Udine e Gorizia, tra dimore e borghi

Il mio intento è quello di scoprire la Regione in 1 settimana, visitando luoghi principali e posti poco conosciuti tra borghi storia e natura.
Il soggiorno lo passerò presso il B&B Villa Francesca a Camino al Tagliamento (UD), a pochi chilometri di distanza da Codroipo.
Questa zona mi è stata consigliata da Alessandra di PromoTurismo FVG, un’area comoda dove soggiornare per gli itinerari che ho previsto.
Location, tranquillità, ospitalità e cortesia, il B&B Villa Francesca è il posto ideale per godersi una vacanza in Friuli Venezia Giulia, punto ideale per raggiungere qualsiasi località della Regione.
I gestori sono squisiti, mettono a proprio agio gli ospiti, sono molto cordiali e disponibili.
La camera ampia con mobilio in stile “arte povera”, anche il bagno ampio dotato di prodotti di cortesia per gli ospiti.
Ottima la colazione con a disposizione cereali, yogurt, frutta, pane, dolci e per chi lo desidera, anche colazione salata su richiesta.
Un posto che consiglio vivamente e in cui tornerò per visitare nuovamente la Regione.
L’itinerario previsto per la giornata prevede la visita di alcuni luoghi molto interessanti, 2 borghi e 2 città principali:
- Codroipo, Villa Manin
- Valvasone
- Gorizia e il Sacrario Militare di Oslavia
- Gradisca d’Isonzo
- Udine
Villa Manin
A pochi minuti di auto da Camino al Tagliamento si può visitare Villa Manin (XVII sec.), dimora dei nobili Manin e tra le ville di tipo veneto più grandi d’Italia.
Il suo aspetto attuale è dovuto alla ristrutturazione settecentesca che la rende uno splendido capolavoro architettonico barocco.
L’intenzione dei Conti Manin era quella di fare della villa di campagna un centro di produzione agricola e trasformazione dei prodotti della terra ed entrare in competizione con le regge europee più grandiose, Versailles inclusa.
Villa Manin è stata l’ultima dimora di Lodovico Manin, ultimo Doge della Repubblica di Venezia fino al 1797, quando venne firmato il Trattato di Campoformido in cui Napoleone Bonaparte decretò la fine della Serenissima Repubblica.
Il complesso architettonico di 8500 mq ha una caratteristica forma a ferro di cavallo, al centro del quale si erge l’edificio principale di tre piani da cui dipartono due barchesse porticate che delimitano il giardino d’onore.
Al di là vi sono due ulteriori portici che costituiscono un’esedra che abbraccia il grande spiazzo erboso.
Dalla barchessa orientale si accede alla bellissima Cappella di Sant’Andrea (XVIII sec.), edificata sul luogo dell’originaria chiesa del borgo.
La cappella presenta una pianta simil-ottagonale con cupola a spicchi illuminata da aperture ellittiche.
L’interno è caratterizzato da tre altari ed eleganti stucchi che decorano ed abbelliscono le pareti.
Sempre su questa barchessa, poco più avanti si trova la Scuderia, che custodisce un piccolo museo delle antiche carrozze.
Si raggiunge poi l’accesso alla villa attraverso l’atrio (Sala del Dorigny), la stanza più riccamente affrescata con il “Trionfo della Primavera” nel tondo centrale del soffitto e i racconti mitologici realizzati a monocromo sulle pareti opere del parigino Louis “Ludovico” Dorigny.
Segue poi la Sala della Stufa e la Sala delle Medaglie, uniche aree aperte della villa in quanto si stanno compiendo opere di restauro. Gli interni contengono tutte mobili d’epoca.