Difendiamo l’insegnamento della geografia nelle scuole!

Turistipercaso sottoscrive e rilancia l'appello lanciato dalla Società Geografica Italiana e dall'Associazione Italiana insegnanti di Geografia per difendere l'insegnamento di questa importantissima materia nelle scuole italiane. Ecco il testo (e il senso) dell'appello: «Fare geografia a scuola vuol dire...
Turisti Per Caso.it, 01 Feb 2010
difendiamo l'insegnamento della geografia nelle scuole!
Turistipercaso sottoscrive e rilancia l’appello lanciato dalla Società Geografica Italiana e dall’Associazione Italiana insegnanti di Geografia per difendere l’insegnamento di questa importantissima materia nelle scuole italiane. Ecco il testo (e il senso) dell’appello: «Fare geografia a scuola vuol dire formare cittadini italiani e del mondo consapevoli, autonomi, responsabili e critici, che sappiano convivere con il loro ambiente e sappiano modificarlo in modo intelligente e sostenibile, guardando al futuro. Nei nuovi programmi di Licei e Istituti tecnici e professionali previsti dalla riforma della Scuola, la geografia scompare del tutto o è fortemente penalizzata. Nel primo biennio dei Licei perderebbe la sua piena autonomia, con due ore settimanali per il 1° e 2° anno, per confluire in un contenitore “Storia e Geografia” di tre ore settimanali. Un’ora in meno, che va a discapito della geografia. Mentre negli Istituti Tecnici è quasi del tutto assente, nei Professionali manca completamente, non è più presente nei Trasporti (ex Nautici) e viene ridotta negli istituti Economico-commerciali. I sottoscrittori di questo documento ritengono che privarsi degli strumenti di conoscenza propri della geografia, in una società sempre più globalizzata e quindi complessa, significa privare gli studenti e i cittadini di domani di saperi irrinunciabili per affrontare le sfide del mondo contemporaneo.»

Firma qui l’appello-petizione in favore dell’insegnamento della geografia

L’adesione di Patrizio

La Geografia è l’HUB (o se preferite la stazione ferroviaria) da cui passa tutto: per la Geografia transita l’economia, la cultura, la storia, lo studio del territorio. Poi ognuna di queste branche a sua volta ci porta alla Politica piuttosto che all’Antropologia, dall’Ambiente fino alla Meteorologia, quindi alla Fisica e alla Geologia. Ma la Geografia, per me, è soprattutto letteratura (i grandi viaggi, gli esploratori, e poi gli autori e anche le varie lingue) e magari anche Musica, Arte. Nell’anno della Biodiversità la geografia è il grimaldello che apre tutte le porte di senso che ci permettono di capire il vero significato di questa parola: bio-diversità, appunto. L’anno della Biodiversità arriva dopo il bicentenario di Darwin (e di Fitz Roy, il suo amico-nemico capitano e cartografo) e il famoso viaggio del brigantino Beagle è stato innanzitutto una “esperienza geografica”. Anche noi turisti, sia pure per caso e inconsapevolmente, facciamo della piccola geografia… E anche grandi problemi come l’integrazione, l’emigrazione-immigrazione o la famosa globalizzazione, potrebbero trovare spiegazioni e soluzioni nella Geografia.

Scolasticamente parlando la Geografia è la più interdisciplinare delle materie, il collante che mette in relazione tante specificità. Eliminare la Geografia significa arrendersi alla cultura iper-specialistica e miope, significa rinnegare e perder per strada il buono della nostra tradizione di studi classici, in cui l’obiettivo non è diventare fin da piccoli top-general-account-junior-manager o qualche cosa del genere, bensì uomini. Ma purtroppo, a proposito di Geografia, oggi si assiste ad un inversione della deriva dei Continenti: noi Europei stiamo scivolando (scolasticamente e culturalmente) verso l’altra sponda dell’Atlantico, anche su temi sui quali avremmo – a mio modestissimo avviso – qualche cosa da insegnare oltre che da imparare. Patrizio

Per approfondire: Società Geografica Italiana: Associazione italiana insegnanti di geografia: http://www.Aiig.It/



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche