La Vienna di Sissi

Viaggio nella città imperiale
Scritto da: ceciui2
la vienna di sissi
Partenza il: 03/12/2015
Ritorno il: 08/12/2015
Viaggiatori: 3
Spesa: 500 €
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Fin da bambine io e le mie amiche siamo cresciute con il mito di Sissi; film, cartoni animati e costumi carnevaleschi ci trasportavano in una Vienna magica, ricca di sfarzo, cultura e vitalità. Così, decidiamo di organizzare il nostro primo viaggio insieme durante un mese magico: dicembre, quando la città si immerge nel clima natalizio, riempiendosi di mercatini e profumo di punsch caldo.

Giovedì 3

Partenza da Milano, la sera, in treno; il viaggio durerà almeno 12 ore, e il tempo trascorre tra chiacchiere, spuntini, giochi di carte e sonnellini. Anche i nostri compagni di scompartimento sono molto socievoli, e in men che non si dica arriviamo alle porte della capitale austriaca.

Venerdì 4

Nonostante il ritardo ferroviario, arriviamo a Vienna in tarda mattinata. Raggiunto il nostro appartamento, abbiamo giusto il tempo per un pranzo veloce, e poi via alla scoperta della città. Nel nostro primo pomeriggio viennese decidiamo di dirigerci verso il Danubio, e con una lunga passeggiata da Schwedenplatz costeggiamo il fiume, affiancate da bancarelle e dai moderni palazzi di Leopolstadt, oltre che dall’affascinante Osservatorio astronomico Urania.

Arriviamo così al Prater, un polmone verde al centro di Vienna, un tempo riserva di caccia della famiglia imperiale. Non ancora stanche, decidiamo di arrivare fino al laghetto del parco, dove ci intratteniamo con dei simpatici ragazzi che ci propongono una partita di ping pong. Proseguiamo poi attraversando il parco dei divertimenti Wolksprater (chiamato anche, scherzosamente, Wurstelprater) e arriviamo proprio sotto la famosa ruota panoramica, la Riesenrad; prima di salire, però, il percorso prevede anche la visione di una serie di modellini della ruota e del parco che riportano i visitatori all’atmosfera di inizio ‘900. E’ ormai buio quando saliamo a bordo delle cabine, e davanti a noi si staglia un panorama mozzafiato; infatti, sebbene la ruota sia alta “solo” 65 metri, si può godere di una spettacolare vista del fiume, del parco e della città, con i suoi grattacieli e le torri campanarie delle principali chiese.

Una volta tornate letteralmente con i piedi per terra, infreddolite e affamate, decidiamo di mangiare qualcosa ai baracchini installati proprio ai piedi della ruota; durante il mese di dicembre, infatti, la città si riempie di mercatini in diverse piazze della città, e vi si possono trovare souvenir, oggettistica, addobbi natalizi e cibi tipici. Optiamo per un tipico panino con bratwurst, senape e crauti, e per dolce un krapfen alla crema, che una gentile signora ci scalda al momento.

E’ subito evidente che il Prater sia un importante punto di ritrovo per i viennesi: non è vissuto solo di giorno, da sportivi e mamme col passeggino, ma il luna park, con le sue piazzette e i baracchini culinari, sono un punto di riferimento anche la sera, dove persone di tutte le età si ritrovano per uno spuntino veloce e una chiacchierata con gli amici.

Sabato 5

Decidiamo di immergerci nella Vienna imperiale e, per cominciare bene la giornata, decidiamo di far tappa presso il famosissimo Café Sacher: la sostanziosa colazione ci dà la spinta per iniziare una giornata piena. Attraversiamo l’adiacente Albertinaplatz, con l’imponente Museo Albertina (che ospita una delle più importanti collezioni di arti grafiche al mondo), e ci dirigiamo verso il palazzo imperiale camminando lungo Augustinerstrasse; l’Augustinerkirche è una tappa fondamentale per delle fan di Sissi: qui si celebrarono, infatti, molte nozze imperiali, tra cui quelle di Elisabetta di Baviera e Francesco Giuseppe, e proprio qui sono custoditi i cuori di ben 54 membri della famiglia asburgica; e nonostante l’apparente semplicità e sobrietà nelle decorazioni, la chiesa ospita un importantissimo monumento: il memoriale di Maria Cristina d’Austria, scolpito dal Canova in un enorme blocco marmoreo.

A pochi passi dalla cappella imperiale si trova poi la Scuola di Equitazione Spagnola, dove vengono addestrati i magnifici cavalli lipizzani, un tempo usati dalla cavalleria asburgica; per assistere alle esercitazioni è necessario prenotare con qualche settimana di anticipo, perciò ci siamo dovute accontentare di osservare il cortile esterno delle scuderie.

Quasi di fronte si trova, finalmente, il palazzo dell’Hofburg: residenza imperiale per oltre sei secoli, ospita oggi diversi musei. Decidiamo di visitare, acquistando un unico biglietto, il Museo dell’Argenteria, che comprende i servizi da tavola e da bagno della famiglia imperiale, tutti in materiali pregiati (oro, argento, maioliche, porcellane); il Museo di Sissi, che mette in risalto la vita quotidiana dell’imperatrice: attraverso abiti, gioielli, ritratti, raccolte epistolari ed oggetti personali, il visitatore ripercorre tutte le tappe dell’esistenza di una delle più discusse e affascinanti figure femminili della storia europea; gli Appartamenti imperiali, i cui ultimi residenti furono Elisabetta e Francesco Giuseppe: il percorso conduce il visitatore attraverso le stanze private della famiglia imperiale, che comprendono camere da letto, sale da ballo, gabinetti di studio, uffici e palestre. Camminando attraverso queste ricche sale, ornate da decorazioni pregiate, l’emozione di vivere un pezzo di storia è forte.

Quando finiamo la visita, è ormai ora di pranzo; attraversando il Neue Burg si ha una magnifica vista sulla facciata principale dell’Hofburg, e ci troviamo nell’adiacente Maria-Theresien Platz: stretta tra il Museo di Storia dell’Arte (Kunsthistorisches Museum) e il Museo di Storia Naturale (Naturhistorisches Museum), al centro si trova l’imponente statua dell’imperatrice Maria Teresa, ai cui piedi sono installate le bancarelle natalizie; qui ci rifocilliamo con un kasekrainer wurst, il wurstel ripieno di formaggio.

Dopo esserci riposate al tiepido sole invernale, ci rechiamo a rendere omaggio alla statua di Mozart situata nel Burggarten (il piccolo giardino alle spalle della Hofburg), e raggiungiamo l’Opera di Stato. Da qui percorriamo nuovamente Albertinaplatz e Augustinerstrasse, per poi dirigerci, attraversando il Volksgarten (il parco situato di fronte al palazzo imperiale) alla Rathaus, il municipio neogotico la cui torre centrale misura 105 metri di altezza. La piazza ospita il più grande mercatino natalizio viennese, che risulta fin troppo affollato e caotico per i nostri gusti; perciò, dopo aver fatto merenda con un brezel ripieno di crema al cioccolato e una tazza di punsch caldo (una bevanda austriaca a base di rum e the caldo, a cui vengono aggiunti poi gli aromi più diversi, servita in graziose tazze decorate), decidiamo di dirigerci verso casa.

La sera ritorniamo verso il MuseumsQuartier, adiacente a Maria-Theresien Platz, per una birra nel movimentato e giovanile quartiere Spittelberg.

Domenica 6

Nonostante la pioggia, ci dirigiamo poco fuori Vienna, per visitare la residenza imperiale estiva di Schonbrunn: il percorso si snoda, anche qui, negli appartamenti privati degli Asburgo, con il racconto di aneddoti e momenti di vita quotidiana dei sovrani d’Europa. Visitiamo quindi il parco, con la stupenda Fontana di Nettuno e l’imponente Gloriette. Proprio accanto al palazzo si trova, poi, il Museo delle Carrozze, che ospita una collezione dei mezzi di proprietà della famiglia imperiale, comprendente quelle dei bambini e le slitte usate per gli svaghi invernali.

Tornate in città, a causa del vento freddo decidiamo di riscaldarci con un gulasch preso alle bancarelle e servito in una pagnotta scavata; saporito e caldo, dopo esserci ristorate visitiamo la Biblioteca Nazionale Austriaca, ospitata all’interno della Hofburg (proprio accanto alla Augustinerkirche): una volta dentro, si viene trasportati quasi in un film (alle ragazze più giovani ricorderà, forse, la biblioteca del capolavoro disneyano “La Bella e la Bestia”), circondati da decorazioni barocche e codici antichi.

Dopo cena ci dirigiamo verso il centro della città, per una birra nel caratteristico Bermuda Brau, e poi nella centralissima Stephansplatz, il cui campanile resta misteriosamente avvolto nella nebbia viennese.

Lunedì 7

Svegliate di buon’ora, dopo aver lasciato i bagagli presso il deposito della Stazione centrale, ci dirigiamo a piedi verso il vicino Palazzo del Belvedere: il magnifico edificio si riflette nella fontana prospiciente, e abbiamo il tempo di visitare i magnifici giardini prima che si riempia di gente. Dopo aver visitato il Belvedere Superiore, che ospita una collezione di opere di autori austriaci (compreso “Il bacio” di Gustav Klimt), torniamo verso il centro, dove pranziamo in uno dei più famosi ristoranti tipici (le beisl) di Vienna, Figlmuller, celebre per le sue enormi e deliziose Wiener Schnitzel.

Nel pomeriggio visitiamo il Duomo di Santo Stefano, un imponente edificio gotico con il tetto decorato e visibile anche dal terreno, per poi finire nell’ennesimo mercatino a comprare souvenir e dolci tipici. Dopo aver preso una cioccolata calda in uno dei numerosi café della città, torniamo alla stazione quando è ormai ora di partire; arriveremo a casa la mattina successiva, con il cuore colmo di emozioni e gli occhi pieni di colori.



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