Ancor prima delle cantine, gli Infernot hanno fatto diventare il Piemonte la terra del vino

Redazione TPC, 18 Mar 2023
ancor prima delle cantine, gli infernot hanno fatto diventare il piemonte la terra del vino

Se sei alla ricerca di un’esperienza autentica, capace di emozionarti e di farti scoprire luoghi unici al mondo, non puoi perderti gli Infernot del Piemonte. Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2014, questi incredibili ambienti sotterranei ti faranno rivivere la storia del territorio, attraverso la loro architettura particolare e la loro funzione sociale. Scopri con noi questo tesoro nascosto della regione, e lasciati conquistare dalla sua bellezza e dalla sua profonda autenticità. Questo non è solo un viaggio turistico, ma un’esperienza che ti cambierà per sempre. Leggi l’articolo per scoprire come organizzare il tuo viaggio, e preparati a vivere un’avventura unica nel suo genere.

Gli Infernot sono un simbolo dell’identità regionale del Piemonte

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Gli Infernot sono una particolare tipologia di ambienti sotterranei, tipici della regione Piemonte. Costruiti in epoche diverse, utilizzando tecniche e materiali diversi (ma generalmente in pietra locale), hanno alcuni elementi comuni: il muro portante in pietra, la volta a botte, la porta di accesso e, in alcuni casi, un pozzo per la raccolta dell’acqua. Si sviluppano sottoterra, in antichi vigneti o in luoghi utilizzati per la conservazione di alimenti e vino. Per certi versi, somigliano ai frantoi ipogei del Salento o alle grotte di Matera, dove però si conserva ancora una funzione residenziale, oltre che di immagazzinamento. Ma cosa rende gli Infernot così speciali? Oltre alla loro architettura caratteristica, che si basa su un sistema di volte a botte o a crociera, sono un simbolo della cultura locale e della tradizione vitivinicola del territorio. Il loro nome, infatti, deriva dalla parola “inferno”, che indicava la parte più profonda e fresca delle cantine, dove venivano conservati i prodotti della terra e del sottosuolo. Gli Infernot sono anche luoghi di ritrovo e di socialità, dove la comunità si incontrava per condividere momenti di convivialità e di lavoro. Uno degli elementi che li rende unici e affascinanti è la loro architettura. I muri in pietra locale, l’assenza di illuminazione naturale e il sistema di volte a botte o a crociera conferiscono agli Infernot un’atmosfera suggestiva e misteriosa.

A cosa servono oggi?

Un tempo, gli Infernot erano utilizzati principalmente per la conservazione del vino, ma anche per il riparo degli attrezzi agricoli e per la conservazione di alimenti. A volte, venivano anche utilizzati come abitazioni temporanee per i contadini che lavoravano nei campi. Altri, invece, erano riservati a un uso sociale, come spazi di incontro e di convivialità. La scelta di inserirli tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO è dovuta alla loro particolarità e alla loro importanza storica e culturale per la regione Piemonte. Grazie a questo status, gli Infernot sono stati valorizzati e resi accessibili ai visitatori, diventando una meta turistica sempre più apprezzata.

Come visitare gli Infernot: tour guidati e percorsi consigliati

castiglione faletto

Se vuoi scoprire gli Infernot in tutto il loro splendore, hai a disposizione diverse opzioni per esplorare questi antichi spazi sotterranei. Una delle possibilità più apprezzate dai visitatori è quella di partecipare a un tour guidato. I tour sono generalmente organizzati da associazioni di volontari o da enti locali, e offrono un’esperienza coinvolgente e istruttiva per grandi e piccoli. In alternativa, puoi optare per un’esperienza più avventurosa, esplorando gli Infernot in modo indipendente con l’ausilio di una mappa o di un’applicazione per smartphone. Qualunque sia la tua scelta, potrai scoprire l’architettura particolare di questi luoghi, la loro bellezza e il loro ruolo nella storia e nella cultura del Piemonte. 

Per quanto riguarda i percorsi individuali, potrai scegliere tra i diversi itinerari consigliati dai centri turistici locali. Tra questi, spiccano i percorsi della Strada del Vino Monferrato e dei Sapori, che ti condurranno alla scoperta degli Infernot più belli e suggestivi della zona. In tutto il territorio del Monferrato e delle Langhe sono presenti moltissimi Infernot, ognuno con la propria storia e il proprio fascino. Tuttavia, alcuni di essi sono particolarmente famosi per la loro bellezza e l’importanza storica e culturale:

  • Infernot del Barolo, situato a Castiglione Falletto, uno dei più grandi e suggestivi della zona;
  • lnfernot del Contado di Castiglione, un sistema di gallerie e cunicoli che si estende per più di 20 chilometri e che rappresenta uno dei tesori nascosti del Piemonte;
  • Infernot di San Maurizio d’Opaglio, situato nei pressi del lago d’Orta, che conserva ancora intatta la sua bellezza originale, grazie alla sua posizione isolata e poco frequentata. Non meno suggestivo l’Infernot di Agliano Terme, un’antica cantina scavata nella roccia che conserva ancora i suoi antichi torchi in legno e le sue botti di vino.

Altri Infernot famosi sono quelli di Calliano, di Canelli, di Serralunga d’Alba, di Novi Ligure e di Casale Monferrato, ognuno con le proprie peculiarità e particolarità. 

Gli Infernot e la cultura locale: la tradizione del vino e dei vigneti del Piemonte

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Gli Infernot rappresentano una parte importante della cultura e della tradizione enologica del Piemonte, in particolare delle zone del Monferrato e delle Langhe. Queste antiche cantine scavate nella roccia sono state utilizzate per secoli per conservare il vino e sono diventate un simbolo della cultura locale legata alla viticoltura.

La storia del vino e dei vigneti del Piemonte

La storia del vino nel Piemonte risale a tempi antichi, quando i Romani introdussero la viticoltura nella zona. Nel corso dei secoli, la produzione di vino si è evoluta, passando da tecniche artigianali a metodi moderni. Oggi, il Piemonte è uno dei principali produttori di vino in Italia, famoso in tutto il mondo per i suoi pregiati vini, come il Barolo, il Barbaresco, il Nebbiolo, il Dolcetto e il Moscato.

Le tecniche di vinificazione tradizionali

La visita agli Infernot ti permetterà di scoprire le tecniche di vinificazione tradizionali, utilizzate da secoli dagli agricoltori locali. Questi metodi artigianali sono stati tramandati di generazione in generazione e sono stati mantenuti intatti fino ai giorni nostri. La produzione di vino nel Piemonte è basata sulla coltivazione di uve di alta qualità, che vengono raccolte e vinificate con estrema cura.

Il territorio e la passione dei produttori locali

Il Piemonte è una regione ricca di vigneti e di paesaggi mozzafiato, dove il lavoro dei produttori locali è fondamentale per la produzione del vino. La visita agli Infernot ti permetterà di conoscere le persone del posto e di scoprire la loro passione e dedizione per la viticoltura. Inoltre, grazie alla visita di cantine e vigneti, potrai scoprire le varie tipologie di uva coltivate nella zona e conoscere il territorio in cui vengono prodotti i pregiati vini piemontesi.

La cultura locale e la cucina piemontese

Gli Infernot sono spesso situati nei pressi di borghi e paesi pittoreschi, dove è possibile scoprire la cultura e le tradizioni locali. La visita agli Infernot rappresenta quindi un’opportunità unica per assaporare le specialità gastronomiche del territorio e scoprire le abitudini culinarie locali. Tra le prelibatezze più famose della cucina piemontese troviamo il bollito misto, una pietanza composta da diversi tagli di carne accompagnati da salse e mostarda di frutta; la fonduta, una crema di formaggio fuso ideale per condire verdure e pane; il risotto al tartufo, un primo piatto dal sapore intenso e aromatico; e le tajarin, tagliatelle sottili fatte a mano servite con sughi a base di carne o funghi.

Gli Infernot oggi: un simbolo di identità culturale e di sostenibilità ambientale

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Gli Infernot del Piemonte rappresentano da sempre un patrimonio culturale e ambientale, ma al giorno d’oggi questi spazi raffigurano anche una risorsa importante per il turismo sostenibile nella regione. I proprietari degli Infernot si sono impegnati a preservare questi spazi, non solo per il loro valore culturale, ma anche per la loro sostenibilità ambientale: utilizzano materiali e tecniche di costruzione tradizionali, mantenendo l’ambiente circostante incontaminato.

Un altro aspetto interessante da considerare riguardo agli Infernot è il loro legame con la sostenibilità ambientale. Questi ambienti naturali, infatti, sono stati costruiti in modo da minimizzare l’impatto ambientale, grazie all’utilizzo di materiali naturali e alla loro posizione scavata direttamente nella roccia. Inoltre, i processi di produzione del vino che si svolgevano all’interno degli Infernot erano caratterizzati da un basso impatto ambientale, poiché non richiedevano l’utilizzo di alcuna energia elettrica o tecnologia moderna. Oggi, la visita agli Infernot può rappresentare un’opportunità per riflettere sull’importanza della sostenibilità ambientale e sulla necessità di preservare le risorse naturali del nostro pianeta.



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