Lo sapevi che Bangkok non si chiama realmente Bangkok? Ecco i 3 luoghi coi nomi più lunghi al mondo

Stefano Maria Meconi, 05 Ott 2023
lo sapevi che bangkok non si chiama realmente bangkok? ecco i 3 luoghi coi nomi più lunghi al mondo

Voglia di stupire, necessità di richiamare turisti in luoghi altrimenti scarsamente conosciuti o, molto più semplicemente, una lunga tradizione che però ha ceduto il passo alle necessità di una contemporaneità che va sempre più veloce. Fatto sta che ci sono dei luoghi nel mondo dove i toponimi, ovvero i nomi geografici utilizzati per definire città, fiumi, montagne e quant’altro sono degli scioglilingua difficilmente ripetibili e sono diventati così lunghi da essere essi stessi un motivo per partire. Tra sorrisi, video diventati virali sui social network e storie che valgono la pena di essere raccontate, andiamo alla scoperta di tre destinazioni nel mondo dai nomi più lunghi al mondo.

L’altro nome di Bangkok, la capitale del sorriso

turistipercaso

Sono milioni i visitatori che ogni anno raggiungono la Thailandia passando da Bangkok, la sua celebre capitale con tanti templi, magnifici mercati sul fiume o a ridosso di percorsi ferroviari e godono della sorridente accoglienza di uno dei paesi più belli del Sud-est asiatico. Quella thailandese è una cultura antica e molto ricca, basata soprattutto sulla religiosità buddhista, intorno alla quale sono nati culti, tradizioni e abitudini. E anche toponimi curiosi, come quello che appunto sarebbe ufficialmente il vero nome di Bangkok. Certo, c’è anche la variante breve Krung Thep, “Città degli Angeli”, ma la capitale della Thailandia ha un nome ufficiale che è composto da 176 caratteri

Il vero nome di Bangkok è infatti Krungthepmahanakhon Amonrattanakosin Mahintharayutthaya Mahadilokphop Noppharatratchathaniburirom Udomratchaniwetmahasathan Amonphimanawatansathit Sakkathattiyawitsanukamprasit. Complicato? In lingua Thai sicuramente, ma la traduzione italiana ci aiuta a chiarirne il senso: La città degli angeli, la grande città, la residenza del Buddha di Smeraldo, l’inespugnabile città (di Ayutthaya) del Dio Indra, la grande capitale del mondo dotata di nove preziose gemme, la città felice, abbondante di enormi palazzi reali che raffigurano celestiali addobbi dove regna il Dio reincarnato, una città donata da Indra e costruita da Vishnukarn.

La piccola collina dal lunghissimo nome in Nuova Zelanda

taumata

Rimaniamo dall’altro lato del mondo e scendiamo in Nuova Zelanda, l’isola dei Maori. Taumata è una piccola collinetta di 305 metri, situata nell’Isola del Nord, una delle due isole principali che compone questo magnifico paese ricchissimo di luoghi verdi e incontaminati. La leggenda vuole che il suo nome ufficiale, lungo 92 caratteri (Guinness World Record certificato), sia legato alla battaglia tra Tamatea e gli Ngati Hine, durante il quale il primo perse il fratello e ogni giorno commemorò la sua morte suonando uno strumento tipico.

Taumatawhakatangihangakoauauotamateaturipukakapikimaungahoronukupokaiwhenuakitanatahu è, a conti fatti, il toponimo più lungo al mondo che riguarda un singolo luogo geografico, mentre relativamente a città o comuni, per scoprire il record bisogna tornare in Europa.

Si trova in Galles il comune più “lungo” al mondo

llanfair

La Chiesa di Santa Maria nella valletta del nocciolo bianco, vicino alle rapide e alla chiesa di San Tisilio nei pressi della caverna rossa. No, non sono le indicazioni per raggiungere una piccola chiesetta di campagna, ma il significato che c’è dietro il toponimo di un piccolo comune del Galles di appena 3000 abitanti, che ha deciso di entrare nella storia – e nelle leggende di Youtube e compagnia bella – con il toponimo più lungo al mondo.

Gli amici e i pigri lo chiamano Llanfair PGLlanfairpwll, perché in fondo ci vogliono almeno una decina di secondi per pronunciare Llanfairpwllgwyngyllgogerychwyrndrobwllllantysiliogogogoch. Un nome complicato dalla fonetica decisamente originale del gallese, lingua minoritaria nel Regno Unito ma che, alla pari dello scozzese o del gaelico in Eire, è ancora parlata da una consistente fascia della popolazione che vuole mantenere inalterate le vecchie tradizioni.



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