Marocco nel cuore

Volentieri racconto il mio viaggio. Siamo partiti in 6 (siamo 2 famiglie con figli adolescenti), sempre noi 6, che ogni anno scegliamo mete diverse. Soldi permettendo, ci piace viaggiare, ma non amiamo i viaggi organizzati nel senso stretto della parola. Quest'anno abbiamo deciso per il Marocco, dapprima per un fattore economico, ma una volta...
Scritto da: saaattt
marocco nel cuore
Partenza il: 15/10/2009
Ritorno il: 21/10/2009
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Volentieri racconto il mio viaggio.

Siamo partiti in 6 (siamo 2 famiglie con figli adolescenti), sempre noi 6, che ogni anno scegliamo mete diverse. Soldi permettendo, ci piace viaggiare, ma non amiamo i viaggi organizzati nel senso stretto della parola. Quest’anno abbiamo deciso per il Marocco, dapprima per un fattore economico, ma una volta visitato ci siamo innamorati del posto. Siamo partiti da Malpensa con easyjet per Marrakech. Appena giunti siamo rimasti impressionati dall’aereoporto: una costruzione incredibile: la “tettoia” esterna, attraverso particolari fessure, lasciava trapelare i raggi del sole come un bizzarro merletto: già lì c’era un’atmosfera incredibile. Prendiamo un taxi per 6 (un monovolume) e con 15 euro raggiungiamo Marrakech, tra motorini che ci sfrecciano davanti! I nostri figli si divertono tantissimo nel vivere il codice stradale! Raggiungiamo la piazza Jeema el-Fna: che “casino ordinato” di profumi, colori, suoni! Siamo ancora poco sgamati per evitare le foto con il cobra e quant’altro, ma inizia a piacerci tutto questo! Dopo 2 giorni trascorsi a Marrakech visitando le classiche mete turistiche (il souk, le tombe saadiane, i giardini Majorelle,la torre di Hassan II ) incontriamo le nostre guide di viaggio che ci porteranno nel tour vero e proprio: Nourdine El Jakani di nomadexperience (parla 5 lingue, tuareg) e Hassan (non sa assolutamente parlare 1 lingua straniera).

Sin dall’inizio si instaura un rapporto umano incredibile, fatto di allegria, ma mai invadenza. Partiamo alla volta di Ouarzazate dove visitiamo la kasbah Ait Benhaddou e ci dirigiamo alla volta delle gole del Todra. Qui pernottiamo in un albergo costruito nelle grotte! Che meraviglia! Se volete vi dò il nome. Le tappe successive sono le classiche: Eirfoud, Merzouga, Rissani, Zagora e Ouarzazate; queste sono tappe che potete fare con qualunque tour oragnizzato, ma ciò che abbiamo vissuto è indimenticabile. A Erfoud abbiamo pranzato a casa della famiglia di Nourdine: che accoglienza! Abbiamo mangiato VERO cuscus e bevuto VERO tè, le amiche della sorella ci hanno omaggiato del tatuaggio all’hennè. Come dimenticare le ‘vomitate’ di Ruggero per aver bevuto alla mattina un caffè-latte?!?!? Che bel ricordo abbiamo lasciato! Ma dopo un massaggio della mamma in punti precisi dei polsi e piedi con un olio ‘magico’, chissà come, dopo un quarto d’ora, Ruggero era nuovo. Come dimenticare la fermata lungo il tragitto per Zagora, fermi per una foto, improvvisamente sbucano da non so dove 2 bimbi che ci offrono un cavallino di terra fatto con le loro manine in cambio di qualche caramella! Come dimenticare il pranzo a base di pizza berbera, mangiata in un laboratorio di tappeti, seduti in mezzo a tutti quei giochi di colori e intrecci di tessuti! Potrei continuare per ore raccontando le sensazioni più che i luoghi visitati. Grazie Nourdine e Hassan, che, anche se silenzioso e non parlando e capendo la nostra lingua, è stato un incredibile e divertentissimo compagno di viaggio. Noi nei viaggi cerchiamo soprattutto questo e la cosa più bella è che i nostri figli alla fine di ogni viaggio ci ringraziano.



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