Da pista di collaudo a giardino pensile, ecco l’incredibile trasformazione del palazzo simbolo di Torino

Stefano Maria Meconi, 24 Ott 2023
da pista di collaudo a giardino pensile, ecco l'incredibile trasformazione del palazzo simbolo di torino

C’era una volta Giovanni Agnelli, imprenditore che avrebbe rivoluzionato per sempre il mondo dell’automobilismo in Italia e nel mondo. Il fondatore della FIAT fu anche un rivoluzionario architettonico, a cui si deve la volontà di creare un luogo unico per gli stabilimenti della fabbrica che avrebbe dato alla sua città, Torino, un luogo simbolo alla pari della Mole Antonelliana o del Parco del Valentino. Il Lingotto è un luogo unico nel suo genere, costruito lungo un periodo di tempo di quasi 15 anni, che include nella sua grande struttura una pista di collaudo “sospesa” nel vuoto, un eliporto e numerosi ambienti produttivi riconvertiti in strutture polifunzionali per la città. Tra passato e futuro, la vecchia fabbrica è, proprio come la città, un cantiere in costante divenire che si avvale di ieri per guardare al domani.

Una storia che nasce durante la Grande Guerra

turistipercaso

Giacomo Matté-Trucco, che già lavorava in FIAT nel 1905 come progettista, fu incaricato proprio nel pieno della Grande Guerra di realizzare il complesso stabilimento che avrebbe ospitato una sempre crescente azienda. Infatti l’invenzione dell’automobile, che è della seconda metà dell’Ottocento, già a inizi Novecento iniziava a farsi preponderante, sebbene non ai livelli che conosciamo oggi. Agnelli volle dunque realizzare qualcosa di magnificente sì, ma anche capace di rivoluzionare il tradizionale approccio ai complessi industriali. Nacque così il Lingotto, una struttura costruita a più riprese tra il 1916 e i primi anni Trenta e caratterizzata da una serie di innovazioni incredibili per il periodo. Dopo la Seconda guerra mondiale il complesso venne soppiantato da Fiat Mirafiori per la parte produttiva, mentre qui furono dapprima costruiti elettrodomestici e, intorno agli anni Ottanta, la Lancia Delta. Dopodiché, le macchine industriali taccquero.

Il Lingotto di Torino non era però destinato a scomparire: ristrutturato da Renzo Piano, è divenuto dapprima uno spazio commerciale, poi uno fieristico (grazie a uno spazio di ben 7 ettari), poi ancora un auditorium e sala congressi. Dal 2022, inoltre, ospita il più grande giardino pensile urbano d’Italia, costruito ai lati della Pista 500 – risalente al 1926 – e con ben 40mila piante che lo rendono una macchia verde ispirata ai principi di sostenibilità su una location d’autore, a 28 metri da terra. 

Come vivere al meglio il Lingotto di Torino

lingotto torino

All’interno del Lingotto ci sono moltissime esperienze da fare, che possiamo raccogliere sommariamente così:

  • La Pinacoteca Agnelli è l’esposizione della collezione privata di Giovanni e Marella Agnelli. Non delle opere qualsiasi: oltre a 7 opere di Matisse, ci sono anche lavori di Canaletto, Picasso, Renoir, Manet, Canova, Balla, Modigliani e Tiepolo. 
  • Pista 500 è il percorso artistico nel verde dove ammirare, oltre alle decine di migliaia di piante e arbusti, anche una serie di sculture e installazioni artistiche circondate dal vecchio circuito dove FIAT provava le sue nuove autovetture.
  • Il Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, situato poco lontano dal Lingotto, ospita oltre 200 veicoli storici in un contesto moderno e dinamico che partendo dai lavori della casa Agnelli attraversa la storia delle quattro ruote.

Oltre a questo, il Lingotto di Torino ospita un grande centro commerciale con numerosi negozi, un UCI Cinemas, un supermercato e un hotel, per un vero e proprio polo della cultura, dell’attrazione e della storia industriale della prima capitale d’Italia.



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