Nuova Zelanda, tutta la magia del posto più lontano

La natura nella sua dimensione primordiale
Manuela Titta, 19 Mag 2023
nuova zelanda, tutta la magia del posto più lontano
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La Nuova Zelanda è un territorio incredibile, la sua straordinaria bellezza naturalistica è solo vagamente intuibile grazie agli innumerevoli set cinematografici che l’hanno portata all’attenzione di tutto il mondo. Selvaggia, incontaminata, sterminata: questa terra è un susseguirsi di forza e potenza. I vulcani continuano a manifestare la loro energia nell’isola del nord: Rotorua è l’immensa zona termale non distante da Taupo, il lago più grande della Nuova Zelanda. L’attività geotermica di Rotorua, con i suoi geyser, laghetti di fango bollente e sorgenti termali è una straordinaria attrazione turistica: un luogo circondato dal verde delle montagne e dai colori incredibili dei laghi con le loro acque sulfuree; qui c’è anche un consistente insediamento della popolazione Maori, con la quale entrare in contatto per scoprire la loro tradizione culturale.

È nel febbraio 2000 che Luna Rossa vince la Louis Vuitton Cup: le acque di Auckland – Tāmaki-makau-rau in Māori – diventano lo scenario di uno spettacolo assoluto, con le imbarcazioni che solcano l’oceano, sfidando il vento, esattamente come avevano fatto i primi uomini che raggiunsero queste isole presumibilmente nel XIII secolo.

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Nel regno del Signore degli Anelli

Se si parte da Auckland e si scende verso sud, ci si immerge in un percorso circondati da boschi e infinite distese verdi dove gli animali, sia quelli selvatici che quelli allevati, vivono in condizione di assoluta libertà. L’isola del sud si raggiunge con un traghetto, questa traversata è definita ‘’un viaggio nel viaggio’’, da Wellington a Picton, tre ore nello Stretto di Cook che ci lascia intuire una delle peculiarità di questa zona: i fiordi. Milford Sound Piopiotahi in Māori – si trova nella parte sud-ovest dell’Isola del Sud, nel parco nazionale del Fiordland: indicato anche come ‘’ottava meraviglia del mondo’’, la sua vetta più alta sfiora i 1700 m s.l.m. Sembra di essere in una terra magica, dove l’impatto con la natura lascia il visitatore letteralmente sbalordito.

Il vino capolavoro della Nuova Zelanda

La storia della viticoltura in Nuova Zelanda è cosa recente, anche se le prime viti risultano essere in questa terra già dall’800, grazie all’iniziativa dei coloni nell’isola del nord. C’è una prevalenza di vini bianchi prodotti, con quattro principali aree di produzione. Siamo in un paese che presenta ambienti molto eterogenei, perché si passa dalle zone che si affacciano sull’oceano, alle montagne, alle colline, va inoltre considerata l’attività vulcanica e le relative peculiarità del suolo: tutto ciò mette a disposizione terroir molto diversi tra di loro. Sauvignon blanc, Pinot noir e Chardonnay sono i vitigni che maggiormente hanno riscosso successo, ma indubbiamente la Nuova Zelanda è ora legata ad un vitigno in particolare che ha espresso le sue caratteristiche migliori nell’isola del sud. L’eccellenza vitivinicola neozelandese la troviamo nella zona di Marlborough, nella parte nord-orientale dell’Isola Meridionale. Il Sauvignon è sicuramente uno dei vitigni più diffusi e amati del mondo, originario della zona sud – ovest della Francia, ha una grande capacità di adattamento che ne ha reso possibile la diffusione nei vari continenti. Questa zona è risultata particolarmente vocata all’allevamento di questo vitigno, la cui maturazione ha dato vita ad un vino con una complessità aromatica di grande pregio.

oceano indiano della nuova zelanda

Il terroir

Il clima di Marlborough ci regala vini dalla grande espressione, il lungo processo maturazione permette lo sviluppo dell’aromaticità, grazie all’influenza dell’oceano e all’alternanza del caldo diurno con la freschezza delle ore notturne, un’ottima escursione termica che darà il suo fondamentale contributo.

Il programma Sustainable Winegrowing New Zealand, ha permesso di raggiungere la certificazione di sostenibilità per oltre il 95% dei vigneti, un vero e proprio primato a livello mondiale, al quale gli altri paesi, compresa l’Italia, guardano come ad un virtuoso esempio da imitare.

Le caratteristiche uniche di questo Sauvignon Blanc sono dovute anche al terreno ricco di sostanze che si sono depositate nel corso del tempo, rendendo questa terra particolarmente fertile e capace di donare al vitigno tutte le sostanze che ritroveremo nei profumi e nei sapori. Il Sauvignon Blanc è un vitigno semi aromatico, con una sua personalità olfattiva e dal profumo intenso: il pregio di questo intenso vino neozelandese, sta nell’aver coniugato la freschezza con sentori che richiamano i frutti tropicali, ananas e passion fruit.

La grande eccellenza della Terra dei Kiwi

Questo vino è inconfondibile perché si impone con tutta la sua personalità al primo assaggio: grazie alla sua intensità, le caratteristiche uniche arrivano subito e al naso risulta complesso. L’equilibrio tra gli zuccheri e gli aromi, si andranno a bilanciare con l’acidità e con le sue note minerali, per un finale persistente.

Questo vino può essere abbinato a moltissimi piatti, perchè si spazia dalle pietanze vegetariane, ai primi piatti sempre di verdure o a base di pesce; è consigliato per la cucina etnica dove troviamo elementi di piccantezza; perfetto con pesci e crostacei alla griglia, formaggi freschi o poco stagionati, ma anche insalate miste.