Sudafrica: lentamente nel Kruger

Safari nell'estremità nord-orientale del Paese
Scritto da: Lucy5
Partenza il: 27/07/2014
Ritorno il: 08/08/2014
Viaggiatori: due
Spesa: 2000 €
I viaggi organizzati che avevamo fatto in Tanzania e Botswana ci avevano lasciato un gran desiderio di tornare in Africa per rivedere i paesaggi e gli animali con ritmi pero’ meno concitati da “ vedo tutto quello che posso nel minor tempo possibile”!

Il parco del Kruger in Sudafrica ci e’ sembrato subito molto interessante per soddisfare i nostri desideri: ci si va tranquillamente da soli, le strade del parco sono in parte asfaltate e non c’e’ bisogno di un fuoristrada, i campi sono ben organizzati e il sito del parco: Sanpark.Org , fornisce tutte le informazioni necessarie.

Da Johannesburg abbiamo preso un piccolissimo aereo di soli 29 posti che in 40 minuti ci ha portati a Palaborwa, ai confini della zona centrale del parco. Siamo rimasti tre giorni al lodge Kaia Tani gestito da Daniela e Roberto, due italiani che anni fa hanno fatto la scelta coraggiosa di andare a vivere in Africa. Il posto e’ delizioso, immerso nel verde, tranquillissimo con camere in stile africano e buona cucina. Roberto e’ un’eccellente guida del KRUGER ed e’ stato piacevolissimo partecipare ai suoi safari che ci hanno permesso di immergerci subito nella savana , dandoci anche una idea di come muoverci poi in autonomia.

Come ci si sposta

Il Kruger e’ lungo circa 320 km e le strade principali sono asfaltate. Ci sono diversi ingressi da nord a sud con apertura alle 6 di mattina e chiusura alle 6 di sera in agosto. Per entrare e’ necessario pagare una tassa giornaliera di $ 25 a persona. Per periodi lunghi come nel nostro caso e’ stato piu’ economico acquistare una Wild card della durata di un anno che si puo’ acquistare on line o direttamente nelle sedi del parco.

La velocita’ massima e’ 50km ma di solito si viaggia piu’ lentamente perche’ e’ facile avvistare animali e dover attendere che attraversino la strada. (Siamo a casa loro!!). Si guida all’inglese! Ci sono stazioni di rifornimento (Total) in tutti I campi principali che distano fra di loro dagli 80 ai 150 km. Sul sito ufficiale di San park ci sono tutte le distanze e i tempi di percorrenza ma, seguendo quelle indicazioni, abbiamo fatto alcuni errori di valutazione sugli spostamenti; I tempi infatti sono tranquillamente riducibili alla meta’ di quanto indicato. Ci sono poi molte stradine laterali non asfaltate che non presentano problemi di percorrenza nel periodo della stagione secca e cioe’ in inverno.

Abbiamo noleggiato all’aeroporto di Palaborwa una mini woswagen Polo per 8 giorni con AVIS per circa $ 200. L’unico problema e’ stata l’erba della savana particolarmente alta che ci impediva di vedere gli animali piu’ piccoli in lontananza. In questo caso sarebbe stato certamente piu’ comodo girare con un fuoristrada.

Tutti i campi organizzano safari in fuoristrada scoperti, con guida a costi veramente ridotti, $ 15 a persona , all’alba, al tramonto, di notte, a piedi e basta prenotare il giorno precedente anche verificando che avvistamenti ci sono stati. Ne abbiamo fatto due all’alba ed e’ stato molto freddo, anche se eravamo ben attrezzati con pile, guanti, sciarpa, giubbino antivento e cappellino di pile (partenza alle 5,30!). E’ stato piu’ interessante il safari al tramonto perche’ e’ meno freddo (basta una maglietta e un giubbino per quando si fa buio) e perche’ si sta nel parco fino alle 19 in orario di chiusura quando I felini cominciano la caccia. Abbiamo fatto anche un safari a piedi lungo il fiume Letaba, di giorno scortati dai ranger armati. Non mi piaceva molto l’idea di essere eventualmente la responsabile indiretta del ferimento di un animale ma la passeggiata e’ stata veramente interessante perche’ si entra ancora piu’ a contatto diretto con la savana, le piante, gli arbusti, le orme degli animali e gli animali stessi che sono al tuo stesso livello perche’ a piedi come te!! ( ma , come ci hanno spiegato I ranger, in caso di pericolo non devi correre piu’ veloce ma rimanere immobile!?)

I campi

I campi governativi, che sono molto ben organizzati, sono tutti abbastanza simili con una zona piazzole per tende, una parte bungalow e una parte guesthouse o villette. I bungalow sono con bagno privato e angolo cucina frigo e a volte con fornelli. I sudafricani infatti usano tranquillamente il Kruger per le loro vacanze, spostandosi con bambini ed anziani ed enormi cestini da picnic.

Attraverso il sito del parco abbiamo prenotato tutti i pernottamenti nei campi in bungalow al prezzo di $ 45 a persona al giorno.

Nel campi c’e’ sempre un’area cucina comune ben organizzata con fornelli elettrici, lavabi e acqua bollente sempre pronta per the e caffe. Tutti hanno l’area market con scatolame, qualche ortaggio e frutta ( ananas, mango ,avocado, pomodori patate); in tutti c’e’ un ristorante e da pochissimo tutti I ristoranti sono stati rilevati da “Mugg & beans” catena di ristorazione sudafricana che assomiglia tantissimo a “Mac Donald” (se vi piace !?). Noi spesso abbiamo cucinato facendo spesa ai supermercati.

Siamo stati ad “Olifant “campo nella zona centrale che ha una posizione bellissima arroccato in alto a strapiombo sul fiume. Siamo riusciti ad avere anche il bungalow con vista sul fiume spettacolare . Anche se molto lontano , si vedevano elefanti che scendevano al fiume e si sentivano gli ippopotami di notte.

Siamo scesi poi verso sud a Satara , campo in posizione strategica per spostarsi alla ricerca dei predatori . Non siamo riusciti a prenotare i campi piu’ a sud che erano gia’ pieni e sono la zona piu’ gettonata per leoni e leopardi. Ci hanno poi detto che il sud nella stagione secca e’ diventato eccessivamente turistico e si rischia di essere in fila in auto per assistere al passaggio dei felini.

Siamo stati anche al Letaba, campo piu’ a nord immerso nel verde e nei mopane (gli alberi preferiti dagli elefanti ). Qui c’e’ il delizioso museo degli elefanti che ricorda i piu importanti pachidermi della zona e ne conserva ancora le enormi zanne. E’ stata una piacevolissima sorpresa il belvedere del ristorante a picco sul fiume che scorre azzurrissimo e la passeggiata intorno al fiume dove si possono ammirare uccelli e coccodrilli

Gli animali

In una settimana di vacanza nel parco li abbiamo visti proprio tutti: dai big five (elefanti, bufali, leoni, rinoceronti e leopardi ) alle diverse specie di antilopi e tante specie di uccelli (dai piu’ grandi come l’otarda di Cori o il serpentario ai piu’ piccoli come la coloratissima ghiandaia marina) che si possono ammirare tranquillamente dalla propria auto ( e’ vietato ovviamene uscire dall’automobile se non nelle zone appositamente segnalate).

Gli elefanti sono soprattutto nella zona centrale intorno ad Olifant perche’ c’e’ il loro cibo preferito le foglie di mopane. Ma in quella zona abbiamo visto anche una iena con due piccoli e il leopardo al tramonto . Lungo la strada e’ facilissimo avvistare zebre, gnu’ impala, cudu, e giraffe che attraversano a volte un po’ spaventate. Lungo i fiumi ci sono tantissimi ippopotami e coccodrilli. Gli struzzi si vedono in lontananza per il colore quasi nero e poi si avvicinano velocissimi.

L’animale piu emozionante e’ stato il rinoceronte bianco ormai in pericolo di estinzione per le continue incursioni dei bracconieri che vengono pagati profumatamente per il famoso corno. E’ una vera piaga che I ranger cercano di contrastare con ogni mezzo con continue perlustrazioni a piedi, in elicottero e con fuoristrada. Purtroppo anche durante il nostro soggiorno abbiamo sentito di uccisioni di rinoceronti. Nella zona intorno a Satara abbiamo avvistato tantissimi leoni e con mia grande gioia i ghepardi che sono gli unici predatori diurni.

Siamo rimasti molto soddisfatti della bella vacanza nel parco a contatto con la natura vera, anche se a volte crudele, respirando I profumi dell’Africa e rispettando i tempi degli animali!



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