Seychelles: selvaggia libertà e natura incontaminata

Viaggio di nozze con un bambino di 4 anni tra Praslin e Saint Anne, assaporando ogni spiaggia e tanti angoli meno battuti e meno turistici delle varie isole, gustando paesaggi vari e bellissimi. In più, tanti consigli!
Scritto da: cocco 1
seychelles: selvaggia libertà e natura incontaminata
Partenza il: 20/06/2016
Ritorno il: 01/07/2016
Viaggiatori: 3
Spesa: 4000 €
Seyschelles: Praslin + S. Anne

Viaggio di nozze dal 21 al 30/06/16 (2 adulti + 1 bimbo di 4 anni) € 9.800 con volo Emirates da Bologna.

Spogliarsi non solo dai giubbotti invernali, dalle felpe, dalle maniche lunghe, dalle scarpe chiuse, ma piuttosto dai ritmi, dalle scadenze, dalle proprie abitudini, dalla preoccupazione del “devo andare, devo fare, sono in ritardo”…

Spogliarsi da tutto ciò che si è abitualmente, dimenticare per un po’ i ruoli che indossiamo ogni giorno e diventare altro da se stessi, per riscoprirsi… forse per provare gioia nel respirare emozioni di vita nuova.

E’ questo il rischio che si può correre affondando nella sabbia i piedi nudi: ci si può sentire liberi, nuovi, diversi.

Le Seychelles non sono una destinazione “solo mare”. Anzi direi che ancora più belli del mare sono la natura, i paesaggi e le persone che le popolano.

Si respira gioia di vivere, forse perché ovunque ci si giri c’è sempre qualcuno che ti rivolge un sorriso e un saluto. Probabilmente questa disponibilità verso gli altri dipende dalla consapevolezza di vivere in Paradiso… come potrebbero non esserne felici?!

Decidendo di visitare queste isole meravigliose, bisogna evitare di farlo come turisti e cercare invece di esplorarle come dei “viaggiatori”.

E’ bello dedicarsi del tempo per camminare, per osservare i fiori, le piante, gli uccelli, le rocce.

Il segreto è cercare di gustare il più possibile la natura generosa di questi luoghi, di entrare in contatto con i locali, cosa peraltro facilissima data la loro disponibilità e soprattutto, cercare di visitare più isole possibile, almeno le tre principali: Mahè, Praslin e La Digue.

Bisogna esplorarle passeggiando, andando in bicicletta e utilizzando i mezzi locali, tutte cose che permettono di entrare in sintonia con ciò che c’è attorno.

In questo modo si assapora ogni spiaggia e tanti angoli meno battuti e meno turistici delle varie isole, gustando paesaggi vari e bellissimi.

Si nuota tra le tartarughe marine, i pesci multicolori, le mante e gli squali, si possono accarezzare le tartarughe giganti di terra che mangiano foglie dalle mani per nulla intimorite dalla presenza degli uomini.

A colazione non si è mai soli perché gli uccellini arrivavano cinguettanti come per reclamare la loro razione di briciole. I gechi la sera fanno sentire la loro voce dagli angoli delle camere e i ragni giganti ornano i giardini con le loro tele.

Si possono rubare alle palme le loro noci di cocco per berne il succo e gustarne la polpa e ascoltare il rumore delle onde per ore, lasciando che diventi la colonna sonora della vacanza.

Le Seychelles sono questo: un luogo dove gli uomini, le piante e gli animali convivono in armonia.

Le Seychelles sono isole meravigliose nel cuore dell’Oceano Indiano, dove ancora si respira un senso di selvaggia libertà e di natura incontaminata. Le spiagge che ad arco si aprono sulla costa sono tutte orlate degli splendidi takamaka, arbusti tipici della zona, e palme da cocco che declinano sul mare. Le spiagge, farinose e dal rosa inconfondibile per la presenza di corallo, sono decorate dagli inconfondibili massi granitici che le sovrastano e caratterizzano differenziandole da ogni altro paesaggio tropicale, conferendogli un’identità inconfondibile. A differenza degli stereotipi delle isole tropicali con “spiaggetta e palma”, queste isole offrono panorami di infinita bellezza. Sono isole molto interessanti ricche di paesaggi, flora, fauna, storia e cultura. Sono le antiche isole dei pirati che hanno avuto colonizzatori inglesi e francesi e la cultura creola è un mix di razze e storie incredibili. Sono le isole più antiche della terra, con foreste inviolate millenarie, sull’isola vivono specie uniche di sauri giganti come le tartarughe, pesci e volatili di ogni genere.

Il Clima è secco, c’è sempre una leggera brezza che ristora e l’umidità rende solo morbida l’aria di giorno. Le notti fresche permettono di dormire a finestre aperte piacevolmente. Pochi temporali ma rapidissimi nelle ore serali o primissimo mattino. Il cielo azzurro è screziato da nuvole che girano attorno, e solo di tanto in tanto coprono il sole offrendo ristoro alla testa e alla pelle dai raggi a picco tutto il giorno. Il tempo è molto affascinante e regalerà emozioni incredibili nel vedere queste isole in diversi contesti di luce e carattere. Le acque del mare sempre calme, limpidissime e caldissime hanno invece momenti di blande correnti che rendono lo snorkelling leggermente più atletico.

PRASLIN dal 21/06 al 25/06 c/o Paradise Sun

Arrivo a Mahé e volo interno. Il gate dei voli nazionali si trova a cinque minuti a piedi dall’arrivo degli internazionali. Il volo non è altro che una piacevole passeggiata a bassa quota, dura solo 15 minuti ed è molto panoramico. Il trasferimento dall’aeroporto agli hotel costa € 30. Dal momento che il noleggio di un’ auto per un giorno costa quasi la stessa cifra, risulterebbe più conveniente affittare direttamente l’auto in aeroporto, ma attenzione si guida a sinistra. Il noleggio di un’auto a Praslin può essere superfluo se si hanno abbastanza giorni e tempo per girarla; al contrario se i tempi sono ridotti è la soluzione migliore per essere più indipendenti. Il noleggio di una macchina costa 50 euro al giorno sia a Praslin che a Mahè, ed è facilissimo trovarle.

Un giorno di noleggio bicicletta costa 75 rupie. Le possibilità di noleggiare biciclete non sono molte ma è necessario dire che la zona del centro/sud (Anse Consolation, Valleé de Mai) dell’isola è praticamente una rampa continua mentre la restante può essere ancora praticabile (per Anse Lazio esiste una ciclabile che aggira la salita (nella località di Anse Takamaka). Il problema non è tanto la pendenza quanto più il fatto che bisogna pedalare sotto il sole con oltre 40°C ed un’umidità altissima.

Martedì 21/06

Relax al Paradise Sun che ci avevano consigliato perché adatta ai bambini e con un po’ di animazione ma restiamo delusi.

La struttura è buona, anche se un po’ datata, ma non c’è assolutamente nulla per i bambini a parte una piscina.

La spiaggia potrebbe essere bella ma non viene mai pulita così iniziamo ad avere il primo impatto negativo con l’isola… le alghe.

Purtroppo abbiamo notato che, a meno che non si soggiorni in un resort a mille stelle dove puliscono la spiaggia ogni 5 minuti, le alghe sono le regine incontrastate delle spiagge.

Praslin è un’isola in fiore o per meglio dire è l’isola delle piante giganti con decine di qualità di palme ad ornarne le strade.

Le spiagge di Praslin sono bellissime. Le più famose, come Anse Lazio, Anse Georgette ed Anse Volbert sono naturalmente anche quelle più turistiche. La maggior parte degli alberghi si trova nella zona dell’isola detta Cote d’Or, quella di Anse Volbert, una lunghissima spiaggia bianca, come di borotalco, con un bellissimo mare color turchese. Le acque in questo tratto di costa sono particolarmente calme e facilmente balneabili, addirittura piacevolmente calde.

Mercoledì 22/07

L’agenzia ci regala l’escursione a VALLE’ DE MAI. E’ la foresta più antica della terra con alberi millenari e piante straordinarie come il Coco de mer pianta simbolo delle Seychelles con il frutto più sexy della terra e che riserverà incredibili scoperte. Per fortuna che ci era stata regalata perché il costo dell’escursione (a/r dal resort + ingresso + guida parlante inglese o francese) era di € 65 a testa e onestamente per un’oretta di passeggiata fra i palmeti è decisamente troppo cara. Se si decide di andare da soli il biglietto d’ingresso ha forse un costo un pò esagerato (€ 15 a persona), ma ne vale la pena se si pensa che serviranno per la conservazione del parco e della sua flora.

Giovedì 23/06

Decidiamo di prendere un taxi e andare a vedere ANSE LAZIO. E’ una delle spiagge più famose delle Seychelles. Per raggiungerla, se non si ha un auto a noleggio, si può optare per l’autobus ma poi c’è una scarpinata da fare tutta in salita. In auto, invece, fermarsi ad Anse Lazio è molto comodo: ci sono due parcheggi, uno proprio antistante la spiaggia e uno poche centinaia di metri prima.

Sugli alberi prima di arrivare ad Anse Lazio, si possono vedere numerosi pipistrelli giganti che contrariamente ai loro piccoli parenti notturni, svolazzano tranquillamente anche di giorno e, date le dimensioni sembrano falchi piuttosto che pipistrelli!

La spiaggia è corollata da vari massi granitici che spiccano sulla sabbia bianca ed è meglio arrivare al mattino presto per sistemarsi nelle posizioni migliori, considerando che nel primo pomeriggio il mare “mangia” gran parte della spiaggia, data l’alta marea.

Venerdì 24/06

Compriamo l’escursione a Curieuse + Anse Georgette + St. Pierre in catamarano al costo di € 120 a testa (compreso il bambino di 4 anni) compreso il pranzo.

ANSE GEORGETTE Raggiungere questa spiaggia non è semplicissimo e bisogna camminare un pochino. In teoria, sarebbe pubblica ma in pratica è stata inglobata da Lemuria Resort quindi occorre prenotare l’ingresso per fissare il giorno di visita al golf club le Muria telefonando (www.lemuriaresort.com). L’auto va lasciata davanti ai campi da tennis del resort (a volte la fanno lasciare anche fuori dai cancelli) e poi si cammina per circa 20 minuti attraverso i campi da golf. La camminata è molto panoramica ma non è molto agevole, di fatto è tutta un sali e scendi, che può essere problematica per bambini piccoli, a meno che non li si carichino in spalla. Ed è anche tutta al sole, quindi sarebbe ottimale farla di prima mattina e al tramonto.

In spiaggia non vendono nulla, se non della frutta per cui bisogna portarsi cibo e bevande da fuori, altrimenti si rischiate di dover ricorrere al salatissimo ristorante del resort (es: Quaranta dollari per un sandwich). Anse Georgette è una grande cala circondata da massi e vegetazione, con un mare di un azzurro intenso. Fate molta attenzione: il mare sembra calmo, ma all’improvviso arrivano onde altissime di anche due metri che vi travolgono! E’ ciò che è successo a noi mentre nuotavamo con Giorgio. Con l’acqua a malapena ai ginocchi in men che non si dica ci siamo trovati travolti da un’onda… abbiamo anche rischiato di perdere il bimbo tanto la corrente era forte… non è proprio una spiaggia molto balneabile soprattutto con i bambini! Ma le foto vengono spettacolari. La vista è unica.

CROCIERA ALL’ISOLA DI CURIEUSE

Punto d’incontro la spiaggia di Cote D’or. Curieuse si trova vicino a Praslin, sul versante di nord ovest, è una riserva naturale amministrata dal Seychelles Centre for Marine Technology – Marine Parks Authority. Conosciuta in passato con il nome di Ile Rouge per via della sua terra rossa, Curieuse fu probabilmente chiamata così in onore dell’esploratore Marion Dufresne che visitò Praslin nel 1768 sulla nave “Curieuse”. Quest’isola dall’aspetto irregolare ed accidentato ospitò una colonia di lebbrosi situata ad Anse St. Joseph. La casa originale del medico residente è stata recentemente restaurata e convertita in un eco museo e centro di informazione.

Curieuse è l’unica altra isola a parte Praslin, dove il coco de mer cresce allo stato naturale e vanta anche una liana endemica e otto diverse specie di mangrovie. Oggi Curieuse è la sede di un interessante allevamento di tartarughe giganti. L’isola è anche un luogo importante di nidificazione per le tartarughe marine. Non ci sono strutture alberghiere sull’isola ma si possono organizzare escursioni attraverso i ricettivi locali.

L’isola è la sede di un centro per lo studio delle tartarughe giganti che solo qua (e sull’atollo di Aldabra) vivono libere e indisturbate. Ci si arriva in motoscafo ma il trasferimento è molto breve in quanto l’isola dista forse dieci minuti da Praslin. Appena si sbarca sull’isola, s’incontrano subito le tartarughe giganti che “pascolano” tranquille vicine alla spiaggia. Ce ne sono molte ed ognuna è ben felice di ricevere qualche foglia dalle mani dei turisti. Bellissimi i piccoli che ora sono protetti in un recinto appartato perché a quanto pare i turisti li rubavano nascondendoli nelle borse!

Bella anche la passeggiata tra le mangrovie che collega un lato all’altro dell’isola: nel sentiero (1,7 Km) s’ incontrano granchi rossi giganti che scavano enormi buchi nel terreno. La camminata è lunga e stancante! Non si può portare il passeggino, ci sono viottolini, sassi, mangrovie e alcune passerelle di legno. Con un bambino da portare in braccio può essere devastante! Il sole è caldissimo e ci sono dei punti veramente in salita. L’attraversamento dell’isola dura circa 45 minuti!

Raggiunto l’altro versante, ci si può riposare dalla camminata su una spiaggia bianchissima e ci si può rinfrescare in un mare dall’azzurro accecante. L’unico neo: arrivano gruppi di turisti in massa che sull’isola si gustano grigliate di pesce organizzate dalle agenzie locali e la sensazione di “naufraghi” sull’isola deserta finisce in fretta.

Con la gita è incluso il barbecue sulla spiaggia che viene proposto tutti i giorni tranne la domenica. Sull’isola c’è la zona apposita, dietro la spiaggia, dove l’equipaggio (assieme a quello delle altre barche) preparerà pesce e pollo alla griglia.

Dopo pranzo si può visitare un piccolo museo sull’isola o approfittare della bellissima spiaggia. Verso le tre si rientra in quanto è prevista una sosta snorkelling all’isola di St. Pierre, un’isolotto roccioso poco distante.

Qualche informazione pratica:

Il costo è di circa 100 euro a persona, grigliata di pesce compresa e bimbo di meno di tre anni gratis, più una tassa di 100 rupie a persona per l’ingresso alla riserva da pagare sull’isola.

La gita si può fare anche con bambini molto piccoli, basta avere un marsupio o uno zaino porta bebè (con il passeggino non è fattibile)

La spiaggia antistante il barbecue è perfetta per i bimbi, con il fondale che digrada lentamente.

ST. PIERRE

St. Pierre è una delle isolette che costellano la baia della Côte d’Or a Praslin. Quest’isola minuscola dal profilo granitico punteggiato da eleganti palme è diventata, col passare degli anni, la rappresentazione distintiva delle Seychelles, apparendo in numerose campagne pubblicitarie, poster e fotografie d’effetto. St. Pierre si trova a circa 1.5km da Pte. Zanguilles sulla favolosa spiaggia della Côte d’Or di Praslin e una volta vi crescevano, allo stato naturale, dei coco-de-mer. St. Pierre è un luogo ideale per il nuoto, lo snorkeling e per i naviganti che vogliono godersi lo sfondo di questa incantata isola dei tramonti spettacolari.

Essendo poco più di un insieme di scogli, davvero minuscolo e nelle sue acque si possono vedere un sacco di pesci colorati. Bisogna però prestare attenzione alle forti correnti che tendono a portare al largo. Il consiglio è di dedicare 1 oretta a St. Pierre e di restare invece più possibile a Curieuse dove ci sono delle belle spiagge e il mare è più tranquillo.

Sabato 25/06

Decidiamo di andare a vedere La Digue. Tra Praslin e La Digue c’è un traghetto ogni ora (viaggio di 30 minuti, euro 20 andata/ritorno). I.I.F., Inter Island Ferry, seychelles.net/iif, iif@seychelles.net, www.seychelles.net/iif. I traghetti sono efficienti e puntuali e non sono necessarie le prenotazioni. Appena sbarchiamo andiamo a noleggiare le bici, unico modo per girare l’isola, e ci lanciamo alla scoperta dell’isola più famosa delle Seyschelles.

LA DIGUE

E’ un’isoletta meravigliosa, la sintesi perfetta di tutte le Seychelles. L’isola paesaggisticamente è la più bella con delle spiagge da cartolina e per nulla affollate. A La Digue non ci sono bus: si gira a piedi, in bici sui carri trainati da buoi o con i pulmini dei grandi alberghi.

Per la bicicletta al jetty (porto) di La digue c’è Derrik un creolo Italiano simpatico e dinamico che vi aiuterà non solo per le bici ma anche per tante piccole cose, chiedetegli bici con ammortizzatori e buone marce! Un giorno di noleggio bicicletta costa 40 rupie.

La Digue è tutta da vedere ma sicuramente da non perdere Anse severe, Anse patate e Anse banane con la spiaggia piena di coralli e sabbia rosa. Belle anche Grand Anse, Petite Anse ed Anse Cocò, ma sono tutte battute da un mare piuttosto furioso e da correnti molto forti per cui hanno il divieto di balneazione! Se siete buoni camminatori e vi piace avventurarvi da Grand Anse potete prendere il sentiero che attraverso la foresta vi condurrà alla magica Anse Coco assolutamente da non perdere. La passeggiata è impervia e lunga almeno un’ora, attraverso la foresta fitta, non ci sono però pericoli a parte l’umidità e leggeri capogiri dovuti alla scarsezza di ossigeno. Sicuramente non adatta ai bambini e senza scarpe comode, calze lunghe, acqua e zucchero. Circa una mezz’ora di cammino da Grand Anse. Il sentiero è ben tracciato, il primo a destra segnato da un grande tronco caduto che intralcia la via e che bisogna scavalcare porta a Petite Anse solo 5 minuti di cammino, invece quello che tende a sinistra porta a Anse Coco, passa attraverso una foresta di cocchi dove spesso ci sono contadini che lo raccolgono e che vi danno indicazioni. Incontrerete un piccolo rudere voi procedete oltre. Il percorso in salita raggiunge un culmine, poi scende fino ad uno spiazzettino con delle rovine di muretti di una antica costruzione…da lì il sentiero attraversa un acquitrino e si apre poi al magico e riservato paradiso di Anse Coco. E comunque per raggiungere Petit Anse e Anse Cocò bisogna stare attenti ad imboccare il sentiero giusto perché le indicazioni scarseggiano ed è facile sbagliare, trovandosi ad arrivare altrove, dove si prosegue solo tra sterpaglie e fango! Il colpo d’occhio su Anse Cocò merita la scarpinata e la fatica, poi ripagate con un succo di mango fresco al Lautier Cocò, ristorantino sulla spiaggia che offre dei buoni buffet.

Purtroppo le spiagge balneabili sono veramente pochissime, anzi praticamente solo una: la famosa spiaggia Anse Source d’Argent. Le altre purtroppo sono tutte soggette al fenomeno delle maree, quindi per gran parte della giornata l’acqua è talmente bassa da non poter nuotare, ma solo bagnarsi, oppure al contrario il mare è molto mosso e con forti correnti.

Altre spiagge “meno famose”:

– la spiaggia davanti a La Passe è bella ma l’acqua è bassissima

– la spiaggia e il mare di Anse La Reunion hanno parecchie alghe

– Anse Severe ha acqua limpida, ma troppo bassa , e molti coralli. Come Anse Patate offre dei bellissimi scorci..

ANSE SOURCE D’ARGENT

È la spiaggia più famosa selle Seychelles quella che si vede in tutte le cartoline. Consiglio: non vi fermate alla prima spiaggia. Proseguite fino in fondo al percorso e poi scegliete dove fermarvi. Anse Source D’Argent è un insieme di tante piccole e più grandi calettine incastonate dagli enormi massi di granito unici al mondo. Nell’ultima spiaggia ci sono anche due chioschetti che vendono frutta fresca e frullati. Il mare di Anse Source d’Argent (spettacolare da un punto di vista fotografico) ha l’acqua bassa e un po’ torbida. È all’interno dell’Union Park, per cui si paga 100 rupie al giorno o € 4 ma conservando i biglietti, il terzo ingresso è gratuito. Questa spiaggia offre moltissime insenature naturali tra i colossali massi granitici di quarzo rosa. Acqua brillante e fondali ricchi di pesci permettono già a pochi metri dalla riva di osservare un paesaggio marino rigoglioso di vita. Il parco è molto interessante e ha al suo interno piantagioni di cocco, vaniglia e cannella, case storiche, un cimitero ottocentesco molto suggestivo, una nave pirata e immense tartarughe giganti in giro qua e là. Qui si possono acquistare a poco prezzo souvenir bellissimi artigianali come l’olio di cocco o l’estratto di vaniglia, conchiglie naturali ed altre cose. Dalla passeggiata che porta alle spiagge di Source d’argent è possibile incontrare un banchetto di legno, con tante recensioni, qui di solito c’è Roland un creolo amante della natura che propone delle gite ed escursioni molto economiche straordinarie. Roland è molto serio e conosciuto, profondo conoscitore delle zone, con lui potrete trascorrere una giornata memorabile tra le foreste di mangrovie, alla scoperta di insenature segrete anche dalla costa come Anse Marron e immerse nel verde più fitto. Vi segnalerà tutti gli uccelli e le piante e vi farà sentire un po’ come degli esploratori.

Domenica 26/06

Decidiamo di rilassarci nella spiaggia del nostro resort, in piscina e di fare un po’ di shopping.

S.ANNE dal 27/06 al 30/06 c/o Beachcomber

Il resort è un 5 stelle decaduto ma il personale è molto cortese e disponibile. Basti pensare che il giovedì, nostro ultimo giorno di soggiorno avremmo dovuto lasciare la stanza (ben 95 mq) alle 10 della mattina e trasferirci in aeroporto alle 18, mentre ci hanno lasciato l’uso gratuito della stanza fino all’ultimo minuto. Ste Anne è l’isola più grande tra quelle del parco nazionale marino che ne porta il nome, situata a 4km dalla costa est di Mahe. Le isole che affiancano Ste. Anne sono Cerf Island, Round Island e Moyenne Island. Scoperta nel 1742 dal famoso esploratore Lazare Picault, Ste Anne fu la prima isola ad essere abitata da coloni francesi prima che si trasferissero a Mahe. L’isola fu poi sede di una stazione baleniera commerciale e di una batteria costiera di cannoni durante la seconda guerra mondiale.

A parte l’infinito numero di palme da cocco che crescono sui lussureggianti pendii, tra le quali si possono contare tre piante di coco-de-mer, crescono anche cannella, ormai allo stato selvatico, casuarina e un po’ tutte le altre piante e cespugli che si trovano sulle isole vicine. Il Ste. Anne Resort, albergo a 5 stelle composto da 87 ville della Beachcomber, è stato aperto sull’isola nel 2002.

Escursione a MOYENNE

L’isoletta di Moyenne si trova nel Parco Nazionale Marino di Ste Anne, a 6km ad est di Mahe, Insieme a Round Island, Long Island e Ste Anne. Quest’isola incantevole di 10 ettari è al centro di numerosissime storie di tesori nascosti e fantasmi che li custodiscono. Storie che sicuramente originano da quando l’isola era un covo di pirati. L’isola era un tempo di proprietà di un’eccentrica signora inglese, la signorina Emma Best, e del suo serraglio di cani randagi ed altri animali. Dal 1915 ai primi anni ‘70 l’isola fu abbandonata prima di essere acquistata dal defunto Brendon Grimshaw, un direttore di giornale inglese che riportò l’isola ad un giardino tropicale facilmente accessibile, dove visse come Robinson Crusoe. L’isola offre eccellenti opportunità di nuoto, snorkeling e trekking – una passeggiata tranquilla attorno all’isola dura circa un’ora. A Moyenne non esistono strutture turistiche, ma si possono organizzare escursioni tramite i ricettivi locali.

CONSIGLI PRATICI

Periodi per visitare le Seychelles

In agenzia vi diranno che il periodo migliore per visitarle corrisponde più o meno alla nostra estate. In realtà non esistono stagioni così nette perché tutto dipende dai venti che battono le isole. La gente del posto sostiene che i mesi migliori siano da marzo a maggio per maggiore visibilità nell’acqua, quindi per gli amanti delle immersioni o dello snorkeling sono l’ideale. Purtroppo anche alle Seychelles la situazione climatica sta cambiando velocemente e non è più possibile indicare con certezza un periodo preciso in cui non si sia a rischio piogge.

La temperatura media, diurna e notturna, oscilla dai 28 ai35 gradi, ma sempre con una costante piacevole brezza marina. Fa caldo, ma non si muore dal caldo. Nelle spiagge si trova sempre l’ombra di qualche albero.

Non si avverte tutta la potenza del sole grazie alla brezza… ma il sole è fortissimo e più che scottare, brucia. Inutile cercate una qualche crema contro le bruciature, bisogna proprio portarsele dietro dall’Italia.. Anche le normali creme ‘’dopo sole’’ sono quasi impossibili da trovare. Nelle rarissime farmacie c’è un locale tipo pronto soccorso dove un medico, o qualche cosa di simile, prescrive la medicina adatta.

Cambio

Le Seychelles hanno una politica valutaria molto restrittiva e le banche danno ai locali solo 350 euro (o il controvalore in altra valuta estera) all’anno per le loro esigenze: anche per questo motivo c’è un vasto mercato nero dei cambi.

Per legge i servizi turistici devono essere pagati in valuta estera: quindi tutti gli alberghi, molti ristoranti, quasi tutte le gite, tutti i noleggi di auto, i trasferimenti in battello tra un’isola e l’altra, i voli interni, gli ingressi ai parchi devono essere pagati in euro o dollari.

La valuta locale serve per i ristoranti locali di livello medio/basso, i taxi, i bus, gli acquisti vari di qualsiasi tipo, il noleggio delle biciclette.

Bisogna stare attenti a non cambiare troppi soldi alla borsa nera perché si corre il rischio di non poterli spendere: 50 o 100 euro alla volta va benissimo.

All’aeroporto cambiano la valuta locale in euro solo dietro presentazione di una ricevuta di avvenuto cambio ufficiale.

Il cambio ufficiale è circa 1 euro = 14 rupie

Visa, MasterCard / Access vengono generalmente accettate mentre Diners e American Express non godono della stessa popolarita’. Le carte di credito possono venire utilizzate per pagare macchine a noleggio, alberghi e ristoranti. Per tutti questi pagamenti il visitatore verra’ addebitato in valuta. Negozi e boutiques che prendono carte di credito ne mettono fuori l’insegna. Servizi di Bancomat sono disponibili presso tutte le banche principali di Mahe, Praslin e La Digue e all’aereoporto di Mahe e Praslin. I contanti rilasciati saranno in Rupie delle Seychelles (SCR).

Costi

Si può facilmente passare da un estremo all’altro perché alle Seychelles si può davvero scegliere come impostare il proprio soggiorno. Da gennaio 2008 il governo ha imposto alle strutture turistiche ed ai ristoranti di accettare pagamenti solo in valuta estera, cioè euro o dollari e questo ha sicuramente comportato un aumento dei prezzi in generale. In alcuni ristoranti accettano ancora le rupie, specialmente a La Digue e anche al supermercato Gregorie’s. Si può risparmiare molto andando ai Take Away, dove si trova sempre pesce, riso e pollo in abbondanza per una spesa di circa 6€ in due, mangiando davvero bene. Importante è cambiare pochi euro per volta, circa 50€ o 100€, in modo da non dover ripartire con le rupie in tasca. Se si cambiano in banca il tasso è molto inferiore a quello del mercato nero ( circa 12 rupie per un euro, contro le 17 del mercato nero), ma in banca rilasciano una ricevuta con la quale alla fine della vacanza si possono nuovamente cambiare le rupie in euro qualora fossero avanzate.

Cibo

Ci sono varie possibilità:

– fare acquisti nei frequenti supermarket (chiamati ‘’boutique’’), abbastanza ben forniti

– andare nei ‘’take away’’ non molto diffusi ma molto economici e con cucina autenticamente creola (piuttosto speziata): un pasto circa 30/40 rupie

– andare nei ristoranti per turisti ma che accettano in pagamento le rupie (nella Cotè D’Or vicino alla Rosemary’s Guest House ce ne sono 2, a La Digue tutti accettano rupie, a Mahè tutti quelli accettano rupie con prezzi di circa 80/140 rupie a testa)

– andare nei ristoranti per turisti che accettano solo euro: prezzo circa 25/35 euro a testa.

In generale si mangia dell’ottimo pesce, ma anche qualche pastasciutta e pizza non erano male. Sicuramente l’acqua degli alberghi o delle guest house è potabile, ed in ogni caso dovunque vendono bottiglie di acqua minerale (1 litro circa 8 rupie) o, meglio ancora , di squisiti succhi tropicali (che costano meno dell’acqua minerale).

Insetti

Terribili le sandflies… Sono simili ai nostri moscerini, ma succhiano sangue come delle sanguisughe!!! Si nascondono nella sabbia, dove vivono e sono praticamente impercettibili date le loro dimensioni. Difficilissimo vederle, ma in compenso lasciano il segno! Ci siamo può trovare anche con più di 100 bozzi nel corpo! Il prurito permane per giorni e giorni e non passa nemmeno applicando creme cortisoniche. Se ci si gratta è finita! Si trova un leggero sollievo soltanto applicando una lozione che si trova all’ospedale locale che si chiama Calamailoil. Si può provare ad utilizzare l’Autan in spiaggia per cercare di tenerle lontane, ma le più tenaci si attaccano ugualmente! Portarsi comunque dietro abbondante Autan e gli anti-zanzare notturni (elettrici o il classico ‘’Vulcano’’ utilizzabile anche all’esterno).

Farmaci

Portatevi delle medicine base, alle Seychelles ci sono tutti i servizi medici e farmacie ovunque ma farsi curare costa. Portare sempre un antibiotico ad ampio spettro per sicurezza, un anti piretico, un cortisonico e un antiistaminico per ogni evenienza e soprattutto medicinali per medicare piccole ferite, spesso al mare senza le scarpine ci si può ferire con i coralli. Nessuna vaccinazione è prevista. L’acqua è potabile.

Telefono

Per telefonare il vostro telefono va benissimo usando le promozioni previste dai vostri operatori, ma usando una scheda Cable and wireless, o Airtell si spendono 5 euro per chiamare tutti a pochissimo.

Il prefisso internazionale per le Seychelles e’ il +248 Le Seychelles godono di un sistema di comunicazioni moderno ed efficiente. Ci Sono attualmente in operazione due reti GSM: la Cable & Wireless e l’Airtel. Cabine telefoniche sono disponibili nella maggior parte dei distretti sulle isole ‘vicine’ (Inner Islands) mentre grazie ad accordi di roaming tra le Seychelles ed un crescente numero di paesi esteri aumentano constantemente le aree di ricezione disponibili. Gli uffici dei fornitori di servizi internet, internet cafés, servizi postali e di posta celere sono ubicati a Victoria e dintorni, Il numero di internet cafes e’ sempre in aumento e se ne possono trovare diversi nella zona Beau Vallon a Mahé oltre che a Praslin e La Digue. I servizi postali sono ugulamente disponibili a Praslin e La Digue.

Vita serale

Non c’è. Dire che alla sera è tutto un mortorio è dire poco. Anche nelle località più di vita… i pochissimi negozietti (2 o 3) chiudono tra le 17 e le 18, i ristoranti verso le 21,30, l’unica gelateria della Cotè D’Or (‘’Da Luca’’ che fa anche da ristorante) chiude prima delle 21, le strade non sono illuminate e quindi si gira con la luce della luna (bellissima!) e delle torce elettriche. In giro dopo le 19 non c’è nessuno.

In definitiva alle Seychelles ci si può andare solo se si è certi di essere in grado di apprezzare/sopportare la totale mancanza di attività serali diverse dal leggere o giocare/conversare con il proprio patner.

Gite in barca

Le gite in barca sono carissime e le varie agenzie hanno applicato due trucchi per tenere elevati i prezzi: fare un ‘’cartello’’ (tutti applicano gli stessi prezzi) e unire le gite ad un barbecue (in modo da rendere le gite lunghe un giorno compreso il pranzo).

In questo modo hanno trasformato delle gitarelle ad isole vicine 3 chilometri in impegnative gite di tutto il giorno al costo medio di 100/120 euro a testa. Nel prezzo è compresa la tassa (10/15/25 euro) che bisogna pagare per andare in certe isole private (molto numerose).

Popolazione

Gentilissima: ci si trova molto bene. Sono tutti tranquilli e sereni e sorridenti. Passeggiando la gente che si incrocia saluta sempre, sia bambini che adulti.

Le biciclette non hanno lucchetti e si lasciano dove capita, sicuri di ritrovarle..

Si parla indifferentemente inglese e francese (oltre al creolo).

Moltissimi non usano calzature (neanche i tassisti…) e c’è in giro una bellissima gioventù.

Non ci sono mendicanti e nessuno chiede soldi o altro, come pure non ci sono i venditori ambulanti in giro per le spiagge. Tutti i prezzi, anche quelli dei souvenir delle bancarelle di Victoria, sembrano ‘’fissi’’ ed i venditori né sono insistenti né contrattano.

Natura e Spiagge

La flora è spettacolare. Bisogna stare attenti alle noci di cocco che cadono con una certa frequenza e possono davvero fare molto male.

Le isole sono montuose e quindi difficili da girare in bicicletta, meglio noleggiare una macchina.

Le spiagge possono stupire ma anche deludere. Molto spesso l’acqua è così bassa (30/50 cm) che non si può nuotare a stile libero, oppure abbastanza profonda ma con molte alghe galleggianti che poi vengono depositate sulla spiaggia durante la bassa marea, oppure l’acqua è profonda e pulita… ma con troppe onde e forti correnti (con evidenti cartelli segnalanti il pericolo della balneazione). Ci sono anche belle spiagge con acqua limpida, tranquilla e della giusta profondità, ma sono poche, veramente molto poche.

Nelle foto tutte le spiagge sembrano spettacolari, ma poi entrando in acqua o passeggiando sulla spiaggia si scoprono i problemi.

Formalità doganali

Le quantità permesse di articoli esenti da tasse (inclusi vino, birra, birra scura e porto), profumi e tabacco sono le seguenti:

– 200 sigarette o 250g di tabacco – 2 litri di liquore e 2 litri di vino – 200ml di profumo o Eau de Toilette

In aggiunta agli articoli di cui sopra I visitatori possono temporaneamente importare esenti da tasse e solo per la durata del loro soggiorno e da ri-esportarsi alla partenza, un numero di articoli personali, quali: una videocamera, una macchina fotografica, uno strumento musicale, equipaggiamento elettrico o elettronico portatile, equipaggiamento sportivo o altro equipaggiamento per il tempo libero. Necessitano di debite autorizzazioni e permessi d’importazione: piante, parti di piante, animali e prodotti animali, campioni biologici, sostanze ed apparati radioattivi, droghe pericolose, sostanze chimiche, medicine, prodotti farmaceutici, veleni e sostanze tossiche.

Da non dimenticare

1) Crema solare ad alta protezione! Ma il rischio di bruciarsi è molto alto. Quindi meglio prestare attenzione.

2) Repellenti per insetti, indispensabili!

3) Una torcia per muoversi la sera a La Digue. La sera non c’è luce sulle isole. I seychellesi la sera corrono e le strade mancano perlopiù di marciapiedi, segnalare la vostra presenza vi tutelerà

4) Scarpette da scoglio, maschera e pinne

5) Keyway antipioggia.

Note

– Non mangiate il pipistrello, anche se è un piatto tipico è un animale dolcissimo nonostante l’aspetto, interattivo come un piccolo cagnolino, ti viene vicino, ti lecca e si strofina in segno di affetto… non si mangia! Potete vederlo al chioschetto di Anse severe a la digue, ne hanno uno in gabbia! – Sappiate che il sea cocumber è un verme di mare…se ve lo propongono nonostante sia buonissimo sappiate cosa state assaggiando.

– Ovunque ci sono punti vendita e ristoro. Comprate l’acqua in buona quantità e controllate la data di scadenza di tutti i prodotti.

Bimbi e Seychelles

Seychelles con bambini: sembrano fatte apposta per loro. Tutto si sintetizza in una parola: perfette. Per bimbi già grandicelli o per neonati ancora in fasce, le Seychelles si prestano davvero ad accoglierli. Spiagge tranquille e pulite, quasi totale assenza di malattie o pericoli, popolazione cordiale e socievole. Insomma, la vacanza ideale anche per un bimbo molto piccolo.

Attrezzatura varia

Giochi per la spiaggia (secchielli, palette ecc…) è meglio partire da casa forniti perché non sempre sono disponibili.

Cibo

Può essere la vera nota dolente, specie se vostro figlio non mangia il pesce. E anche la carne, se non state attenti nell’ordinarla, vi può arrivare davvero speziata. Nulla di strano, del resto siamo nell’oceano indiano.

Alle Seychelles piove spesso, invero più a Mahé che sulle altre isole, quindi può arrivare lo scroscio d’acqua che rovina i piani della giornata. Comunque questo è il motivo per cui sono così magnificamente verdi!

E ora alcune FAQ:

E’ un viaggio costoso? Purtroppo sì.

E’ un viaggio facile? Assolutamente sì. In rete si trovano tante informazioni, non solo in inglese ma anche in italiano, essendo ormai da anni una meta molto ambita dai nostri connazionali.

Carte di credito o contanti? Un po’ e un po’. I traghetti tra le isole accettano solo contanti e lo stesso vale per i ristoranti più semplici, come i chioschi sulla spiaggia e le piccole botteghe. Comunque gli ATM sono sparsi praticamente ovunque in tutte le isole, quindi anche munirsi di contanti non è problematico.

Con i contanti, si può pagare sia in euro che in rupie: nel primo caso, può il resto può essere sia nella prima che nella seconda moneta.

Bisogna lasciare la mancia? Non è un’abitudine di queste isole. Il portafoglio ringrazia!

In valigia che cosa metto? Ci sono alcune cose da portare assolutamente durante un viaggio alle Seychelles con bambini, cose non così scontate per un viaggio al mare:

K-way, per gli scrosci di pioggia improvvisi, torcia, sandali da trekking. Per il resto va bene il solito abbigliamento da isole tropicali: costumi da bagno, pinne e maschere, solari ecc. Il golfino di cotone? Non serve perché non rinfresca mai, neanche la sera. E neanche quando piove!

Epidemia causata dalle zanzare Chikungunya

Prima di programmare un eventuale viaggio bisogna accertarsi a che punto sia l’epidemia di Chikungunya che dal 2005 sta colpendo le isole di Reunion, Seychelles, Mauritius e Mayotte.

La Chikungunya è una malattia febbrile acuta virale, epidemica, trasmessa dalla puntura di particolari zanzare infette, provocando forti dolori alle articolazioni che possono durare anche un anno. Non ci sono vaccini o cure.

Il sistema migliore per avere notizie è scrivere ‘’chikungunya’’ in Google, collegandosi al sito dell’OMS http://www.who.int/csr/don/2006_03_01/en/index.html e allo specifico sito in francese www.chikungunya.net.

L’epidemia è molto diffusa a Reunion (circa 150.000 casi) ma meno grave nelle altre isole (Seychelles e Mauritius circa 5.000 casi l’una).

Portarsi dietro abbondante Autan e gli anti-zanzare notturni (elettrici o il classico ‘’Vulcano’’ utilizzabile anche all’esterno).

CONSIDERAZIONI

Che dire, un po’ il mondo ho avuto la fortuna di averlo visto, ma credo che forse le Seychelles, a livello paesaggistico, abbiano preso uno dei primi posti nella mia classifica personale. Solo a livello paesaggistico.

Dopo, come mi accingo a raccontare, ci sono troppe cose che non funzionano.

Anzitutto ci si aspetterebbe che una nazione vissuta di turismo elitario per almeno 30 anni avesse raggiunto uno standard qualitativo più che buono. In realtà la ricchezza non è stata distribuita e il nuovo turismo (quello che si è affacciato qua come alle Maldive) è stato mal recepito. Si ha come l’impressione che ora governo e popolazione vogliano rifarsi sugli attuali turisti da “pacchetto vacanze o fai da te” per i guadagni mai acquisiti in 30 anni di turismo fatto da milionari soggiornanti in esclusivi e blindatissimi resorts. Ad esempio, per recarsi alla spiaggia di Anse d’Argent (La Digue) si paga 7 Euro in quanto incorporata nel parco Unione Estate. L’Unione Estate è un bellissimo parco/arboreto nella parte occidentale dell’isola che, oltre a consentire l’accesso alla spiaggia, vi terrà occupati a vedere un enorme recinto di tartarughe di terra, piantagioni di vaniglia, lavorazione del cocco e la casa (in ristrutturazione da chissà quanti anni) del film erotico Emanuelle. In realtà il parco è tenuto abbastanza male: pochissime indicazioni, nessuna linea di percorso da seguire. Tutto, come ve ne accorgerete molto in fretta, è fatto per spillare più soldi possibili ai turisti. Perché, visto il parco, ci si domanda se fosse stato meglio utilizzare una guida per capire meglio quel tipo di coltivazione o quel tipo di processo produttivo. All’ingresso v’è ad esempio, un fatiscente negozio polveroso con un commesso svogliato che vende spezie e souvenir (le marmellate evitatele visto che non hanno il sottovuoto) e che lascia una sola domanda: 7 Euro d’ingresso al giorno, anni di turismo di élite e ancora non vi è la volontà di presentarsi in modo decoroso verso coloro che, nello specifico caso, versano un contributo. Va da sé per altre due capanne/tettoie che vendono la stessa oggettistica nel parco medesimo. Chiedendo il perché di tale sciatteria la risposta è sempre la stessa: stanno per essere ristrutturati. A Vallée de Mai (Praslin) non si va molto meglio, con 20 Euro d’ingresso si passeggia in uno splendido palmeto di Coco de Mer dove la segnaletica dei vari vegetali è assente o gravemente deficitaria. Motivo? Il solito: 40 Euro e prendi la guida autorizzata all’esterno che ti racconterà tutto. I ristoranti non si sono ancora adeguati con i prezzi e 20 ed oltre Euro per un primo piatto sono davvero onerosi. Qui c’è una buona produzione interna di frutta e verdura, pesce a km zero ma tutto è carissimo.

Invasi da una generazione rasta, che di rasta oltre al fumo ed ai dredl ha gran poco, dedita a far nulla dalla mattina alla sera (a Praslin soprattutto). Pronti ad offrire l’escursione scontata ed a bersi l’incasso in birra (pensateci bene prima di dar soldi a questa gente…) o giocarselo con le numerose lotterie. Va poi da sé che i più scaltri vi proporranno varie droghe.

Se penso alle cure ed alle attenzioni gratuite che ho ricevuto nel sudest asiatico posso solo fare impietosi confronti. Non vi è la volontà di presentarsi e di darsi da fare per mostrarsi nel modo migliore, forse le sole agenzie di viaggio locali sono le uniche che cercano di dare questa immagine attraverso una organizzazione ottima e puntuale. Inoltre gli angoli splendidi di queste isole sono invasi da schifezze e rifiuti. E’ colpa dei turisti sì, ma anche dei locali che non hanno la minima voglia di impegnarsi. Il problema, come accade anche qui in Italia per molte località, è che ora stanno arrivando da qualche anno turisti a frotte ed in realtà basta solo sedersi ed incassare. Quello che non hanno preso coi miliardari degli anni ‘80/’90 lo stanno piano piano incassando ora. Così funzionano le Seychelles attualmente.

Per ora, a quanto ho potuto vedere, rimane una destinazione per il turista del “to go”: quello che vuole provare l’esclusività ma che è costretto a farsi i panini alla mattina a colazione ed a rubar frutta per limitarsi poi così a spendere il meno possibile sull’isola. Chiaro poi vai al ristorante italiano e 6 anelli di totano (SEI!) spacciati come frittura ti vengono poi fatti pagare ben 17 Euro. E non oso pensare se avessi voluto ordinare un tagliolino ai porcini (c’era anche quello a menù)… Ci sono i Take Away sì ma si spende sempre e comunque più che in Italia.

La popolazione è cordiale ma oltre alla gentilezza di circostanza non va. Insomma, nonostante il caldo terrificante aleggia sempre una freddezza mista a noia.

Forse una delle poche cose positive che ho notato è che nessuno si aspetta mance. Ma non compensa il resto. Per ora credo che non farò ritorno per un bel po’ di tempo in queste paesaggisticamente meravigliose isole. Sì, credo siano uno dei luoghi più belli al mondo che abbia mai visto ma emotivamente purtroppo mi ha lasciato ben poco… anche nel portafoglio.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche