States on the road: Route 66, White Sands National Park e Missisippi sino alla sfavillante Chicago

Periodo del viaggio: 29 Agosto – 19 Settembre 2015
Costo totale del viaggio: 2850 € a testa
Spesa per i pernottamenti: 1522 €
Spesa per la benzina: 238 €
Km percorsi: 7626 Km (4766 Miglia)
Stati attraversati: Illinois, Missouri, Kansas, Oklahoma, Texas, New Mexico, Louisiana, Mississippi, Tennessee.
Dopo lo splendido viaggio dello scorso anno nei parchi degli States (http://turistipercaso.it/stati-uniti/72888/luna-di-miele-nei-grandi-parchi-damerica.html), anche quest’anno, siamo stati colti dalla nostalgia da viaggio on the road, decidendo così, di esplorare la parte orientale partendo da Chicago, percorrendo un tratto di Route 66, sino al New Mexico, per abbandonarla dirigendoci verso New Orleans e risalendo al nord costeggiando il Mississippi.
Innanzitutto, dopo la nostra esperienza, ci sentiamo di dare alcuni consigli per chi volesse intraprendere la Route 66:
– Se non volete trovarvi a fare un viaggio noioso e poco affascinante occorre partire preparati: non è così immediato trovare la strada anche se segnalata da cartelli (Historical Route 66 ), di diversi colori a seconda degli stati, ma non sempre visibilissimi.
– Le guide servono a poco. Molto meglio andare alla ricerca di materiale su internet, dai racconti dei viaggiatori alle piantine dettagliate (www.illinoisroute66.org: utilissimo materiale su tutte le attrazioni presenti sulla Route in Illinois paese dopo paese; www.viaggi-usa.it/route66 sito di un viaggiatore che vi indicherà le principali attrazioni stato per stato; www.lastrada66.com; www.historic66.com; simonasacri.com insostituibile fonte di consigli per tutti i viaggi negli Usa).
– L’unico modo sensato di usare il navigatore (che mettendo la destinazione finale, vi condurrà spesso sulle strade a percorrenza veloce che talvolta costeggiano la Route, ma che mancano totalmente del suo caratteristico fascino) è armarsi di pazienza, inserire di volta in volta il nome dei piccoli paesi che si succedono e disattivare l’opzione autostrade/ strade a pagamento.
– Utile per capire la sequenza dei paesi, anche se non di consultazione immediata, la guida EZ 66 Guide for Travellers (acquistata su Amazon.com 20 $ circa o acquistabile in loco).
– Utilissima l’applicazione per i-phone Road trip 66, non tanto per le attrazioni segnalate ( ne indica moltissime non tutte interessanti), quanto perché vi segnalerà sempre se state seguendo la Route o se, come può capitare l’avete momentaneamente persa, in modo da poterla riprendere. Se usare l’applicazione solo per capire se siete sulla strada potrete usarla anche off line, ma se volete sapere di più sulle attrazioni segnalate, avrete bisogno di una connessione dati oppure dovete aprire in wifi ( tipo la sera in albergo), tutte le attrazioni che vi interessano, in modo da poterle consultare successivamente anche off line.
– Non tutte le attrazioni sono semplici da trovare, quindi più indirizzi avrete delle cose che vi interessano e più facilmente potrete trovarle con l’aiuto del navigatore. A noi è successo più di una volta di non trovarle affatto neanche con il navigatore!
– Alcune attrazioni (soprattutto i musei) non sono aperte tutti i giorni. Se avete una connessione internet vi consigliamo di digitare su Google il nome del luogo e scoprirete orari e giorni di chiusura, altrimenti potrebbe capitarvi, come è successo a noi le prime volte , di fare alcuni km in più per niente.
Sabato 29 Agosto: Genova – Chicago
Con un volo Air France/ Delta (costo del volo 725 € a testa acquistato alcuni mesi prima) partiamo da Genova alle 7.20 e raggiungiamo Chicago alle 16 ora locale (- 7 ore). Efficientissima la consegna dei bagagli, saltiamo sullo shuttle gratuito per raggiungere gli autonoleggi. Abbiamo prenotato una macchina dall’Italia con www.autoeurope.it (con Dollar la più conveniente) spendendo 550 € per 18 gg, ma una volta indicatoci la macchina prescelta capiamo che, purtroppo, l’unica soluzione è aggiungere altri 120 $ per averne una con un capiente bagagliaio. Infatti, con l’esperienza dello scorso anno, sappiamo che l’auto diventerà la nostra casa per tre settimane e un bagagliaio capiente ci permetterà di risparmiare soldi acquistando, almeno per la colazione ed il pranzo, cibo al supermercato consentendoci anche di scegliere cibi più sani rispetto a quelli non difficili da trovare nei vari dinner e fast food. Una volta risocializzato con la guida americana, partiamo alla ricerca dell’inizio della Mother road che si trova nel centro di Chicago, all’incrocio tra Michigan Avenue e Adams Avenue. Qualche foto di obbligo al cartello che segnala l’inizio e poi si parte cominciando ad annusare l’atmosfera del luogo nonostante la stanchezza. Ed è proprio la stanchezza a farci fermare in uno dei motel “storici” che, purtroppo, in questo caso significa “solo vecchi”: il Cindy Lyn Motel a Cicero. È sabato e la camera costa di più, ma non vale assolutamente gli 85 $ richiesti: arredamento più che datato, scarsa pulizia, frequentatori piuttosto ambigui. Ma siamo molto stanchi e per questa notte va bene così.
Domenica 30 Agosto: ILLINOIS 225 Miglia (360 km) Cicero – Springfield (IL)
Dopo un’abbondante colazione alla Pancake House di Cicero (colazioni americane piuttosto costose, intorno ai 20 $ per due, ma porzioni abbondantissime che si possono dividere oppure permettere tranquillamente di arrivare all’ora di cena con qualche piccolo spuntino) ci dirigiamo verso Joliet. Troviamo la nostra meta, il Joliet Area Historical Museum and Route 66 Welcome Center, chiuso per un evento privato quindi proseguiamo. Una breve sosta a Wilmington per foto d’obbligo al Gemini Giant, il gigante astronauta davanti ad un ristorante chiuso da tempo che tutti immortalano. Da sbizzarrirsi con foto anche davanti alle due sculture di Elvis e dei Blues Brother che si incontrano proseguendo. A Dwight vale la pena visitare la Ambler Becker Texaco Station e la vecchia stazione che, se pur non più in uso, conserva il suo fascino. Noi abbiamo pranzato all’Old Route 66 Family Restaurant che offre una discreta scelta di piatti e nel menù, una sezione di cibi poco calorici, non frequentissimo da queste parti. Odell offre un’altra stazione di servizio restaurata mentre Pontiac merita una passeggiata per i suoi numerosi murales sparsi per la cittadina. Due soste veloci per fotografare altri due “Giant”: un omone fornito di hot dog gigante ad Atlanta ed un grande carro con Lincoln nella cittadina che porta il nome del presidente. A Williamsville merita una nota di originalità The Old Station, addobbata in maniera particolare dal tetto alla zona sottostante. Springfield sarà la nostra tappa per la notte. Dopo aver trovato chiuso il Cozy Drive in, locale storico al quale spetta il merito di aver inventato il corn dog, mangiamo in uno dei mille fast food lungo la strada (limite di molti locali è l’orario: spesso quelli che non fanno parte delle catene chiudono alle 20 per cui se si arriva dopo quell’ora addio cena!). Notte nel consigliatissimo Baymont Inn &Suites ( 61 €) : molto pulito, con piscina e colazione inclusa. Dopo cena, approfittando dei supermercati Walmart sparsi ovunque ed aperti sino a tardi, procediamo anche all’acquisto per pochi dollari, del frigo di polistirolo che riempito di ghiaccio, spesso “fornito ” gratuitamente dagli alberghi, ci permetterà di avere cibo e bevande sempre fresche (ricordatevi solo di portare un grosso sacco di plastica perché il frigo perde acqua e si rischia di trovare il bagagliaio allagato). In alternativa con 10 $ di più si può acquistare un frigo rigido. Compriamo anche due insalate per il pranzo di domani che, come lo scorso anno, saranno la nostra salvezza rispetto all’ipotesi di alimentarsi per tre settimane di soli hamburger e patatine.