Matera… la magica
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Logistica
Si parte da Pisa con volo Ryanair per Bari (78 E a/r in due). Alle 09 siamo già in viaggio verso Polignano con auto a noleggio (E 79 per tre giorni, prenotata in anticipo). Per chi volesse soggiornare a Matera, senza spostarsi c’è un comodo servizio navetta che la collega con l’aeroporto di Bari. Dormiamo all’hotel Caveoso (74 E notte con colazione) fra i Sassi con davanti la rupe della Madonna di Idris e facilmente raggiungibile. Può andare, ma ci sono moltissime possibilità di soggiorno, anche in grotta. Ceniamo due volte alla trattoria 2 Sassi e una al ristorante del Caveoso nelle vicinanze dell’albergo. Ottimi entrambi per prezzo e qualità (buonissimi i primi piatti !).
La visita
Poiché abbiamo tempo appena arrivati, ci dirigiamo verso sud per visitare Polignano a mare, Alberobello e Ostuni, già visitati insieme con altre località molti anni fa con truppa e roulotte…..A Polignano ( il paese di Modugno) ci fermiamo per passeggiare nel centro storico e per affacciarsi sulle scogliere a picco sul mare…Proseguiamo. A Monopoli lasciamo la litoranea e ci dirigiamo verso Alberobello. La strada, in saliscendi, attraversa la Murgia dei trulli: la campagna è densamente coltivata con gli ulivi che la fanno da padroni, la terra è di un bel marrone rossastro, qua e là spuntano i primi trulli bianchi con i tetti di pietra grigia….In breve arriviamo ad Alberobello: i rioni Aia piccola e Monti addossati alla collina sono composti dai trulli. Ce ne sono più di mille allineati lungo le stradette che salgono verso la chiesa Madre. E’ veramente uno spettacolo. Sui tetti di pietra grigia a cono sono tracciati con latte di calce disegni simbolici dai vari significati. Il tetto termina con un monolito di pietra di varia forma. I trulli sono solo qua, nella Murgia: meritano un viaggio! In zona c’è molto da vedere: le grotte di Castellana, Putignano, Fasano……ma noi proseguiamo per Ostuni attraverso una campagna panoramicamente di grande interesse. A Ostuni passeggiamo per il centro storico, dove tutto è bianco compreso la pavimentazione dei vicoletti. Dalle sue terrazze, aperte verso la piana e il mare, si gode un panorama incantevole. Poi ancora in viaggio verso Matera passando per Gioia del Colle.
MATERA
Matera si sviluppa sul costone pianeggiante che poi precipita nella gravina scavata dall’omonimo torrente. Ed è proprio sul ciglio e ancora di più sul fianco della gravina che si trovano i Sassi. Lo sperone di roccia dal quale domina il Duomo (chiuso per restauri) divide il Sasso Caveoso dal Sasso Barisano. Una strada panoramica serpeggia lungo il bordo inferiore dei Sassi permettendo una vista spettacolare su questo singolarissimo ambiente. Il punto più caratteristico è senza dubbio la rupe del Montirone alla sommità della quale si trova la chiesetta rupestre di S. Maria de Idris che presenta solo una rustica facciata mentre tutto il resto è scavato nella roccia. Da una porticina si raggiunge la chiesetta di S. Giovanni Monterrone completamente scavata nel tufo. Entrambi le chiese presentano affreschi che vanno dal XII al XVII secolo. Dall’alto della rupe il panorama dei Sassi è ancora più affascinante. Ai piedi della roccia si trova la piazzetta e la chiesa seicentesca di S. Pietro Caveoso e passato l’arco alla sua destra si entra in un rione, dove si trova la chiesa rupestre di S. Lucia delle Malve, interamente ipogea e con affreschi di varie epoche e due case grotte (del Casalnuovo e di Vico Solitario) da visitare per comprendere come si svolgeva la vita in questo tipo di abitazioni. I Sassi sono stati abitati dalla notte dei tempi fino agli anni cinquanta-sessanta del XX secolo e dopo anni di abbandono e dopo ristrutturazioni e riconversioni sono tornati a vivere come suggestivo e inimitabile documento storico ambientale fino a diventare patrimonio mondiale dell’umanità. Non per niente qui sono stati girati molti film di successo. Per godere il fascino di questo luogo basta passeggiare senza meta nel dedalo di scale, scalette, scivoli, vicoli, stradine, tra case grotte, casupole, palazzetti un po’ più pretenziosi, camini che spuntano anche dalle pavimentazioni, tetti a botte o a capanna con i muretti laterali e spesso merlati per raccoglier l’acqua piovana… Il colore dominante è quello del tufo chiaro che conferisce a tutto l’insieme un caldo aspetto. Insomma questo è un ambiente magico, e la magia diventa suggestione quando si fa sera e cominciano ad accendersi le luci: spettacolo da non perdere! Nel Sasso Barisano sono da visitare la Chiesa di S. Pietro Barisano, anch’essa ipogea con facciata aggiunta nel XVII secolo e le chiese della Madonna delle Virtù e quella di S. Nicola dei Greci, tutte rupestri. S. Pietro presenta affreschi e un percorso sotterraneo con sepolture dette “a scolare”. Interessante e ben tenuto è anche il centro della città che si sviluppa in alto, sopra i Sassi, lungo l’asse che collega p.zza Pascoli alla grande P.zza V. Veneto. In questa zona ci sono molte chiese “ con le pareti” di varie epoche che meritano una breve visita. Da P.zza S. Francesco si raggiunge facilmente p.za Sedile e il Duomo. Fuori Matera (verso Potenza) merita assolutamente una visita la Cripta del Peccato Originale, anch’essa ipogea e situata ai margini di una gravina, presentata ai visitatori in modo veramente originale e interessante. La visita è obbligatoriamente guidata.
IL VOLO DELL’ANGELO e ALTAMURA
Lunedì mattina (molte chiese sono chiuse) decidiamo di visitare Pietrapertosa un paesino abbarbicato tra le rocce delle Dolomite Lucane in un ambiente verdeggiante dominato dalle guglie di arenaria che assumano forme inconsuete. Si raggiunge percorrendo la Basentana per Potenza con deviazione sulla sinistra. Da Pietrapertosa si effettua il Volo dell’Angelo: imbracato in posizione supina e collegato a un cavo d’acciaio voli sopra la vallata fino al paese di Castelmezzano, situato dall’altra parte del versante con il solo aiuto della forza di gravità. Con il solito sistema puoi ritornare a Pietrapertosa, se ti regge il cuore! Non adatto a tutti! In ogni modo Pietrapertosa è un caratteristico paese dominato dall’alto dal castello mimetizzato tra le rocce. Facciamo anche una breve escursione ad Altamura, per la statale verso Bari. Visitiamo il centro e la Cattedrale e compriamo il famoso pane, che però ci ha un po’ deluso.
Note finali
– Munitevi di buone scarpe e prendetela con calma perché i Sassi sono tutti in salita (e in discesa !)
– C’è la possibilità di effettuare visite guidate (vedi Internet e agenzie in sito). Noi abbiamo preferito “ il fai da te “.
– Sul versante opposto (al di là della gravina) si estende il Parco delle Chiese Rupestri con interessanti itinerari (in parte guidati).
– Non si può rimanere indifferenti alla vista di questo singolare ambiente che offre al visitatore un’esperienza veramente unica. Matera e i suoi Sassi meritano assolutamente un viaggio.