanze estive, l’accoppiata vincente di quest’anno è stata Rodi-Karpathos. Siamo partiti di domenica verso le 13:00 da Orio al Serio e siamo arrivati verso le 17:00 (ora locale) a Rodi. Dall’aeroporto abbiamo raggiunto facilmente, in mezz’ora circa, il centro di Rodi Town con un autobus cittadino al costo di meno di 2 euro a persona. Una volta scesi alla stazione degli autobus, ovvero una strada con due chioschetti come biglietterie, ci siamo diretti verso la città vecchia dove avevamo prenotato le prime due notti, abbiamo soggiornato all’Olympos Pension struttura carina e consigliata soprattutto per l’ubicazione, proprio vicino alla famosa via centrale Sokratous Road. Appena entrati all’interno delle mura di Rodi vecchia siamo subito stati colpiti dal fascino della città vecchia, avevamo letto qualcosa al riguardo ma siamo rimasti veramente sorpresi: una città contornata da maestose mura, costituita da numerose stradine in cui perdersi per poi arrivare in stupende piazze colme di localini. Rodi vecchia è veramente bella ed affascinante e tenuta benissimo: la via dei cavalieri, la moschea di Solimano il Magnifico e il Palazzo del Gran Maestro sono alcune delle meraviglie che potrete visitare in quella che è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’Unesco, il suo fascino risiede anche nel fatto che è la più vecchia città medioevale continuamente abitata d’Europa. Dopo aver dedicato un paio di giorni alla visita di Rodi vecchia abbiamo preso un traghetto dell’Anek Lines per Karpathos, siamo partiti verso le 20:30 e siamo sbarcati a Pigadia verso l’1:30 e al porto ci aspettava John, proprietario dell’Amarylis Hotel di Pigadia. Consigliamo questa struttura per gentilezza e pulizia, per non parlare dell’ottimo rapporto qualità-prezzo. Pigadia è il centro principale di Karpathos ed è davvero un bel paesino che ci ha subito conquistato per la sua tranquillità e genuinità, almeno noi l’abbiamo trovato così a fine luglio! Karpathos lunga poco più di 70 chilometri, è un’isola aspra e selvaggia che possiede spiagge bianche e non solo, alcune incastonate in scenografiche scogliere, ma ci sono anche montagne che superano i mille metri. Dovunque il mare è di un blu intenso che si stempera nel turchese e nel verde trasparente.

Abbiamo affittato uno scooter e abbiamo visitato diverse spiagge dell’isola: la bellissima spiaggia di Pigadia, 4 km di spiaggia e acqua cristallina secondo noi particolarmente adatta per famiglie con bambini; Diakoftis: i caraibi a Karpathos, una spiaggia vicina all’aeroporto non molto pubblicizzata sulle guide ma conosciuta dai locali, raggiungibile percorrendo una strada sterrata; Amoopi beach una splendida baia ad arco, ampia, ben ventilata e allo stesso tempo protetta dai venti, una spiaggia tranquilla con acque azzurre ed infine Achata beach a pochi km da Pigadia, un’altra bella spiaggia fatta di ciottoli, ben ventilata ed immersa nella natura. Abbiamo anche dedicato un giorno alla visita del paese di Olymphos situato a circa 40 km da Pigadia, l’abbiamo raggiunto in scooter e devo dire che forse non è stata la soluzione migliore, la strada non è male solo che diversi tratti sono a rischio caduta massi e in scooter non è il massimo, per non parlare poi del forte vento sul crinale a circa 20 minuti da Olympos, è meglio raggiungerlo in macchina o in barca. Il paesino in sé è molto carino anche se pieno di turisti, si respira un pizzico di folklore nei costumi tradizionali indossati dalle donne. Noi, su consiglio di diverse persone, abbiamo provato i famosi maccheroni all’Olympos restaurant buoni, ma quello che ci è piaciuto di più è il dolce che ci hanno regalato: delle palline di pasta tipo frittelle ricoperte di miele e semi di sesamo, da provare assolutamente! Altri paesini da visitare, nell’entroterra a pochi km da Pigadia, magari al tramonto per poi fermarsi a cena sono: Menetes che di sera sembra un presepe illuminato, mangiate alla taverna Manolis; fate un giro a Volada e fermatevi assolutamente alla taverna Klimataria ottimo polipo, polpette di zucchine, la più grande insalata greca mangiata a Karpathos; carini anche Aperi e Othos. La settimana a Karpathos è trascorsa velocemente e poi riprendiamo il traghetto verso mezzogiorno per arrivare a Rodi Town verso le 17:00 e prendere l’autobus per Lindos, altra perla dell’isola di Rodi.

Lindos è un incantevole paesino tutto bianco che si trova a circa 55 km da Rodi (1 ora e 20 minuti di autobus). Protetto dalla rocca-castello fortificata dai Cavalieri e sulla quale un tempo sorgevano l’Acropoli e il santuario di Athena Lindia, Lindos è circondato da una stupenda baia a Nord e da una spiaggetta a Sud, molto frequentate durante l’estate. È possibile raggiungere l’acropoli a piedi o in sella ad un asinello, ma consiglierei di lasciare quest’ultima opzioni ai bambini …noi adulti possiamo camminare senza far morire di fatica i poveri animali. Il paese di Lindos è davvero carino anche se piuttosto turistico, percorribile solo a piedi vi potrete perdere nei suoi vicoli bianchi ed affascinanti. Noi abbiamo soggiornato al Chrysa studios un’ottima scelta: vista mozzafiato sull’Acropili situato appena fuori dal caotico centro di Lindos. Potete cenare in uno dei numerosi ristoranti affollati di Lindos oppure spostarvi per esempio a Lardos, un paesino a 6 km da Lindos dove troverete l’autenticità del popolo greco. Fermatevi alla taverna Savva’s in cui potrete assaggiare cibo ottimo e davvero genuino, mai provata una feta così “autentica”. Per chiudere in bellezza il nostro viaggio abbiamo deciso di soggiornare ancora due notti a Rodi Town e abbiamo dedicato una giornata alla visita dell’isola di Symi, situata a circa 1 ora e trenta in traghetto da Rodi. Prima tappa dell’escursione è il monastero di Panormitis, dedicato all’Arcangelo Michele che è il santo patrono dell’isola nonché protettore dei marinai. Ci fermiamo un’oretta, abbiamo poco tempo ma sufficiente per dare un’occhiata al monastero e per assaggiare le famose cheese pies di Panormitis, buonissime! Ripartiamo e la prossima meta è Symi Town chiamata anche la Stoccolma della Grecia, infatti ci sorprende subito per l’architettura delle sue casette colorate che si affacciano sulla sua baia, ben diverse dalle tipiche abitazioni greche. Sembra davvero un paese carino ma il tempo è poco ed in più fa caldissimo, quindi ci perdiamo un po’ tra le sue viuzze e poi ci fermiamo a bere qualcosa in uno dei numerosi locali a ridosso del mare e godiamo dello splendido paesaggio. Torniamo a Rodi verso le 18:30 e dopo una doccia veloce usciamo per cenare. Il proprietario della pensione dove alloggiamo ci consiglia la Taverna Anchor, fantastico suggerimento! Ci torneremo anche la sera successiva, ottimo ristorante nel cuore di Rodi vecchia e buon rapporto qualità-prezzo.

Anche quest’anno la Grecia non ci ha delusi… anzi! Rimaniamo sempre piacevolmente sorpresi dalla gentilezza e dall’accoglienza che caratterizza il popolo greco… alla prossima, Yàsas!



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