Vivere Vienna
Per iniziare la visita della città partiamo dal suo cuore pulsante, Stephansdom, la cattedrale in stile romanico simbolo di Vienna con le sue guglie Il campanile Sudturm, il più alto, è visitabile e dopo 343 scalini (poco raccomandabili a chi soffre di labirintite) dalla sua sommità si può scorgere uno splendido panorama della città. Nei pressi della cattedrale altre tre chiese, la Peterskirche, la Minoritenkirche e la Maria am Gestade suscitano un particolare interesse storico e culturale . Il centro non è solo Stephansplatz e il suo duomo ma anche l’allungata piazza del Graben, con i suoi bar all’aperto e le numerose gelaterie, e la Karntnerstrasse, la lunga via pedonabile ricca di boutique (la maggior parte italiane) dove è facile farsi rapire dalla tentazione dello shopping. Per gli amanti della cultura invece Vienna sa offrire, come poche altre città al mondo, un panorama museistico di valore inestimabile. Nel Museumsquartier, infatti, vi si trovano concentrati tutti i musei cittadini come:il Leopold museum che ospita centinaia di opere dell’arte austriaca moderna, da Klimt a Schiele, oppure il Moderner Kunst museum con opere di Mirò e Picasso tra gli altri, o il museo di scienze naturali o quello di storia dell’arte (Kunsthistorisches museum); logico fare una scrematura di ciò che più si preme vedere altrimenti si rischia di perdere intere giornate negli edifici e anche il fattore spese ne può risentire (ogni ingresso comporta una spesa media di 10 euro anche se il possesso della Vienna card fa usufruire di sconti). Dal punto di vista architettonico Vienna è la culla dello stile barocco e neoclassico con le numerose tenute asburgiche a farle da padrone, in primis l’Hofburg, il palazzo imperiale degli Asburgo per più di sei secoli, un complesso formato da palazzi e cortili di diversa epoca dentro ai quali è possibile ammirare gli appartamenti reali (all’interno il Sissi-Museum dedicato al mito della principessa Elisabetta d’Austria), il museo degli argenti (spettacolare e di grande effetto), le scuderie di corte (la Stallburg) e anche la Reitschutrakt, la famosa scuola di equitazione spagnola, dove vengono selezionati i bianchi cavalli che con le loro esibizioni di danza a passo di musica sono diventati una delle principali attrazioni della città. Oltre l’area del centro di estremo interesse è il Belvedere, l’elegante palazzo principesco del settecento (residenza estiva del principe Eugenio di Savoia) che ora espone quadri di arte moderna con una ricca collezione di opere di Klimt, complesso dal quale è facile ricavare una cartolina dello scorcio nobile che la capitale austriaca rappresentava nei secoli scorsi. Altro complesso interessante per la sua architettura, in questo caso simile alla reggia di Versailles, è lo Schonbrunn (appartamenti reali visitabili), riserva di caccia degli Asburgo, circondata da un enorme parco che contiene anche lo zoo e l’orto botanico (ingresso scontato per possessori della Vienna card). Lo Schonbrunn è ai margini della città ed è collegato tramite una fermata della metropolitana (U4).
Questa città non sa offrire solo monumenti sfarzosi e musei di prestigio, ma anche attrazioni e spazi per il tempo libero. Suggestivo è visitare il sabato mattina il Naschmarkt, il mercato più grande di Vienna, lungo ben mezzo chilometro con chioschi di ogni genere: dalle spezie di inebriante odore, ai banchi di pesce fresco, dai fiorai, agli allevatori che espongono e vendono i loro prodotti, per arrivare ai commercianti che vendono abbigliamento e oggettistica varia, compreso pezzi di antiquariato e collezionismo. Il Naschmarkt è talmente affollato di gente di ogni etnia che pare contenere in piccola forma tutto il patrimonio culturale e umano del pianeta (un esperienza davvero coinvolgente). Può risultare divertente dedicare un pomeriggio al Pater, il parco più grande della capitale (numerosi sono comunque gli spazi verdi dove riposare e godere di un attimo di tranquillità) al cui interno è situato il parco giochi con la famosa e romantica, seppur altamente turistica, ruota panoramica e altre attrazioni che fan tornare per un poco spensierati ragazzini. A Vienna tutto può essere attrazione, anche solo passeggiare per le vie del centro e assistere ad un esilarante spettacolo di marionette, assistere ad una prima teatrale dal maxi schermo fuori il palazzo dell’Opera, od imbattersi la domenica mattina in un variopinto raduno ciclistico con esibizione di campioni free style della bicicletta; altrimenti rimanere incantati ad osservare il celeberrimo Hundertwasserhaus, l’affascinante isolato di case popolari, vera e propria rottura dall’architettura accademica, nei cui bar è magnifico perder tempo gustando una buona birra e scindersi dall’immagine tipica del turista classico.
Dal punto di vista culinario questo week-end viennese ha offerto una varietà indiscussa di opportunità (l’offerta è elevatissima, locali che si susseguono tra loro), anche perché la cucina del luogo risente tantissimo delle influenze importate dai paesi conquistati durante l’impero; un esempio è la tipica Wiener Schnitzel, la cotoletta gigante (a volte anche più del piatto) servita con patate e verdure (consigliato il centralissimo Figlmuller), i vari esempi di gulag nei ristoranti che servono specialità tipiche ungheresi, da provare l’ambiente caratteristico ed economico dell’Llona Stuberl, numerosi anche i locali con cucina ceca, ma se volete passare una serata allegra andate al ristorante Kostas (vicino Karlsplatz), rustico ristorantino greco che si affolla in tarda serata dove si beve un ottimo vino e si cena al ritmo di sirtaki (il proprietario è una vera e propria macchietta). Più classici i diffusissimi ristoranti italiani e i numerosi Wien Wrustel, i chioschi dove vengono serviti a prezzi economici svariati tipi di wurstel. Questi i minimi spunti che in un fine settimana ha offerto questa città dal sapore antico ma sempre più attuale nel trasformarsi alle esigenze del futuro, sempre con un occhio di riguardo per il turismo, per caso o no, che qui, come un tempo lo erano gli Asburgo, la fa da padrone.