167 metri di splendore sabaudo: a Torino c’è uno degli edifici più alti (e fotografati) d’Italia

La crescita verso il cielo della mole Antonelliana di Torino, simbolo dell’Italia unita
Claudia Giammatteo, 13 Gen 2024
167 metri di splendore sabaudo: a torino c'è uno degli edifici più alti (e fotografati) d'italia

Spicca in ogni foto panoramica della città: la Mole Antonelliana è, senza dubbio, simbolo di Torino, ma anche dell’Italia intera.  Il suo nome deriva dalla sua imponente altezza, mentre l’aggettivo dall’architetto che la concepì, Alessandro Antonelli. Eppure, in pochi sanno che non è sempre stata così alta: ecco l’affascinante storia della sua evoluzione.

La storia della Mole Antonelliana di Torino, dai 70 ai 167  metri di altezza

La costruzione di questo edificio monumentale di Torino, situato nel centro storico iniziò nel 1863 su progetto di Alessandro Antonelli, al quale venne commissionato di ideare un nuovo tempio per gli israeliti che comprendesse una scuola interna. Antonelli, quindi, pensò di progettare un edificio costituito da una ampia parte inferiore e una cupola a base quadrata, ispirandosi alle altre sinagoghe europee.

Dopo 6 anni di lavori, la mole venne inaugurata il 10 aprile 1889, come la più alta costruzione in muratura al mondo che entrò in diretta “competizione” con la Torre Eiffel di Parigi, inaugurata appena 10 giorni prima.  Il seppur ambizioso progetto non fu però apprezzato dalla Comunità Ebraica di Torino per via dei numerosi costi aggiuntivi da sostenere per rinforzare e saldare un edificio di una portata importante. I membri, quindi, decisero di venderla al Comune di Torino che decise di  farne un monumento dedicato all’unità nazionale e al re d’Italia Vittorio Emanuele II.

La mole Antonelliana continuò a crescere: nel 1873 Antonelli decise di aggiungere un altro piano, il cosiddetto “Tempietto“, salendo a 90 metri d’altezza. Prendendo poi spunto dalla Basilica di San Gaudenzio di Novara, aggiunse una terminazione appuntita in stile neogotico, un colonnato a forma circolare denominato la “lanterna” raggiungendo i 113 metri nel 1887.

Il 900 fu un secolo particolarmente difficile anche per la mole: a causa di avverse condizioni meteorologiche subì diverse revisioni. Infatti, nel 1904 venne abbattuto il Genio Alato da un violento temporale, sostituito con una stella a cinque punte. La struttura scampò miracolosamente ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma nel 1953 le condizioni meteo causarono il crollo di quasi 50 metri di guglia.

La mole Antonelliana subì, quindi, dei nuovi lavori e tornò al suo splendore nel 1960 con una nuova guglia raggiungendo gli attuali 167,5 metri attuali.  Nel 1964 venne installato il primo ascensore che conduce al “Tempietto” e che permette di godere dello splendido panorama sulla città di Torino e le Alpi che la circondano.

Come visitare l’imponente Mole Antonelliana di Torino

La Mole Antonelliana, nei primi 5 piani, è sede del Museo Nazionale del Cinema che ripercorre la storia del cinema dalle origini ai giorni nostri e che offre un’esperienza immersiva ai visitatori, attraverso la visione di filmati, fotografie e oggetti.

 I piani superiori della Mole Antonelliana, invece, sono dedicati a mostre temporanee e ad eventi culturali.

Per visitare la Mole Antonelliana è possibile prenotare delle visite guidate, scegliere se accedere solo al museo, solo all’ascensore che conduce al “Tempietto”, eppure vivere entrambe le esperienze. È possibile anche salire a piedi verso la cupola. Se, invece, si acquista la “Torino + Piemonte Card“, questa da accesso gratuito a centinaia di musei tra cui la Mole Antonelliana.



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